School of Industrial and Information Engineering Course 096125 (095857) Introduction to Green and Sustainable Chemistry A.A. 2015/2016 - Sintesi Parallele - Chimica Combinatoriale - Ottimizzazione di Processo Prof. Attilio Citterio Dipartimento CMIC “Giulio Natta” http://ISCaMaP.chem.polimi.it/citterio/ Esempio di diversità molecolare Tetra-peptide: H2N-A-B-C-D-CO2H si consideri solo i 20 amino acidi naturali (serie L) 204 = 160,000 differenti tetra-peptidi ! ora si includa i 19 amino acidi D (20 L + 19 D = 39) 394 = 2.3 milioni di tetra-peptidi differenti!! ora si includa 20 amino acidi non naturali 594 = 12 milioni di tetra-peptidi differenti !!!! Chimica Combinatoriale: metodologia con cui si può preparare e valutare una famiglia (libreria) di composti correlati (per struttura e sintesi) Per le sintesi multi-step, si deve usare l’approccio sintetico in esperimenti in parallelo oppure utilizzando una fase solida per velocizzare la purificazione degli intermedi Attilio Citterio Chimica Combinatoriale nella Progettazione di Farmaci Target Terapeutico Scoperta Capostipite Ottimizzazione Struttura Sviluppo Candidato La Chimica Combinatoriale opera qui Farmaco Attilio Citterio Industria Farmaceutica – Scoperta di Farmaci Composto Guida (lead) ottimizzazione (sintesi) Farmaco 10 anni 400 – 800 milioni di $ $$$ Identificazione Prodotto guida : letteratura (aperta e brevettuale) natura (prodotti naturali) Attenta ottimizzazione di una struttura guida tramite sintesi chimica “gioco metile-etile-butile-futile” N° farmaci commercializzabili per composti sottoposti a test biologico preliminare 1 10,000 Attilio Citterio Progettazione razionale Chimica combinatoriale Tools: 1. Tecniche in Fase Solida 1.1. Vantaggi 1.2. Requisiti 1.3. Esempi di Supporti Solidi 1.4. Spaziatori e leganti 1.4.1. 1.4.2. 1.4.3. Resine Merrifield per la sintesi peptidica (gruppo clorometile) Resine Wang e Rink Resine diiidropiraniche 2. Sintesi Parallele 2.1. Procedure di Houghton delle Bustine di te 2.2. Sintesi parallela automatizzata 2.3. Tecnica "split and pool" 3. Sintesi Combinatoriale Mista 4. Sintesi in fase soluzione Attilio Citterio School of Industrial and Information Engineering Course 096125 (095857) Introduction to Green and Sustainable Chemistry A.A. 2015/2016 Sintesi Organica in Fase Solida Catalisi su Supporti Polimerici Prof. Attilio Citterio Dipartimento CMIC “Giulio Natta” http://ISCaMaP.chem.polimi.it/citterio/ Sintesi Organica in Fase Solida (SPOS) La sintesi in fase solida è una metodologia che consente di realizzare trasformazioni chimiche con l'ausilio di un polimero insolubile. Perciò, è anche nota come sintesi assistita da polimeri e, quando si applica alla chimica organica, essa assume l'acronimo di “SPOS” = Solid-Phase Organic Synthesis. Deprotection 1) HBr/AcOH Heating Neutralization 2) Et3N Deprotection, Neutralization and Coupling Coupling DCC L-leu-L-ala-gly-L-val L'approccio fu introdotto da R. B. Merrifield, Premio Nobel per la Chimica nel 1984. Attilio Citterio R. B. Merrifield, J. Am. Chem. Soc. 1963, 85, 2149 Tecniche in Fase Solida • I reagenti sono legati a una superficie polimerica e modificati mentre sono ancora legati. Si rilascia il prodotto finale alla fine della sintesi. Vantaggi • Si possono legare reagenti specifici a specifici supporti a palline • I supporti si possono mescolare e far reagire nello stesso contenitore • I prodotti formati sono specifici per ogni pallina e fisicamente distinti • Si possono usare reagenti in eccesso per spingere le reazioni a completezza e questi possono essere facilmente rimossi • Gli intermedi di reazione stanno sulle palline e non si devono isolare/purificare • Si possono separare le singole palline per isolare singoli prodotti • Il supporto polimerico si può rigenerare e ri-usare dopo distacco del prodotto Requisiti • Una pallina di resina o una superfice funzionalizzata agisce da supporto solido • Uno spaziatore e un legante Un legame che lega il substrato al legante. Il legame deve essere stabile. • Un mezzo per staccare il prodotto dal legante alla fine. • E' possibile automatizzare il tutto. Attilio Citterio Tecniche in Fase Solida Esempi di Supporti Solidi • Palline di polistirene parzialmente cross-legato di natura idrofobica causano problemi nella sintesi peptidica per il "folding" dei peptidi • La resina poliammidica di Sheppard