26/03/2014 L’infezione da West Nile Virus Le encefalomieliti infettive virali equine • Gruppo di infezioni virali accomunate dalla capacità dei rispettivi agenti eziologici di sostenere delle encefaliti • ARBOvirus – ARthropode BOrne Virus • Alcune di esse sono delle zoonosi Attualmente si riconoscono diverse encefaliti: – Eastern Equine Encephalomyelitis (EEE) – Western Equine Encephalomyelitis (WEE) – Venezuelan Equine Encephalomyelitis (VEE) 1 26/03/2014 • Nel siero-complex dell’Encefalite Giapponese sono compresi i seguenti virus: Japanese encephalitis (JE) West Nile fever (WNF) Murray Valley encephalitis (MVE) St. Louis encephalitis (SLE) Kunjin (KUN) Usutu (USU) Koutango (KOU) Cacipacore (CPC) Alfuy (ALF) Yaounde (YAO) virus Le encefaliti da Alphavirus • Malattie infettive del cavallo non contagiose caratterizzate da andamento acuto, da sintomi nervosi e da esito generalmente infausto • Sono sostenute da virus appartenenti alla fam. Togaviridae gen. Alphavirus • Segnalate solo in America EPIDEMIOLOGIA • Le principali specie recettive sono il cavallo e l’uomo • Cavallo – EEE 70-90% - WEE 10-50% - VEE 20% • Uomo – EEE e WEE meno patogeni • Malattie stagionali • La trasmissione si realizza tramite la puntura di insetti: – Aedes e Culex: EEE, WEE, VEE – Anopheles, Mansonia: VEE 2 26/03/2014 Sintomatologia • Periodo d’incubazione 1-3 settimane • Febbre elevata • Disturbi neurologici • Morte in qualche giorno • Gli animali guariti possono essere portatori di invalidità permanenti • Nell’uomo la malattia è caratterizzata febbre, convulsioni, vomito, sonnolenza e coma WEST NILE DISEASE • Malattia infettiva ad eziologia virale del cavallo e dell’uomo presente nel bacino del mediterraneo • I volatili sono considerati i serbatoi dell’infezione CENNI STORICI West Nile virus : isolato per la prima volta nel 1937 nel distretto di West Nile, Uganda, da una donna con sintomatologia febbrile. Nel 1956 in Egitto e nel 1960 in Israele, segnalata l’infezione nel cavallo; nel 1963, sempre in Egitto, Schmidt e El Mansoury isolano il virus da una giumenta con disturbi a livello del sistema nervoso. In Europa primo focolaio in Camargue nel 1962. Dagli anni ‘60 casi sporadici e gravi epidemie sia nell’uomo sia nel cavallo, in Africa, Europa e Medio Oriente. Dalla metà degli anni ’90 incremento del numero di epidemie e aumento della gravità della sintomatologia Nel 1999 focolai a New York, e dal 2003: considerata malattia endemica negli USA; ha raggiunto il Canada e il Sud America. 3 26/03/2014 EZIOLOGIA • WNV appartiene alla fam. Flaviviridae gen. Flavivirus • Diametro 50 nm • Provvisto di envelope: proteina E eM • Singola catena RNA monocatenario a polarità positiva • Proteina E: assemblaggio, recettore, anticorpi neutralizzanti • Replicano in cellule di insetto, uccello e mammifero 65,625x EZIOLOGIA Virione M prM Nucleocapside E = responsabile della produzione degli anticorpi protettivi 4 26/03/2014 EZIOLOGIA (Lelli et al. 2008) Ciclo di trasmissione del West Nile Virus AMPLIFICAZIONE 5 26/03/2014 I VETTORI Cx. pipiens probabilmente coinvolta nel focolaio di Cerbaie-Fucecchio del 1998. 6 26/03/2014 I VETTORI E L’AMPLIFICAZIONE VIRALE Nelle zanzare si ha trasmissione verticale del virus che permette: - di aumentare la percentuale di amplificazione virale - di trasmettere il virus da una generazione all’altra senza che avvenga il pasto di sangue (vertebrato viremico) EPIDEMIOLOGIA • WNV infetta numerose specie di animali • Gli uccelli sono considerati serbatoi: Passeriformi, Ciconiformi, Anseriformi, Columbiformi, ……Galliformi • Gli uomini e i cavalli sono ospiti a fondo cieco • Mammiferi recettivi: suino, asino, mulo, ovino, cane, bovino, lemure, ratti, criceti, ecc. 7 26/03/2014 MALATTIA NEL CAVALLO • Asintomatica (90%) • Sintomi: letargia, debolezza del treno posteriore, incoordinazione, convulsioni, paralisi, morte • ASSENZA DI FEBBRE MALATTIA NELL’UOMO Nelle aree endemiche il 20% dei soggetti colpiti mostra sintomi clinici simil-influenzali: • febbre • mal di testa • mal di gola • dolorabilità muscolare e articolare • congiuntivite • rash cutanei • linfoadenopatia • dolori addominali • vomito Circa l’1-5% dei soggetti colpiti può sviluppare segni neurologici gravi conseguenti a meningite, encefalite, meningoencefalite. 