I.I.S.S. “G.B. Vaccarini”, 16 Marzo 2017 Il Sistema Solare nell’era spaziale Un viaggio nel Tempo e nello Spazio Corso di formazione per docenti Paolo Romano INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Le origini del Sistema Solare Cameron (1980) Nascita dell’Universo (circa 15 miliardi di anni fa) Formazione delle Protogalassie Formazione di Stelle di prima generazione Formazione di nuovi elementi Esplosioni di Supernovae 5 miliardi di anni fa una nube di gas e polveri percorreva alla velocità di circa 1x106 km/h la zona periferica della Via Lattea Nel suo moto incontrava degli ostacoli rappresentati dai bracci della Galassia stessa che non giravano alla sua stessa velocità Frantumazione della nube in un migliaio di nubi più piccole Esplosione di una Supernovae nelle vicinanze Aumento della pressione e iniezione di altri elementi pesanti All’inizio, la massa di quello che sarebbe diventato il sistema solare era una decina di volte più grande di quanto non sia attualmente ed era concentrata per il 99% al centro Intorno a questo nucleo centrale si andavano lentamente aggregando granuli di polvere e molecole richiamate da forze elettrostatiche e magnetiche Fase T-Tauri (aumento di luminosità e vento stellare) Perdita del 50% della Massa iniziale Rallentamento e formazione di un disco Modifica dell’asse di rotazione e trasporto del momento angolare dovuto all’interazione con altre Stelle dell’Ammasso (?) Innesco delle reazioni nucleari Ionizzazione e segregazione degli elementi e degli atomi sospinti dal vento stellare Sublimazione (o brinamento) di alcuni gas nelle zone periferiche del disco Formazione di cristalli solidi dell’ordine del metro (Planetesimi) Aggregazione dei pianeti a partire da polveri, gas e piccoli frammenti rocciosi Formazione dei pianeti maggiori (Giove, Saturno, Urano, Nettuno) Formazione dei pianeti minori (Mercurio, Venere, Terra, Marte) e dei loro satelliti Le comete e alcuni asteroidi fatti principalmente di ghiaccio non sarebbe altro che il materiale residuo dei primi stadi di esistenza del Sistema Solare. Mercurio Prot = 58.65 giorni Priv = 87.97 giorni (47 ÷ 70 x 106 km) 3 Prot = 2 Priv gM = 175.97 giorni Massa = 0.055 MTerra Atmosfera: assente Tsup = 167 °C (-173 427 °C) Campo magnetico dipolare (1% BTerra) Nocciolo fuso puramente metallico (Fe-Ni) 75 % del raggio Messanger (2004 - oggi) Mariner 10 (1973-1975) Dx = 1 km Uno dei più grandi crateri da impatto del Sistema Solare Bacino Caloris Messanger (2004 – oggi) Dx=18 m Il bacino a doppio anello chiamato Rachmaninoff rivela la presenza di vulcanesimo recente su Mercurio Messanger (2004 – oggi) Dx=18 m Messanger (2004 – oggi) Dx=18 m Alcuni crateri al polo Nord di Mercurio appaiono in ombra nel visibile e brillanti nelle immagini radar. Prossima missione: “BepiColombo” (ESA) lancio previsto Ottobre 2018 Mercury Surface Element Mercury Magnetospheric Orbiter Mercury Planetary Orbiter 1 anno di funzionamento (2024) Venere (“Il pianeta gemello”) Massa = 0.81 MTerra D = 12 103 Km Prot = -243 giorni Priv = 224.7 giorni gv = 117 giorni Atmosfera: CO2 (96%), N2 (3.5%) Psuperficie = 92 atm Nessun campo magnetico Magellano (1990-1994) Venus transit 6 June 2012 Venere Tsup = 480 °C (Effetto serra) Eccesso di deuterio (evaporazione H2O) Venus Express (2005-2009) Nessun campo magnetico globale vtop = 360 km/h Quale meccanismo forma e mantiene questa “super rotazione”? Mariner 10 (1973-1975) Venere Lampi legati a nubi di acido solforico Venus Express (2007) Russel & Scarf (1990) Venere Non vi sono crateri da impatto Ishtar Terra La maggior parte della superficie è lievemente