Bisogno fisiologico primario Scopo Espellere i prodotti di rifiuto del metabolismo Vie di eliminazione: Apparato respiratorio Cute Apparato gastroenterico Apparato urinario feci urine Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente Fattori fisici Fasi della vita Nutrizione/assunzione di liquidi Ritmi e abitudini personali Immobilità/posizione del corpo Dolore alla defecazione/Interventi chirurgici Farmaci Patologie intestinali Procedure diagnostiche Derivazioni intestinali Fattori psicologici Stato emotivo Privacy Fattori socio-culturali ambiente Neonato Evacuazione incontrollata Meconio (nero-verdastro) Feci più o meno liquide in relazione all’alimentazione Bambino Evacuazione controllata Più di una evacuazione al giorno Adulto Proprio modello di eliminazione intestinale Dieta Assunzione di liquidi Attività fisica Anziano … Rallentata motilità intestinale Maggiore permanenza delle feci nell’intestino crasso Maggiore riassorbimento di acqua Stipsi fecaloma Azione di lassativi Educazione sanitaria Maggiore assunzione di liquidi Maggiore assunzione di fibre Maggiore attività fisica Riduzione alimentazione Riduzione scorie Riduzione o perdita di liquidi Riduzione massa fecale Aumento scorie Aumento liquidi Aumento massa fecale Aumento peristalsi Cibi ricchi di gas Cibi piccanti Modello di vita Abitudini Scadenza fissa Cambiamenti di vita Viaggi Vacanze Immobilità: Stipsi Posizione del corpo: Seduta o semiseduta Favorisce la defecazione Supina Inibisce la defecazione ! " Dolore alla defecazione Emorroidi, ragadi Rimandano l’evacuazione Intervento chirurgico Anestesia Diminuzione peristalsi Stipsi (2-3 gg post-intervento) # Lassativi Clisteri Favoriscono l’evacuazione Antidiarroici Riducono l’evacuazione Effetti collaterali di certi farmaci Narcotici riducono l’evacuazione Antibiotici favoriscono l’evacuazione $ Colite Occlusione intestinale Infezioni intestinali $ # Rettosigmoidocolonscopia Rx clisma opaco Preparazione intestinale Bario Feci color gesso ! Ileostomia Colostomia " % Depressione Riduce l’evacuazione Ansia, agitazione Aumentano l’evacuazione $ & La mancanza di privacy favorisce la stipsi Servizi igienici adeguati Livello di pulizia dei servizi igienici Ubicazione dei servizi Presenza di presidi utili ! Atto dell’espulsione delle feci 1) Rilassamento involontario dello sfintere interno 2) Rilassamento volontario dello sfintere esterno 3) Abbassamento del diaframma 4) Contrazione muscoli addominali 5) Contrazione muscoli pavimento pelvico Rispondere al bisogno e non rimandare lo stimolo per evitare la stipsi Prodotto residuo della digestione degli alimenti Eliminate all’esterno con l’evacuazione Caratteri: Frequenza Colore Consistenza Forma Quantità Odore Sostanze aggiunte Frequenza: 1-2 al giorno o 1 ogni 2-3 giorni Colore Marrone (bile) Può variare in relazione all’alimentazione Consistenza Normalmente formata Soffice Forma Cilindrica Quantità 150-300 gr al giorno Odore Sui generis (aromatico, pungente) Feci acoliche (bianche-grigie) Malattie del fegato Feci bianche simili al gesso Bario Feci verde pisello Tifo Feci simili all’acqua di riso Colera Feci nere Carbone vegetale, ferro Sangue digerito MELENA Feci rosse Alimenti (rape rosse) Farmaci (rifampicina -rifadin-) Presenza di sangue non digerito Enterorragia Proctorragia Emoroidi o ragadi anali (feci striate di rosso) % Grassi (feci steatosiche o steatorrea) Mal digestione dei grassi Sangue Rosso vivo Rosso scuro Sangue occulto Ricerca in laboratorio Muco Colite ulcerosa Cibi mal digeriti Pancreatite Pus Infezioni intestinali Parassiti o uova di parassiti Tenia Ossiuri (scotch-test) " Feci liquide Diarrea Feci secche Stipsi (fecaloma) Feci filiformi