Capitolo 4
Le scelte del consumatore
• Iniziamo la parte di programma concernente le
decisioni a livello microeconomico
• Consideriamo diversi tipi di scelta da parte degli
individui
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Alcune implicano una spesa, cioè l'utilizzo di
denaro: prendo il caffè al bar o me lo preparo a
casa? Resto a vivere con i genitori o vado a vivere
da solo/a?
Altre implicano l'utilizzo di tempo: vado al cinema/
in palestra/allo stadio o resto a casa? Studio
economia/diritto/matematica o mi faccio una
dormita?
In etrambi i casi si tratta di scelte di natura
economica, poiché richiedono di distribuire una
risorsa scarsa (denaro, tempo, o entrambi)
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Per studiare questi problemi dobbiamo definire
quali sono gli agenti rilevanti, che cosa
vogliono massimizzare, quali sono i vincoli a
cui sono soggetti.
Nel nostro caso gli agenti sono gli individui
Assumiamo che vogliano massimizzare la loro
soddisfazione
Consideriamo i loro vincoli di spesa e/o di
tempo
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Ci concentriamo sulle scelte riguardanti la
spesa, cioè sul meccanismo in base al quale gli
individui decidono i loro acquisti.
La teoria che studia questo problema si chiama
teoria del consumatore.
Il vincolo di bilancio
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Ogni individuo, per acquistare un bene o un
servizio deve pagarne il prezzo
Ogni individuo, per acquistare un bene o un
servizio è limitato dal suo reddito
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Il vincolo di bilancio del consumatore
individua le combinazioni di beni e servizi che
un individuo può acquistare a certi prezzi con
un reddito limitato.
Introduciamo un modello..
Si ha un individuo (Max), che dispone di un
reddito pari a €150
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Consideriamo due beni: cinema e concerti
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Il prezzo di un concerto è €30
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Il prezzo di un film è €10
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Prime considerazioni:
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Se Max spende interamente il reddito in film, può
recarsi al cinema 15 volte (150/10=15)
Reddito/prezzo di un concerto=numero massimo di
concerti
Reddito/prezzo di un film=numero massimo di film
Max può però decidere di scegliere di spendere
il reddito disponibile in una combinazione di
concerti e film
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Se Max spende interamente il reddito in concerti,
può recarsi a 5 concerti (150/30=5)
Ad es: 1 concerto (30€) e 12 film (120€)
Figura 1
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La retta che unisce tutte le combinazioni dei
due beni con cui Max spende il suo reddito si
definisce linea di bilancio
Alcune osservazioni sulla linea di bilancio:
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I punti al di sotto di essa sono accessibili

I punti al di sopra di essa non sono accessibili
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-> la linea di bilancio costituisce il confine tra le
combinazioni accessibili e quelle non accessibili
La pendenza della linea di bilancio è pari a -3
Essa indica a quanti film Max deve rinunciare per
andare ad un concerto in più
cioé indica il costo opportunità di un concerto in
termini di film
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La pendenza della linea di bilancio (se non si
considera il segno negativo) è pari al rapporto tra il
prezzo di un concerto e il prezzo di un film. Cioè è
pari Pconcerto/Pfilm=€30/€10=3
Essa indica cioé il prezzo relativo di un concerto,
cioè il prezzo di un bene in relazione al prezzo
dell'altro
Potrei infatti affermare che il prezzo di un concerto
è pari a 30€, oppure che è uguale a 3 films.
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In generale:
La pendenza della linea di bilancio indica il
trade-off tra un bene e l'altro. Cioè indica a
quale quantità di un bene bisogna rinunciare
per acquistare una unità addizionale dell'altro.
Se X è il bene sull'asse orizzontale e Y è il bene
sull'asse verticale, allora la pendenza è pari a
-Px/Py.
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...ecco perchè c'è un “-” davanti: per acquistare una
unità in più di concerti bisogna rinunciare a tre
films
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Formula del vincolo di bilancio
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Py x Qy + Px x Qx = B
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Dove:
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Py è il prezzo del bene y
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Px è il prezzo del bene x
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Qy è la quantità del bene y

