I Virtuosi di San Martino. Curriculum.

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I Virtuosi di San Martino. Curriculum.
I Virtuosi di San Martino nascono a Napoli nel 1994, quando debuttano al Teatro
Cilea di Napoli con “Cosima e altre storie” (Italiaproduction produzione), spettacolo
dedicato alla celebre coppia di autori Pisano e Cioffi, con la regia di Francesco
Silvestri.
Un quintetto (flauto traverso, violino, violoncello, chitarra e voce) che si propone
innanzitutto la rivisitazione di materiale di repertorio attingendo alla tradizione della
canzone popolare degli anni trenta, in una formula che occhieggia alla musica “colta”
e al teatro.
E’ solo l’inizio di una più che decennale attività.
Salutati immediatamente ed in modo più che lusinghiero dalla critica e dal pubblico, i
Virtuosi intraprendono un percorso di ricerca proprio su quei materiali, percorso che
sfocia nella proposizione di una trilogia che dal primo spettacolo, attraverso “Ciccio
Concerto” (1994 – prod. Teatro Stabile di Firenze), giunge a “Nel nome di Ciccio”,
(1995 – prod. Q.P produzioni Torino) spettacolo che li segnala nei teatri di tutta
Italia, dal quale auto-producono un cd live.
E’ dell’anno successivo (1996 – prod. Teatro Stabile di Firenze) “So’ tribbale”, che
debutta al Teatro Nuovo di Napoli, scritto da Roberto del Gaudio (testi), e Federico
Odling (musica). Da questo momento i Virtuosi si dedicheranno alla messa in scena
di spettacoli su materiale originale di loro composizione.
Del 1996 è la loro partecipazione alla piéce “Piedigrotta Lunaire”di Pasquale Scialò,
nella quale propongono un micro-atto unico dedicato a Rodolfo de Angelis e ad
Ettore Petrolini (debutto a Napoli, Sala dell’ex Lazzaretto).
Nascono “Blu Carogna” (1997 – prod. Festival Benevento Città Spettacolo, Q.P.
Produzioni), debutto al Festival Benevento Città Spettacolo di Benevento, e “Carogna
Suite” (1997-98 – prod. Q.P. Produzioni), debutto al Teatro Juvarra di Torino.
E’ della stagione 1998-99 la loro collaborazione con Enzo Moscato, per lo spettacolo
“Arena Olimpia”, (prod. Vesuvio Teatro/ Q.P. Produzioni) dello stesso Moscato,
debutto al Festival Benevento Città Spettacolo.
Negli stessi anni cominciano varie partecipazioni a programmi radio (Le stanze della
musica – Radiotre; In aria – Radiodue; ecc.) e in televisione (Maurizio Costanzo
Show, Buona Domenica – Canale 5; Come si ride all’ombra del Vesuvio – Raitre;
Convenscion a colori –Raidue, ecc.).
Nel 2001 debuttano al Festival delle Colline Torinesi con “Medea Marturano”,
(prod. Associazione Virtuosi di San Martino) (testo di Roberto Del Gaudio, musica di
Federico Odling), opera che frutta ai Virtuosi il Premio Nazionale della Critica di
Teatro 2001, premio loro conferito per la loro attività di ricerca musicale e teatrale. Il
testo di Medea Marturano è per altro pubblicato nella collana di Teatro, presso
Editore Guida Napoli.
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Nel 2002 debuttano al Teatro Nuovo di Napoli con “Vade retrò”, (prod. Ass.
Virtuosi di San Martino) spettacolo dedicato ai fasti dell’avanspettacolo, con testi e
musica originali.
Nell’anno 2003, debuttano con “Tintarella di sale”, (prod. Ente Teatro Cronaca) a
Napoli, Teatro Nuovo, testi e musica originali, regia di Francesco Saponaro.
Nel 2004 cominciano a lavorare al loro primo cd in studio.