è più polare • La resina Tentagel ha un intorno simile all'etere o al THF • Palline, punte e superfici di vetro funzionalizzate Le palline devono essere in grado di rigonfiarsi nel solvente usato, e rimanere stabili La maggior parte delle reazioni avvengono all'interno delle resine. Rigonfiamento indotto dal solvente Attilio Citterio Struttura di un Polimero per SPOS Il materiale si può distinguere in quattro componenti differenziati : Supporto Solido (nocciolo) Spaziatore Legante Scaffold Il nocciolo è normalmente un polimero reticolato all'1% insolubile. Tipici sono i copolimeri del polistirene e divinilbenzene eventualmente con polietielenglicol. Spaziatore: se presente, è comunemente un frammento molecolare (tipico il polietilenglicol) che connette il supporto solido al legante attraverso un legame covalente. Da più reattività da soluzione con minor carico di resina Legante, se presente, fornisce un metodo ortogonale al rilascio del scaffold Scaffold è la parte che si è interessati a far intervenire nella chimica e che rilascia il prodotto alla fine della sintesi. . Attilio Citterio Scaffolds e Gruppi Terminali Funzionali Reattivi Polimeri Reattivi per la Sintesi Organica Fase Solida A, B e D +A+B +C C +A+B A +B Ph Cl P Ru PPh2 Ph Cl A) Catalizzatore + NH ClCrO3 B) Ossidante Attilio Citterio Ph O NCO N O C) “Bloccante” D) Ausiliario Chirale Vantaggi dei SPOS C'è una serie di ragioni di base che rendono la SPOS una metodologia vantaggiosa in confronto alla classica sintesi in fase liquida : 1. Procedure di reazioni semplificate: la purificazione dei prodotti di reazione si può fare per semplice filtrazione e lavaggio della resina. 2. Influenza termodinamica e cinetica sul corso della reazione: consente di usare un largo eccesso di reattivo in soluzione (gruppi protettivi polimerici) o su resina (polimerico reattivo), con alta resa di reazione. 3. Rigenerazione della resina: La resina o il reattivo polimerico si possono rigenerare per essere usati in una nuova reazione. 4. Principio dell'alta diluizione: Controllando la capacità equivalente della resina (< 0.8 mmol/g), si possono eliminare indesiderate reazioni di accoppiamento e si favorire le reazioni di ciclizzazione intramolecolare. 5. E' possibile automatizzare le procedure: l'automazione si usa tipicamente nelle tecniche di Chimica Combinatoriale e nella tecnica di Array in Fase Soluzione. Attilio Citterio Svantaggi dei SPOS I principali svantaggi della chimica assistita dai polimeri sono: 1. Sviluppo di un metodo sintetico: Essendo una reazione solido-liquido (controllata cineticamente dalla diffusione reattiva nei poro del polimero) e avviene su un supporto solido (che deve essere stabile), le condizioni di reazione in soluzione non possono essere direttamente applicate, perciò si devono ottimizzare (scegliendo dei gruppi protettivi polimerici). 2. Limiti dei supporti solidi e dei “linkers”: I “linkers” e i supporti solidi, benché sviluppati commercialmente, sono in numero limitato. 3. Monitoraggio delle reazioni: Usando gruppi protettivi polimerici, i tempi reali di monitoraggio delle reazioni sono limitati in quanto il prodotto che si forma rimane legato al polimero. 4. Stadi sintetici aggiuntivi: Lavorando con reazioni di addizione-eliminazione, si devono aggiungere più stadi alla sintesi tradizionale in soluzione. Il processo ha bassa EA e numerosi scarti. 5. Scala: Generalmente il metodo si applica alla sintesi di campioni di prodotto inferiore a 1 g, ma in alcuni casi lo si è applicato in fase di produzione. Attilio Citterio Tipi di Supporto Solido Si usano supporti polimerici per immobilizzare i substrati, reagenti e catalizzatori. Il supporto polimerico nella maggior parte dei casi è insolubile, ma talvolta si usano polimeri solubili. I polimeri usati nelle sintesi di molecole organiche appartengono a quattro classi : 1) Polimeri organici reticolati: sono insolubili in solventi organici e possono essere micro-porosi o macro-porosi (per es. Polistirene). 2) Polimeri organici lineari: solubili in solventi organici e insolubili in altri da cui si possono precipitare (per es. Polietilenglicol). 