ondulata con bassi rilievi e larghe depressioni. Le eruzioni hanno rimodellato la superficie circa 300 – 500 milioni di anni fa Più di 1000 vulcani con diametro maggiore di 20 km Aphrodite Terra Magellano (1990-1994) Magellano (1990-1994) Danilova crater (d=49 km) Magellano (1990-1994) Cluster of Cone Volcanoes (d=2 km) Magellano (1990-1994) Pancake Volcanoes (h=750 m, d=25 km) Magellano (1990-1994) Sacajawea Patera (260x175 km) Magellano (1990-1994) Gula mons (h=3 km) Sif mons (h=2 km, d=300 km) Rift Valley Eistla Regio Terra Le interazioni Sole-Terra Luna D = 3476 km = 0.273 RTerra M = 7.35 • 1022 kg = 0.012 MTerra La distanza media Terra – Luna equivale a poco più di 30 diametri terrestri 384.400 km (Rappresentazione in scala del sistema Terra – Luna) Secondo una recente teoria la Luna si è formata a seguito dell’impatto della Terra con un corpo di medie dimensioni (R ~ 2000-3000 km) 100 milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare Questa ipotesi riesce a spiegare: a) La scarsa abbondanza di Ferro nella Luna b) I rapporti isotopici molto simili tra i materiali lunari e quelli del mantello terrestre c) Il rapporto delle masse del sistema Terra – Luna Mese Siderale = 27,322 d = Periodo di rotazione! I “mari” della Luna mare della serenità mare delle pioggie oceano delle tempeste mare degli umori mare della tranquillità mare delle crisi mare della fecondità I “mari” sono grandi distese pianeggianti coperte di lava Sono le regioni più “giovani” della superficie lunare (la loro età è compresa tra 3,2 e 4 miliardi di anni) mare delle nuvole Gli antichi astronomi, osservando la Luna ad occhio nudo, credevano si trattasse di distese di acqua del tutto simili a quelle terrestri. Da qui il nome “mari” in uso ancor oggi I crateri lunari Sono stati generati quasi tutti da impatti di meteoriti, solo una piccola frazione di essi ha natura vulcanica I più grandi hanno diametri di quasi 300 km e profondità fino a 4 km Il cratere Copernicus ha un diametro di 93 km (immagine ottenuta dall’Apollo 17) Sulla Luna esistono miliardi di crateri con diametro maggiore di un metro Gran parte dei crateri hanno un’età dell’ordine di 4 miliardi di anni. L’assenza di erosione (la Luna è priva di atmosfera) li ha preservati nella loro forma e struttura originale Le catene montuose La più famosa catena montuosa della Luna è quella degli “Appennini” (qui in un a foto ottenuta dall’Apollo 17) Gli “Appennini” lunari si estendono per circa 1000 km e hanno vette che superano i 6500 m di altezza La catena montuosa delle “Alpi”, le cui vette più alte superano i 4000 m Platone, il grande cratere visibile in alto a sinistra ha un diametro di 101 km La massima altezza delle elevazioni lunari (11.350 m) si incontra nei “Monti Leibniz”, situati in prossimità del polo Sud (la maggiore elevazione terrestre, il monte Everest, è alta “appena” 8848 m) Siti degli “allunaggi” delle sonde “Apollo” mare della serenità mare della tranquillità Apollo 17 mare delle pioggie mare delle crisi Apollo 15 oceano delle tempeste mare della fecondità Apollo 11 Apollo 12 Apollo 14 mare degli umori mare delle nuvole Apollo 16 Apollo 11 La regolite lunare La faccia “nascosta” della Luna (Apollo 16) La superficie appare coperta da crateri, ma sono quasi del tutto assenti i “mari” Sono state rilevate aree di magnetismo intrappolate nella crosta lunare C’è acqua sulla Luna ? La sonda “Clementine” ha orbitato intorno alla Luna nel 1994 Il polo Sud della Luna I dati ottenuti dalla sonda “Clementine” indicano presenza di acqua, sotto forma di ghiaccio, all’interno di alcuni crateri in prossimità