LA PRIMA GUERRA DEI CENTO ANNI
E LA FIGURA DI ELEONORA D’AQUITANIA
La storia di Francia e Inghilterra a partire dall’anno mille si intreccia in modo così stretto che le due nazioni saranno
impegnate per almeno tre secoli in una serie di lunghi scontri denominati guerre dei Cento anni.
Premessa fu l’ambigua situazione che si venne a creare con la nascita del Regno d’Inghilterra ad opera di Guglielmo il
Conquistatore che divenne re d’Inghilterra ma era anche vassallo del re di Francia in quanto duca di Normandia e
Bretagna.
I territori inglesi sul suolo francese, però, non rimasero solo questi possedimenti normanni, ma proprio con Eleonora
d’Aquitania, si ingrandirono sempre di più. Quella che chiamiamo Francia, nel Basso Medioevo, difatti, fu davvero un
territorio esiguo se paragonato a quello attuale.
Se analizziamo la carta e seguiamo le vicende di Eleonora e dei suoi figli, vedremo la prima guerra dei Cento anni e la
progressiva “riscossa” francese contro gli inglesi.
Figlia primogenita del Duca Guglielmo X il Tolosano e di Aénor di Chatellerault, Eleonora nacque a Bordeaux nel 1122
e fu allevata alla corte d’Aquitania. Ricevette l’educazione di una giovane nobile del suo tempo, imparò a leggere e
scrivere in latino, studiò la musica, la matematica e la letteratura dell’epoca, inoltre imparò a cavalcare e a partecipare
alla caccia.
Nel 1130, bambina di circa 8 anni,
divenne l’erede dei ducati d’Aquitania e
Guascogna, uno dei più importanti
domini del regno di Francia, per la morte
del fratello, Guglielmo l’Ardito. Nel 1137,
durante un pellegrinaggio a San Giacomo
di Compostela, il padre Guglielmo X
morì, gli successe Eleonora nei titoli di
duchessa d’Aquitania e di Guascogna e
contessa di Poitiers. Prima di morire
Guglielmo propose al re di Francia Luigi
VI di far sposare i loro due legittimi eredi:
Eleonora e il futuro re di Francia Luigi
VII. Il matrimonio tra Eleonora e Luigi
VII di Francia fu celebrato il 25 luglio
1137 a Bordeaux.
Di spirito libero e vivace, la regina non è
ben accettata alla corte di Francia; ella è
criticata per la sua condotta e, soprattutto,
per l’influenza che esercita sul re. Attratta
dalle prediche di Bernardo di Chiaravalle,
Eleonora spinge Luigi a partecipare alla
Seconda
crociata
e
decide
di
accompagnare il marito in Terra Santa
come pellegrina.
Eleonora venne accusata di essere
responsabile, con la sua sconveniente
condotta, della mancata conquista di
Damasco e del complessivo esito negativo
della crociata. I due coniugi si
riconciliarono per un breve periodo grazie
a Papa Eugenio III, ma nel 1152 venne
annullato il loro vincolo matrimoniale per
consanguineità, in quanto ambedue
discendevano da Roberto II di Francia, ma
soprattutto perché Eleonora iniziò una
relazione con il re di Inghilterra, Enrico il
Plantageneto. Tale relazione fu non solo
motivo di scandalo ma di grande
preoccupazione in Francia perché con la
sua cospicua dote, Eleonora rende il
secondo marito padrone di gran parte della
Francia, consentendogli di insediarsi sul
trono inglese nel 1154 col nome di Enrico
II, mentre Eleonora diviene regina
d’Inghilterra.
Nella carta: l’Inghilterra e i suoi domini
sul continente nei secoli XII-XIII.
