È opinione ormai diffusa che le organizzazioni di volontariato, in quanto nate dall’iniziativa di cittadini interessati a dar risposta a bisogni emergenti del territorio, possono nascere e svilupparsi solo se e nella misura in cui riescono a costruire rapporti stretti con l’intera comunità di riferimento. Per crescere le organizzazioni di volontariato devono riuscire a coinvolgere intorno ai loro progetti una molteplicità di soggetti convinti che valga la pena spendersi per la buona causa associativa, impegnando nella sua realizzazione proprie risorse. Risorse di esperienza, competenza e di tempo, come nel caso dei volontari, dei collaboratori e dei dirigenti; risorse economiche pubbliche e private, da quelle patrimoniali alle donazioni; risorse relazionali con gli utenti, i partner e con tutti coloro che possono contribuire, nei modi più diversi, al sostegno dell’attività. La fiducia è alla base del successo delle organizzazioni di volontariato e del loro radicamento sul territorio. Per riuscire in questa operazione risultano vincenti alcuni fattori: − il coinvolgimento della base associativa nel governo dell’organizzazione − la democraticità dei processi decisionali − la trasparenza della gestione − la collaborazione con gli interlocutori sul territorio. A fianco di questi ritengo fondamentale sottolineare l’importanza della rendicontazione economica e soprattutto sociale di quanto realizzato dalle organizzazioni. È in quest’ambito che si inserisce la nascita e la proliferazione del bilancio sociale, come risposta alla necessità di integrare le informazioni contenute nel tradizionale bilancio economico al fine di far capire, gestire e comunicare i rapporti tra un'organizzazione e i suoi interlocutori. Il bilancio sociale è un documento con il quale una organizzazione rende conto della missione, delle risorse utilizzate e delle attività realizzate, dei risultati prodotti e degli effetti determinati, avendo attenzione da un lato agli interessi degli interlocutori dell’organizzazione (stakeholder) e dall’altro agli aspetti economici, sociali e ambientali connessi al suo operato. Caratteristica saliente del bilancio sociale è il percorso che ne permette la realizzazione. Infatti, non si tratta di affidare ad un esperto la stesura del documento, ma di coinvolgere una pluralità di soggetti, interni ed esterni, in un processo di continuo confronto che permetta la redazione di un documento autentico e condiviso. È in quest’ottica, che diviene uno strumento in grado di mantenere un dialogo con il territorio, fondato su una conoscenza non superficiale e quindi fondamentale per dare solide basi a relazioni di condivisione e fiducia. In sintesi, il bilancio sociale: − è uno strumento di rendicontazione utile a soddisfare le legittime esigenze di informazione degli stakeholder dell’organizzazione, mettendoli in grado di formulare giudizi fondati sull’operato dell’organizzazione stessa − rappresenta un’utile supporto alla comunicazione divenendo ad esempio una opportunità per ottimizzare la raccolta fondi − può permettere agli organi di governo dell’organizzazione di valutare le proprie performance e di elaborare possibili strategie di miglioramento. La fiducia e le relazioni sono indispensabile nella vostra organizzazione e non avete ancora realizzato il bilancio sociale? Fateci un pensiero.