del polo Sud della Luna Se confermata questa scoperta aprirebbe prospettive rivoluzionarie per l’installazione di basi permanenti sulla superficie della Luna L’acqua potrebbe essere stata trasportata sulla Luna dalle comete Tra il Gennaio 1998 e il 31 Luglio 1999 la sonda “Lunar Prospector” ha cercato conferma della presenza di acqua nelle regioni polari della Luna “Lunar Prospector” ha rilevato un’anomala presenza di Idrogeno in prossimità di entrambi i poli lunari, forse dovuta ad un processo di dissociazione dell’acqua Il 31 Luglio 1999 la sonda è stata fatta cadere in prossimità del polo Sud della Luna nella speranza di osservare, da Terra, evidenze della presenza di acqua. L’esperimento ha avuto esito negativo. Recentemente la sonda indiana Mini-Sar ha trovato ghiaccio d’acqua in oltre 40 crateri nei pressi del polo Nord!! Tharsis Valles Marineris Mars Viking 1 (1975-1980) Marte Prot = 24h 37m 22s Priv = 686.98 d Tsup = -50 °C D = 6800 km Massa = 0.107 MTerra Inclinazione asse = 25.19° (stagioni) Atmosfera: CO2 (95%), N2 (2.7%), Ar (1.6%) Satelliti: 2 (Phobos e Deimos) Attualmente sono 4 i satelliti artificiali funzionanti che orbitano attorno a Marte: il Mars Odyssey (2001), il Mars Express (2003), il Mars Reconnaissance Orbiter (2005), Mars Science Laboratory – Curiosity (2012) I satelliti di Marte, scoperti da Hall nel 1877, sono probabilmente Asteroidi catturati Deimos: D = 15 x 12.2 x 11 km Phobos: D = 27 x 21.6 x 18.8 km Priv = 8 h (cadrà su Marte o si spaccherà entro 50 milioni di anni) Marte L’esplorazione di Marte: 1960-1964 1964-1969 1969-1972 1976 1992-2006 1992-1997 2001 2003-2004 200320052007-2008 2011- Sonde Mars (URSS) Sonde Mariner (NASA) Mars 2-7 (URSS) Viking1 (NASA) Mars Global Surveyor (NASA) Mars Pathfinder + rover Sojourner (NASA) Mars Odyssey (NASA) Mars Express + lender Beagle2 (ESA) rover Spirit e rover Opportunity (NASA) Mars Reconnaissance Orbiter (NASA) Phoenix Mars Lander (Università dell’Arizona) Mars Science Laboratory (rover Curiosity) (NASA) Mars Viking 1 (1975-1980) Come la Luna presenta aree di magnetismo intrappolate nella crosta C’è stata vita su Marte? Viking 1 e Viking 2 (1976) I lander eseguirono tre tipi di esperimenti: - “scambio di gas” - “emissione marcata” -“assimilazione di biossido di carbonio” Un’insolita chimica di un suolo fortemente reattivo e ossidante spazzato da una violenta radiazione ultravioletta che vi giunge indisturbata poteva spiegare i risultati degli esperimenti condotti. Alcuni vulcani potrebbero essere non estinti, ma quiescenti. Potrebbero, quindi, contribuire al riscaldamento del pianeta con l’emissione di gas nell’atmosfera Monti Tharsis Mars Global Surveyor (1997-2006) Olympus Mons: h = 23 km Mars Global Surveyor (1997-2006) Mars Express (2003) Mars Exploration Rover Mission (2004) Spirit e Opportunity (MER A e MER B) Tracce di presenza di acqua nel passato in prossimità delle zone di “atterraggio” Spirit (2004) Mars Science Laboratory - Curiosity Lanciato il 26 Novembre 2011 Arrivato il 5 Agosto 2012 112 metri in un mese! 5 Settembre 2012 12 Ottobre 2012 Gli Asteroidi Detti anche “Pianetini” popolano gran parte del Sistema Solare Sono frammenti rocciosi, residuo del materiale di formazione del SS Il più grande, Cerere (D=933 km, M = 25% MAsteroidi), fu scoperto a Palermo il 1° Gennaio 1801 Solo 39 Asteroidi hanno D > 200 km, ma si stima che ci siano almeno 106 Asteroidi con D > 1 km 100 m 300 m 500 m 1 km 3 km 5 km 10 km 30 km 50 km 100 km 200 km 300 km 500 km 900 km ~25x106 4x106 2x106 750,000 200,000 90,000 10,000 1100 600 200 30 5 3 1 MAsteroidi < MLuna La maggior parte