3) Dendrimeri: la cui solubilità dipende dalla polarità e forma 4) Supporti inorganici : vetro poroso, silice, allumina, argille, grafite. Attilio Citterio Tipi di Supporto I supporti costituiti da polimeri organici reticolati sono i più comuni: I due tipi di supporto per lo più usati nelle applicazioni sono: • • poli(stirene-co-divinilbenzene) PS-DVB 2) poli(etilenglicol-co-stirene-co-divinilbenzene) PEG-PS-DVB PS-DVB PEG-PS-DVB X (CH2 )m -(OCH2 CH2 )n -OCH2 CH2 -X PS PS X = Cl (Merrifield), OH, NH2 Dimensione: Capacità equivalente: Compatibilità chimica: 100-200 mesh (75-15 mm) 200-400 mesh (38-75 mm) X = Br, OH, NH2, SH, COOH 100-200 mesh (75-15 mm) 0,2-0,5 mmol/g 0,5-4 mmol/g DMF, DCM, THF, Toluene. Termicamente stabile Incomplatibile con solventi protici Attilio Citterio solventi protici e non protici Polistirene Reticolato Il supporto polimerico più usato nella sintesi organica in fase solida è il poli(stirene-co-divinilbenzene). Il principale problema presentato da questo polimero per il suo impiego in sintesi è la sua disomogeneità. + + miscela commerciale + + impurezze Attilio Citterio Origine della Disomogeneità 1. Differente reattività del m-DVB e del p-DVB: Per quanto riguarda il primo gruppo vinile, l'isomero meta reagisce con lo stirene più velocemente dell'isomero para. Il p-DVB reagisce meglio con sé stesso (microstruttura densa). Per quanto riguarda il secondo gruppo vinile, il m-DVB reagisce ad una velocità simile a quella dello stirene, e si inserisce più regolarmente. 2. Modifiche del polimero dopo la sua sintesi: Lavando il polimero con buoni solventi lo si secca con collasso dei pori. Lavando il polimero con cattivi solventi lo si secca con pori più grandi. Regioni omogenee ma spaziate dal monomero meta Regioni dense ricche in monomero para Attilio Citterio Sintesi del Polistirene Reticolato La tecnica preferita per la formazione di resine per sintesi è la polimerizzazione in sospensione. Essa differisce dalle altre tecniche: È un sistema bifasico : fase monomero (costituita dal monomero e dal solvente organico –”porogeno”-) e la fase acquosa. Utilizza uno stabilizzante come additivo: una miscela di sali inorganici e specie organiche polari (polivinilalcol), per abbassare la tensione superficiale delle gocce e inibire la loro aggregazione. Produce delle sfere quasi perfette. formando gocce di monomero in fase acquosa (sotto agitazione meccanica). Attilio Citterio Proprietà del Polistirene Reticolato Il “Rigonfiamento” di un polimero reticolato è equivalente alla solvatazione di un polimero lineare: Il solvente penetra nel polimero reticolato e occupa gli interstizi tra le catene di polimero, facendo aumentare il volume. La reticolazione del polimero crea come una trama che previene il movimento delle catene del polimero necessarie a formare una soluzione. Il polimero rigonfiato è il reale solvente della reazione in fase solida, ma presenta un'alta viscosità. • Non c'è relazione diretta tra la quantità e la cinetica della reazione di imbibizione. • Il grado di reticolazione ha un grande impatto sulla capacità di imbibizione tramite l'entropia configurazionale dissipata. Un'elevata reticolazione rende più rigido il polimero, l'entropia dissipata è inferiore e l'imbibizione è difficile. Attilio Citterio Resine Polistireniche Derivatizzate L'uso di Resine Polistireniche Derivatizzate è stato introdotto perché lo scheletro alchilico è chimicamente inerte mentre gli anelli benzenici sono reattivi e si possono modificare facilmente (per sostituzione elettrofila aromatica (per es. clorometilazione) o sostituzione nucleofila (litiazioni)). Inoltre, sono disponibili molti monomeri stirenici funzionalizzati poco costosi. PS A + CH3OCH2Cl PS Lewis acid Lewis acid: SnCl4; ZnCl2; BF3.OEt3 costant behavior needs 19%Cl + B + GF para-/orto-: 95:5 GF Metodo A: ha il vantaggio di far reagire solo anelli e posizioni di ugual accessibilità. Lo svantaggio è che le reazioni sono lente e difficili da seguire con problemi di resa e sottoprodotti. Metodo B: Assicura l'esatta posizione della funzionalizzazione e un altro grado di sostituzione, ma richiede la sintesi di appropriati monomeri. Attilio Citterio Resine Polistireniche Derivatizzate Ottenibili per funzionalizzazione del clorometilpolistirene: O 1) PS O N 7) O 2) 3) PS 9) NH2 Cl O PS 4) PS 12) O 5) PS SH CH3 CN PS 10) PS COOH PS 13) PS 11) CHO CH3 COCl PS 14) 6) 8) S PS PS PPh2 OH 1) Potassio ftalimmide, DMF; 2) NH2NH2, EtOH; 3) NH3, DCM; 4) KOAc, DMA, 85 ºC, 24h; 5) HAL, etere, 4h; 6) KOH, 1-pentanolo, riflusso, 24h; 7) KSAc, DMF; 8) LiBH4, etere; 