UNITA’ INGRESSI - USCITE Queste unità sono dei dispositivi adatti a consentire il dialogo del PLC con il gruppo di potenza. La costruzione pratica di queste unità, che vengono generalmente chiamate schede I/O, è effettuata sulla base dei segnali da scambiare che possono essere: ON/OFF oppure ANALOGICI Specifiche d’ingresso ON/OFF Descrizione Range tensione [Volt] In corrente continua In corrente alternata Stato di ingresso 0-8 OFF (0) 9 - 15 Non si cambia 16 - 27 ON (1) 0 - 54 OFF (0) 55 - 93 Non si cambia 94 - 260 ON (1) Il valore della tensione non è mai inferiore a 24 [Volt] per preservare i segnali dall’influenza dei disturbi sempre presenti in ambito industriale (i cavi di collegamento al PLC possono raggiungere la lunghezza di qualche decina di metri) SCHEDE DI INGRESSO ON/OFF I segnali d’ingresso di tipo On/Off possono essere a seconda del tipo di alimentazione dei sensori in corrente alternata o in continua. I dispositivi che normalmente vengono collegati agli ingressi del PLC sono: finecorsa pulsanti selettori contatti di relè SCHEDE DI USCITA ON/OFF I dispositivi da collegare alle uscite sono prevalentemente: bobine di relè contattori elettrovalvole a solenoide lampade di segnalazione SCHEDE DI INGRESSO ANALOGICHE L’automazione dei processi industriali non si limita al trattamento di soli segnali logici di tipo On/Off, ma anche di grandezze fisiche quali: temperatura, pressione, velocità, portata, … Tali grandezze fisiche sono trasformate in grandezze elettriche per mezzo di traduttori: termocoppie, pressostati, encoder, flussostati,.. Le grandezze elettriche utilizzate sono la tensione (0-10[V]) e la corrente (0-20 [mA]). Poiché un PLC opera solo con grandezze digitali, quando si deve acquisire grandezze variabili con continuità entro due limiti, bisogna ricorrere alle schede d’ingresso analogiche che traducono il segnale variabile in un segnale digitale comprensibile alla CPU del PLC. La precisione della conversione dipende dal n° di b it della scheda A/D Esempio: supponiamo di voler controllare la T° di un forno da 20 °C a 820 °C con un ∆= 820-20= 800 N° bit scheda A/D N° combinazioni Precisione massim a 4 16 (24) = 800/16 = 50 °C 8 256 (28) = 800/256 = 3,125 °C 16 65.536 (216) = 800/65.536 = 0,0122 °C Appare evidente che una scheda con un n° di bit maggiore avrà una sensibilità decisamente migliore, di contro il costo sarà nettamente maggiore ed inoltre il PLC dovrà gestire un n° di bit (memoria) maggiore. Occorre sempre verificare la soluzione ottimale. Esempio: supponiamo di voler controllare la T° di un forno da 20 °C a 820 °C e dobbiamo avere una sensibilità di almeno 1 °C nel r ange da 550 °C a 650 °C. Soluzione: il un ∆= 820-20= 800 °C Volendo evitare di acquistare una scheda A/D a 16 bit (perché costa troppo) ci si può orientare verso una scheda da 8 bit. Si prevede di “destinare” 100 bit alla sensibilità nel range (650550=100) e ai rimanenti {(28) = 256 -100 = 156)} 156 bit il resto del campo da misurare e cioè { 800100=700} 700 °C. La sensibilità sarà 700/156= 4,49 [°C]. Il “tutto” verrà gestito dal PLC Siccome le schede A/D costano non poco, solitamente si usa un convertitore A/D per diversi ingressi analogici. Questi vengono letti in successione grazie ad un dispositivo chiamato multiplexer. Un clock scandisce i tempi di lettura in sequenza degli ingressi e ogni valore, letto e digitalizzato, viene assegnato alla propria locazione di memoria. Si ricordi, a proposito dei tempi di ritardo di questo dispositivo, che la durata di una scansione può essere dell’ordine di 5ms per una scheda a 4 ingressi. Nell’esempio il convertitore dispone di 6 bit per immagazzinare il risultato come numero intero. Schema elettronico di un multiplexer a quattro ingressi SCHEDE DI USCITA ANALOGICHE Il PLC può dover gestire più uscite analogiche (per comandare, per esempio, più motori a c.c. il cui n° giri varia in continuo agendo sulla frequenza di alimentazione). Anche in questo caso, per non spendere troppo in schede analogiche D/A, si può prevedere un de multiplexer. Schema elettronico di un demultiplexer a quattro uscite