I.I.S.S. “G.B. Vaccarini”, 16 Marzo 2017
Il Sistema Solare
nell’era spaziale
Un viaggio nel Tempo e nello Spazio
Corso di formazione per docenti
Paolo Romano
INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania
Le origini del Sistema Solare
Cameron
(1980)
Nascita dell’Universo (circa 15 miliardi di anni fa)
Formazione delle Protogalassie
Formazione di Stelle di prima generazione
Formazione di nuovi elementi
Esplosioni di Supernovae
5 miliardi di anni fa una nube di gas e polveri percorreva alla
velocità di circa 1x106 km/h la zona periferica della Via Lattea
Nel suo moto incontrava degli ostacoli rappresentati dai bracci
della Galassia stessa che non giravano alla sua stessa velocità
Frantumazione della nube in un migliaio di nubi più piccole
Esplosione di una Supernovae nelle vicinanze
Aumento della pressione e iniezione di altri elementi pesanti
All’inizio, la massa di quello che sarebbe diventato il sistema solare
era una decina di volte più grande di quanto non sia attualmente ed
era concentrata per il 99% al centro
Intorno a questo nucleo centrale si andavano lentamente
aggregando granuli di polvere e molecole richiamate da forze
elettrostatiche e magnetiche
Fase T-Tauri (aumento di luminosità e vento stellare)
Perdita del 50% della Massa iniziale
Rallentamento e formazione di un disco
Modifica dell’asse di rotazione e trasporto del momento angolare
dovuto all’interazione con altre Stelle dell’Ammasso (?)
Innesco delle reazioni nucleari
Ionizzazione e segregazione degli elementi e degli atomi sospinti
dal vento stellare
Sublimazione (o brinamento) di alcuni gas nelle zone periferiche
del disco
Formazione di cristalli solidi dell’ordine del metro (Planetesimi)
Aggregazione dei pianeti a partire da polveri, gas e piccoli
frammenti rocciosi
Formazione dei pianeti maggiori (Giove, Saturno, Urano, Nettuno)
Formazione dei pianeti minori (Mercurio, Venere, Terra, Marte) e
dei loro satelliti
Le comete e alcuni asteroidi fatti principalmente di ghiaccio non
sarebbe altro che il materiale residuo dei primi stadi di esistenza
del Sistema Solare.
Mercurio
Prot = 58.65 giorni
Priv = 87.97 giorni (47 ÷ 70 x 106 km)
3 Prot = 2 Priv
gM = 175.97 giorni
Massa = 0.055 MTerra
Atmosfera: assente
Tsup = 167 °C (-173
427 °C)
Campo magnetico dipolare (1% BTerra)
Nocciolo fuso puramente metallico (Fe-Ni)
75 % del raggio
Messanger (2004 - oggi)
Mariner 10 (1973-1975)
Dx = 1 km
Uno dei più grandi
crateri da impatto del
Sistema Solare
Bacino Caloris
Messanger (2004 – oggi)
Dx=18 m
Il bacino a doppio
anello chiamato
Rachmaninoff
rivela la presenza di
vulcanesimo recente
su Mercurio
Messanger (2004 – oggi)
Dx=18 m
Messanger (2004 – oggi)
Dx=18 m
Alcuni crateri al polo Nord di Mercurio appaiono in ombra nel visibile e
brillanti nelle immagini radar.
Prossima missione:
“BepiColombo” (ESA)
lancio previsto
Ottobre 2018
Mercury
Surface
Element
Mercury
Magnetospheric
Orbiter
Mercury
Planetary
Orbiter
1 anno di funzionamento (2024)
Venere (“Il pianeta gemello”)
Massa = 0.81 MTerra
D = 12 103 Km
Prot = -243 giorni
Priv = 224.7 giorni
gv = 117 giorni
Atmosfera: CO2 (96%), N2 (3.5%)
Psuperficie = 92 atm
Nessun campo magnetico
Magellano (1990-1994)
Venus transit
6 June 2012
Venere
Tsup = 480 °C (Effetto serra)
Eccesso di deuterio (evaporazione H2O)
Venus Express (2005-2009)
Nessun campo magnetico globale
vtop = 360 km/h
Quale meccanismo forma e
mantiene questa “super rotazione”?