9) NaCN, DMF, H2O, 120 ºC, 20h; 10) H2SO4, AcOH, H2O, 120 ºC, 10h; 11) SOCl2, toluene, 110 ºC, 24h; 12) DMSO, NaHCO3, 155 ºC, 6h; 13) m-CPBA, DME, 55 ºC, 19h; 14) ClPPh2, Li, THF. Attilio Citterio Linkers nelle Sintesi SPOS Altri leganti OH O NHFmoc OMe OMe O linker Rink acido OMe linker Rink ammide protetta OMe NHFmoc O Cl linker Sieber protetto Linker Tritile Attilio Citterio O Linkers nelle Sintesi SPOS Linker a presa sicura S O R stabile OO S OO S O R + R-OH base labile OH- HNR1R2 R = H: stabile + CH2N2 R = CH3: labile prodotto-COOH prodotto-CONR1R2 Linker senza traccia (a presa sicura) H N O H N Cu(OAc) N H NH2 Attilio Citterio O + N2 + R Sintesi in Fase Solida : Gruppi Protettori I gruppi protettori usati nella sintesi in fase solida sono pochi. Per ammine. Boc (t-butossicarbonile) Fmoc (9-fluorenilmetossicarbonile) Tmsec (2-[ trimetilsilil ]etossicarbonile) Per acidi carbossilici. Tert-Butil estere (t-butil estere) Fm estere (9-fluorenilmetil estere) Tmse estere (2-[trimetilsilil]etil estere) Attilio Citterio Sintesi in Fase Solida di Peptidi - Stadi Coinvolti 1. L'amminoacido N-protetto (Boc o Fmoc) è attaccato alla resina mediante il terminale C 2. Deproteggere il terminale N 3. Accoppiare: Aggiungere la soluzione del successivo amminoacido. Lasciare reagire, lavare. 4. Ripetere la deprotezione ed accoppiare con ogni monomero successivo 5. Staccare il peptide dalla resina Nota: sintetizzare da C a N Cl C H 2 R = polistirene eticolato R H + BOC N H C CO2- Cs R1 H O BOC N H C C O C H 2 R1 Deprotto e neutralizzato con diisopropiletilammina (DIEA) 1) TFA 2) DIEA H O H 2N C C O C H 2 R1 Accoppiamento R 1) Boc-NH-CHR2-COOH 2) DCC, HOBt H O H O BOC N H C C N H C C O C H 2 R2 R1 Distacco del gruppo protettivo e del dipeptide dalla resina R R 1) HF 2) Purificato via HPLC H O H O H 2N C C N H C C O H R2 R1 dipeptide Schema basato sulla metodologia Merrifield per SPPS basati su Boc Attilio Citterio Sintesi in Fase Solida di Peptidi Attivazione Sbloccaggio Accoppiamento Ripetere gli stadi ad ogni aggiunta di amminoacido Sblocco finale Resina Amminoacido 1 Rottura e deprotezione Amminoacido 2 Gruppo protettore Fmoc Attivatore Peptide sbloccato (prodotto finale) Attilio Citterio Gruppo protettore in catena (1) Gruppo protettore in catena (2) Chimica Organica in Fase Soluzione (Array) Più composti significa meno tempo per composto Ciò richiede: Buone procedure generalizzate Corte sequenze sintetiche Reazioni ad alta resa Aggiunta stechiometrica di reagenti Richiede lo sviluppo di lavorazioni e metodi di purificazioni in parallelo I prodotti sono solubili I sottoprodotti e i reagenti in eccesso sono anch'essi solubili e si accumulano ad ogni stadio L'analisi diretta è molto più facile (tlc, nmr, ms, hplc, lc/ms) Le cinetiche sono uniformi e familiari Si può usare reagenti per fase solida (SPR’s) Non è richiesto nessun linkers, meno chimica escluda. Attilio Citterio Chimica Organica in Fase Soluzione (Array) Reazioni di Condensazione a Componenti Multipli R1CHO Biginelli R1CHO R5NC R2NH2 Ugi R1CHO Grieco Kobayashi Armstrong, R.W., Combs, A.P., Tempest, P.A., Brown, S.D., & Keating, T.A. Acc.. Chem. Res., 29, 123-131 (1996). Attilio Citterio Tendenze negli Ultimi Anni Sld P S&M Sld P Array 10,000+ Solu P Array 2004 N° di Composti 1000+ Solu P Array 1996 Sintesi Organica Classica 0 tempo Gli Array in Fase Soluzione o Sintesi Parallele ora dominano tempo per la fase soliida Attilio Citterio Apparati Commerciali per la SPOS Apparati Completi Argonaut Quest 210 Nautilus 2400 Trident Modelli base FlexChem www.robsci.com www.scigene.com MiniBlock www.bohdan.com www.Autochem.com Bohdan Ram Tecan Combitec Advanced Chemtech 496 Myriad Core Polyfiltronics/Whatman www.whatman.com Charybdis Technologies www.spike.cc Attilio Citterio Metodi di Purificazione Fase Solida Lavare esaustivamente Distacco dipendente dal Prodotto Fase Soluzione – Purificazione Parallela Estrazione • liquido-liquido, acido/base • SPE, resine bloccanti • Sintesi Fluorosa Cromatografia MIP (molecular imprinted polymers) Attilio Citterio Resine Bloccanti O N H2 R C N O 1.5 eq. + CHCl3, RT, 3h R1 N H C O 1 eq. N H H 2N R' N H R2 N H R1 S. W. Kaldor, J. E. Fritz, J. Tang, E. R. McKinney, Biorganic & Med. Chem. Lett., 6, 3041-3044 (1996). Attilio Citterio Sintesi Fluorosa O N O Fase Fluorosa (C6F12) Fase Acquosa O S + O – Br