Il “Dodecalogo” contro i tumori: tutti i consigli del Policlinico A

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Il “Dodecalogo” contro i tumori: tutti i consigli del Policlinico
A. Gemelli, primo ospedale oncologico del Paese, per ridurre il
proprio rischio di ammalarsi di cancro
Presentato in occasione della prima tappa della manifestazione “Gemelli insieme”,
per un anno a contatto diretto con i cittadini per mostrare il suo nuovo volto e fare
prevenzione
Roma, 15 giugno 2013 – Dallo stop al fumo alla tintarella sicura, passando per l’attenzione al
consumo di alcol e per la lotta ai chili di troppo: sono alcuni dei consigli dati dagli esperti del
Policlinico A. Gemelli di Roma nel “Dodecalogo della Prevenzione: le 12 regole del Codice
Europeo contro il Cancro”.
Il Dodecalogo viene presentato oggi, sabato 15 giugno a Piazza del Popolo in occasione della
prima tappa della manifestazione Gemelli insieme (www.gemellinsieme.policlinicogemelli.it).
“Sebbene sia difficile fare una stima precisa della riduzione globale del rischio tumori che si può
ottenere seguendo i corretti stili di vita suggeriti dal dodecalogo - spiega il professor Carlo
Antonio Barone, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del Policlinico
universitario A. Gemelli -, perché l'incidenza dei vari tumori è diversa, una percentuale
ragionevole di questa riduzione potrebbe essere intorno al 30% circa”.
Prima regola: non fumare, il fumo, sia attivo sia passivo, è la prima causa accertata di morte per
cancro al polmone.
Secondo: tieni d’occhio la bilancia, si stima infatti che circa il 30-40% dei tumori siano riconducibili
a scelte alimentari non corrette. L’obesità è associata a un significativo aumento del rischio di
insorgenza di tumori del pancreas, delle vie biliari, del tratto gastrointestinale, del cancro alla
mammella e alle ovaie nelle donne in post-menopausa, del cancro alla prostata negli uomini.
Terzo: fare esercizio fisico, contrasta l’obesità e le malattie correlate, tumori compresi.
Quarto: Mangia ogni giorno frutta e verdura. Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di
origine animale. Un’alimentazione equilibrata e ricca di frutta e verdura è risultata infatti collegata
a un minore rischio individuale di tumori.
Quinta regola: attenzione agli alcolici, aumentano il rischio di tumori specialmente del cavo orale,
della faringe, della laringe e dell’esofago, nonché del fegato. Il consumo di bevande alcoliche deve
quindi essere sempre moderato, non più di due bicchieri al giorno per i maschi, uno per le donne.
Sesta regola: tintarella sì, ma protetti: l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV), in particolare quelli
di tipo B, rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma. È
fondamentale proteggere bambini e adolescenti; particolare attenzione va posta anche da parte
delle persone che hanno un fototipo chiaro e tendono a scottarsi.
Settima regola: prestare attenzione ai nemici dispersi nell’ambiente, seguendo le
scrupolosamente le raccomandazioni per prevenire l’esposizione ad agenti cancerogeni ambientali
come le diossine e i pesticidi, altra causa nota di cancro. Con questi anche il radon e l’amianto.
Ottava regola: alcuni tumori si possono riconoscere prestando attenzione a segnali che il corpo ci
manda: rivolgersi a un medico se si nota presenza di una tumefazione, una ferita che non guarisce,
neo che cambia forma, sanguinamenti anormali; persistenza di sintomi quali tosse, raucedine,
acidità di stomaco, difficoltà a deglutire, perdita di peso, modifica delle abitudini intestinali e
urinarie.
Nona regola: Le donne possono proteggersi dal tumore del collo dell’utero partecipando a
programmi di screening attraverso l’effettuazione del Pap-test ogni tre anni nella fascia di età fra i
25 e i 64 anni. Oggi è disponibile un vaccino preventivo contro i più comuni tipi di HPV ad alto
rischio, responsabili del 70% dei tumori del collo dell’utero.
Decima regola: La prevenzione è fondamentale anche per il tumore del seno: oltre il 90% dei
tumori della mammella viene scoperto autonomamente mediante l’autopalpazione; a questa
semplice pratica si aggiunge l’RX mammografia che rappresenta l’esame diagnostico
fondamentale utilizzato nei programmi di screening.
Undicesima regola: Un altro big killer tra i tumori, il cancro del colon retto, si può prevenire con
due esami: il test per la ricerca del sangue occulto fecale in prima istanza e la colonscopia nei
soggetti risultati positivi a detto test.
Dodicesima regola: Infine è importante prevenire l’infezione da virus dell’epatite virale B (HBV) e
epatite virale C (HCV) che sono le principali cause di epatite acuta e cronica, cirrosi e carcinoma
epatico. Per l’epatite B è disponibile un vaccino che è obbligatorio per tutti i nuovi nati e per i
bambini sotto i 12 anni.
“La prevenzione, i programmi di screening e la diagnosi precoce sono gli strumenti più efficaci
nella lotta contro il cancro – dichiara l’oncologo medico del Gemelli Carlo Barone - . Nonostante gli
attraenti e promettenti scenari della ricerca biomolecolare, la riduzione dell'esposizione a fattori
di rischio noti da un lato e, dall'altro, l'individuazione di lesioni precancerose o di tumori in fase
iniziale, asintomatica o pauci-sintomatica, possono ridurre la mortalità per cancro più di
qualunque altro intervento terapeutico.
Per questo è importante che la popolazione e i medici si dimostrino sensibili ai consigli
comportamentali al fine di modificare alcuni stili di vita e che aderiscano ai programmi regionali di
screening di alcuni fra i tumori più frequenti. D'altro canto è necessario che le Istituzioni compiano
ogni sforzo per eliminare o almeno ridurre la disomogeneità nella realizzazione dei programmi di
screening e che tutti, medici e popolazione, prestino attenzione ai sintomi di allarme che
richiedono un'attenta valutazione clinica. Per alcuni tumori, infine, è stata dimostrata la
responsabilità di alcuni agenti infettivi per i quali sono disponibili efficaci vaccini, la cui diffusione
deve essere incentivata”.
“Il risparmio – conclude Barone - che può derivare dalla riduzione di incidenza dei tumori e dalla
individuazione di tumori in fase precoce di evoluzione, compenserebbe abbondantemente la spesa
per l'implementazione delle campagne di sensibilizzazione e di screening”.
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