1 2 © 2002,Valentino editore Via Quercia,63 80074 Casamicciola Terme (Na) www.valentinoeditore.it - e - mail: [email protected] Stampato presso Ischia Digital - Settembre 2002 Tutti i diritti sono riservati - vietata la riproduzione. Angelo Roberto Arcamone 3 LA POSTURA VALENTINO EDITORE ...Lo studio e la ricerca sono la base per l’operatore, ma il rispetto e l’amore verso il paziente da trattare sono altri presupposti indispensabili ai fini del successo terapeutico.... 4 Ai miei figli Erica, Alfredo e Marco Prefazione Sono vent’anni che mi occupo di ginnastica medica e riabilitazione presso il mio centro sito in Casamicciola T. - via Castanito ,15 -centro nato allora per la volonta’di mio padre di vedermi impegnato in un’ attivita’ che a me tanto interessava. Da allora l’impegno verso tale indirizzo e’cresciuto sempre di piu’ facendomi scoprire che piu’ studiavo piu’ scoprivo di saper poco di questa splendida scienza del corpo umano sia nella sua struttura che nel suo funzionamento. Ed ecco che dopo essermi diplomato I.s.e.f. ho iniziato a specializzarmi nel settore conseguendo titoli quali “ Cinesiologia correttiva e rieducativa “, la specializzazione polivalente per l’handicap ed infine la laurea in Scienze motorie conseguita presso la facolta’ di medicina e chirurgia dell’universita’ di Foggia .Questo volume nella prima parte tratta di come e’ costituito il corpo umano nella sua struttura ossea,articolare e muscolare mentre la seconda parte e’ rivolta ai movimenti che puo’ compiere. La terza parte parla delle alterazioni dell’eta’ evolutiva e di esempi di esercizi validi ai fini terapeutici e preventivi. Conclude una scheda tipo utilizzata per i pazienti in cura. Gli anni di esperienza mi hanno insegnato che lo studio e la ricerca sono la base del sapere per l’operatore pero’ aggiungerei che il rispetto e l’amore verso il paziente da trattare sono altri presupposti indispensabili ai fini del successo terapeutico. 5 6 Indice prefazione ………………………………………………………………………………………….....pag.5 L’APPARATO LOCOMOTORE...............................................................................pag.11 le leve meccaniche:le ossa………………………………………………………………………......pag.12 le articolazioni…………………………………………………………………………………........pag.13 l’elemento motore: i muscoli………………………………………………………………….........pag.14 piani ed assi………………………………………………………………………………........…...pag.15 OSTEOLOGIA………………………………………………………………………………...…...pag. 17 apparato scheletrico…………………………………………………………………………....…...pag.18 scheletro assile ………………………………………………………………………………..….....pag.18 colonna vertebrale................................................................................................pag.18 caratteristiche di alcune vertebre cervicali ………………..………………………………..…….pag.19 la gabbia toracica…………………………………………….……………………………….….....pag.20 scheletro del bacino ………………………………………………………………….……………..pag. 21 scheletro appendicolare…………………………………………….……………………….….…...pag.22 scheletro della spalla …………………………………………………….…………………...…....pag. 22 scheletro dell’arto superiore ………………………………………………..………………..…....pag.23 scheletro dell’arto inferiore …………………………………………………………………......…pag.24 curve della colonna vertebrale ……………………………………………….…………….......…pag.25 ARTROLOGIA…………………………………………………………………………………..….pag. 27 artrologia............................................................................................................pag.28 le diartrosi o articolazioni mobili……………………………………………………………....….pag.28 enartrosi…………………………………………………………………………………………...….pag.29 7 condilartrosi……………………………………………………………………………………....…..pag.29 trocleartrosi……………………………………………………………………………………..…....pag.30 trocoide……………………………………………………………………………………….......….pag.30 artrodia o articolazione piana ………………………………………………………………...…..pag.30 articolazione a sella ……………………………………………………………………………..….pag.31 sinartrosi o articolazioni fisse……………………………………………….........…………......pag.31 MIOLOGIA…………………………………………………………………………………….......pag.33 miologia............................................................................................................pag.34 i muscoli dello scheletro assile ………………………………………………………………..…...pag.35 i muscoli della spalla e dell’arto superiore …………………………………………………..……pag.39 i muscoli della cintura pelvica e dell’arto inferiore …………………...…………………………pag.40 8 I MOVIMENTI…………………………………………………………………...