Mariner 10 (1973-1975)
Venere
Lampi legati a nubi di acido solforico
Venus Express (2007)
Russel & Scarf (1990)
Venere
Non vi sono crateri da impatto
Ishtar Terra
La maggior parte della
superficie è lievemente
ondulata con bassi rilievi
e larghe depressioni.
Le
eruzioni
hanno
rimodellato la superficie
circa 300 – 500 milioni di
anni fa
Più di 1000 vulcani con
diametro maggiore di 20
km
Aphrodite Terra
Magellano (1990-1994)
Magellano (1990-1994)
Danilova crater
(d=49 km)
Magellano (1990-1994)
Cluster of Cone Volcanoes
(d=2 km)
Magellano (1990-1994)
Pancake Volcanoes
(h=750 m, d=25 km)
Magellano (1990-1994)
Sacajawea Patera
(260x175 km)
Magellano (1990-1994)
Gula mons
(h=3 km)
Sif mons
(h=2 km, d=300 km)
Rift Valley
Eistla Regio
Terra
Le interazioni Sole-Terra
Luna
D = 3476 km = 0.273 RTerra
M = 7.35 • 1022 kg = 0.012 MTerra
La distanza media
Terra – Luna equivale
a poco più di 30
diametri terrestri
384.400 km
(Rappresentazione in scala del sistema Terra – Luna)
Secondo una recente teoria la Luna si è
formata a seguito dell’impatto della Terra con
un corpo di medie dimensioni (R ~ 2000-3000
km) 100 milioni di anni dopo la formazione del
Sistema Solare
Questa ipotesi riesce a spiegare:
a) La scarsa abbondanza di
Ferro nella Luna
b) I
rapporti
isotopici
molto
simili
tra
i
materiali lunari e quelli
del mantello terrestre
c) Il rapporto delle masse
del sistema Terra – Luna
Mese Siderale = 27,322 d = Periodo di rotazione!
I “mari” della Luna
mare della serenità
mare delle pioggie
oceano delle tempeste
mare degli umori
mare della tranquillità
mare delle crisi
mare della
fecondità
I “mari” sono
grandi distese
pianeggianti
coperte di lava
Sono le regioni
più “giovani”
della superficie
lunare (la loro età
è compresa tra 3,2 e
4 miliardi di anni)
mare delle nuvole
Gli antichi astronomi, osservando la Luna ad occhio nudo,
credevano si trattasse di distese di acqua del tutto simili a
quelle terrestri. Da qui il nome “mari” in uso ancor oggi
I crateri lunari
Sono stati generati quasi tutti da impatti di meteoriti, solo
una piccola frazione di essi ha natura vulcanica
I più grandi hanno diametri di quasi 300 km e profondità
fino a 4 km
Il cratere Copernicus ha un
diametro di 93 km (immagine
ottenuta dall’Apollo 17)
Sulla Luna esistono miliardi
di crateri con diametro
maggiore di un metro
Gran parte dei crateri hanno un’età dell’ordine di 4 miliardi
di anni. L’assenza di erosione (la Luna è priva di atmosfera)
li ha preservati nella loro forma e struttura originale
Le catene montuose
La più famosa catena
montuosa della Luna è
quella degli “Appennini”
(qui
in
un
a
foto
ottenuta
dall’Apollo 17)
Gli “Appennini” lunari si
estendono
per
circa
1000 km e hanno vette
che superano i 6500 m di
altezza
La catena montuosa
delle “Alpi”, le cui
vette
più
alte
superano i 4000 m
Platone, il grande
cratere visibile in
alto a sinistra ha un
diametro di 101 km
La massima altezza delle elevazioni lunari (11.350 m) si
incontra nei “Monti Leibniz”, situati in prossimità del polo
Sud (la maggiore elevazione terrestre, il monte Everest, è
alta “appena” 8848 m)
Siti degli “allunaggi” delle sonde “Apollo”
mare della serenità
mare della tranquillità
Apollo 17
mare delle pioggie
mare delle crisi
Apollo 15
oceano delle tempeste
mare della fecondità
Apollo 11
Apollo 12
Apollo 14
mare degli umori
mare delle nuvole
Apollo 16
Apollo 11
La regolite lunare
La faccia “nascosta”
della Luna (Apollo 16)
La superficie
appare coperta da
crateri, ma sono
quasi del tutto
assenti i “mari”
Sono state rilevate aree di magnetismo intrappolate nella crosta lunare
C’è acqua sulla Luna ?
