Vademecum neurodermite L`essenziale in sintesi per le persone

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Brochure informativa
con diario dei sintomi
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Vademecum neurodermite
L’essenziale in sintesi per
le ­persone coinvolte
Un aiuto per i pazienti
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Zeller Medical AG
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2
Indice
Neurodermite
Neurodermite
3
Cause
5
Basi terapeutiche
6
Cosa può fare Lei?
8
Cosa può fare il medico?
14
Controllo terapia
18
Links
23
Il Suo medico di fiducia ha
­diagnosticato una «neurodermite»
per Lei o per il Suo bambino!
Per questo motivo, il medico­
Le ha consegnato questo
vademecum­che La informa in
sintesi sui punti essenziali, sulle
cause e sul decorso della malattia,
nonché in merito alle misure da
considerare insieme al medico
per gestire al meglio la neuro­
dermite.
Come si manifesta la
­neurodermite?
Le persone affette da neuro­
dermite soffrono di eruzioni
­cutanee al viso, al collo, agli
incavi­delle ginocchia e dei gomiti
o anche su altre zone del corpo.
Le eruzioni cutanee si ­riscontrano
spesso a intervalli, ma possono
essere anche croniche, e
­provocano un prurito da intenso
a molto intenso.­Dal 40 al
60 % dei pazienti­soffre
contemporanea­­mente di malattie
da ipersen­sibilità quali la
febbre­da fieno e l’asma allergica.
Il sintomo più tipico della
neuro­­dermite è la pelle secca e
fragile, e non di rado il ­prurito
quasi insopportabile. Nei
­bambini ­piccoli si evidenziano­in
particolare­alterazioni cutanee­
al viso, sulle braccia e sulle
gambe. Negli adolescenti, gli
eczemi di tipo neuroder­mitico
sono frequenti all’incavo del
ginocchio­e del braccio. Negli
adulti giovani sono colpiti spesso
il viso e il collo. Frequentemente,
le persone neurodermitiche
presentano particolarità quali
una doppia linea della palpebra
inferiore, sopracciglia diradate
verso l’estremità, pallore al viso
e ombre scure sotto gli occhi. La
neurodermite non è contagiosa!
Come si sviluppa la
­neurodermite?
La neurodermite può subentrare
praticamente a qualsiasi età.
Nel 60 % dei casi, però, la
neuro­dermite compare già nel
primo anno di vita. Nel 90 %
dei ­pazienti i primi sintomi
si verificano­prima del 10°
­compleanno.
L’esperienza dimostra che in
molti pazienti la neurodermite­
si attenua e guarisce nel periodo­
della pubertà. Ma questi
pazienti­dovranno rivolgere
anche in seguito particolare
attenzione alla loro pelle secca
e delicata. Alcuni pazienti
possono­inoltre­sviluppare in
un secondo tempo ­raffreddore
da fieno o asma. La neuro­
dermite può però subentrare,­
e d’altronde pure guarire,
anche in età ­adulta. Nel quadro
­clinico tipico, la ­neurodermite
si manifesta periodi­camente
con fasi quasi asintomatiche
seguite da ­improvvisi, drastici
peggioramenti­dello stato della
pelle. La gravità della malattia­
varia significativamente da
­soggetto a soggetto.
5
4
Cause
Quanti nomi ha la neurodermite?
In considerazione dei vari fattori
che la influenzano, la neuro­
dermite può assumere vari nomi
quali eczema endogeno, eczema
dei lattanti, crosta lattea, eczema
atopico o dermatite atopica. Per
«atopico» s’intende la tendenza
genetica a sviluppare allergie nel
corso della vita.
Quali sono le cause della
­neurodermite?
Le cause sono multifattoriali.­
Il fattore genetico gioca un
ruolo importante. Se uno dei
genitori­è soggetto a una malattia
­atopica come la ­neurodermite,
il raffreddore­allergico ecc., per
il bambino sussiste un rischio
di circa il 25 % di sviluppare la
stessa­patologia. Se sono coinvolti­
entrambi­i genitori, il rischio
può salire anche fino al 50 %.
