CENTRO DI RICERCA PER LE POLITICHE DELL’INNOVAZIONE LA TECNOLOGIA RFID NEL SETTORE FARMACEUTICO di Alessandra Rollo Gennaio 2009 © CERPI – www.cerpi.it CERPI – Centro di Ricerca per le Politiche dell’Innovazione Il CERPI è un centro di ricerca del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, nato nel 2005. Sui temi dell’innovazione, e soprattutto sullo sviluppo di politiche per l’innovazione, il CERPI intende dare un contributo di idee e di progetti, con una contestualizzazione alla specifica realtà nazionale e regionale italiana. Obiettivi del CERPI sono: contribuire ad elaborare nuovi approcci concettuali e nuovi paradigmi di policy per l’innovazione nell’economia globale della conoscenza; sviluppare nuovi strumenti di politica dell’innovazione e della competitività, con particolare riferimento al contesto nazionale e regionale italiano; realizzare progetti di ricerca e progetti pilota in rete con altri centri di ricerca, con imprese e con istituzioni di governo. © CERPI 2009 Le informazioni contenute in questo documento sono proprietà intellettuale del CERPI. Per informazioni sulla copia, la trasmissione e l’utilizzo scrivere a: [email protected] © CERPI – www.cerpi.it CERPI – Università del Salento 1 RFID E FARMACEUTICO Il numero di applicazione RFID nel settore farmaceutico è in crescita. I sistemi RFID nell’industria farmaceutica migliorano la tracciabilità dei farmaci dalla produzione al bancone delle farmacie, e rendono più trasparente ed efficiente il controllo della catena produttiva e di distribuzione dei farmaci. La tecnologia Rfid permette ai fornitori farmaceutici di evitare la perdita economica dovuta alla contraffazione dei farmaci, processi di logistica trasparenti, inventario automatico, prova della continuità della catena del freddo, pianificazione efficiente della produzione e miglioramento della gestione dei ritorni. È possibile usare tag RFID come informatizzazione del concetto di bollino per la tracciabilità dei farmaco imposto dal ministero della Salute 1 con l’obiettivo di migliorare le operazioni di distribuzione, limitando sprechi e aumentando il controllo sulla filiera. Da uno studio condotto a livello mondiale dalla World Health Organization è emerso che in la contraffazione delle preparazioni farmaceutiche è circa il 5-8%, con punte del 20-40 % in alcuni Paesi come Argentina, Colombia, Messico o in Africa. Questo si traduce per le compagnie farmaceutiche in una perdita annuale di oltre 40 miliardi di dollari, oltre ad essere molto pericoloso per la salute delle persone e a causare diverse centinaia di migliaia di morti ogni anno. Grazie all’adozione della tecnologia Rfid può diventare molto più complicato per i farmaci contraffatti raggiungere i canali di vendita: l’RFID potrebbe essere considerato come un “pedigree” elettronico alle confezioni dei farmaci, per evitarne la contraffazione. I tag associati al prodotto lo identificano univocamente a livello di confezione, macroimballo e pallet producendo una sorta di certificato di garanzia che ne riporta tutte le caratteristiche: dalla quantità di principio attivo e dal numero di lotto allo stabilimento di produzione, alla data di scadenza, al dosaggio, ecc. Diverse compagnie farmaceutiche in tutto il mondo sono impegnate nella sperimentazione della tecnologia RFID per la tracciabilità di pallet, confezioni e flaconi per la prevenzione della contraffazione. Altra problematica che riguarda i farmaci è il controllo della temperatura. In particolare, per alcuni farmaci, come ad esempio l’insulina, devono essere mantenuti in ambienti a bassa temperatura. Risulta quindi strategicamente rilevante monitorare la continuità della catena del freddo. Cioè è possibile grazie a tag dotati di sensori di temperatura e attuatori (con funzioni di allarme) che sono in grado di registrare ogni variazione di temperatura e segnalarla in real-time sfruttando ad esempio connessioni Internet. Il grafico seguente, riportato sul report “RFID Enables Sensory Network Strategies to Transform Industries” pubblicato da Gartner nell’Ottobre del 2005 mette in evidenza come già 3 anni fa 1 Il Decreto Ministeriale del 2 agosto 2001 impone l’obbligo di applicazione sulle confezioni dei farmaci del nuovo bollino farmaceutico, quello con doppio codice a barre e numerazione progressiva che oggi possiamo vedere su qualsiasi confezione; la legge n.39 del 1° marzo 2002 ha portato all’istituzione di una banca dati presso il Ministero della salute; il Decreto del 15 luglio 2004, formalmente avviato nel Gennaio 2005, impone il monitoraggio delle confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo. © CERPI – www.cerpi.it 3 CERPI – Università del Salento erano state identificate chiaramente le potenziali opportunità offerte dall’applicazione della tecnologia RFID in ambito farmaceutico. Figura 1: RFID Opportunities in Pharmaceutical Manufacturing2 Fonte: Gartner (August 2005) Numerosi sono i progetti sperimentali di applicazioni RFID in ambito medico-sanitario. Applicando un tag su un farmaco si potrebbe ad esempio migliorare la qualità