La sonda “Clementine” ha orbitato
intorno alla Luna nel 1994
Il polo Sud della Luna
I dati ottenuti dalla sonda
“Clementine” indicano presenza
di acqua, sotto forma di
ghiaccio, all’interno di alcuni
crateri in prossimità del polo
Sud della Luna
Se confermata questa scoperta aprirebbe prospettive
rivoluzionarie per l’installazione di basi permanenti sulla
superficie della Luna
L’acqua
potrebbe
essere
stata
trasportata sulla Luna dalle comete
Tra il Gennaio 1998 e il 31 Luglio 1999
la sonda “Lunar Prospector” ha cercato
conferma della presenza di acqua nelle
regioni polari della Luna
“Lunar Prospector” ha rilevato un’anomala presenza di
Idrogeno in prossimità di entrambi i poli lunari, forse
dovuta ad un processo di dissociazione dell’acqua
Il 31 Luglio 1999 la sonda è stata fatta cadere in
prossimità del polo Sud della Luna nella speranza di
osservare, da Terra, evidenze della presenza di acqua.
L’esperimento ha avuto esito negativo.
Recentemente la sonda indiana Mini-Sar ha trovato ghiaccio
d’acqua in oltre 40 crateri nei pressi del polo Nord!!
Tharsis
Valles Marineris
Mars Viking 1 (1975-1980)
Marte
Prot = 24h 37m 22s
Priv = 686.98 d
Tsup = -50 °C
D = 6800 km
Massa = 0.107 MTerra
Inclinazione asse = 25.19°
(stagioni)
Atmosfera:
CO2 (95%),
N2 (2.7%),
Ar (1.6%)
Satelliti: 2 (Phobos e Deimos)
Attualmente sono 4 i satelliti artificiali funzionanti che orbitano attorno a Marte: il
Mars Odyssey (2001), il Mars Express (2003), il Mars Reconnaissance Orbiter
(2005), Mars Science Laboratory – Curiosity (2012)
I satelliti di Marte, scoperti da
Hall nel 1877, sono probabilmente
Asteroidi catturati
Deimos:
D = 15 x 12.2 x 11 km
Phobos:
D = 27 x 21.6 x 18.8 km
Priv = 8 h (cadrà su Marte o
si spaccherà entro 50
milioni di anni)
Marte
L’esplorazione di Marte:
1960-1964
1964-1969
1969-1972
1976
1992-2006
1992-1997
2001
2003-2004
200320052007-2008
2011-
Sonde Mars (URSS)
Sonde Mariner (NASA)
Mars 2-7 (URSS)
Viking1 (NASA)
Mars Global Surveyor (NASA)
Mars Pathfinder + rover Sojourner (NASA)
Mars Odyssey (NASA)
Mars Express + lender Beagle2 (ESA)
rover Spirit e rover Opportunity (NASA)
Mars Reconnaissance Orbiter (NASA)
Phoenix Mars Lander (Università dell’Arizona)
Mars Science Laboratory (rover Curiosity) (NASA)
Mars Viking 1 (1975-1980)
Come la Luna presenta aree di magnetismo intrappolate nella crosta
C’è stata vita su Marte?
