Il legno - Giardini Botanici Hanbury

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Il legno
Comunemente si indica come legno la
parte del fusto degli alberi che si trova sotto
la cosiddetta scorza (comunemente detta
corteccia).
Nel 1°anno di vita del fusto si distingue
una zona a funzione di conduzione, il
cilindro centrale, ed una periferica a
funzione protettiva, la corteccia, rivestita
da una sottile epidermide.
In seguito il fusto si accresce soprattutto
per sviluppo del cilindro centrale. Questo
viene distinto in una zona periferica sottile
detta libro ed una più interna e spessa
d e t t a legno. Il libro ha la funzione di
trasportare la linfa elaborata dalle foglie a
tutte le parti della pianta. Il legno serve per
il trasporto dell’acqua e dei sali dalla radici
alle foglie.
Legno e libro si accrescono ad opera del
cambio, un sottile strato di cellule che si
trova tra legno e libro. Il legno risulta così
formato da più strati concentrici, anelli, che
si formano uno per ogni anno di vita
dell’albero.
Quando il fusto si ingrossa, alla periferia si
sviluppa un tessuto di protezione, il
sughero. Man mano che all’interno si
sviluppano nuovi strati di sughero, quelli
esterni tendono a distaccarsi: questa parte
periferica è la scorza.
Nel legno è possibile riconoscere una parte
più esterna ancora funzionante detta
alburno e una più interna che ha ormai
perso la sua funzione di conduzione detta
duramen. Nel duramen si accumulano
varie sostanze: olii, tannini, gomme, che
danno una colorazione diversa e che
aumentano la resistenza ai parassiti.
La dendrocronologia
La dendrocronologia (dal greco dendron =
albero, kronos=tempo) è la scienza che
studia l’accrescimento degli alberi nel
tempo, le modalità con cui questo avviene
e i fattori esterni che lo influenzano.
Nei climi temperati in cui si ha alternanza di
stagioni, gli alberi crescono formando ogni
anno un cerchio di accrescimento verso
l’esterno del tronco.
Si distingue così un legno più chiaro –
legno primaverile - (formato in primavera,
con cellule con lume più ampio e parete
sottile) ed uno più scuro e più compatto –
legno estivo (formato a fine estate, inizio
autunno, con cellule con lume più stretto e
pareti più spesse). Queste differenze tra il
legno primaverile e il legno estivo appaiono
come una successione di anelli concentrici
evidenti nella sezione trasversale del
tronco. E’ così possibile stabilire l’età della
pianta contando gli anelli annuali di
accrescimento del legno.
Lo spessore di ogni singolo anello dipende
da diversi fattori:
 biologici (la specie, l’età della
pianta, eventuali avversità o malattie)
 stazionali (altitudine, esposizione,
pendenza del versante, suolo)
 climatici (temperatura, umidità,
precipitazioni.)
Al variare di questi fattori, l’albero produce
un diverso quantitativo di legno e quindi un
diverso spessore dell’anello.
Quindi dall’analisi di una successione di
anelli formata in un intervallo temporale, si
possono ricavare informazioni sull’influenza
dei fattori esterni sull’attività della pianta.
Questi metodi di indagine
vengono
applicati in diversi campi di attività:
 archeologia, per la datazione di
manufatti di epoche molto antiche
 storia dell’arte, per datare opere d’arte
 climatologia, per studiare il clima dei
secoli passati
 geomorfologia, per studiare e datare
movimenti franosi, avanzamenti di
ghiacciai ed altri eventi geologici.
Analisi dendrocronologica di
Cupressus guadalupensis
Nel 1996 è stato abbattuto per motivi di
sicurezza un esemplare di Cupressus
guadalupensis; di esso è stata realizzata
una sezione trasversale alla base del
tronco. Dalla lettura degli anelli della
sezione è stato possibile risalire all’età
della pianta.
La sua piantagione è avvenuta alla fine
dell’ 800: il cipresso è stato testimone della
nascita e dello sviluppo dei giardini: i
principali avvenimenti storici sono stati
collocati sugli anelli di crescita
corrispondenti.
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