Sostituire le resine con sostituenti fluorurati Fase alocarburica (CH2Cl2) D. P. Curran, M. Hoshino, J. Org. Chem., 1996, 61, 6480-6481. D. P. Curran and Z. Luo, Fluorous Synthesis with Fewer Fluorines (Light Fluorous Synthesis): Separation of Tagged from Untagged Products by Solid-Phase Extraction with Fluorous Reverse Phase Silica Gel, J. Am. Chem. Soc., 1999, 121, 9069. http://fluorous.com Attilio Citterio School of Industrial and Information Engineering Course 096125 (095857) Introduction to Green and Sustainable Chemistry A.A. 2015/2016 Sintesi Parallele Prof. Attilio Citterio Dipartimento CMIC “Giulio Natta” http://ISCaMaP.chem.polimi.it/citterio/ Sintesi Parallele Obiettivi • Usare una via sintetica standard per produrre una gamma di analoghi, con un differente analogo in ogni recipiente di reazione, • L'identità di ogni struttura è nota • Utile per produrre un'ampia gamma di analoghi pe SAR o ottimizzazione di prodotto (farmaco) Sintesi parallela automatizzata Sono disponibili sintetizzatori automatici con 42, 96 o 144 recipienti di reazione o postazioni • Usano palline o spilli per supporto in fase solida • Le reazioni e le lavorazioni sono condotte automaticamente • Alcune vie sintetiche usate per ogni recipiente, ma diversi reagenti • Si ottengono prodotti differenti in ogni recipiente Attilio Citterio Attrezzature per la CC L’apparecchiatura varia molto dalla tradizionale di “sintesi organica”. ‘personal synthesizer’ da 24 posizioni basati sulla chimica per reagenti in soluzione e supportati su solidi (tubi da 0.3 - 3 ml) che consente un veloce trasferimento via robot a 24 piatti per bioassaggi. Stazione di reazione a 6 posti che opera con reazioni da 6 H 100 ml in parallelo con agitazione, riscaldamento, sotto vuoto o in pressione. Ideale per la sintesi parallela di precursori rilevanti Attilio Citterio Purificazioni in CC Sistema per purificazioni parallele di Stacker. Contenitore a 24 postazioni che consente di effettuare filtrazioni, separazioni di fasi e tecniche di estrazioni in Fase Solida (SPE). Opera in abbinamento con i sintetizzatori paralleli personali. Attilio Citterio Sintesi Parallele Sintesi simultanea di molti prodotti in differenti recipienti di reazione con l’aiuto dell’automazione. (aumento della produttività di 100-volte o più) Ogni pozzetto contiene un composto, e si può identificare dalla sua posizione sulla griglia Es.: Sintesi parallele di una libreria a 96-membri di dipeptidi in un piatto per micro titolazioni ad 8 righe e 12 colonne. (vista parziale) Fase 1: ogni riga parte con un diverso amminoacido legato ad un supporto Fase 2: ogni colonna aggiunge un secondo amminoacido diverso. (si hanno 96 differenti dipeptidi) Fase 3: Rimuovere i dipeptidi dal supporto Fase 4: Testare ogni scomparto per l’attività biologica. Attilio Citterio Ala, A A A A Val, V V V V Gly, G G G G Ala, A I A S A F A Val, V I V S V F V Gly, G I G S G F G I‒A S‒A F‒A Val, V I‒V S‒V F‒V Gly, G I‒G S‒G F‒G Ala, A 1 Stadio 2 Stadio 3 Stadio Sintetizzatore per Sintesi Automatizzata in Soluzione 1. Sistema ISRA • Requisiti: Tutte le procedure di una sintesi di laboratorio devono essere automatizzate: • pesatura, sintesi, lavorazione, analisi HPLC, diario di lab. • L'automazione di tale processo completo è estremamente difficile. Nessuna soluzione commerciale. • Vantaggio: completamente automatico, sintesi parallele laboratorio, operativo 24 h al giorno 7 Asta di trasfer. lid 1 robot 8 magazzino lid 2 HPLC 9 stazione essic. 3 sostegno iniziale 10 colonne essic. 4 sostegno per filtro 5 stazione di filtrazione 11 sostegno freddo 12 bilancia 6 stazione di chiusura sintesi 13 separazione di fase 14 rivelatore di fase 15 centrifuga 16 stazione hand over 17 evaporatore 18 blocchi reazione Lavorazione Attilio Citterio Analisi 19 stazione pipet. 