o nastriformi o feci caprine Cancro stenosante del retto "" ' " ( # ) Diarrea acuta Infezioni alimentari Modificazioni nella dieta Farmaci Antibiotici lassativi ) " Diarrea cronica Colite ulcerosa Cancro del colon Intolleranza al glutine Nutrizione enterale Raccolta segni e sintomi Crampi addominali Disidratazione (bambini – anziani) Irritazione cute perianale Febbre Nausea / vomito Livello di autonomia della persona Condizioni emotive Frequenza, quantità e qualità delle scariche diarroiche Incontinenza fecale Riferire e registrare Se necessario lasciare le feci in visione # $ Garantire l’igiene personale Aiutare la persona nel bisogno di igiene personale secondo il grado di autonomia/dipendenza Cambio della biancheria personale e del letto Supporto psicologico Garantire la privacy Adottare strategie per il controllo degli odori Prevenire la contaminazione I Pulizia e disinfezione della padella o del vasone Utilizzo appropriato di guanti giene delle mani Favorire l’idratazione, l’alimentazione e il riposo Stimolare la persona a bere acqua non fredda e non gasata Pasti piccoli e frequenti poveri di scorie Riposo a letto " Emissione involontaria di feci Bambini piccoli Demenza Malattie neurologiche Patologia ano-rettale Emorroidi Tumori Esiti di interventi chirurgici # $ " Mantenere l’integrità della cute perianale Igiene dopo ogni evacuazione Supporto psicologico Utilizzo di pannoloni solo quando strettamente necessario %& '% ' " " Cause: Ristagno di feci nell’intestino (assorbimento di acqua delle feci) Indisponibilità di servizi igienici Imbarazzo ad evacuare nella padella Mancanza di privacy Diminuzione attività fisica Età (si ha maggiore costipazione nella persona anziana) Raccolta segni e sintomi Eccessivo sforzo nell’evacuazione Distensione addominale Borborigmi Inappetenza, alitosi, lingua patinosa Cefalea Tenesmo rettale Riferire e registrare Se necessario lasciare le feci in visione * Stimolo a defecare con scarso o assente svuotamento intestinale Può essere doloroso È la conseguenza di stimoli sulla parete intestinale Fecalomi Tumori # $ Prevenire la stipsi Identificare le persone a rischio Adeguata educazione sanitaria Evitare l’uso di lassativi Assunzione di liquidi Dieta ricca di scorie Favorire l’eliminazione intestinale Rispondere prontamente allo stimolo Favorire la posizione più idonea Creare le condizioni di privacy Accumulo di feci dure nel retto con impossibilità alla emissione spontanea È una complicanza della stipsi Sintomi di occlusione intestinale Assistenza Prevenzione Rimozione manuale Rettoclisi Clisteri Lassativi di competenza infermieristica e/o medica Accumulo di gas nel tratto gastrointestinale Bocca Eruttazioni Ano Flatulenza Cause Cibi che producono gas Eccessiva deglutizione di aria Fermentazione intestinale Principi assistenziali Prevenzione Massaggiare l’addome Farmaci adsorbenti s.p.m. ' " Esame chimico-fisico Esame batteriologico Coprocoltura e antibiogramma Esame parassitologico Ricerca parassiti Ricerca ossiuri Scotch test Ricerca sangue occulto $ " Istruire adeguatamente il paziente Raccogliere le feci in un recipiente pulito ed asciutto Non contaminare le feci con urina, acqua, carta o altro Indossare i guanti in modo corretto Raccogliere un piccolo campione Utilizzare i corretti presidi di raccolta e di trasporto Inviare quanto prima il campione prelevato in laboratorio e/o conservarlo in frigorifero " Prima di fare l’esame si può mangiare come al solito Si può fare l’esame quando le mestruazioni sono passate da almeno 5 giorni Raccogliere un campione di feci (ripetere per tre volte) usando un contenitore pulito e asciutto 1. Kit composto da un flaconcino ed una busta di plastica. 