Nell’ambito della ­predisposizione,
però, vari ­ulteriori fattori
ambientali­possono­contribuire
allo scatenarsi o al peggioramento
della malattia.
Stagione e fattori
climatici
La neurodermite si manifesta spesso nel tardo autunno o all’inizio
della primavera; l’aria secca del riscaldamento o invernale, il
sudore e capi di vestiario aderenti in materiali inadeguati (p.e.
lana, tessuti sintetici) possono favorire episodi acuti della malattia.
Fattori fisici
Stress, conflitti, sovraccarico mentale e fisico a scuola e sul lavoro.
Irritazioni cutanee
Sostanze chimiche, detersivi, ammorbidenti per tessili, nuoto
­frequente in piscina ecc.
Allergizzanti
In alimenti quali: uova, noci, cereali, latte vaccino ecc.
Nell’ambiente: pollini, polvere, peli di animali e piume, muffe,
polvere casalinga ecc.
Irritazioni
meccaniche
Dovute a grattamenti, sfregamenti, capi di vestiario inadeguati.
Poiché le cause e i fattori
ambientali­scatenanti variano da
pa­ziente a paziente, si consiglia di
condurre un «diario dei sintomi»­
che risulta essere un valido
ausilio per il medico curante e per
il ­paziente al fine di sviluppare
insieme una strategia preventiva
personale. (Una possibilità di con­
figurazione del diario è proposta a
pagina 18.)
7
6
Basi terapeutiche
Tempo e pazienza!
La terapia della neurodermite­
richiede tempo e pazienza.­Poiché
le cause e i fattori innescanti
­variano da paziente a paziente,
i sintomi e il decorso della malattia­
devono essere osservati per
un periodo ­prolungato, con un
relativo,­costante adeguamento
della terapia.
È importante la stretta
collaborazione­di fiducia fra ­
medico e paziente!
Il trattamento ottimale della
neuro­dermite deve considerare­
sempre vari livelli di approccio­
contemporaneamente e
deve essere costantemente
­ottimizzato.
Si deve procedere insieme, per
esempio, all’identificazione,
all’eliminazione o quanto
meno al miglioramento dei
fattori ambientali dall’influsso
negativo.­Devono essere inoltre
adottate eventuali modifiche
dell’alimentazione. I trattamenti­
preventivi e farmacologici
devono essere costantemente
­riponderati e conformati allo
sviluppo del quadro ­clinico.
I consigli­gratuiti di altri
­ azienti che si autodefiniscono­
p
«specialisti»,­anche se ben
­intenzionati, nonché­le offerte
di mercato di vari rimedi devono
essere discussi e valutati con il
medico, perché ogni soggetto
neurodermitico ha bisogno di una
soluzione terapeutica globale,
conformata individualmente!
Ricorrere a metodi ­terapici
­complementari solo se
­scien­tificamente comprovati!
La neurodermite richiede un
lungo periodo di trattamento.
Le persone che ne soffrono
sono perciò «nel mirino» di
numerosi­produttori di offerte
nuove, anche inaffidabili, non
comprovate­e non testate. Oltre ai
metodi terapeutici naturali, quali
fototerapia (luce), climaterapia,­
bagnoterpia e balneoterapia,
nonché ai preparati a base di olio
di enotera per l’integrazione
dell’acido gamma-linolenico –
i cui effetti positivi sono
comprovati­– vengono proposte
anche terapie alternative come
biorisonanza, kinesiologia, test
citotossici del sangue, profili di
allergie alimentari e molte altre.
Questi trattamenti non hanno
riscontri scientifici e i loro effetti
a lungo termine sono percepiti
soprattutto dal portamonete.
Un semplice indizio per valutare­
la validità o meno di una terapia­
per la neurodermite è dato
dal rimborso tramite la cassa
malattia:­se una terapia è
riconosciuta­dall’assicurazione
di base, significa che la sua
effettività­è comprovata.
9
8
Cosa può fare Lei?
Cosa può fare Lei come paziente o
come genitore di un paziente?