….......…..…...pag.43 movimenti del segmento cervicale …………………………………………………………..…….pag. 44 movimenti del rachide dorsale e della gabbia toracica …………………………………..…...…pag.45 movimenti del rachide lombare e della unita’ sacro iliaca ………….……………………..…...pag. 47 LE ALTERAZIONI DELL’ETA’EVOLUTIVA............................................................pag.49 le alterazioni morfo-funzionali dell’eta’ evolutiva …………...................……...………......pag.50 colonna vertebrale: piano sagittale …………………………………………………….………...pag. 51 aumento delle curve fisiologiche ……………………………………………………………….....pag.51 inversione delle curve fisiologiche…………………………………………………..………….....pag.53 estensione delle curve fisiologiche ……………………………………… ………...…………......pag.53 colonna vertebrale :piano frontale…………………………………………………..…………....pag.54 atteggiamento scoliotico o scoliosi posturale …………………………………..………………....pag.54 scoliosi statica o di compenso ………………………………………………………...……….…..pag.54 scoliosi idiopatica ………………………………………………………………….…………..…..pag.55 spalle ……………………………………………………………………………………….…...….pag.56 limitazione scapolo-omerale ………………………………………………………………..……..pag.56 spalle asimmetriche ………………………………………………………………………...…..... pag.56 spalle anteriorizzate ………………………………………………………………………..……...pag.56 scapole alate ………………………………………………………………………………...………pag.57 gabbia toracica ……………………………………………………………………………..………pag.58 torace asimmetrico ……..………………………………………………………………..…………pag.58 torace carenato …………………………………………………………………………….……….pag.58 torace infudibuliforme ………..………………………………………………………….………..pag.58 bacino e addome …………………………………………………………………………..………..pag.59 bacino anteroverso ……………………………………………………………………………......pag.59 bacino retroverso ……………….……..……………………………………………………...…..pag.59 arto inferiore ……………………………………………………………………………….…….…pag.60 ginocchio valgo ……………………………………………………………………………….....…pag.60 ginocchio varo………..………………………………………………………………………...…..pag.61 ginocchio recurvato e ginocchio flesso ……..……………………………………………..…….. pag.61 . piede abdotto e piede valgo piatto…… …………………………………………………………...pag.62 piede varo-addotto ……………………..…………………………………………………………..pag.63 GLI ESERCIZI …………………………………………………………………………………....pag.65 LA SCHEDA......................................................................................................pag.75 bibliografia…………………………………………………………………………………......…..pag.79 9 10 L’ APPARATO LOCOMOTORE 11 Le leve meccaniche: le ossa Le ossa costituiscono l’elemento passivo dell’ apparato locomotore : sono formate da minerali , calcio e da una proteina chiamata il collageno. Le ossa in base alla loro conformazione si suddividono in ossa lunghe ,brevi e piatte. Le ossa lunghe sono quelle in cui la lunghezza prevale sulle altre dimensioni come esempio possiamo citare gli arti .Le 12 ossa brevi sono quelle in cui le dimensioni esistenti si equivalgono possiamo mensionare come esempio il calcagno. Le ossa piatte sono caratterizzate dalla prevalenza della superficie rispetto alle altre e ne e’ di esempio la scapola .Nelle ossa lunghe osserviamo una diafasi o corpo e due epifisi distale e prossimale, fra le parti vi e’ presente la cartilagine di accrescimento che e’ interessata all’aumento dell’ altezza dell’osso detta metafisi . L’apparato locomotore si sposta per mezzo del lavoro muscolare e per l’interposizione delle articolazioni. lari non rivestite da cartilagine articolare; Articolazioni -liquido sinoviale che si trova tra due superfici Le articolazioni uniscono due leve ossee e permet- articolari per facilitare lo scorrimento e limitare tono una escursione spaziale dipendente dal tipo l’attrito ; meccanico della articolazione stessa .Le articolazioni -capsula articolare che avvolge a forma di manicotto oltre ad essere formate dai capi articolari presentano le due estremita’articolari . anche i seguenti elementi anatomici : -cartilagine che ricopre le superfici di scorrimento; -membrana sinoviale che ricopre le superfici artico- 13 L’elemento motore: i muscoli forme fibrose che sono le due proteine fondamentali I muscoli scheletrici sono capaci di convertire l’ener- scivolando gli uni sugli altri danno luogo al feno- gia chimica in lavoro meccanico .Essi sono costi- meno di accorciamento ed allungamento muscolare tuiti da un insieme di fibre muscolari avvolte in una .Durante una contrazione muscolare se non si ha membrana detta