Viking 1 e Viking 2 (1976)
I lander eseguirono tre tipi di esperimenti:
- “scambio di gas”
- “emissione marcata”
-“assimilazione di biossido di carbonio”
Un’insolita chimica di un suolo fortemente reattivo e ossidante spazzato da una
violenta radiazione ultravioletta che vi giunge indisturbata poteva spiegare i risultati
degli esperimenti condotti.
Alcuni vulcani
potrebbero
essere non estinti,
ma quiescenti.
Potrebbero,
quindi, contribuire
al riscaldamento
del pianeta con
l’emissione di gas
nell’atmosfera
Monti Tharsis
Mars Global Surveyor (1997-2006)
Olympus Mons: h = 23 km
Mars Global Surveyor (1997-2006)
Mars Express (2003)
Mars Exploration Rover Mission (2004)
Spirit e Opportunity (MER A e MER B)
Tracce di presenza di acqua nel passato in prossimità delle zone di “atterraggio”
Spirit (2004)
Mars Science Laboratory - Curiosity
Lanciato il 26 Novembre 2011
Arrivato il 5 Agosto 2012
112 metri in un mese!
5 Settembre 2012
12 Ottobre 2012
Gli Asteroidi
Detti anche “Pianetini” popolano gran parte del Sistema Solare
Sono frammenti rocciosi, residuo del materiale di formazione del SS
Il più grande, Cerere (D=933 km, M = 25% MAsteroidi), fu scoperto a
Palermo il 1° Gennaio 1801
Solo 39 Asteroidi hanno D > 200 km, ma si stima che ci siano almeno
106 Asteroidi con D > 1 km
100 m
300 m
500 m
1 km
3 km
5 km
10 km
30 km
50 km
100 km
200 km
300 km
500 km
900 km
~25x106
4x106
2x106
750,000
200,000
90,000
10,000
1100
600
200
30
5
3
1
MAsteroidi < MLuna
La maggior parte ha forma irregolare
Si conoscono più di 150 asteroidi che hanno una o due piccole lune
Esistono sistemi diversi sistemi binari e tripli
Gli Asteroidi
Esistono 3 classi spettrali principali di asteroidi:
C – “Carbonacei” Sono i più comuni (75 %). Appaino scuri e sono costituiti
da rocce di Calcio e Silicio
S – “Silicati” di Ferro, Nichel e Magnesio
M – “Metallici” (Ferro-Nichel)
Sono classificati anche in gruppi e famiglie in base ai loro parametri
orbitali:
Fascia principale o degli asteroidi (fra Marte e Giove)
Troiani (orbite simili a quella di Giove)
Centauri (oltre l’orbita di Giove)
Fascia di Kuiper (oltre l’orbita di Nettuno sino a 55 UA)
Disco diffuso (con orbite molto inclinate rispetto all’eclittica)
Nube di Oort (fra 20000 e 100000 UA)
Lacune di Kirwood
Distribuzione radiale degli Asteroidi
Probabilmente la forza di gravità di Giove ha impedito alla materia
presente tra Marte e Giove di aggregarsi in un unico corpo
Occator Crater
Dawn (2015)
Solfato di magnesio
Vesta
Dawn (2015)
Mathilde
Gaspra
59x47 km
19x12x11 km
Ida
58x23 km
Eros
NEAR (1996)
33x13x13 km
I Meteoroidi
Sono piccoli asteroidi che
entrano in collisione con la Terra
o altri corpi celesti.