Come paziente o come
genitore­di un paziente Lei ha
diverse ­possibilità a vari livelli,­
in particolare­negli ambiti
preven­zione, cura della pelle,
alimentazione,­abbiglia­mento e
supporto ­psicologico. Mettendo
conse­guentemente in atto le
misure e i trattamenti previsti,
può contribuire­personalmente­
in misura determinante
all’evoluzione positiva della
malattia.
Prevenzione
Detergenti e detersivi, polvere,
escrementi dell’acaro ­domestico,
peli di animali, muffe e alimenti
allergizzanti possono influire
negativamente sulla neuro­
dermite.­­È pertanto utile tenere
un diario personale dei sintomi
(proposta a pagina 18) in modo
da individuare, con l’andar
del tempo, la maggior parte
dei ­fattori nocivi per poterli
combattere.­Spesso, si riesce
così a identificare l’intolleranza
a determinati alimenti, il che
­semplifica l’effettuazione di
eventuali test allergologici.
Detersivi e detergenti
Dosi con esattezza i detersivi­in
base alle indicazioni e provveda­
a un accurato risciacquo dei
capi lavati. I residui di detersivo­
irritano la pelle atopica. Rinunci
conseguentemente ai cosiddetti­
«ammorbidenti». L’idea che
la biancheria morbida sia un
­vantaggio per la delicata pelle di
un neurodermitico è ingannevole:­
gli ammorbidenti­rimangono
impregnati nei tessuti e possono
irritare ­ulteriormente la pelle. Al
posto dell’ammorbidente, basta
­aggiungere uno «spruzzo»­di
aceto all’ultimo ciclo di ­risciacquo.
Polvere
Acari della polvere
Gli acari domestici, insetti pratica­
mente­non visibili a occhio nudo,
vivono soprattutto nei letti dove
si nutrono delle particelle che si
­staccano usualmente dalla pelle. Gli
escrementi degli acari contengono
proteine allergizzanti e favoriscono
di conseguenza l’insorgenza di
eczemi cutanei. Per un soggetto
neurodermitico allergico agli acari
della polvere è quindi opportuno
rivestire almeno il materasso,
­eventualmente anche cuscino e
piumino, con le speciali fodere
­traspiranti e antiacari, sopra alle
quali può poi essere utilizzata la
convenzionale biancheria da letto.
Animali domestici
Eliminare per quanto ­possibile
la polvere. Se può essere Lei
a ­scegliere il rivestimento da
­pavimento, non opti per la
moquette, bensì per i palchetti o
le piastrelle in ceramica, dai quali
la ­polvere può essere asportata
più facilmente e più a fondo.
Anche i peli degli animali domestici­
sono spesso fattori di ipersensibi­
lizzazione. Le persone allergiche
dovrebbero ­rinunciare agli animali
con peli. Meglio scegliere animali
quali pesci o t­ artarughe.
Temperatura, umidità dell’aria
Nella camera da letto la tempera­
tura dovrebbe essere piuttosto
bassa (max 19° C), con un’umidità
massima dell’aria del 55 %.
11
10
Cura della pelle
La produzione delle ghiandole
sebacee di un neurodermitico
è limitata, per cui la pelle risulta
molto secca e sciupata, anche
­screpolata e ruvida. Inoltre è mal
idratata.
Queste carenze devono essere
­riequilibrate regolarmente! La
­pulizia e la cura della pelle con
­prodotti conformi ­rappresentano
le più importanti misure di
alleviamento­per chi soffre di
neuro­dermite.
Pulizia della pelle
Corpo
Viso + mani
Capelli
Rinunciare completamente­
a bagni schiuma e doccia­
schiuma­che d
­ isidratano
ulteriormente la pelle. Sono
indicati invece gli oli da
­bagno e da ­doccia medicinali­
ad azione ­liporestitutiva.
Per non sollecitare troppo
la pelle, è consigliabile fare
il bagno o la doccia non
più di due o tre volte alla
settimana,­con l’acqua non
troppo calda (30 – 37° C).
Per il viso e le mani si
consiglia l’uso di syndet
(«sapone non sapone») che,
grazie al pH leggermente
acido sono più delicati dei
saponi tradizionali! Applichi
subito dopo il lavaggio,
fintanto che la pelle è ancora
leggermente umida, una
crema trattante emolliente
(grassa).