ha forma irregolare Si conoscono più di 150 asteroidi che hanno una o due piccole lune Esistono sistemi diversi sistemi binari e tripli Gli Asteroidi Esistono 3 classi spettrali principali di asteroidi: C – “Carbonacei” Sono i più comuni (75 %). Appaino scuri e sono costituiti da rocce di Calcio e Silicio S – “Silicati” di Ferro, Nichel e Magnesio M – “Metallici” (Ferro-Nichel) Sono classificati anche in gruppi e famiglie in base ai loro parametri orbitali: Fascia principale o degli asteroidi (fra Marte e Giove) Troiani (orbite simili a quella di Giove) Centauri (oltre l’orbita di Giove) Fascia di Kuiper (oltre l’orbita di Nettuno sino a 55 UA) Disco diffuso (con orbite molto inclinate rispetto all’eclittica) Nube di Oort (fra 20000 e 100000 UA) Lacune di Kirwood Distribuzione radiale degli Asteroidi Probabilmente la forza di gravità di Giove ha impedito alla materia presente tra Marte e Giove di aggregarsi in un unico corpo Occator Crater Dawn (2015) Solfato di magnesio Vesta Dawn (2015) Mathilde Gaspra 59x47 km 19x12x11 km Ida 58x23 km Eros NEAR (1996) 33x13x13 km I Meteoroidi Sono piccoli asteroidi che entrano in collisione con la Terra o altri corpi celesti. Gli sciami di meteoridi più importanti sono: • Perseidi (Swift-Tuttle) (12 Agosto) • Leonidi (Tempel-Tuttle) (17 Novembre) • Acquaridi (Halley) (5 Maggio) • Orionidi (Halley) (21 Ottobre) • Tauridi (Encke) (5 Novembre) Si dividono in: • Condriti (86 %) • Meteoriti differenziate (14 %) Opportunity Rover – MER B (2003) Sono state trovate più di 50000 meteoriti sulla Terra Solo lo 0.2 % sono di origine lunare o marziana I Meteoriti Un gruppo di astrobiologi della Nasa (McKay et al.) sostengono di aver trovato indizi di vita passata su Marte nel meteorite caduto 13000 anni fa in Antartide, trovato nel 1984 e oggi noto come ALH84001 Al microscopio elettronico hanno mostrato la presenza di: - globuli stratificati di lunghezza variabile da 25 nm a 0.1 mm ricoperti da un materiale ricco di ferro comprendente solfuro di ferro e magnetite - la concentrazione di idrocarburi policiclici aromatici che aumentava dall’esterno verso l’interno del meteorite - presunti batteri marziani fossilizzati con dimensioni di 50 nm (100 volte inferiori a quelle della maggior parte dei batteri terrestri) Barringer Meteor Crater, Arizona (d=1200 m, età=49000 anni) Wolfe Creek, Australia (d=870 m, età=300000 anni 65 x 106 anni fa Explorers’ Guide to the Solar System 85 I.I.S.S. “G.B. Vaccarini”, 16 Marzo 2017 Il Sistema Solare nell’era spaziale Un viaggio nel Tempo e nello Spazio Corso di formazione per docenti Seconda Parte Giove Prot = 9h 50m Priv = 11.86 anni Tsup = -150 °C Massa = 318 MTerra Composizione: H, He, Metano, Ammoniaca Satelliti: 67 Voyager 1 (1977-1980) L’atmosfera è suddivisa in zone, di tonalità chiara, e bande, le quali appaiono scure per via della presenza su di esse di una minore copertura nuvolosa rispetto alle altre zone (v = 400 km/h). La Grande Macchia Rossa Tempesta anticiclonica 22° S età > 300 anni P = 6 giorni terrestri 24000 - 40000 km 12000 - 14000 km 8 km v = 430 km/h T < Tamb Fosforo rosso / ammoniaca ? Voyager 1 (1977-1980) I satelliti “Medicei” Ganimede D=5262 km Callisto D=4800 km Io D=3630 km Europa D=3138 km Scoperti da Galileo nel 1610 furono il primo caso conosciuto di corpi celesti che si muovono attorno a un corpo SICURAMENTE diverso dalla Terra Io Eruzioni vulcaniche diffuse (più di 300 vulcani attivi) Rimodellamento superficiale (assenza di crateri da impatto) Europa Galileo(1997) Le lineae di Europa La caratteristica della superficie di Europa è una serie di striature scure