2. Aprire il flaconcino svitando il tappo a vite 4. Inserire la punta del bastoncino in 3-4 punti diversi delle feci, in maniera che solo una piccola quantità di feci rimanga attaccata alla punta del bastoncino 5. Mettere di nuovo il bastoncino nel flacone 6. Chiudere il tappo con una leggera pressione 7. Mettere il flacone nell’apposita bustina e conservarlo in frigorifero. 3. ! " " Porzioni di intestino ancorata alla parete addominale Colostomia Ileostomia + " , stomia Patologia preesistente Cancro Malattia infiammatoria Tempi previsti Stomia temporanea Stomia definitiva Alterazione dell’immagine del proprio corpo Disgusto Depressione Isolamento Difficoltà alla vita di relazione Associazioni stomizzati ! Sacca in PVC Bordi arrotondati termosaldati TNT nella faccia a contatto con la pelle Adesivo a base di ossido di zinco o altro materiale anallergico Foro ritagliabile Ulteriore rinforzo in cerotto micropore Filtri in carbone attivo Opaca o trasparente Fondo Aperto Chiuso Sistema Monopezzo Due pezzi Accessori Pasta protettiva Polveri detergenti * Ricorso all’infermiere enterostomista Preoperatorio Immediato postoperatorio Dimissione Seguire le regole da lui indicate Provvedere al cambio Istruzione al malato e/o ai familiari - -" - . ) Introduzione di una determinata quantità di liquido nel retto-sigma per mezzo di una sonda inserita attraverso l’ano Scopo Facilitare l’evacuazione Preparazione esami diagnostici Preparazione intervento chirurgico Preparazione intestinale in caso di clisteri medicamentosi ) ) Praticare lontano dai pasti Controllare: Quantità 500-1500 cc Temperatura (termometro – faccia interna del polso) Circa 37° Pressione di introduzione Alta 1 m circadal piano del letto Media 60 cm dal piano del letto Bassa 20 cm dal piano del letto Velocità di somm/ne 10-15 min. Porre particolare attenzione a anziani, bambini, cardiopatici Non praticare in caso di dolore addominale, precordiale, emorragie, vomito . /%% Collaborazione con l’infermiere Preparazione del materiale Preparazione dell’ambiente Assistenza alla persona Prima Durante Dopo $ Sostegno per l’irrigatore (asta da flebo) Irrigatore Sacche preconfezionate monouso Soluzione Tubo Rubinetto terminale Sonda rettale Apparecchio del Catani Guanti monouso in lattice Bacinella reniforme e garze non sterili Padella con telino di protezione o vasone (se la persona non può andare in bagno) Sonde rettali monouso sterili (almeno 2) Pomata lubrificante Telino assorbente monouso o traversa e tela cerata Occorrente per l’igiene intima e per l’eventuale cambio della biancheria del letto Contenitori per la raccolta di feci (se richiesto) Termometro per acqua (se disponibile) $ Microclima Privacy - Prima Posizione del paziente Posizione laterale sinistra con la gamba dx flessa (o, in caso di controindicazioni, posizione ginecologica) Durante Collaborazione con l’infermiere Dopo Aiuto nell’igiene personale e del letto Valutare e riferire l’effetto del clistere Riordino materiale e ambiente Azione Identificare e informare il paziente sulla procedura he andremo ad attuare Preparare il materiale occorrente Provvedere al lavaggio delle mani Regolare la temperatura dell’acqua del rubinetto che deve essere tiepida (20° – 40°) per mezzo del termometro da acqua o con la parte volare dell’avambraccio Motivazione Ottenerne il consenso e la collaborazione Efficiente utilizzo del tempo e delle risorse Evitare contaminazioni tra operatore, persona assistita e ambiente Non provocare ustioni della mucosa rettale, crampi e dolori addominali Introdurre acqua fino al livello indicato nella sacca Attenzione: se all’acqua devono essere aggiunti oli (glicerina o vaselina), questi vanno messi