Per i capelli raccomandiamo
l’uso di shampoo delicati­
e poco sgrassanti. Per la
scelta, non esiti a farsi
­consigliare dal personale
specializzato della Sua
farmacia­o drogheria.
Cura della pelle
Ciò che manca alla pelle dei neuro­
dermitici deve essere sostituito
con adeguati prodotti trattanti.
Oltre alla mancanza di lipidi, la
pelle atopica presenta soprattutto
una carenza di urea, che trattiene
l’umidità. Un sottile film grasso
sulla pelle previene l’inaridimento,
minimizza le zone ruvide e
ispessite­e migliora la capacità di
difesa contro gli agenti patogeni e
gli allergeni.
Non esiste un unico preparato
ideale per tutti i soggetti neuro­
dermitici.­È quindi necessario
­provarne diversi in cooperazione­
con il Suo medico. Sarà
l’esperienza a far scegliere al
paziente stesso i prodotti più
consoni al suo tipo di pelle. Non
si scoraggi quindi se il primo
tentativo non dà risultati ottimali,
bensì continui a testare ulteriori
prodotti!
Per l’idratazione e la liporestituzione, lo specialista distingue
i ­seguenti tipi di trattamenti
Pomate
Creme
Lozioni
Generalmente le pomate
contengono diverse
sostanze­grasse, hanno
una consistenza piuttosto
pastosa e sono difficilmente
eliminabili con l’acqua.
Apportano alla pelle la
­maggior quantità di lipidi.
Le creme sono emulsioni
di oli o grassi mescolati ad
acqua. A seconda del tipo di
emulsionante, si diversificano
in emulsioni acqua-in-olio o
emulsioni olio-in-acqua. Le
emulsioni acqua-in-olio sono
più grasse e pertanto indicate,
in particolare se arricchite
con urea, per le pelli molto
secche. Le emulsioni olio-inacqua sono meno grasse e si
lasciano stendere meglio.
Le lozioni sono emulsioni
­fluide, adatte in particolare
per le zone pelose o di più
ampie dimensioni. Anche
qui è consigliabile una
­lozione contenente urea per
ottimizzare l’idratazione
della pelle.
13
12
Alimentazione
In base alle valutazioni, il
20 –30 % dei bambini soggetti a
neuro­dermite soffre di allergie
alimentari.­Ma anche nei pazienti­
adulti si riscontrano reazioni
allergiche in circa il 10 –15 %
dei casi. I bambini reagiscono
prevalentemente al latte vaccino
e alle uova e gli adulti piuttosto a
verdure,­cereali (anche prodotti
tipo muesli),­erbe da cucina e
frutta. Per riuscire a capire quali
cibi provocano un peggioramento,
anche qui è opportuno tenere un
diario (v. proposta a pagina 18).
È interessante il fatto che i ­lattanti
con ipersensibilità nei confronti­
del latte vaccino, ­spesso lo
­tollerano nuovamente a partire
dal 2°–6° mese d’età. A volte,
anche gli adulti ­possono ­man­giare
cibi allergenici­cotti o in piccole
­quantità senza ­risvolti negativi.
Non è possibile,­­quindi, ­stabilire
una vera e ­propria dieta per neuro­
dermitici. In linea di ­massima si
consiglia­un’alimentazione a base
di ­prodotti integrali. Le limitazi­
oni dovrebbero essere introdotte
solo in base a osservazioni­esatte
(­diario dei sintomi) e ai ­chiarimenti
sui possibili allergenici.
Abbigliamento
Gli allergologi consigliano alle
mamme di allattare i bambini per
sei mesi. Grazie al latte materno,
il bambino sviluppa le sostanze
immunitarie che lo proteggono
dalle intolleranze alimentari.
Le persone che soffrono di
neuro­dermite devono evitare le
diete monocordi spesso adottate
per dimagrire. L’organismo dei
neurodermitici richiede invece
una maggior quantità di sostanze
vitali e di acidi grassi essenziali. Ai
pazienti atopici si sconsiglia anche
una dieta puramente vegetariana,
che non copre il fabbisogno di
ferro, calcio, zinco e iodio. Per
informazioni sull’integrazione
del regime alimentare con acidi
gamma-linolenici si rimanda alla
pagina 16.