che attraversano, incrociandosi tra di loro, l'intero satellite. Si pensa che queste numerose fratture siano state provocate in buona parte dagli stress gravitazionali esercitati da Giove Ganimede Si ritiene che un oceano di acqua salata esista a circa 200 km di profondità dalla superficie, compreso tra due strati di ghiaccio È il più grande satellite del sistema solare È l’unico satellite con un proprio campo magnetico Callisto Gli anelli di Giove Sono composti principalmente dal materiale proveniente dal satellite Metis Voyager 1 (1977-1980) Saturno Prot = 10h 48m Priv = 29.4 anni Tsup = -185 °C Massa = 95 MTerra Composizione: H (75%), He (24%), Metano, Ammoniaca Satelliti: 53+9 È il più schiacciato dei pianeti: dequatore = 120536 km dpoli = 108728 v = 1800 km/h Sono costituiti da particelle solide con dimensioni che vanno da pochi micron a circa 10 m. Il materiale che li compone non si è mai condensato in un satellite a causa delle forze mareali di Saturno. Larghezza anello: oltre 250.000 km, spessore anello: meno di 1 km (s/l < 0.000004) - Distruzione di un satellite per impatto con una cometa - Avanzo del materiale da cui si formò Saturno Satelliti di Saturno Enceladus Dione D=1120 km (D = 498 km) Tethys (D = 1060 km) Mimas (D = 396 km) Giapeto Pan Febe Cassini (2017) Enceladus Titano D = 5150 km E’ il secondo più grande satellite del Sistema Solare Ha una spessa e opaca atmosfera (unico satellite nel Sistema Solare) che maschera la superficie Sono state osservate nubi probabilmente composte di Metano e/o Etano La sua atmosfera è composta principalmente da Azoto e Argon con tracce di Metano e altri composti organici Si pensa che l’atmosfera di Titano sia simile all’atmosfera primordiale della Terra Titano Titano La presenza di molecole organiche semplici hanno spinto i ricercatori a immaginare che si possano essere formate anche molecole “pre-biotiche” più complesse. Titano è troppo freddo per contenere acqua allo stato liquido (T = 95 K ) Quindi la vita come la conosciamo sulla Terra non potrebbe sopravvivere Comunque l’acqua potrebbe temporaneamente in bacini dall’impatto di meteoriti esistere prodotti Bacini profondi centinaia di metri in cui l’acqua è mescolata ad ammoniaca impegherebbero secoli, o addirittura millenni per ghiacciarsi completamente Missione Cassini-Huygens Titano Mare di Karken Dune scavate nel ghiaccio da metano e etano liquidi Huygens (14 gennaio 2005) Xanadu Huygens –Cassini (2005) TItan Mare Explorer (TIME) – NASA Titan Saturn System Mission Lancio previsto: > 2020 103P/Hartley (Cometa Hartley 2) Urano Prot = -17h 17m Priv = 84 anni Tsup = -215 °C Massa = 14.5 MTerra Composizione: H, He, Metano, Ammoniaca Satelliti: 27 Anelli: 2 sistemi L’asse di rotazione è quasi parallelo al piano orbitale (stagioni lunghe 20 anni) L’asse magnetico è inclinato 60° rispetto all’asse di rotazione È il primo pianeta che è stato scoperto con l’ausilio di un telescopio (1781) Satelliti di Urano Miranda D=472 km Ariel D=1158 km Umbriel D=1170 km Titania D=1578 km Nettuno Voyager 2 Prot = 16h 5m Priv = 164.7 anni Tsup = -225 °C Massa = 17.1 MTerra Composizione: H, He, Metano, Ammoniaca Satelliti: 14 Anelli: 6 L’asse magnetico è inclinato 47° rispetto all’asse di rotazione Il suo colore blue è più brillante di quello di Urano Macchia: tempesta anticiclonica È il primo pianeta che è stato scoperto matematicamente prima che osservativamente Satelliti di Nettuno Nereide Tritone D=2700 km Voyager 2 Tritone ruota in direzione opposta a tutti gli altri satelliti T = -235 °C D=340 km La Fascia di Kuiper La Fascia di Kuiper è abitata da centinai di