Le caratteristiche qualitative di un pellet certificato ENplus. Aspetti produttivi e per il consumatore Andrea Sgarbossa PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 LA CERTIFICAZIONE DEL PELLET: PERCHÉ? • Trasparenza nel mercato del pellet • Accesso alle informazioni necessarie alla compravendita • Prezzi calibrati sulla base della qualità • Rispetto dei limiti di emissione imposti per legge • Le proprietà dei materiali sono monitorate e certificare UNI EN 14961 • La tracciabilità a ritroso di tutta la filiera è assicurata UNI EN 15234 • È possibile risalire ex post al ciclo di vita del combustibile PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 L’ANALISI DI QUALITÀ DEL PELLET: LA FILIERA ATTORI PRODOTTI NORME Ditte di utilizzazione Industrie BIOMASSA Ditte trasformazione Ditte di produzione produzione Dichiarazione di origine UNI EN 14961 tab.1 BIOCOMBUSTIBILE Valutazione qualitativa del combustibile UNI EN 14961 Qualità della filiera produttiva UNI EN 15234 PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 Utilizzatori finali conversione BIOENERGIA Dichiarazione del prodotto finale UNI EN 15234 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO: LE ANALISI • Origine e provenienza UNI EN 14961-1 • Campionamento – UNI EN 14778 • Dimensioni UNI EN 16127 • Contenuto idrico - UNI EN 14774 • Contenuto in ceneri - UNI EN 14775 Specifiche e classificazioni UNI EN 14961-2 • Durabilità meccanica – UNI EN 15210-1 • Contenuto in polveri e fini – UNI EN 15210-1 • Additivi • Massa volumica sterica - UNI EN 15103 • Potere calorifico - UNI EN 14918 • Macro e Micro elementi - CEN/TS 15290-15297 • Fusibilità delle ceneri CEN/TS 15370 • Terminologia - UNI EN 14588 • Densità – UNI EN 15150 PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 CLASSI QUALITATIVE: I VALORI LIMITE Classificazione A1 A2 B - 1.1.3 1.2.1 1.1.1 1.1.3 1.1.4 1.2.1.5 1.2.1 1.1 1.2 1.3 mm D06 D08 3.15 ≤ L ≤ 40 D06 D08 3.15 ≤ L ≤ 40 D06 D08 3.15 ≤ L ≤ 40 % sul tal quale M10 ≤ 10 M15 ≤ 10 M15 ≤ 10 % sul peso secco A0.7 ≤ 0.7 A1.5 ≤ 1.5 A3.0 ≤ 3.0 Durabilità meccanica, DU % sul tal quale DU 97.5 ≥ 97.5 DU 97.5 ≥ 97.5 DU 96.5 ≥ 96.5 Contenuto particelle fini, F % sul tal quale F 1.0 ≤ 1.0 F 1.0 ≤ 1.0 F 1.0 ≤ 1.0 ≤2 (indicare tipo e quantitativi) Q 16.5 16.5 ≤ Q ≤ 19.0 Q 4.6 4.6 ≤ Q ≤ 5.3 ≤2 (indicare tipo e quantitativi) ≤2 (indicare tipo e quantitativi) Q 16.3 16.3 ≤ Q ≤ 19.0 Q 16.0 16.0 ≤ Q ≤ 19.0 Q 4.5 4.5 ≤ Q ≤ 5.3 Q 4.4 4.4 ≤ Q ≤ 5.3 BD 600 ≥ 600 BD 600 ≥ 600 BD 600 ≥ 600 Unità Proprietà Origine (vedi classificazione di origine tab. 1) Diametro (D) e Lunghezza (L) Contenuto idrico, M Ceneri, A Additivi % sul peso secco MJ/kg Potere calorifico inferiore, Q kWh/kg Massa volumica sterica, BD PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 kg/m3st ORIGINE E PROVENIENZA DELLE MATERIE PRIME 1.1 FORESTE, PIANTAGIONI E ALTRO LEGNO VERGINE 1.1.1 Pianta intera senza radici 1.1.2 Pianta intera con radici 1.1.3 Fusto 1.1.4 Residui di utilizzazione 1.1.5 Ceppaie/Radici 1.1.1.1 Latifoglie 1.1.1.2 Conifere 1.1.1.3 Ceduo a turno breve 1.1.1.4 Cespugli 1.1.1.5 Miscugli intenzionali o meno 1.1.2.1 Latifoglie 1.1.2.2 Conifere 1.1.2.3 Ceduo a turno breve 1.1.2.4 Cespugli 1.1.2.5 Miscugli intenzionali o meno 1.1.3.1 Latifoglie 1.1.3.2 Conifere 1.1.3.3 Miscugli intenzionali o meno 1.1.4.1 Latifoglie fresche (con foglie) 1.1.4.2 Conifere fresche (con aghi) 1.1.4.3 Latifoglie pre-essiccate 1.1.4.4 Conifere pre-essiccate 1.1.4.5 Miscugli intenzionali o meno 1.1.5.1 Latifoglie 1.1.5.2 Conifere 1.1.5.3 Ceduo a turno breve 1.1.5.4 Cespugli 1.1.5.5 Miscugli intenzionali o meno 1.1.6 Corteccia (da utilizzazioni forestali) 1.1.7 Legno da giardini, parchi, alberature, vigneti e frutteti 1.1.8 