L’abbigliamento delle ­persone
soggette a neurodermite deve
essere comodo, traspirante,
­morbido e non eccessivamente­
caldo.­I capi indossati diretta­
mente sulla pelle dovrebbero
essere in cotone non tinto e
resistente alla bollitura, per
­consentire l’eliminazione di
­residui di pomate e creme.
Da qualche tempo il mercato
offre anche tessili in cotone
­contenenti argento che, grazie
alla sua azione antimicrobica,­
riduce il numero di agenti
­patogeni sulla pelle. Irritazioni,
arrossamenti e prurito si riducono
e la pelle si calma.
Fattori psicologici
I neurodermitici reagiscono
con maggiore sensibilità allo
stress o altri tipi di tensione
emotiva.­In particolare per il
bambino ­soggetto a neuro­
dermite è importante crescere
in un ­ambiente armonioso.
Ma è proprio il bambino­coinvolto,­
con il suo ­comportamento, a
rendere ­difficoltosa la realizzazi­
one di questa premessa: a causa
del prurito è spesso irascibile­e
piagnucoloso e rappresenta quindi
un grande fattore di stress per i
genitori. Le conseguenti tensioni e
le relative reazioni si ripercuotono
a loro volta negativamente sul
­piccolo paziente.
Per interrompere il critico circolo
vizioso è opportuno sfruttare
ulteriori possibilità di supporto­
quali training autogeno (ci sono
corsi anche per bambini), yoga,
gruppi di autoaiuto e altre
tecniche­di rilassamento. Discuta
con il Suo medico anche queste
alternative.
15
14
Cosa può fare il medico?
Il medico dispone di vari
medicamenti­e terapie adatte ad
aiutare Lei o il Suo bambino. È
importante che i medicamenti
prescritti dal medico vengano
somministrati, rispettivamente
applicati, rispettando esatta­mente
le istruzioni! Se ha l’impressione
che una misura adottata non
consegua il risultato­desiderato,­
non dovrebbe modificare­il
dosaggio o l’uso del medicamento
di propria ­iniziativa, bensì dis­
cuterne con il medico.
Medicamenti contro il prurito
Contro l’intenso e debilitante
prurito, il medico può prescrivere
un cosiddetto antistaminico, che
esplica un’azione antipruriginosa.
Ci sono antistaminici che non
provocano stanchezza e altri che
hanno anche un effetto calmante,
a seconda della composizione.
Il medico prescriverà quindi
uno specifico antistaminico da
assumere di giorno o alla sera,
a seconda dell’andamento del
prurito.
Per i casi acuti – cortisone
Nonostante i preparati antipruri­
ginosi e l’uso regolare di prodotti
dermotrattanti, possono suben­
trare riacutizzazioni periodiche.
Il prurito diventa insopportabile­
e il paziente, grattandosi,
aggredisce­ulteriormente la pelle,
con l’eventuale conseguente
insorgenza­di lesioni infiamma­
torie o umide (essudative) della
pelle. Per il trattamento degli
episodi acuti si sono decisamente
affermati i cortisonici per uso
esterno, che donano rapidamente­
ed ­efficacemente sollievo.
Fra i vari preparati cortisonici
dall’azione più o meno intensa, il
medico sceglierà con la massima
scrupolosità­quello più indicato
per il Suo caso.
Anche se i cortisonici rappresen­
tano una delle migliori possibilità
terapiche negli episodi acuti,
la maggior parte dei pazienti
ha, in seguito a informazioni e
interpretazioni fuorvianti, molta
paura degli effetti collaterali di
questi preparati. Ma gli effetti
collaterali subentrano per lo più
con l’assunzione orale per periodi
prolungati.
Oggigiorno, il trattamento
della neurodermite con un
adeguato cortisonico per uso
esterno è giudicato sicuro.