8 26/03/2014 Sintomi osservati in soggetti ospedalizzati ed infetti con West Nile Virus a New York nel 1999 Febbre Debolezza Nausea 90% 56% 53% Vomito Mal di testa Alterato status mentale Diarrea Linfoadenopatia 51% 47% 46% 27% 2% LETALITA’ Equidi Le percentuali di letalità negli equidi sono state stimate in America pari al 38,3%; in Italia, durante l’epidemia del 1998, pari al 42% e nel 2008 è stata del 6%, variabile tra 0% e 28,6% a seconda delle province interessate. Uomo Sulla base dei dati raccolti sull’uomo, negli Stati Uniti fra il 1999 ed il 2002, la letalità riscontrata è stata del 6,1%, a fronte di una percentuale del 21% di soggetti con sintomatologia clinica. I focolai italiani del 1998 • • • • • • 1998: tre focolai in Val di Nievole Animali colpiti: 14 Deceduti: 6 Guariti: 8 Decorso: una settimana Ceppo isolato: simile al ceppo Senegal (lineage 1 clade A) 9 26/03/2014 Possibile vie di entrata di West Nile Virus in territori indenni - introduzione accidentale del virus attraverso gli uccelli migratori - durante lo svernamento in Africa gli uccelli possono infettarsi e, nei mesi di aprile-maggio, trasportare il virus verso Nord in Europa I focolai italiani del 2008 • • • • • • • 2008: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto Animali colpiti: 32 Deceduti: 5 Guariti: 27 Volatili: no letalità significativa 9 casi nell’uomo di cui 4 con sintomi nervosi RNA di WND in gazze, cornacchie e piccioni • Nuovi focolai nel 2009 I focolai italiani del 2010 • Sicilia: Trapani (area all’epoca non sottoposta a sorveglianza) • 42 focolai • Animali con sintomi neurologici: 7 • Deceduti: 1 • Molise: 7 focolai di infezione 10 26/03/2014 Diagnosi • Dati clinici ed epidemiologici • Isolamento o/e identificazione del virus • Sierologia SOSPETTO DI WND In caso di sospetto il servizio veterinario dell’Azienda USL provvede ad informare l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio e il Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l'accertamento delle malattie esotiche degli animali (CESME) CAMPIONI DA PRELEVARE ED INVIARE AL CESME Equidi Animale vivo: • sangue intero in EDTA, • sangue intero senza anticoagulante per la ricerca di anticorpi specifici. Animale morto: • encefalo e midollo spinale, • cuore, • fegato. 11 26/03/2014 CAMPIONI DA PRELEVARE ED INVIARE AL CESME Uccelli Animale vivo: • sangue intero in EDTA, • sangue intero senza anticoagulante per la ricerca di anticorpi specifici, • tamponi oro-faringei e cloacali Animale morto: • cervello, • cuore, • fegato, • rene Test Sierologici *A causa dell’esistenza di altri arbovirus sierologicamente correlati, i risultati positivi di un test sierologico che utilizza antigeni derivanti da un singolo arbovirus possono essere errati *Sono indispensabili i test di Cross-neutralizzazione che utilizzano un pool di virus correlati *E’ importante definire se degli anticorpi rivolti verso St. Louis encephalitis virus non sono il risultato di un’infezione di West Nile virus, o viceversa, in aree dove si riscontrano ambedue i virus 12 26/03/2014 Nested RT-PCR Stessi organi e tessuti impiegati per l’isolamento Estrazione dell’RNA virale RT-PCR Nested RT-PCR: frammento di 248 bp del gene codificante per la glicoproteina E…..sequenziamento Profilassi vaccinale nel cavallo • vaccino intero inattivato • vaccino vivo ricombinante che sfrutta come vettore un Canaripox virus; • vaccino a DNA destinato agli animali in USA. Il vaccino non contiene il virus intero, ma geni codificanti per due proteine del WNV; 13 26/03/2014 (Lelli et al. 2008) West Nile Virus - Sorveglianza °Registrazione degli uccelli selvatici morti °Controllo degli uccelli selvatici vivi e morti (in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) 14 26/03/2014 Controllo degli insetti Interventi sull’habitat Adulticidi - Larvicidi PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI • Decreto Dirigenziale del 15 settembre 2009. Procedure operative di intervento e flussi informativi nell'ambito del Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease). (GU n. 229 del 2-10-2009 ) • Ordinanza 5 novembre 2008 West Nile Disease – Notifica alla Commissione Europea e all’OIE - Piano di sorveglianza straordinaria • Decreto Ministeriale del 29 novembre 2007. Approvazione del Piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease) • Circolare del Ministero della Salute n. 3 del 08/05/2003 recante raccomandazioni per la sicurezza del trasporto di materiali infettivi e di campioni diagnostici • Circolare del Ministero della Salute del 18/09/2002 sull’infezione da West Nile fever-modulo di invio campione. Ulteriori informazioni • http://www.cdc.gov • http://www.dhs.co.la.us 15