Gli sciami di meteoridi più
importanti sono:
• Perseidi (Swift-Tuttle)
(12 Agosto)
• Leonidi (Tempel-Tuttle)
(17 Novembre)
• Acquaridi (Halley)
(5 Maggio)
• Orionidi (Halley)
(21 Ottobre)
• Tauridi (Encke)
(5 Novembre)
Si dividono in:
• Condriti (86 %)
• Meteoriti differenziate (14 %)
Opportunity Rover – MER B (2003)
Sono state trovate più di 50000 meteoriti sulla Terra
Solo lo 0.2 % sono di origine lunare o marziana
I Meteoriti
Un gruppo di astrobiologi della Nasa (McKay et al.)
sostengono di aver trovato indizi di vita passata su Marte nel
meteorite caduto 13000 anni fa in Antartide, trovato nel
1984 e oggi noto come ALH84001
Al microscopio elettronico hanno mostrato la presenza di:
- globuli stratificati di lunghezza variabile da 25 nm a 0.1 mm ricoperti da un
materiale ricco di ferro comprendente solfuro di ferro e magnetite
- la concentrazione di idrocarburi policiclici aromatici che aumentava dall’esterno
verso l’interno del meteorite
- presunti batteri marziani fossilizzati con dimensioni di 50 nm (100 volte inferiori a
quelle della maggior parte dei batteri terrestri)
Barringer Meteor Crater, Arizona
(d=1200 m, età=49000 anni)
Wolfe Creek, Australia
(d=870 m, età=300000 anni
65 x 106 anni fa
Explorers’ Guide to the Solar System
85
I.I.S.S. “G.B. Vaccarini”, 16 Marzo 2017
Il Sistema Solare
nell’era spaziale
Un viaggio nel Tempo e nello Spazio
Corso di formazione per docenti
Seconda Parte
Giove
Prot = 9h 50m
Priv = 11.86 anni
Tsup = -150 °C
Massa = 318 MTerra
Composizione: H, He,
Metano, Ammoniaca
Satelliti: 67
Voyager 1 (1977-1980)
L’atmosfera è suddivisa in zone, di tonalità chiara, e bande, le quali appaiono
scure per via della presenza su di esse di una minore copertura nuvolosa rispetto
alle altre zone (v = 400 km/h).
La Grande Macchia Rossa
Tempesta anticiclonica
22° S
età > 300 anni
P = 6 giorni terrestri
24000 - 40000 km
12000 - 14000 km
8 km
v = 430 km/h
T < Tamb
Fosforo rosso / ammoniaca ?
Voyager 1 (1977-1980)
I satelliti “Medicei”
Ganimede
D=5262 km
Callisto
D=4800 km
Io
D=3630 km
Europa
D=3138 km
Scoperti da Galileo nel 1610 furono il primo caso
conosciuto di corpi celesti che si muovono attorno a un
corpo SICURAMENTE diverso dalla Terra
Io
Eruzioni vulcaniche diffuse
(più di 300 vulcani attivi)
Rimodellamento superficiale
(assenza di crateri da impatto)
Europa
Galileo(1997)
Le lineae di Europa
La caratteristica della superficie di Europa è una serie di striature scure che
attraversano, incrociandosi tra di loro, l'intero satellite.
Si pensa che queste numerose fratture siano state provocate in buona parte
dagli stress gravitazionali esercitati da Giove
Ganimede
Si ritiene che un oceano di
acqua salata esista a
circa 200 km di profondità
dalla superficie, compreso
tra due strati di ghiaccio
È il più grande satellite del sistema solare
È l’unico satellite con un proprio campo magnetico
Callisto
Gli anelli di Giove
Sono composti principalmente dal materiale proveniente dal satellite Metis
Voyager 1 (1977-1980)
Saturno
Prot = 10h 48m
Priv = 29.4 anni
Tsup = -185 °C
Massa = 95 MTerra
Composizione: H (75%), He
(24%), Metano, Ammoniaca
Satelliti: 53+9
È il più schiacciato dei pianeti:
dequatore = 120536 km
dpoli = 108728
v = 1800 km/h
Sono costituiti da particelle
solide con dimensioni che
vanno da pochi micron a circa
10 m.
Il materiale che li compone non si è mai condensato in un satellite a
causa delle forze mareali di Saturno.