Qx è la quantità del bene x

B è il reddito disponibile (budget)
La formula della linea di bilancio é:
B Px
Q y= − Q x
Py P y
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Variazioni della linea di bilancio
Una certa linea di bilancio è tracciata per certi
prezzi e un certo reddito
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Quando consideriamo spostamenti lungo una linea
di bilancio, stiamo ipotizzando che prezzi e reddito
si mantengano costanti
Variazioni del reddito
Un aumento del reddito sposta la linea di
bilancio verso l'alto (Figura 2a)
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Note:
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
Max può acquistare quantità maggiori di entrambi i
beni
La nuova linea di bilancio è parallela rispetto a
quella vecchia: i prezzi sono rimasti invariati
Variazioni dei prezzi
Es: prezzo dei film diminuisce (bene Y) da €10
a €5 (Figura 2b)
La linea di bilancio ruota verso l'alto (intercetta
verticale si sposta in alto, intercetta orizzontale
invariata)
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Note:
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
Max può acquistare quantità maggiori di entrambi i
beni
La nuova linea di bilancio ha una inclinazione
diversa da quella vecchia (uno dei prezzi è variato)
Diminuzione del prezzo dei concerti (bene X),
vedi Figura 2c
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Le preferenze
Finora abbiamo considerato quello che un
agente può comprare.
Ora parliamo di ciò che un agente vuole
comprare
Consideriamo cioè le preferenze di un
individuo
Faremo delle ipotesi sulle preferenze
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Razionalità
Innanzitutto assumiamo che gli individui
abbiano delle preferenze
Siano cioè in grado, di fronte ad una alternativa
(diciamo tra A e B), di esprimere un giudizio
come: preferire A, preferire B, essere
indifferenti
Inoltre, che le preferenze siano logicamente
coerenti, cioé transitive.
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
Se Max preferisce A a B, e preferisce B a C, allora
deve preferire A a C
Quando queste ipotesi sono soddisfatte, allora
definiamo le preferenze razionali
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“Piu' è meglio”
Questo concetto indica semplicemente che,
tipicamente, un individuo preferisce una
situazione in cui ha maggiori quantità di un
bene o un servizio senza che gli venga sottratto
nulla
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
Es. Max preferisce “consumare” tre film e due
concerti, rispetto a due film e due concerti
Con questi due concetti (Razionalità e “Più è
meglio”) possiamo però già fare una
affermazione:
Max preferirà un punto sulla linea di bilancio
rispetto ad un punto al di sotto di essa
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Si torni alla Figura 1..
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Rispetto ad un punto come G, Max preferirà un
punto come C o D
In generale, se prendiamo un punto al di sotto
della linea di bilancio, troveremo sempre un
punto sulla linea di bilancio che sarà preferito
Ora sappiamo che Max sceglierà uno dei punti
sulla linea di bilancio...ma quale tra questi
sceglierà?
Per capire questa scelta dovremo considerare il
processo di scelta al margine
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Cerchiamo cioè la combinazione che fornisce a
Max la massima utilità (così definiamo quella
che verrà scelta), tra tutte quelle possibili.
Ci avvicineremo ad essa considerando gli
effetti marginali dello spostamento da una
combinazione di beni all'altra. Ci fermeremo
quando troveremo una combinazione rispetto
alla quale, non saranno più possibili
miglioramenti marginali. Quella sarà la scelta
di Max.
Utilizzeremo l'approccio delle curve di
indifferenza (Appendice al capitolo 4)
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L'approccio delle curve di indifferenza
Una curva di indifferenza rappresenta tutte le
combinazioni di due beni che soddisfano il
consumatore nella stessa misura
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Figura A1
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Due caratteristiche fondamentali:
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La curva di indifferenza è decrescente (questa è una
conseguenza del principio “più è meglio”)
La curva di indifferenza è sempre più piatta man
mano che ci si sposta a destra (cioè il valore
assoluto della pendenza diminuisce)
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Il tasso marginale di sostituzione (MRS)
E' il concetto che ci permette di capire la
seconda caratteristica della curva di
indifferenza
MRS: per ogni segmento della curva di
indifferenza, è il valore assoluto della pendenza
della curva di indifferenza in quel segmento.
Indica la quantità massima del bene Y che il
consumatore è disposto a scambiare per avere
una unità aggiuntiva del bene X.
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
MRS decrescente
Spostandosi a destra, il MRS è decrescente.
Perché?
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

In un punto “a sinistra”, Max ha una elevata
quantità del bene Y e una quantità ridotta del bene
X.
Quindi, in quel punto, sarà ben disposto a privarsi
di una quantità “elevata” del bene Y (che possiede
in abbondanza), per avere una sola unità
addizionale del bene X.
Quanto più ci spostiamo a destra lungo una curva
di indifferenza, quanto minore è la quantità del
bene Y che Max è disposto a cedere -> MRS
decrescente


MRS decrescente
Spostandosi a destra, il MRS è decrescente.
Perché?
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
In un punto “a sinistra”, Max ha una elevata
quantità del bene Y e una quantità ridotta del bene
X.
Quindi, in quel punto, sarà ben disposto a privarsi
di una quantità “elevata” del bene Y (che possiede
in abbondanza), per avere una sola unità
addizionale del bene X.
Quanto più ci spostiamo a destra lungo una curva
di indifferenza, quanto minore è la quantità del
bene Y che Max è disposto a cedere -> MRS
decrescente
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La mappa di indifferenza
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Figura A2.
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Insieme di curve di indifferenza che descrivono
le preferenze di Max
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Il livello di utilità di Max è lo stesso per tutti i punti
di una certa curva di indifferenza.
Il livello di utilità di Max è tanto più alto quanto ci
spostiamo su una curva di indifferenza più alta
Con una mappa di indifferenza, ogni volta che
selezioniamo due combinazioni di beni X e Y,
siamo sempre in grado di dire se X è preferito a
Y, se Y è preferito a X, o se l'individuo è
indifferente tra X e Y.
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Il processo decisionale del consumatore
Dobbiamo combinare quanto appreso riguardo
la linea di bilancio, con quanto appreso sulle
preferenze.
Figura A3.
La scelta ottimale è nel punto D, in cui si
verifica la tangenza tra una curva di
indifferenza e la linea di bilancio.
La scelta ottimale si ha quando è verificata
l'uguaglianza tra Px/Py e MRSy,x.
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Perchè un punto in cui Px/Py < MRSy,x non è un
punto ottimale (es. punto B nella Figura A3)?
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