Fondamentalmente, però, il
preparato cortisonico dovrebbe­
essere applicato solo 1× al
giorno.­Effetti collaterali, quali
p.e. l’assottigliamento della pelle,
possono riscontrarsi solo se il
preparato prescritto viene usato
troppo spesso, troppo a lungo o
su zone controindicate. Sul viso,
sulle palpebre, sulle ascelle o
nella zona inguinale, i cortisonici
dovrebbero essere usati solo su
esplicita indicazione del medico.
A seconda della gravità e del
decorso della fase di riacutizza­
zione,­il medico sceglierà un
­cortisonico dall’azione più
o meno intensa e stabilirà il
modo d’uso più consono al caso
­specifico. Potrà p.e. prescrivere
solo l’applicazione serale del
­cortisonico e l’uso dell’usuale
crema dermotrattante al ­mattino
e nel corso della giornata.
Oppure proporrà una cosiddetta­
terapia intervallata, ovvero il
­trattamento cortisonico 1× al
­giorno per un determinato
­periodo, seguito da alcuni giorni
Si attenga comunque
­sempre scrupolosamente­
alle pre­­­s­cri­zioni del
medico!­Se nel corso del
trattamento dovessero­
insorgere dubbi o
domande sull’uso,
sull’efficacia o sugli
­eventuali effetti
collaterali,­non esiti a
parlarne ­apertamente
con il medico.
con i prodotti dermotrattanti
di base privi di cortisone. C’è
anche la possibilità della terapia
regressiva nel corso della quale
la scelta del cortisonico viene
regolarmente riponderata in base
all’intensità d’azione necessaria,­
passando da un preparato più
forte a uno più debole, per
­giungere infine all’applicazione
di una pomata trattante senza
cortisone.
17
16
Immunomodulatori
Il Suo medico potrebbe
prescriverle­anche recenti farmaci
di nuova concezione, efficaci e
privi di cortisone: gli immuno­
modulatori. A tali farmaci si ricorre­
quasi solo in seconda istanza e il
loro uso è correlato a determinate
limitazioni, note al Suo ­medico.
Trattamento complementare
con acidi grassi essenziali
La carenza di acido gamma-lino­
lenico,­un acido grasso insaturo
presente in natura, si ­manifesta
con secchezza della pelle anche
estrema, accompagnata­da
desquamazione,­nonché con un
indebolimento dei meccanismi­
interni di difesa contro le
infiammazioni.­La sostituzione
dell’acido gamma-linolenico
mancante con preparati a base di
olio naturale di enotera costituisce
oggi un trattamento complemen­
tare prescritto da numerosi medici
per i bambini e gli adulti neuro­
dermitici. Il trattamento con l’olio
di enotera consente di prolungare
gli intervalli senza ­cortisone
fra un episodio acuto della
malattia e il prossimo. Questo
trattamento naturale è soggetto
all’obbligo di rimborso da parte
dell’assicurazione base della cassa
malattia! L’olio di enotera deve
essere assunto regolarmente con i
pasti in dosi elevate per un perio­
do prolungato (almeno 2–3 mesi).
Per ­facilitare la somministrazione
ai bambini, è opportuno aprire
le capsule e mescolare l’olio di
enotera alla purea di mele, allo
yogurt o a un’altra delle pietanze
quotidiane.
Supporto psicologico
Lo stress e l’ansia sono fattori che,
attraverso l’aumentata produzione
di sostanze favorenti l’insorgenza
del prurito, influsicono negativa­
mente sulla neurodermite. Con
le tecniche di rilassamento può
fare personalmente molto contro
questo problema (v. capitolo fattori
psicologici). Per i pazienti esposti
a intenso stress emozionale, paure
o altri problemi psichici correlati a
situa­zioni critiche e non facilmente
modificabili sul posto di lavoro o
nell’ambiente familiare, può essere
utile anche un soggiorno di cura o
un ricovero ospedaliero.
Ulteriori metodi
terapeutici naturali
Complicazioni
La fototerapia naturale o artificiale
è un ulteriore metodo comprovato­
nel trattamento della neuro­
dermite. La terapia deve essere
eseguita sotto controllo medico.
L’uso del solarium in casa o fuori
casa è sconsigliato a causa del
pericolo di esposizioni eccessive e
dell’accumulo di radiazioni.