Larghezza anello: oltre 250.000 km, spessore anello: meno di 1 km
(s/l < 0.000004)
- Distruzione di un satellite
per impatto con una cometa
- Avanzo del materiale da cui
si formò Saturno
Satelliti di Saturno
Enceladus
Dione D=1120 km
(D = 498 km)
Tethys (D = 1060 km)
Mimas
(D = 396 km)
Giapeto
Pan
Febe
Cassini (2017)
Enceladus
Titano
D = 5150 km
E’ il secondo più grande
satellite del Sistema Solare
Ha una spessa e opaca
atmosfera (unico satellite nel
Sistema Solare) che maschera
la superficie
Sono state osservate nubi
probabilmente composte di
Metano e/o Etano
La sua atmosfera è composta principalmente da Azoto e Argon con
tracce di Metano e altri composti organici
Si pensa che l’atmosfera di Titano sia simile all’atmosfera
primordiale della Terra
Titano
Titano
La presenza di molecole organiche semplici
hanno spinto i ricercatori a immaginare che
si possano essere formate anche molecole
“pre-biotiche” più complesse.
Titano è troppo freddo per contenere
acqua allo stato liquido (T = 95 K )
Quindi la vita come la conosciamo sulla
Terra non potrebbe sopravvivere
Comunque
l’acqua
potrebbe
temporaneamente
in
bacini
dall’impatto di meteoriti
esistere
prodotti
Bacini profondi centinaia di metri in cui
l’acqua
è
mescolata
ad
ammoniaca
impegherebbero secoli, o addirittura
millenni per ghiacciarsi completamente
Missione Cassini-Huygens
Titano
Mare di Karken
Dune scavate nel ghiaccio da
metano e etano liquidi
Huygens (14 gennaio 2005)
Xanadu
Huygens –Cassini (2005)
TItan Mare Explorer
(TIME) – NASA
Titan Saturn System
Mission
Lancio previsto: > 2020
103P/Hartley (Cometa Hartley 2)
Urano
Prot = -17h 17m
Priv = 84 anni
Tsup = -215 °C
Massa = 14.5 MTerra
Composizione: H, He, Metano,
Ammoniaca
Satelliti: 27
Anelli: 2 sistemi
L’asse di rotazione è quasi
parallelo al piano orbitale
(stagioni lunghe 20 anni)
L’asse magnetico è inclinato 60°
rispetto all’asse di rotazione
È il primo pianeta che è stato scoperto con l’ausilio di un telescopio (1781)
Satelliti di Urano
Miranda
D=472 km
Ariel
D=1158 km
Umbriel
D=1170 km
Titania
D=1578 km
Nettuno
Voyager 2
Prot = 16h 5m
Priv = 164.7 anni
Tsup = -225 °C
Massa = 17.1 MTerra
Composizione: H, He, Metano,
Ammoniaca
Satelliti: 14
Anelli: 6
L’asse magnetico è inclinato 47°
rispetto all’asse di rotazione
Il suo colore blue è più brillante di quello di
Urano
Macchia: tempesta anticiclonica
È il primo pianeta che è stato scoperto matematicamente prima che osservativamente
Satelliti di Nettuno
Nereide
Tritone
D=2700 km
Voyager 2
Tritone ruota in direzione opposta a tutti gli altri satelliti
T = -235 °C
D=340 km
La Fascia di Kuiper
La Fascia di Kuiper è abitata da centinai di migliaia di corpi ghiacciati con
diametro maggiori di 100 km e più di 1012 nuclei cometari
La sonda New Horizons che è arrivata su Plutone nel Luglio 2015 studierà uno o
più oggetti della Fascia di Kuper, un volta conclusa la missione su Plutone.