dei dati clinici e ridurre drasticamente la durata della sintesi e della sperimentazione di nuovi farmaci. Ad oggi i test clinici non possono raccogliere dati accurati sull’assunzione giornaliera di farmaci da parte dei pazienti e di connettere questi dati agli effetti sul loro stato di salute. Inserendo dei tag nei blister delle confezioni dei farmaci, è possibile registrare ogni volta se la confezione è stata aperta, prevenendo quindi le conseguenze dovute al fatto che il paziente non assume 2 Per approfondimenti consultare: http://www.sun.com/solutions/documents/case-studies/tr_rfid_enables_cc.pdf © CERPI – www.cerpi.it 4 CERPI – Università del Salento correttamente i farmaci. I sistemi RFID consentirebbero si ricercatori di avere un quadro completo sull’evoluzione e i rischi delle malattie e sull’efficacia dei farmaci. Inoltre tag RFID potrebbero essere inseriti nelle confezioni di medicinali per consentire ai non vedenti di leggere le indicazioni sui dosaggi e sulle modalità di assunzione grazie a una tecnica di conversione vocale. Infine, la tecnologia RFID permette alle farmacie e alle case farmaceutiche di gestire i ritorni, ad esempio i farmaci scaduti rimasti invenduti o le confezioni difettate o danneggiate. Questa applicazione viene comunemente definita come logistica di ritorno o “reverse logistics”. Anziché rimuovere dagli scaffali ogni confezione del prodotto, i tag consentiranno ai rivenditori o ai farmacisti di identificare quali confezioni appartengono al lotto interessato e rimuovere solo quelle sospette. 1.1 ALCUNE APPLICAZIONI E SOLUZIONI • IBM ha sviluppato sistemi basati sull’utilizzo di tag per il track & trace dei prodotti farmaceutici in grado di ridurre le discrepanze in sede di inventario, di aumentare la velocità di risposta alle esigenze di mercato ma soprattutto di rendere più sicura la supply chain. Proprio in questi giorni, Ibm ha rilasciato una nuova versione di InfoSphere Traceability Server3, un software che consente di utilizzare i dati derivati da sensori, come etichette Rfid (di identificazione a radiofrequenza) e codici a barre, per raccogliere e condividere informazioni sugli articoli man mano che si spostano lungo la catena di fornitura. Si tratta di un software che permette di associare le funzioni della business intelligence a un software di condivisione delle informazioni conforme allo standards Epcis (Electronic Product Code Information Sharing). • Sun e SupplyScape 4 già nel 2004 hanno sviluppato una soluzione congiunta che si chiama Pharmaceutical Anti-Counterfeir Rfid Package. Si tratta di un pacchetto applicativo destinato all'anti-contraffazione in ambito farmaceutico che fa leva sull'abbinamento delle tecnologie verticali per la gestione della supply chain dell'industria farmaceutica di SupplyScape con quelle di infrastruttura Java di Sun. • Siemens Business Services5 insieme a Limmatdruck/Zeiler, azienda specializzata negli imballaggi e unico fornitore per Roche, è in grado di offrire una soluzione completa per l'industria farmaceutica: dalla consulenza, all’integrazione IT, fino alla fornitura di dispositivi di lettura RFID e all’imballaggio integrato con i chip. I chip RFID sono forniti dalla divisione Automation & Drives di Siemens e sono applicati all'imballaggio esterno o sul 3 Per approfondimenti consultare: http://www-01.ibm.com/software/data/infosphere/traceability-server/ . Disponibile anche un case study. 4 Fonte: http://www.lineaedp.it/01NET/HP/0,1254,1_ART_49231,00.html?lw=10001 5 Per approfondimenti consultare: http://www.siemenspress.com/pressroom/press_scheda.cfm?ID=816 © CERPI – www.cerpi.it 5 CERPI – Università del Salento singolo prodotto, cioè direttamente sulle ampolle o sulle siringhe, in base al valore delle medicine. • DHL, parte del gruppo Deutsche Post World Net, ha sviluppato una nuova applicazione che permettere un monitoraggio più agevole e puntuale della temperatura dei medicinali durante tutte le fase del trasporto. Attraverso speciali tag che controllano e documentano costantemente la temperatura della merce durante tutte le fasi del trasporto, è possibile rendere tali informazioni disponibili ad ogni punto di lettura, in modo che chi spedisce, ma anche chi riceve e chi è preposte al controllo dei flussi di merce, può in qualsiasi istante verificare le condizioni del prodotto e analizzare i livelli di temperatura a cui è stato conservato fino a qual momento. Il nuovo tag Rfid è stato sviluppato da DHL in stretta collaborazione con IBM, Intel, Philips, SAP e con il contributo dell’industria farmaceutica. Nel 2007, a seguito di un periodo di test, è stato utilizzato con successo nella spedizione di materiale diagnostico e vaccini per via marittima. • Pfizer ha dotato di tag le confezioni di Viagra6, uno dei farmaci più contraffatti al mondo, con circa 2,5 milioni di pillole fasulle commercializzate clandestinamente ogni mese e acquistabili anche via internet. 6 Per approfondimenti consultare: http://www.pfizer.com/products/counterfeit_and_importation/counterfeit_importation.jsp © CERPI – www.cerpi.it 6