migliaia di corpi ghiacciati con diametro maggiori di 100 km e più di 1012 nuclei cometari La sonda New Horizons che è arrivata su Plutone nel Luglio 2015 studierà uno o più oggetti della Fascia di Kuper, un volta conclusa la missione su Plutone. Caratteristiche di un pianeta Quali caratteristiche deve avere un oggetto celeste per essere un pianeta secondo l’International Astronomical Union (IAU): Pianeta È in orbita attorno al Sole Ha una massa sufficiente ad assumere un forma quasi sferica Non è un satellite Ha “ripulito” la sua fascia orbitale da altri oggetti circostanti confrontabili Non ha “ripulito” la sua fascia orbitale da altri oggetti circostanti Pianeta nano (o Pianeta minore) 24 Agosto 2006 I pianeti nani Nome Semiasse maggiore Diametro medio Massa Fascia asteroidale Scoperta Cerere 2.766 UA 900 km 9.4 x 1020 Kg Fascia principale 1801 Plutone 39.482 UA 2300 km 1.3 x 1022 Kg Fascia si Kuiper 1930 Haumea 43.335 UA 1500 km 4.2 x 1021 Kg Fascia si Kuiper 2004 Makemake 45.791 UA 2000 km 4 x 1021 Kg Fascia si Kuiper 2005 Eris 67.668 UA 2400 km 1.6 x 1022 Kg Disco diffuso 2005 Settembre 2009 Plutone New Horizons (2015) Plutone Prot = - 6d 9h (6.4 d) Priv = 248 anni Tsup = -210 (-235) °C Massa = 0.002 MTerra D = 2274 km r = 2.06 g/cm3 Composizione: ? Nucleo roccioso Mantello di ghiaccio d’acqua Superficie coperta da ghiacci di Metano o Azoto Orbita: e=0.25 (29 – 49 UA) Ha una parte della sua orbita più vicina al sole di quella di Nettuno (20 anni) Satelliti: Caronte (D=1172 km, Massa = 0.15 MPlutone, Priv = 6.4 d) + 4 New Horizons (2015) New Horizons (2015) New Horizons (2015) Sputnik Planum New Horizons (2015) New Horizons (2015) New Horizons (2015) New Horizons (2015) New Horizons (2015) New Horizons (2015) New Horizons (2015) Sedna Distanza dal sole = 76 - 1000 UA D = 1 180 - 1 800 km Porb = 11 487 anni Tmax= –250 °C Biden (2012 VP113) Distanza dal sole = 81 - 446 UA D = 350 - 600 km Porb = 4 270 anni 5 Novembre 2012 1P/Halley Giotto (1986) Le Comete Il Nucleo di una cometa è un agglomerato irregolare di ghiaccio (acqua e gas), polvere, metalli e rocce con materiale organico tenuti insieme dalla forza di gravità. Può aver dimensioni comprese tra qualche centinaio di metri a qualche decina di km Le Comete Coda di ioni Coda di polveri Le Comete Possono avere orbite chiuse (comete periodiche) o aperte Conosciute ~ 900 Periodiche ~ 190 (P < 200 anni) MComete < MTerra Le Comete di corto periodo 2001 – Deep Space 1 ha ripreso alcune immagini del nucleo della cometa Borrelly 2004 – Stardust si è avvicinato a 236 km dal nucleo della cometa Wild 2 prelevando particelle della chioma e riportandole a terra nel 2006 2005 – Deep Impact ha osservato l’impatto con il nucleo della cometa Tempel 1 2011 – Next ha ri-osservato dopo 6 anni il nucleo della cometa Tempel 1 Nube di Oort 200 000 – 2 000 UA (3 – 0.03 a.l.) Sino a 1012 corpi Il passaggio di nubi molecolari giganti o interazioni gravitazionali con il disco della Via Lattea disturbano le orbite di questi corpi (comete di lungo periodo come la Hale-Bopp e la Hyakutake, avvistate alla fine del XX secolo). 127 UA 104 UA 80 – 100 UA 230 UA Da cosa è composto il nostro Sistema Solare? - 1 Stella (il Sole) – 8 pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno) –171 lune - 198 pianeti minori (novembre 2009) – 9 asteroidi di oltre 300 km di diametro – 30 milioni di asteroidi di dimensioni minori – meteoroidi più piccoli di 100 m – fra 100 miliardi e 100 000 miliardi di nuclei cometari – gas e polveri (mezzo interplanetario) – vento solare – raggi cosmici – campi magnetici Grandi Lune & Piccoli Pianeti