20 supporto reagenti 21 supporto reagenti 22 HPLC-transfer 23 stazione vortexer Robot per Trattamento Liquidi 10 mL Loop Deviatori Baccio Robotico Valvola a 6-Vie X Puntale Y Z Sistema Solvente Siringhe Attilio Citterio Filtrazione • Rimozione sali • Cattura di composti covalenti e Ionici • Rimozione Resina Teste dei Robot Piatto filtrante Piatto Sorgente Attilio Citterio Piatto di Destinazione Estrazioni Liquido-Liquido 1 1. Estrattore posizionale a Solvente Pesante 2. Estrattore posizionale a Solvente Leggero 3. Rivelatore di Liquido nell'estrazione a Solvente Leggero Attilio Citterio 2 1 3-1 3-2 3-3 2 3 Cromatografia e SPE • Gel di Silice • Gel di Silice Fluoroso C18 • Scambio Ionico 1. Scioglie i campioni in 2. Trasferisce a un adatto solvente piccole cromatografiche Attilio Citterio 3. Eluisce i prodotti puliti e/o raccoglie le frazioni Depositore Robotico per Piatti da TLC Macchie rivelate Attilio Citterio Ottimizzazioni di Reazioni e Chimica Combinatoriale • Combinatorial Methods for High-Throughput Materials Science, MRS Proceedings Volume 1024E, Fall 2007 • "Design, Synthesis, and Evaluation of Small-Molecule Libraries.” Ellman, J. A. Acc. Chem. Res. 1996, 29, 132 -143. • Combinatorial Chemistry, Nicholas K. Terrett, Oxford University Press, London, 1998 • Combinatorial methods for development of sensing materials, Springer, 2009. ISBN 978-0-387-73712-6 • QSAR and Combinatorial Science, 24, Number 1 (Feb. 2005) Attilio Citterio Migliori Processi – Più Controlli anche in Fase di Sviluppo PC INTERFACCIA ELETTRONICA SINTESI PARALLELE REATTORI SU SCALA DA BANCO e PILOTA Attilio Citterio REATTORI ADIABATICI Chimica Semi Batch Sistemi più comuni. Alimentazione dei liquidi automatizzata, controllo di T, P e agitazione distillazione liquidi. Interfaccia utente: flessibile, vari sensori Utili per analisi termodinamiche e di sicurezza (calorimetria, reazioni fuggitive) Attilio Citterio Controllo in Tempo Reale Tabellare Quadro MIMIC + Dati Visione Grafica Attilio Citterio Controllo Unità su Scala Pilota Reattore per alte pressioni da 20 L. Continuo e Semi-batch con varie alimentazioni di: - liquidi volatili - composti piroforici - gas infiammabili PARR Prerogative - a prova di esplosione Interfaccia standard. Sistemi di reattori tubulari sono modulabili e di varie dimensioni e diametri, ingegnerizzati per varie pressioni e temperature. Attilio Citterio Progettazione Fattoriale (Disegni Sperimentali) nell'Ottimizzazione di Processi Chimici 3 2.5 Disegni sperimentali: 2 4 2 2 • Progettazione fattoriale completa con repliche vs. • ANOVA ad Un-Fattore : • Separa la variazione totale osservata in una serie di misure in: 6 4 6 1.5 2 local minimum 1 0 4 2 2 -2 0.5 0 0 -0.5 2 2 -1 -2 0 -4 -6 -1.5 -2 -2 0 -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 1.5 2 local minimum • • Variazione in un sistema • Dovute a errori random di misura Variazione tra i sistemi • Dovute alle reali differenze + errore random • E' la variazione(2) statisticamente > variazione(1)? • Disegno sperimentare a Un-fattore Attilio Citterio School of Industrial and Information Engineering Course 096125 (095857) Introduction to Green and Sustainable Chemistry A.A. 2015/2016 Chimica Sintetica Combinatoriale Prof. Attilio Citterio Dipartimento CMIC “Giulio Natta” http://ISCaMaP.chem.polimi.it/citterio/ Chimica Combinatoriale: Esplorazione della Diversità Molecolare Consiste nella progettazione e preparazione di “librerie” (“libraries”) di prodotti a struttura simile, basate su di una molecola modello (“lead”), in modo da poter verificarne le proprietà biologiche e nella ottimizzazione delle stesse nello sviluppo di nuovi farmaci per l’industria farmaceutica. Si tratta di una strategia con cui si possono preparare potenzialmente un gran numero di composti in modo rapido e simultaneo (“libraries”), oltre che singoli prodotti (“parallel synthesis”) o come miscele di essi (“combinatorial synthesis”), mediante la combinazione di un gruppo o gruppi di reattivi in solo pochi stadi sintetici consistenti in trattamenti di dissoluzione o adsorbimento in fase solida, che permette una delucidazione strutturale rapida (“deconvolution and tagging”), un riconoscimento accelerato delle relazioni struttura-attività (“SAR”) e la possibilità di automatizzazione. Tecnica inventata nei tardi anni 1980 e inizio anni 1990. Attilio Citterio Approccio alla Sintesi Combinatoriale Identificazione di un Target Biologico + Sviluppo di un saggio Screening ad alto rendimento Selezione Struttura capofila Librerie Random Chimica Combinatoriale Librarie Mirate Ottimizzazione capofila Sviluppo Attilio Citterio + Sintesi Combinatoriali • Si effettuano reazioni multiple in un unico recipiente, generando un’ampia varietà di diversi prodotti noti come libreria combinatoriale. Normalmente la reazione è la stessa, ma i reagenti sono differenti. Il numero dei composti possibili è: b·x (x = N° degli