Rabbia
introduzione
• Encefalomielite infettiva virale
acuta
• zoonosi ad alta letalità
– 50-70 mila persone muoiono ogni anno
• colpisce quasi tutti i vertebrati
– abitualmente cane e altri carnivori
• notevole plasticità del virus
– variabilità di serbatoi e di cicli
Rabbia
introduzione
• trasmessa molto spesso con il
morso
• 10 milioni di persone ricevono la
vaccinazione post esposizione ogni
anno
• si caratterizza con
– eccitabilità, aggressività, paralisi,
ipersalivazione, convulsioni, coma e
morte
Rabbia
eziologia classificazione
• Fam. Rhabdoviridae gen. Lyssavirus
– dal 1956 sono stati isolati ceppi con
differenze
– sono stati identificati 7 genotipi
• RabV 1
– virus strada, diffusione mondiale, virus
Pasteur, da carnivori domestici e selvatici
• LABV 2 Lagos bat virus, Nigeria
– isolato da pipistrelli frugivori
• MOKV 3, Mokola,
Nigeria
– isolato da un toporagno
Rabbia
eziologia classificazione
• 4 DUVV,Duvenhage isolato da un cervello
di uomo in Sud Africa
• 5 EBLV-1 European bat virus, isolato da
Epseticus serotinus in Nord Europa
• 6 EBLV-2 isolato da un uomo in Finlandia e
da pipistrelli del gen. Myotis in Ucraina
• 7 ABL Australian Bat Lyssavirus da pipistrelli
insettivori e frugivori
• VIRUS IN ATTESA DI CLASSIFICAZIONE
• Aravan virus e Khujand virus da pipistrelli in Asia centrale
• Irkut virus da pipistrelli in Siberia
• West Caucasian virus in area caucasica
Rabbia
eziologia morfologia
• RNA a singola elica, simmetria
elicoidale con 30-35 spire, 12 mila
nucleotidi bp
• Dimensioni 75 X 180 nm
• RNA associato ad una nucleoproteina
N, resistente alla putrefazione
• Presenza di envelope lipoproteico
Rabbia
eziologia morfologia
Rabbia
eziologia struttura
• G glicoproteina
– con singoli pomelli sulla superficie del
virus, piantati sull’envelope
– proteina glicolisata, associata in forma
di trimero a formare i peplomeri
– recettori per la membrana dei neuroni
– stimola la risposta cellulo-mediata e
anticorpi neutralizzanti
– condiziona tropismo e patogenicità
Aspetto al microscopio elettronico
Rabbia
Resistenza
• sensibile ai detergenti, solventi di lipidi e
raggi UV
• nei processi putrefattivi non viene
distrutta la proteina N che viene messa in
evidenza con l’immunofluorescenza
• si conserva a lungo a -20°C
• circa 1 mese a 0°C
• liofilizzato per 5 anni
• sensibile a variazioni di pH
Rabbia
Disinfettanti
– sali quaternari di ammonio 0,25%
– saponi all’1%
– iodofori al 5-7%
– alla T di 56°C in 30 minuti
– formalina alla T di 100°C
in 2 minuti
Rabbia
eziologia coltivazione
• Embrione di pollo
vaccini avianizzati
– ceppo Flury, 136 passaggi in pulcini di 1 g
• 40-50 passaggi LEP (Low egg passage)
• 180 passaggi HEP (high egg passage)
• Virus fisso di Pasteur: 80 passaggi nel
coniglio
Rabbia
eziologia coltivazione
• topino neonato per via intracerebrale
• BHK 21 per la neutralizzazione dei foci
fluorescenti: ricerca degli anticorpi
• HCD (human cells diploid) per la coltivazione del
virus per vaccino umano
• Linea cellulare N2a, neuroblastoma del topo
Rabbia
diffusione geografica
• Presente in Europa
–Germania, Ungheria,
Polonia,Romania, Rep.Ceca,
Bielorussia, Russia,
Estonia, Lituania, Lettonia,
Slovacchia, Austria,
Slovenia, Croazia
Rabbia
diffusione geografica
• Presente nel continente Americano
sia nel ciclo urbano che in quello
silvestre con diverse specie
serbatoio
• Presente nei Paesi del terzo
mondo nel ciclo urbano, ma anche
silvestre
Rabbia
Rischio per l’Italia
• Rischio per l’Italia importazione
clandestina di cani da Paesi dell’Est
Europa
• Reintroduzione dalla Slovenia
• Dal 1977 al 2005 in Europa 278
casi nell’uomo di cui 35 di
importazione (2 in Italia)
Rabbia
epidemiologia ciclo silvestre
• In Europa la diffusione della rabbia è legata
alla volpe Vulpes vulpes
•
•
•
•
•
in funzione di
dinamica di popolazione
densità soglia > 0.25 - 1 / km2
HIPD 0.3 - 0.4 volpi / km2
fronte di avanzamento riduce la
popolazione di circa il 50%
• Andamento oscillatorio di 3-5 anni dove
è endemica a macchia di leopardo
Rabbia
epidemiologia ciclo silvestre
In funzione di
• comportamento sociale
• organizzazione territoriale, dispersal
• dieta molto flessibile: predatore
opportunista
• nicchia trofica e dispersione di fonti
alimentari
• speranza di vita della cucciolata in
base alla disponibilità di cibo
• frequenza degli incontri: riproduzione
Rabbia nei pipistrelli in Europa
• In Europa sono stati segnalati due
genotipi EBLV1 e EBLV2
• Nel 95% il serbatoio è Epseticus
serotinus
• Non si trasmette facilmente all’uomo: 4
casi sono stati segnalati in Nord Europa
(Ucraina, Russia, Finlandia, Scozia)
• Il virus nei pipistrelli è stato segnalato in
– Olanda, Danimarca, Germania, Polonia,
Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera,
Rep. Ceca, Slovacchia, Ucraina, Russia
RABBIA
patogenesi
• Penetrazione con saliva di animale
infetto
• con morso e/o soluzione di continuo
• bassa infettività necessita di un alto
titolo virale
• scarsa replicazione in placca neuro
muscolare, miociti, recettori muscolari e
tendinei
RABBIA
patogenesi
• Lungo la guaina di Schwan dei nervi
periferici
• Arriva ai neuroni spinali intervetebrali dove
replica
• Dopo da cellula a cellula
• lungo le radici dei nervi dorsali
• Avanza con una velocità di 5-10 cm/giorno
• SNC sostanza grigia, neuroni del corno di
Ammone, cellule del Purkinje dove replica
RABBIA
patogenesi
• Fase centrifuga:
centrifuga mediante la branca
mandibolare del trigemino arriva alle
ghiandole salivari dove replica raggiungendo
alti titoli
• Fase di diffusione a tutto il SNC causando
la sintomatologia tipica
• corteccia, lobi frontali, cervelletto, bulbo midollo
allungato
• Virus si lega a fosfolipidi, gangliosidi, sialati anche
al recettore P75 e molecola di adesione del neurone
RABBIA
patogenesi
• Paralisi discendente mediante i nervi
periferici
• Paralisi ascendente lungo il nervo dal
punto di ingresso
• escrezione con saliva: nel cane fino a
2-6 mesi in caso di guarigione clinica
Rilascio del virus da parte del neurone