Nei pazienti neurodermitici, il
sistema immunitario è indebolito,­
per cui batteri, funghi e virus
possono superare più facil­
mente la barriera protettiva della
pelle e provocare infezioni più
­frequenti rispetto alle persone
con la pelle sana. In tal caso è
spesso inevitabile­la sommini­
strazione di antibiotici. Anche
infezioni innesca­te da virus, in
particolare dai virus dell’herpes,
possono comportare gravi
complicanze.­In questo caso è
necessario rivolgersi­al reparto
dermatologico­di una clinica. Il
miglior modo per prevenire tali
complicazioni è quello di affidarsi­
al medico per il trattamento
conseguente delle infiammazioni­
cutanee acute e continuare
la scrupolosa cura della pelle
rigenerata­per evitare recidive.
Hanno dimostrato un effetto­
­positivo sulle malattie della
pelle anche i soggiorni di più
settimane­nel clima di alta
­montagna (p.e. a Davos) o
al Mare del Nord. I soggiorni
dovrebbero­però essere accom­
pagnati da ­controlli medici e da
consulenza­specialistica. Il clima
positivo abbinato al minor inquina­
mento dell’aria, rispettivamente
alla ­minore quantità di allergenici,
ha fatto rilevare in molti casi un
­miglioramento della malattia per
periodi prolungati.
Anche la balneoterapia, la
bagnoterapia,­l’agopuntura, la
sauna o specifici regimi alimentari­
hanno dato in determinati casi
risultati positivi. È comunque
importante discutere con il proprio
medico l’adozione di una terapia
complementare desiderata.
19
18
Sintomi
Pelle secca
Diario dei sintomi
e controllo della terapia
Desquamazione
Prurito
Tenga regolarmente un diario
dei sintomi e li esponga al Suo
medico in occasione del prossimo
colloquio.
Eczemi umidi
Attacchi d’asma
Raffreddore da fieno
Orticaria
Disturbi del sonno
19
Settimana 2
Settimana 1
Sintomi
Pelle secca
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Desquamazio
Prurito
Eczemi umidi
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Attacchi d’a
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Disturbi del
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Terapia
Terapia base
Farmaci
Altri
Terapia
5 × lo zio ne al g. .
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2 × ol io- do cc ia/ se
Terapia base
Farmaci
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Cortisone
5 × lo zio ne al g. .
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2 × ol io- do cc ia/ se
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Osservazion
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al l‘i nc av o de l gi no
Olio di enotera
Antistaminici
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Olio di enote
Antistamini
Cortisone
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Osservazioni
Settimana 1
Settimana 2
Settimana 3
21
20
Sintomi
Pelle secca
Desquamazione
Prurito
Eczemi umidi
Attacchi d’asma
Raffreddore da fieno
Orticaria
Disturbi del sonno
Altri
Terapia
Terapia base
Farmaci
Cortisone
Olio di enotera
Antistaminici
Osservazioni
Settimana 4
Settimana 5
Settimana 6
Settimana 7
Settimana 8
23
22
Sintomi
Pelle secca
Desquamazione
Prurito
Eczemi umidi
Attacchi d’asma
Raffreddore da fieno
Orticaria
Disturbi del sonno
Altri
Terapia
Terapia base
Settimana 9
Settimana 10
Links
Informazioni utili:
Centro svizzero per l’allergia,
la pelle e l’asma
www.ahaswiss.ch
Schweiz Neurodermitis-Stiftung
www.sns.ch
Informazioni sulla terapia
con olio di enotera
(francese e tedesco):
www.epogam.ch
Gruppi di autoaiuto:
Coordinamento e promozione
gruppi autoaiuto in Svizzera:
www.kosch.ch
Elternnetz:
www.elternnetz.ch
Farmaci
Cortisone
Olio di enotera
Antistaminici
Osservazioni
Bureau suisse d’information
sur les médicaments ISM:
www.medi-info.ch
Società svizzera di nutrizione SSN:
www.sge-ssn.ch
Informazioni sull’olio di enotera
(francese e tedesco):
www.nachtkerzenoel.ch
Offerta corsi:
www.lung.ch
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