stadi) • Progettazione della sintesi combinatoriale: sequenziale (a) o templata (b) A A B C templato Libraria Lineare B Libraria a Templato C • La generazione sintetica della diversità molecolare era concettualmente e sperimentalmente radicata nella sintesi in fase solida di peptidi: La sua estensione ad altre classi di molecole organiche si è avuta solo dopo il 1990. Attilio Citterio Sintesi Combinatoriali Fonti di Diversità Chimica : Nessuna variazione consentita illimitata! Attilio Citterio Sintesi Combiatoriale Mista Obiettivi: • Usare una via sintetica standard per produrre un'ampia gamma di diversi analoghi dove ciascun recipiente di reazione contiene una miscela di prodotti • Le identità delle strutture in ogni recipiente non sono note con certezza • Utile per trovare un composto capostipite • Capace di sintetizzare un gran numero di composti velocemente • Ogni miscela è testata per l'attività come miscela • Le miscele inattive sono conservate in librerie combinatoriali • Le miscele attive sono studiate ulteriormente per identificare il/i componenti attivi. Attilio Citterio Approccio Cambinatoriale Sintesi combinatoriale Sintesi tradizionale A + B AB A1 B1 A2 B2 A3 B3 . . . . An Bm A1 A2 An n H m prodotti 1 chimico = 50 composti/l’anno B1 B2 103-104 composti/esperimento Attilio Citterio Bm Approccio Combinatoriale (2) Screening ad alta efficienza che usa Metodi Combinatoriali Vaglio di Primo Stadio Test per solo una o due proprietà 100-1000 campioni alla set. 10-100 campioni alla settimana Screening convenzionale che usa Metodi Consolidati 1-10 campioni alla settimana 1-2 campioni al mese Attilio Citterio Vaglio di Secondo Stadio Test per altre proprietà chiave Materiali Rapidamente Identificati Campioni con proprietà attese Candidati per Scale-up I materiali più promettenti si usano in esperimenti su scala pilota Sintesi Combiatoriale Mista La procedura del Metodo Combinatoriale "Mix and Split" implica cinque sintesi separate usando come strategia quella di mescolare e separare. Esempio - Sintesi di tutti i possibili tripeptide usano 3 amminoacidi (i metodi di Standard avrebbe implicato 25 sintesi separate). Lam, K. S.; Lebl, M.; Krchn¡ak, V. The “One-Bead-One-Compound” Combinatorial Library Method. Chem. Rev. 1997, 97, 411-448. “Separare" "Accoppiare" RIUNIRE "Ricombinare" RIUNIRE 27 tripeptidi Numero di leganti = Nn dove N=numero di molecole di riferimento & n = numero di cicli; Quando N=100 e n=6: 1,000,000,000,000 possibili strutture Attilio Citterio Metodo Pin di Geysen (per Sintesi Parallele di Peptidi) Resine legate a spilli in un formato a batteria 8 12 Reagenti o solventi di lavaggio in un piatto da 96 postazioni Immergere per fare le reazioni o lavare le resine Kit disponibile www.mimotopes.com Attilio Citterio Tecnica delle Bustine da Te per la Sintesi Parallela di Peptidi Richard A. Houghten, PNAS USA 1985, 82, 5131-5135 LATO FRONTE Lavaggio e deprotezione: condotte assieme Chiusura Accoppiamento: Separare le bustine raggruppando in base all'AA da accoppiare. Ogni gruppo è accoppiato separatamente Apertura a rete Resina Etichetta Attilio Citterio Tecnica SPOT per la Sintesi Parallela di Oligonucleotidi Ronald Frank et al. Nucl. Acids Res. 1983, 11, 4365-4377 Metodo del disco a filtra : un oligo per disco lavaggio, deprotezione e ossidazione: Tutto assieme Accoppiamento: Inserire i dischi in quattro contenitori differenti contenenti i precursori dA, dC, dT, dG In base alla sequenza oligo di ogni disco. Metodo SPOT : un oligo per disco lavaggio, deprotezione e ossidazione: Tutto assieme Accoppiamento: Pipettare la soluzione di accoppiamento contenente i precursori dA, dC, dT, dG nei dischi in base alla sequenza. Attilio Citterio Pianificazione di Sintesi Combinatoriali: Scaffolds • • Per esplorare lo spazio conformazionale si usano preferibilmente gli ‘Spider’ scaffolds Consentono di variare i gruppi funzionali attorno alla molecola per aumentare la probabilità di trovare adatte interazioni di legame a H regioni di legame SITO di LEGAME DEL RECETTORE Esplorazione della libreria di composti Il peso molecolare degli scaffold deve essere abbastanza basso da permettere delle variazioni di funzionalità, senza dare prodotti con MW > 500. Attilio Citterio Pianificazione di Sintesi Combinatoriali: Scaffolds Scaffolds Tadpole • variazione limitata a una specifica regione