A parte la prole femminile di primo letto, Eleonora mise al mondo otto figli, tra i quali vanno ricordati
Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terre. Tuttavia, l’infedele Enrico II predilesse, riconobbe ed
allevò a Westminster il figlio naturale Goffredo di York. La vita privata e politica della coppia fu segnata da
varie traversie: il rifiuto dell’Aquitania a sottostare all’autorità di Enrico; il fallimento dei tentativi di
acquisire la Contea di Tolosa; il contrasto del re con il Cancelliere, poi Arcivescovo di Canterbury, Thomas
Beckett, assassinato nella cattedrale nel 1160; il conseguente interdetto scagliato dal Papa sull’Inghilterra e
l’isolamento della corona inglese dal contesto internazionale; la scandalosa relazione del re con Rosamund
Clifford.
Nel 1173 il figlio secondogenito, erede al trono, si ribella nei confronti del padre. Eleonora spinge i giovani
figli a unirsi al fratello maggiore contro il padre; poi induce i suoi vassalli aquitani e guasconi ad unirsi ai
suoi figli. Mentre il re è in viaggio per raggiungere Parigi, dove erano i figli, Eleonora viene arrestata
(aprile 1173) e inviata al re Enrico a Rouen; rimane in carcere per circa 15 anni, durante i quali viene
separata dai figli, specialmente da Riccardo. Messa in libertà sorvegliata, alla fine del 1183, Eleonora trama
per garantire la successione al prediletto Riccardo, ma la questione ereditaria si complica per la presenza di
un nuovo candidato alla successione. La contrapposizione padre/figlio coinvolge ancora la corona francese e
scatena la guerra. La questione si risolve solo il 6 luglio del 1189 con la morte di Enrico II e la successiva
ascesa al trono di Riccardo.
Nel 1190 Eleonora si prodiga nel raccogliere fondi utili alla terza crociata e assume la reggenza del regno al
momento della partenza di Riccardo. Conclusa la crociata, Riccardo rientra in Inghilterra e spodesta
l’usurpatore Giovanni col quale si riconcilia su pressione materna. Tuttavia, quando Riccardo muore nel
1199 il trono inglese viene comunque assegnato a Giovanni Senza Terre.
Da allora in poi, l’anziana Eleonora dovette affrontare altre drammatiche vicende: mentre si recava in
Spagna nel 1199 fu catturata da un sostenitore di un pretendente al trono. Una volta liberata, mentre rientrava
in Francia venne assassinato il guerriero francese che la scortava: ciò la sconvolse al punto da indurla a
ritirarsi nell’abbazia di Fontevrault, dove più tardi (1203) prese il velo e si spense (1 aprile 1204) dopo
aver dato sepoltura a ben otto dei suoi dieci figli e dopo una vita intensa e lunga. Sia Eleonora sia Riccardo
Cuor di Leone sono sepolti nell’abbazia.
Rimasto solo al potere, Giovanni non seppe tutelare i possedimenti della madre in Francia e difatti si meritò
l’appellativo di Giovanni Senza Terra: perse tutti i domini con la battaglia di Bouvines nel 1214, sconfitto
dal nuovo re di Francia Filippo Augusto che si impegnò per rafforzare ed espandere la monarchia francese,
aiutato dal pontefice Innocenzo III e dal futuro imperatore Federico II.
Il nome di Eleonora fu spesso accompagnato dalla definizione di donna scandalo ma anche di leggendaria
protagonista del secolo. In realtà ella fu un’irriducibile anticonformista, ostile al Clero e ad ogni sorta di
bigottismo ipocrita; abile diplomatica; regina illuminata e rispettosa delle esigenze dei sudditi; raffinata,
affascinante e sensibile mecenate. Infatti, in Francia Eleonora tenne corte a Poitiers circondandosi di artisti e
trovatori e contribuendo a far diffondere e conoscere le tematiche dell’amor cortese nel nord della Francia e
in Inghilterra, proteggendo autori come Bernard De Ventadour e Chrètien de Troyes; per questo Eleonora
d’Aquitania viene chiamata anche la regina dei trovatori.