all’interno dell’irrigatore prima di aggiungere acqua, per garantire alla sostanza aggiunta di raggiungere l’intestino e non rimanere tutta in superficie Portare tutto l’occorrente in prossimità del letto della persona Chiudere porte e finestre Garantire la privacy e evitare correnti d’aria Collocare l’irrigatore sul sostegno regolandone l’altezza secondo la prescrizione e/o le condizioni del malato Far procedere il liquido in modo efficace ed evitare complicazioni Far defluire il liquido d’irrigazione nel tubo facendo fuoriuscire tutta l’aria contenuta Evitare d’introdurre aria nell’intestino provocando spasmi addominali Sistemare il letto in posizione orizzontale (se le condizioni della persona lo consentono) Facilitare e mantenere il corretto posizionamento della persona durante l’esecuzione della tecnica Facilitare l’introduzione dell’acqua Posizionare il telino assorbente monouso sotto il bacino Far assumere alla persona la posizione laterale sinistra scoprendola quanto basta dagli effetti letterecci e personali Indossare i guanti di lattice Proteggere il letto Favorire il deflusso del liquido sfruttando al conformazione anatomica dell’ultimo tratto dell’intestino Garantire la privacy Lavorare con praticità Protezione personale Porre vicino alla zona perianale la bacinella reniforme Raccogliere eventuale materiale fecale che potrebbe fuoriuscire durante l’introduzone della sonda Lubrificare la sonda per 8 – 10 m dalla estremità senza otturare i fori, aiutandosi con una garza Ridurre l’attrito con lo sfintere anale e la mucosa rettale e rendere meno traumatica e dolorosa l’introduzione della sonda Divaricare i glutei e toccare lo sfintere anale con l’estremità della sonda invitando la persona a respirare profondamente Ottenere il rilassamento dello sfintere Introdurre la sonda lentamente, con movimenti rotatori e progressivi in direzione dell’ombelico per circa 10 cm, tenendo sollevato il gluteo Eviatre traumatismi della mucosa intestinale Favorire la fuoriuscita dei gas Attenzione: non forzare se si percepiscono resistenze Collegare la sonda al tubo di raccordo Far defluire gradualmente il liquido ma, in caso di incapacità della persona a trattenerlo, interrompere ad intervalli il flusso,oppure diminuire la pressione riducendo l’altezza a cui è collocato l’irrigatore o chiudendo il rubinetto Evitare la comparsa di spasmi addominali Attenzione: sospendere immediatamente la procedura se compaiono crampi addominali o insorge una sintomatologia relativa a stimolazione vagale Invitare la persona a compiere respiri profondi senza esagerare (rischio di alcalosi) e massaggiare l’addome in senso antiorario Favorire il rilassamento della muscolatura addominale e la distribuzione del liquido Controllare la persona durante tutta l’esecuzione della tecnica Evidenziare prontamente la comparsa di complicanze Attenzione: l’enteroclisma non deve essere effettuato velocemente (1000 ml in 15 min.); una somm/ne rapida causa un aumento della peristalsi e rende difficile la ritenzione del liquido Chiudere il rubinetto al termine del liquido evitando di introdurre aria e rimuovere delicatamente la sonda senza sraccordarla dal tubo dell’irrigatore Evitare una improvvisa fuoriuscita del liquido dall’intestino Esercitare una leggera pressione sullo sfintere anale, servendosi di garze o carta igienica, durante l’estrazione della sonda Aiutare la persona a mantenere il controllo dello sfintere anale Smaltire il tutto ricollocando al sonda all’interno del suo involucro Ridurre il rischio di contaminazione Invitare la persona a trattenere il liquido per alcuni minuti (10 – 15’) Permettere al clisma di essere eficace Assistere al persona durante