Miscugli intenzionali o meno PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 1.2 LEGNO 1.2.1 Residui di legno PROVENIENTE DA non trattato PRODOTTI E RESIDUI chimicamente DELLE LAVORAZIONI INDUSTRIALI 1.2.1.1 Latifoglie senza corteccia 1.2.1.2 Conifere senza corteccia 1.2.1.3 Latifoglie con corteccia 1.2.1.4 Conifere con corteccia 1.2.1.5 Corteccia da processi industriali 1.2.2 Residui legnosi trattati chimicamente, fibre e costituenti del legno 1.2.2.1 Senza corteccia 1.2.2.2 Con corteccia 1.2.2.3 Corteccia da processi industriali 1.2.2.4 Fibre e costituenti del legno 1.2.3 Miscugli intenzionali o meno 1.3 LEGNO USATO 1.3.1 Legno non trattato 1.3.1.1 Senza corteccia chimicamente 1.3.1.2 Con corteccia 1.3.1.3 Corteccia 1.3.2 Legno trattato chimicamente 1.3.2.1 Senza corteccia 1.3.2.2 Con corteccia 1.3.2.3 Corteccia 1.3.3 Miscugli intenzionali o meno 1.4 Miscugli intenzionali o meno Faggio a pianta intera senza radici 1.1.1.1 Abete da residui di utilizzazione 1.1.4.2 Sciaveri e refili di larice da segheria 1.2.1.4 ANALISI DI QUALITÀ: PROPRIETÀ Contenuto idrico % Inferiore di M10 24h in stufa a 105±2°C Influenza pc, Pe e t di combustione, proprietà meccaniche Contenuto in ceneri % variabile da A0.7 a A3.0+ 4h in muffola a 550±10°C Influenza qualità combustione i residui da smaltire/recuperare, emissioni PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 INFLUENZA DELL’ACQUA DIAMO I NUMERI… CONTENUTO IDRICO CENERI 4 t pellet/anno 4 t pellet/anno M10: 10 % 400 kg A3: 3 % 120 kg M6: 6% 240 kg M0.3: 0.3% 12 kg Differenza 160 kg Differenza 108 kg Pellet più secco a parità di volume: • maggior energia conferita per carico • minori consumi di trasporto per MWh • minori costi di trasporto per MWh PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 ANALISI DI QUALITÀ: PROPRIETÀ Durabilità meccanica variabile da DU96.5 a DU97.5 10 min a 50 giri/min Influenza il grado di sgretolamento, perdite, polveri sottili, ostruzione Contenuto in additivi % Valore e qualità da dichiarare Influenza qualità combustione, emissioni e proprietà meccaniche PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 ANALISI DI QUALITÀ: PROPRIETÀ Massa volumica sterica (kg/mst) a partire da BD600 Influenza DEs, la trasportabilità, il rapporto di compressione e stoccaggio Contenuto in cloro % Variabile da Cl 0.02 a Cl 0.03 Contenuto in azoto % Variabile da N0.3 a N1.0 Influenzano le emissioni di gas in atmosfera PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 ANALISI DI QUALITÀ: PROPRIETÀ Potere calorifico (MJ/kg – kWh/kg) da specificare il valore determinato tramite calorimetro VALORI ≈ COSTANTI 1 kg legno ≈ 18.8 MJ/kg ≈ 5.22 kWh/kg Umidità U (%) 0 Densità energetica (MJ/mst – kWh/mst) DEsM = pcM x BDM Potere calorifico Q (MJ/kg) Conifere ≈ 2 % > Latifoglie 25 67 150 400 20 20 15 15 10 10 5 5 0 0 0 10 20 30 40 50 Contenuto idrico M (%) PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 60 70 80 CONCLUSIONI: I VANTAGGI DELLA CERTIFICAZIONE • Possibile l’acquisto di materiale rispondente alle proprie esigenze • Possibile scelta e confronto fra offerte alternative • Possibile il pagamento dell’effettiva qualità • Minori rischi di sicurezza e per la salute • Possibile stesura di contratti di fornitura a medio-lungo termine • Produttori e rivenditori di macchine (caldaie – stufe - pellettatrici) possono dichiarare le specifiche per cui sono state prodotte • Stimolo ad incrementare il livello di professionalità della filiera QUALITÀ = MIGLIORE UTILIZZO DELLE RISORSE DISPONIBILI PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11 CONCLUSIONI: I VANTAGGI DELLA CERTIFICAZIONE GRAZIE PER L’ATTENZIONE PROGETTO FUOCO Bologna, – VERONA FIERE 22-26Novembre FEBBRAIO 2012 EIMA 2012 7-11