Nel punto B, Px/Py = -3 e MRSy,x = -6. Max
sarebbe disposto a rinunciare a 6 unità del bene Y
in cambio di una unità del bene X. Sul mercato
però potrebbe cedere solo 3 unità di Y in cambio di
una di X.
Se rinunciare a 6 film per un concerto lo rende
indifferente, rinunciare e 3 film per un concerto lo
deve rendere più soddisfatto.
Quindi, Max nel punto B dovrebbe consumare più
concerti e meno film, e si sposterà da B verso D.

Con un ragionamento analogo si può comprendere
perché un punto in cui Px/Py > MRSy,x non è ottimale
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Cambiamento delle condizioni
Consideriamo come cambiano le scelte del
consumatore quando cambiano le condizioni:
reddito, prezzo di Y, prezzo di X
Aumento del reddito
Supponiamo che il reddito passi da €150 a
€300 (Figura 4A).
La linea di bilancio si sposta a destra.
Max può consumare quantità maggiori di
entrambi i beni, o solamente di uno di essi.

Un bene la cui quantità domandata aumenta
all'aumentare del reddito è un bene normale.
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

Le variazioni del prezzo
Supponiamo che il prezzo del bene X
diminuisca, passando inizialmente da da €30 a
€10, e successivamente da €10 a €5.
Figura A5
Possiamo costruire la curva di domanda
individuale di Max.
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Gli effetti di reddito e di sostituzione
Alla base della curva di domanda di un
individuo, ci sono in realtà due effetti
L'effetto di sostituzione
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Quando il prezzo di un bene diminuisce, esso
diventa relativamente più economico rispetto ad
altri beni, in particolare rispetto ai beni sostituti.
Quindi, quando il prezzo di un bene diminuisce, ne
aumenterà la quantità consumata a discapito della
quantità dei beni ad esso sostituti (es dei film e dei
concerti per Max).

Questo si definisce effetto di sostituzione, cioè
l'effetto sulla quantità domandata di un bene
derivante da una variazione del prezzo relativo
di quel bene.



Se il prezzo di un bene diminuisce, in base
all'effetto di sostituzione la quantità domandata di
quel bene aumenta (e viceversa).
Questo sembrerebbe l'unico effetto presente quando
abbiamo visto la costruzione della curva di
domanda individuale.
Ma quando cambia il prezzo di un bene, si ha un
secondo effetto...

L'effetto di reddito



Quando, ad es, il prezzo del bene X diminuisce, la
linea di bilancio ruota intorno all'intercetta
orizzontale (Figura A5).
L'insieme di combinazioni disponibili aumenta,
cioé aumenta il potere di acquisto del consumatore.
La riduzione del prezzo di un bene, ha (anche) un
effetto paragonabile ad un aumento del reddito.

La combinazione acquistata nel punto D costava €150 (3
concerti, 6 film). Dopo la riduzione del prezzo dei
concerti da €30 a €10, questa combinazione costa
(6x€10)+(3x€10)=€90. Il reddito disponibile aumenta di
€60


L'individuo reagirà all'aumento del suo potere
di acquisto acquistando quantità superiori dei
beni normali, e quantità minori dei beni
inferiori.
Quindi l'effetto di reddito può spingere verso
un aumento o una diminuzione della quantità
domandata
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L'effetto complessivo
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Dobbiamo considerare insieme l'effetto di reddito e
l'effetto di sostituzione
Beni normali. In questo caso, una riduzione del
prezzo provoca un aumento della quantità
domandata, un aumento del potere d'acquisto
(conseguente alla riduzione del prezzo), anche.
Per i beni normali, quando il prezzo diminuisce, la
quantità domandata aumenta (e viceversa).

Beni inferiori. In questo caso, una riduzione
del prezzo provoca un aumento della quantità
domandata, un aumento del potere d'acquisto
(conseguente alla riduzione del prezzo), la
riduce.

Per i beni inferiori, quando il prezzo diminuisce, la
quantità domandata aumenta (e viceversa) se
l'effetto di sostituzione prevale sull'effetto di
reddito (il che accade quasi sempre).

Vedi Figura 7 riassuntiva.

La curva di domanda di mercato

La curva di domanda di mercato si ottiene
sommando orizzontalmente le curve di domanda
individuale (vedi Figura 8)