l’evacuazione. Se la persona deve rispettare il riposo a letto, posizionare al padella; se è parzialmente autosufficiente aiutarla a sedersi sul vasone posto a fianco del letto, oppure accompagnarla al bagno e aiutarla a sedersi rispettare le condizioni del malato incoraggiando il raggiungimento della massima autonomia porre il campanello di chiamata a portata di mano della persona Soddisfare il bisogno di sicurezza Poter intervenire prontamente in caso di necessità Praticare l’igiene intima alla persona non autosufficiente Garantire il soddisfacimento del bisogno di igiene e il comfort Riordinare il letto, sostituendo la biancheria se necessario Far assumere alla persona una posizione confortevole Controllare al quantità e i caratteri delle feci prima di gettarle. Se la persona utilizza i servizi igienici, raccomandargli di non far scorrere l’acqua nel wc Annotare e riferire l’esito dell’enteroclisma e i dati raccolti durante la procedura Anatomia e fisiologia dell’apparato urinario Fisici Psicologici Socio-culturali Fasi della vita Neonato Bambino donna debolezza muscoli perineali uomo ipertrofia Adulto e anziano prostatica Assunzione di liquidi Nutrizione Posizione del corpo Donna Uomo frutta e verdura ( Stato emotivo Ansia, stress Privacy Ambiente Pulizia servizi igienici Ubicazione servizi igienici # " Farmaci Diuretici Ostruzioni Calcoli Tumori Ormoni Fase pre-mestruale e mestruale Gravidanza Infezioni urinarie Patologie Diabete Mellito Insipido Disidratazione Ipotensione Ustioni Emissione di urina attraverso l’uretra Atto dell’urinare Atto riflesso In parte volontario 0 " Caratteristiche: Indolore Regolare A getto immediato Frequenza 4-6 volte al giorno 3-4 volte al giorno Capacità fisiologica vescica 300-500 ml donna uomo !" % Quantità di urina emessa nelle 24 ore Quantità 1000-1800 ml/24 ore Colore giallo paglierino Odore sui generis Aspetto limpido Peso specifico 1010-1025 pH acido . Quantità Anuria Oliguria Poliuria meno di 100 ml/24 ore meno di 500 ml/24 ore più di 2500-3000 ml/24 ore . Colore Ipocromiche (più diluite) Ipercromiche (più concentrate) Lavatura di carne Macroematuria Color birra con schiuma Farmaci (blu di metilene) . Odore Dolciastro Diabete mellito Ammoniaca Urine vecchie Pungente Infezioni Alimenti (asparagi) . Sostanze aggiunte Proteine (insufficienza renale) Sangue Glucosio Chetoni Bilirubina Globuli bianchi Batteri cristalli # Pollachiuria Aumento della frequenza Disuria Minzione dolorosa Nicturia Maggiore eliminazione delle urine durante la notte Enuresi Perdita di urine durante il sonno Perdita involontaria di urina Da sforzo Starnuto, tosse Da urgenza Post-cateterismo vescicale Riflessa Alterazioni neurologiche Funzionale Barriere ambientali Difficoltà al movimento Totale Malattie neurologiche o congenite 1- - Causa di invalidità e dipendenza Conseguenze: Economiche Lesioni cutanee Depressione Schede minzionali obiettivi Regolare l’eliminazione urinaria interventi Svuotare la vescica ad intervalli regolari Esercizi per rieducare il pavimento pelvico Prevenire infezioni e lesioni cutanee Igiene Cambio biancheria personale e del letto Osservazione della cute Garantire la privacy Protezione Prevenire disagio e vergogna Educazione all’uso del pannolone Idratare la persona Invitare a bere per rieducare la vescica Favorire l’eliminazione fecale Dieta idonea Ridurre le barriere architettoniche Bagno vicino Abiti appropriati Utilizzo presidi $ - No al cateterismo!!! Unisex: Uso di pannoloni Prevalentemente maschili: Applicazione del profilattico (urocontrol) Sacche per la raccolta da gamba Educazione sanitaria al paziente portatore 2 /./ * /1 Informazione al paziente Lavaggio delle mani Guanti