Caratteristiche di un pianeta
Quali caratteristiche deve avere un oggetto celeste per essere un
pianeta secondo l’International Astronomical Union (IAU):
Pianeta
È in orbita attorno al Sole
Ha una massa sufficiente ad assumere
un forma quasi sferica
Non è un satellite
Ha “ripulito” la sua fascia orbitale da
altri oggetti circostanti confrontabili
Non ha “ripulito” la sua fascia orbitale
da altri oggetti circostanti




Pianeta nano
(o Pianeta minore)




24 Agosto 2006
I pianeti nani
Nome
Semiasse
maggiore
Diametro
medio
Massa
Fascia
asteroidale
Scoperta
Cerere
2.766 UA
900 km
9.4 x 1020 Kg
Fascia
principale
1801
Plutone
39.482 UA
2300 km
1.3 x 1022 Kg
Fascia si
Kuiper
1930
Haumea
43.335 UA
1500 km
4.2 x 1021 Kg
Fascia si
Kuiper
2004
Makemake
45.791 UA
2000 km
4 x 1021 Kg
Fascia si
Kuiper
2005
Eris
67.668 UA
2400 km
1.6 x 1022 Kg
Disco
diffuso
2005
Settembre 2009
Plutone
New Horizons (2015)
Plutone
Prot = - 6d 9h (6.4 d)
Priv = 248 anni
Tsup = -210 (-235) °C
Massa = 0.002 MTerra
D = 2274 km
r = 2.06 g/cm3
Composizione: ?
Nucleo roccioso
Mantello di ghiaccio d’acqua
Superficie coperta da ghiacci di
Metano o Azoto
Orbita: e=0.25 (29 – 49 UA)
Ha una parte della sua orbita più vicina al sole di quella di Nettuno (20 anni)
Satelliti: Caronte (D=1172 km, Massa = 0.15 MPlutone, Priv = 6.4 d) + 4
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
Sputnik Planum
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
New Horizons (2015)
Sedna
Distanza dal sole = 76 - 1000 UA
D = 1 180 - 1 800 km
Porb = 11 487 anni
Tmax= –250 °C
Biden (2012 VP113)
Distanza dal sole = 81 - 446 UA
D = 350 - 600 km
Porb = 4 270 anni
5 Novembre 2012
1P/Halley
Giotto (1986)
Le Comete
Il Nucleo di una cometa è un agglomerato irregolare di ghiaccio
(acqua e gas), polvere, metalli e rocce con materiale organico
tenuti insieme dalla forza di gravità.
Può aver dimensioni comprese tra qualche centinaio di metri a
qualche decina di km
Le Comete
Coda di ioni
Coda di polveri
Le Comete
Possono avere orbite chiuse (comete periodiche) o aperte
Conosciute ~ 900
Periodiche ~ 190 (P < 200 anni)
MComete < MTerra
Le Comete di corto periodo
2001 – Deep Space 1 ha ripreso alcune immagini del nucleo della cometa Borrelly
2004 – Stardust si è avvicinato a 236 km dal nucleo della cometa Wild 2
prelevando particelle della chioma e riportandole a terra nel 2006
2005 – Deep Impact ha osservato l’impatto con il nucleo della cometa Tempel 1
2011 – Next ha ri-osservato dopo 6 anni il nucleo della cometa Tempel 1
Nube di Oort
200 000 – 2 000 UA (3 – 0.03 a.l.)
Sino a 1012 corpi
Il passaggio di nubi molecolari giganti o interazioni gravitazionali con il disco
della Via Lattea disturbano le orbite di questi corpi (comete di lungo periodo
come la Hale-Bopp e la Hyakutake, avvistate alla fine del XX secolo).
127 UA
104 UA
80 – 100 UA
230 UA
Da cosa è composto il nostro Sistema Solare?
- 1 Stella (il Sole)
– 8 pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte,
Giove, Saturno, Urano, Nettuno)
–171 lune
- 198 pianeti minori (novembre 2009)
– 9 asteroidi di oltre 300 km di diametro
– 30 milioni di asteroidi di dimensioni minori
– meteoroidi più piccoli di 100 m
– fra 100 miliardi e 100 000 miliardi di nuclei
cometari
– gas e polveri (mezzo interplanetario)
– vento solare
– raggi cosmici
– campi magnetici
Grandi Lune & Piccoli Pianeti