attorni alla molecola • Minore probabilità di interazioni favorevoli con un sito di legame 'Spider' Scaffold con sostituenti 'dispersi' 'Tadpole' scaffold con sostituenti 'addensati' Scaffolds Privilegiati • scaffolds che sono comuni in chimica farmaceutica e che sono associati con diversi intervalli di attività • benzodiazepine, idantoine, benzenesolfonammidi, ecc.. Attilio Citterio Pianificazione di Sintesi Combinatoriali: Esempi di Librerie di Scaffold O R Me O HOOC R' R2 N X R Ar Benzodiazepine Dipeptidi Idantoine • • • • -Lattami N R3 Piridine Buoni scaffolds Tipo Spider Basso peso molecolare Varietà di vie sintetiche disponibili Attilio Citterio Pianificazione di Sintesi Combinatoriali: Scaffolds - cattivi esempi H R5 O H C R4 O C H C O H O R3 H C C H O R2 H C O R1 Tipo Spider e basso MW - buone premesse Ma gruppi OH multipli Difficile variare R1-R5 indipendentemente Glucosio MW relativamente alto Limitato N° di gruppi funzionali per avere MW < 500 Relativamente poche posizioni su cui legare facilmente i sostituenti Steroide Scaffold tipo Tadpole Ristretta regione di variabilità Indolo Attilio Citterio Chimica Combinatoriale Ricerca bersaglio Libreria Random Ricerca capostipite HTS: 1° Bersaglio Libreria Mirata Struttura Bersaglio O O O H 2N R1 HN S O H 2N N H S O HN R2 S O HN R3 Cl 5000 composti EC50 10 M F 500 composti EC50 20 nM Programma Finale di Ottimizzazione Attilio Citterio Chimica Combinatoria Dinamica: Esempio - Leganti per l'anidrasi carbonica • Reazione - formazione reversibile di immine Aldeide Aimmna primaria Immina • Reazione condotta in presenza di anidrasi carbonica • Tre aldeidi e quattro ammine presenti come precursori modello • Il sodio cianoboroidruro aggiunto per ‘congelare’ la miscela NaBH3CN Ammina secondaria Immina • • • Prodotti quantificati e identificati Gli esperimenti sono ripetuti in assenza del target per identificare il prodotto(i) amplificati Il prodotto amplificato non è necessariamente presente in grandi quantità Attilio Citterio Chimica Combinatoria Dinamica: Esempio - Leganti per l'anidrasi carbonica Substrati modello indagati HO2 C O CHO H N H 2N HO2 C Aldeidi ammine prodotto amplificato NaBH3CN Composto Attivo Ammina secondaria Derivata Attilio Citterio Screening ad Alta Produttività Sistemi di screening molecolare • Parametro da misurare: Legame recettore anticorpo DNA • legante antigene proteina che lega il DNA Riduzionismo: esplorazione di problemi complessi per riduzione a parti semplici Animali Organi Tessuti Parametro da misurare: funzione enzimatica Cellule Turnover del substrato Modificazione di una molecola target Organelli Molec ole Sistemi di screening subcellulari Interazioni o saggi enzimatici con componenti subcellulari quali Preparazioni di membrane o frazioni cellulari Sistemi di screening cellulari • Parametri da misurare: Eventi Cellulari Secrezione Attivazione di flussi intracellulari di ioni Generazione di molecole messaggere Stimolo dell'espressione genica Attilio Citterio Significativamente più complesso CC Bibliografia 1. Comprehensive survey of combinatorial library synthesis: 1998, 1999, 2000, And 2001, 2002, 2004, 2005, 2006, J. Comb. Chem. 2. Combinatorial Peptide and Nonpeptide Libraries, A Handbook, Ed. Gunther Jung, 1996, VCH, Weinheim, New York, Basel 3. Combinatorial chemistry : synthesis and application / edited by Stephen R. Wilson, Anthony W. Czarnik. New York ; Chichester : Wiley, 1997. 4. Combinatorial Chemistry and Molecular Diversity in Drug Discovery; Gordon, E. M.; Kerwin, J. F., Eds.; Wiley-Liss: New York, NY, 1998. 5. Combinatorial Chemistry-Synthesis, Analysis, Screening, Ed. Gunther Jung, Wiley-VCH Verlag GmbH, Weinheim, 1999. 6. Combinatorial strategies in biology and chemistry / Annette Beck-Sickinger, Peter Weber, translated by Michael Soderman and Allan Wier. New York : Wiley, 2002. 7. Experimental design for combinatorial and high throughput materials development / James N. Cawse. New York, Chichester : Wiley, 2002. 8. Sherrington, D. C. (2001). "Polymer-supported reagents, catalysts, and sorbents: Evolution and exploitation - A personalized view.“ Journal of Polymer Science Part aPolymer Chemistry 39(14): 2364-2377. 9. D. Hudson. Matrix assisted synthetic transformation: a mosaic of diverse Contributions. II. The pattern is completed. J. Comb. Chem. 1999, 1, 403-457. Attilio Citterio