monouso Igiene intima Rasatura pelo eccessivo alla base del pene Applicazione cerotto bi-adesivo intorno al pene Srotolare il profilattico sul pene Collegare alla sacca di raccolta Riordino Lavaggio delle mani Osservazione del pene Caratteristiche: Globo vescicale Stimolo minzionale persistente Cause: Ostruzione dell’uretra Ipertrofia prostatica Carcinoma della prostata Calcoli vescicali Fecalomi Lesione midollare Post intervento chirurgico Complicanze: Infezioni urinarie Sfiancamento della vescica $ Obiettivo: Favorire l’eliminazione di urina Interventi: Garantire la privacy Favorire la posizione fisiologica Far scorrere acqua dal rubinetto Far scorrere acqua tiepida sui genitali Applicazione borsa del ghiaccio sul pube Solo alla fine: Cateterismo vescicale % ) ** !" Collaborazione dell’OSS: Informarsi preventivamente: Scopo dell’esame Modalità di raccolta Modalità di invio Modulistica Valutazione del grado di autonomia della persona Autonoma Informazione Consegna del dispositivo di raccolta correttamente identificato Non autonoma Aiuto o sostituzione nell’esecuzione dell’esame 3 Le urine non devono essere contaminate da: Feci Carta Acqua Trasportare immediatamente il campione al laboratorio oppure conservarlo adeguatamente &( Es. chimico-fisico Esame urine completo Raccolta urine delle 24 ore Raccolta frazionata Es. colturale Urinocoltura Es. batteriologico Ricerca bacillo di Koch Es. citologico Ricerca di cellule tumorali ' Indossare i guanti Raccogliere le urine della mattina in un contenitore pulito e asciutto (padella, pappagallo, bicchiere di plastica) In caso di raccolta da catetere collaborare con l’infermiere Travasare le urine nella provetta precedentemente contrassegnata Tappare bene la provetta Inviare il campione in laboratorio con l’apposita richiesta 45 Scopo: Valutare la quantità Dosare sostanze come proteine, glucosio, ecc. in rapporto alla diuresi Contrassegnare un contenitore chiuso con nome e cognome, data e ora di inizio e fine raccolta Conservare il contenitore nel servizio igienico in luogo fresco Non gettare mai le urine nel WC (chiedere sempre) Se necessario per il tipo di esame: Aggiungere sostanze specifiche dandone informazione al malato Iniziare a vescica vuota e terminare a vescica vuota Esempio: Alle ore 7 del giorno di inizio: far urinare il malato e gettare le urine Raccogliere tutte le urine fino al giorno dopo alle ore 7 Alle ore 7 del giorno dopo: far urinare il malato e mettere le urine in caraffa 2 scopo: evidenziare la presenza di germi patogeni Materiale: Guanti Contenitore di raccolta, sterile con tappo ermetico, adeguatamente contrassegnato Adulto Neonato Da catetere 2 Dopo l’evidenziazione dei germi patogeni: Individuazione dell’antibiotico appropriato 0 Lavare i genitali esterni con sapone e sciacquare (senza asciugare) Urinare un po’ nel wc Raccogliere l’urina successiva nel contenitore sterile aperto all’ultimo minuto Terminare di urinare nel wc Chiudere il contenitore Trasportare campione e richiesta immediatamente al laboratorio o conservare in frigo a + 4° C 0 Lavare i genitali esterni con sapone, sciacquare e asciugare Applicare il sacchettino sterile facendolo aderire bene Sorvegliare la minzione Appena avvenuta la minzione togliere il sacchettino chiudendolo accuratamente Travasare l’urina nel contenitore sterile (siringa) 0 A circuito chiuso con dispositivo di raccolta campioni: Indossare guanti Chiudere il tubo di deflusso sotto il dispositivo di raccolta campioni per almeno un’ora Disinfettare il dispositivo di raccolta campioni Aspirare con una siringa sterile 20 cc di urina Trasferire l’urina nel contenitore sterile Senza circuito chiuso: Indossare i guanti Chiudere