Nel 2005 esce il loro cd “Carogne”, Bideri Editore, distribuito dalla Lucky Planet.
Inizia il tour legato al cd, che li vede impegnati per tutto il 2006.
Nel 2007 debuttano al T.I.N. di Napoli con “5 in condotta”, (prod. Ass. Virtuosi di
San Martino) con testo di Del Gaudio e musica di Odling. Nello stesso anno sono
all’Auditorium di Roma per “5 in condotta” e per “Napoli sopra e sotto”. Prtecipano
alla trasmissione televisiva RAI “ Per un pugno di libri”, condotta da Neri Marcorè.
Tour legato al nuovo spettacolo.
Nel 2008 proseguono le repliche di “5 in condotta” e di “Napoli sopra e sotto”.
Nel 2009 sono in sala per la registrazione del cd “5 in condotta”. Scrivono nel
frattempo “La Repubblica di Salotto”, (prod. Nuovo Teatro Nuovo, Napoli) che
debutta al Teatro Nuovo di Napoli in dicembre.
Nel 2010/2011, ripropongono Nel Nome di Ciccio (prod. Ente Teatro Cronaca).
Nel 2012, ripropongono La Repubblica di Salotto e Nel Nome di Ciccio (prod.
Suoni&Scene, Napoli).
Nel 2012/2013, partecipano a “Tutti con me”, (prod. Suoni&Scene, Napoli), regia
Claudio Insegno.
Nel 2013/2014 rilevano la direzione artistica del Teatro Nuovo Sancarluccio,
producono e mettono in scena “Capitoni coraggiosi” (di Del Gaudio/Odling), e
“Rottami” (di Del Gaudio Odling).
Nel 2014 vincono il Premio Ciampi. Inoltre dirigono con Francesco Durante la
sezione musicale del Festival delle Generazioni, Firenze, Roma. Debutto alla Sala
Assoli di Napoli di una riedizione de La Repubblica di Salotto.
Nel 2015 dirigono il Festival della Letteratura di Salerno, sezione Musica, con lo
stesso Durante.
I Virtuosi di San Martino si propongono di far sprofondare nella loro formula a
cavallo tra teatro e musica, divisa tra avanspettacolo e opera, formula che occhieggia
e talvolta sbeffeggia la musica “colta” nella sua riduzione a luogo comune. Si
propongono inoltre di introdurre nel teatro quanto manca ai concerti e nei concerti
quanto manca della ritualità del teatro.
Alcune delle loro canzoni (‘O cineasta napulitano, So’tribbale, Il calipso del
vegetariano, Alzati e cammina, Auguri per la macchina nuova, ed altre) sono ormai
dei veri e propri piccoli cult per il loro pubblico. Del resto è proprio la forma canzone
che i Virtuosi hanno prediletto per molti anni, e che ancora prediligono, essendo essa
quella maggiormente legata –a loro giudizio- alle modalità di fruizione del pubblico
dei nostri tempi. Inoltre i Virtuosi hanno reintrodotto un uso “tragico” del coro,
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rifacendosi sia ai poeti del grande teatro greco, sia all’opera lirica, sia però anche ai
Beatles, a Zappa e ad altri.
Essi hanno la pretesa di avere inaugurato un vero e proprio stile, fondato sullo
sprofondamento, e quindi sul superamento, dei “generi”, ritenendo che il teatro sia
uno e che soprattutto la musica sia una. Tuttavia al termine contaminazione, che pure
tanti critici hanno associato alle loro performances, essi prediligono il concetto di
Teatro-Musica Frankenstein, di un teatro musicale cioè che smembri corpi di
cadaveri (musicali e teatrali, appunto) per ricomporre una macchina a tratti
mostruosa, a tratti comica.
I Virtuosi di San Martino sono:
Roberto Del Gaudio, voce
Antonio Gambardella, violino
Federico Odling, violoncello
Vittorio Ricciardi, flauto
Dario Vannini, chitarra
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