La civiltà babilonese

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La civiltà babilonese
L'inizio della civiltà babilonese è collocabile all'inizio del II millennio a.C., quando al predominio sumero
nell'area della città di Babilonia si sostituì quello degli Amorrei.
Il re Sumuabun diede inizio alla prima dinastia babilonese che governò il nuovo stato, con capitale Babele.
Per secoli Babilonia fu solo una città di provincia, poi divenne la capitale dell'impero di Hammurabi (XVIII
secolo a.C.), che sottomise tutta la Mesopotamia.
Il medioriente ai tempi della massima espansione babilonese
Fu nel XVI secolo a.C. che l'impero babilonese raggiunse il massimo del suo splendore con il re
Hammurabi. Questi espanse enormemente il suo dominio su tutta la bassa Mesopotamia e fece di Babilonia il
centro di una rete di alleanze con tutte le città più importanti della regione.
Il re distrusse inoltre la città di Mari, situata sull'Eufrate, nella Mesopotamia centrale, costruita da
popolazioni semite provenienti dal deserto arabico.
Nel Palazzo di Mari sono state ritrovate numerose tavolette di scrittura, ma l'innovazione più importante
dell'epoca fu il grande codice legislativo, il Codice di Hammurabi, una raccolta di circa 280 leggi il cui ritrovamento,
oltre a chiarire i vari aspetti della politica e della giustizia babilonese, ha anche permesso di ricostruire la gerarchia
sociale dell'impero. Si tratta del primo codice scritto della storia che ci sia pervenuto.
La situazione mutò quando nel 1531 a.C. il re ittita Mursili I invase la regione, causando il crollo dello stato
amorreo. Allora la regione fu invasa dai Cassiti che stabilirono il loro regno a Babilonia, regno che durò dal XVI al
XII secolo a.C.
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La regione anatomica e mesopotamica al tempo del regno babilonese-cassita; nel corso superiore del Tigri e dell’Eufrate il
regno dei Mitanni, nella parte centrale dell’Anatolia il regno ittita.
La seconda dinastia cassita venne però abbattuta dagli Elamiti nel 1155 a.C.
Nel 1155 a.C. iniziò un lungo periodo di indipendenza per Babilonia, sebbene la città non fosse più
importante come in passato.
In questo periodo si succedettero parecchie dinastie: la seconda dinastia di Isin o quarta di Babilonia regnò
dal 1125 al 1025, la quinta dinastia dal 1025 al 1004, la sesta fino al 985, la settima solo fino al 979, seguita
dall'ottava fino al 943, infine la nona dinastia babilonese regnò dal 943 al 732.
Nel 732 a.C. Babilonia venne conquistata dall'Impero assiro e sotto tale dominio rimase per circa un secolo.
I babilonesi si ribellarono contro il dominio assiro sotto Mushezib-Marduk e ancora sotto Shamash-shumukin ma Babilonia fu assediata e conquistata da Sennacherib e ancora da Assurbanipal.
Durante il regno di Sennacherib, Babilonia rimase in costante stato di rivolta, che ebbe fine solo con la
completa distruzione della capitale. Nel 689 a.C. le sue mura, templi e palazzi furono rasi al suolo e le macerie
gettate nel canale che delimitava a sud la prima città di Babilonia. Tale atto impressionò la coscienza religiosa
della Mesopotamia; il susseguente assassinio di Sennacherib fu considerato un'espiazione di quanto era
successo, e il suo successore Assarhaddon si premurò di ricostruire la città vecchia, ricevendo lì la sua corona, e
la rese sua residenza durante il resto dell'anno. Alla sua morte Babilonia fu lasciata dal suo primogenito, che alla
fine guidò una rivolta contro suo fratello Assurbanipal di Assiria.
Una volta ancora Babilonia fu assediata dagli Assiri e costretta alla resa. Assurbanipal purificò la città e
celebrò un "servizio (religioso) di riconciliazione". Nel successivo rovesciamento dell'Impero assiro i Babilonesi
videro un altro esempio della vendetta divina.
Nabopolassarre guidò la rivolta dei Babilonesi contro gli Assiri nel 626 a.C. e ripristinò l'indipendenza della
città.
Pochi anni dopo, nel 612 a.C., Babilonia riuscì a conquistare e distruggere Ninive e l'impero assiro. Da
questa data il regno neo-babilonese viene chiamato "impero".
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Nel 605 a.C., i Babilonesi sgominarono gli Egiziani nella battaglia di Carchemish e così si affermarono
quale maggior impero mediorientale.
Col recupero dell'indipendenza babilonese si inaugurò una nuova epoca di attività architettoniche e
Nabucodonosor II rese Babilonia una delle meraviglie del mondo antico.
Fu sotto il governo del re Nabucodonosor (605 a.C.-562 a.C.) che Babilonia divenne una delle più
splendide città del mondo antico. Il re ordinò la completa riedificazione dei giardini imperiali, inclusa la
ricostruzione dell'Etemenanki e la ricostruzione della Porta di Ishtar, la più spettacolare delle otto porte che
circondavano il perimetro di Babilonia. La Porta di Ishtar sopravvive oggi nel Museo di Pergamo a Berlino. Si
crede anche che sia stato Nabucodonosor a far costruire per la sua moglie malata Amyitis i Giardini pensili di
Babilonia (una delle sette meraviglie del mondo antico).
La società babilonese era divisa sostanzialmente in tre classi: gli Awilum, (uomini liberi, per lo più
proprietari terrieri), i Mushkenum, (a metà fra gli uomini liberi e gli schiavi, offrivano i loro servigi a palazzo in
cambio di protezione) e i Wardun, schiavi, che potevano essere liberati.
Il re governava, naturalmente, su tutti ed inoltre, era anche il maggiore proprietario terriero e le sue terre
erano coltivate dagli schiavi.
C'era inoltre una classe sociale non dissimile dall'odierna borghesia, il fiore all'occhiello dell'economia
babilonese, fra cui vi erano medici, artigiani e commercianti.
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