il tubo di deflusso delle urine per almeno un’ora Sraccordare il catetere dal tubo di deflusso Raccogliere l’urina direttamente nel contenitore sterile facendo attenzione a non toccarlo internamente con il catetere per non contaminarlo 6 # Ricerca al microscopio Alcool-acido resistente Contenitore sterile 3 campioni (50 cc) in 3 giorni consecutivi Invio al laboratorio di microbiologia o conservazione in frigo ' Ricerca cellule tumorali Contenitore non sterile 3 campioni in 3 giorni consecutivi Inviare al laboratorio di citologia 0 7 Determinazione rapida Strisce reattive Conservazione A temperatura ambiente Al riparo dalla luce Usare entro 4 mesi dalla data di apertura del flacone Scrivere sul flacone la data di apertura Immergere nell’urina appena emessa Far leggere all’infermiere confrontando ll stick con la scala colorimetrica del flacone Test di gravidanza Proteinuria Calciuria Creatinuria e clearance delle creatinina Proteina di Bence- Jones Prova dei tre calici ….. ! Interventi chirurgici che deviano il normale percorso dell’urina: Permanente (cancro) Temporanea (traumi) Stomia addominale Urostomia Nefrostomia Cistostomia Uretero-cutaneostomia Uretero-enterocutaneostomia 0 Cateteri endostomali (urologo) Placche Sacche Collaborazione con l’infermiere Rimozione sacca e/o placca Attenzione al cateterino!!! Osservazione della cute Igiene Asciugatura Posizionamento della sacca Collegamento alla sacca di raccolta posta in basso Invitare a bere molta acqua Acidificare le urine per prevenire le infezioni . Introduzione in vescica attraverso l’uretra di un catetere per far uscire le urine C. a permanenza C. temporaneo Scopo Prevenire il globo vescicale nelle ritenzioni acute di urina Misurazione del ristagno vescicale Trattamento incontinenza urinaria Intervento chirurgico Introduzione farmaci in vescica . /%% Preparazione del materiale Preparazione dell’ambiente Preparazione della persona Collaborazione con l’infermiere 0 Carrello Occorrente igiene intima Telino sterile Guanti sterili Siringa 10 cc Sol. Fisiologica sterile Soluzione disinfettante Lubrificante sterile Contenitore rifiuti Cerotto 2 cateteri Sistema di raccolta Caratteristiche Materiale Lattice Silicone Punta Nelaton Tiemann Couvelaire Mercier Lume Calibro (14-18 Fr) Vie 2 vie 3 vie Malecot Foley Petzer % A circuito aperto A circuito chiuso (minore rischio di infezioni) Facile misurazione urina Rubinetto svuotamento sacca Dispositivo prelievo urine Valvola unidirezionale che impedisce il reflusso dell’urina in vescica $ - Ambiente Privacy Paravento Scoprire il paziente fino a metà coscia Persona Informazione Igiene intima Posizione ginecologica (donna) supina (uomo) . -" Tecnica asettica Aprire le confezioni sterili Guanti Disinfettante Catetere Lubrificare Raccordare il sistema di raccolta Aiutare il paziente a mantenere la posizione Porgere la siringa con la fisiologica Fissare il catetere alla coscia (riduzione traumi uretra) Riordinare paziente e materiale . /%% - Evitare infezioni vie urinarie infezioni ospedaliere Scrupolosa igiene intima Non scollegare il catetere Lavaggio delle mani $ Comoda Vasone Pappagallo Padella " Rispetto privacy Persona collaborante Scostare le coperte di lato Far sollevare il bacino Introdurre sotto i glutei la padella con il manico rivolto verso i piedi Persona non collaborante (2 operatori) Abbassare testa letto Girare paz. di lato Appoggiare la padella sui glutei Tenerla ferma e ruotare il malato Rimuovere prontamente Igiene paziente (non contaminare con acqua o carta) Comfort paziente Coprire e allontanare dalla stanza del malato Eventuale raccolta campioni escreti Lavaggio e disinfezione Autoclave Manuale Lavaggio mani