sarcolemma .Ogni fibra muscolare alcun movimento delle leve ossee interessate si ha e’ composta da lunghi filamenti disposti parallela- una contrazione detta isometrica , se invece durante mente gli uni agli altri :le miofibrille.Le miofibrille una contrazione muscolare si ha spostamento delle presentano delle striature che le dividono in bande leve ossee la contrazione e’detta isotonica. chiare e scure. Tra queste bande si trovano lunghe 14 del muscolo :la miosina e l’actina .Questi elementi - intorno all’asse verticale vengono effettuati i movi- Piani ed assi menti di rotazione eseguiti sul piano trasverso; Per rappresentare un corpo o una forza nello spazio - intorno all’asse orizzontale vengono effettuati i e’ importante parlare dei concetti di piani ed assi. movimenti di flesso-estensione eseguiti sul piano Il piano frontale scende in modo verticale difronte sagittale; dividendo il corpo in una parte anteriore e una - intorno all’asse antero-posteriore vengono effettuati posteriore . i movimenti di abduzione. adduzione eseguiti sul Il piano sagittale scende perpendicolarmente al piano piano frontale. frontale dividendo il corpo in una parte destra e una parte sinistra.Il piano trasverso e’ parallelo al suolo con decorso orizzontale divide il corpo in una parte superiore e una inferiore. Questi due piani intersecandosi danno origine agli assi ortogonali intorno ai quali si eseguono i movimenti articolari . L’intersezione del piano frontale con il piano sagittale ci da l’asse verticale e longitudinale ; L’intersezione del piano frontale con il piano trasverso ci da l’asse orizzontale ; L’intersezione del piano sagittale con il piano trasverso ci da l’asse antero-posteriore; 15 16 OSTEOLOGIA 17 in numero di 5, sacrali in numero di 5, coccigee Apparato scheletrico in numero di 4. Le vertebre cervicali, toraciche e L’apparato scheletrico e’ composto da uno scheletro lombari sono sovrapposte ma indipendenti l’una assile (tronco) e da uno scheletro appendicolare (arti dall’ altra, le sacrali invece nell’ adulto risultano superiori e inferiori ). Lo scheletro appendicolare e’ saldate tra loro e costituiscono l’osso sacro . Anche unito a quello assile mediante la cintura della spalla le coccigee risultano saldate fra loro e sono atrofiche per gli arti superiori e la cintura pelvica per gli arti nella specie umana . inferiori .Lo scheletro assile e’ costituito dalla colonna vertebrale che in alto si articola con il cranio , a 18 livello del torace si articola con la gabbia toracica ed in basso si incastra tra le due ossa del bacino. Scheletro assile: colonna vertebrale Il rachide e’ formato dalla sovrapposizione di vertebre. Le vertebre in numero di 33 vanno distinte in rapporto alla regione che occupano :cervicali in numero di 7 , dorsali in numero di 12, lombari Caratteristiche di alcune vertebre cervicali La prima vertebra cervicale e’ denominata atlante (dal nome del mitico eroe atlante,che sosteneva il mondo ) essa si articola in alto con l’osso occipitale e mediante tale articolazione vale a sostenere il peso del cranio. E’ priva di corpo vertebrale e al suo posto presenta solo un sottile arco. E’ sprovvista del processo spinoso sostituito da un tubercolo .La seconda vertebra cervicale e’ denominata epistrofeo. Il corpo si prolunga verso l’alto e cioe’ verso l’atlante con un processo osseo denominato dente e va a costituire un’ articolazione che permette all’atlante e per esso al cranio di ruotare sul segmento cervicale della colonna.La settima vertebre cervicale e’ chiamata vertebra prominente perche’ presenta un processo spinoso molto sviluppato . La sporgenza di questo processo al di sotto dei piani muscolari cutanei permette facilmente di individuarla. 19 essa , si unisce indirettamente con lo sterno , forman- La gabbia toracica La gabbia toracica e’ costituita posteriormente dalle vertebre dorsali , sui lati delle dodici paia delle coste , in avanti dalle cartilagini costali e dallo sterno . Lo sterno e’ un osso piatto costituito da una parte superiore detta manubrio , da una parte centrale detta corpo e da una estremita’ inferiore detta processo ensiforme (xifoideo). Non tutte le coste si articolano 20 con lo sterno mediante le corrispondenti cartilagini per questo motivo si distinguono in tre gruppi : - le coste sternali o vere: sono quelle che si articolano direttamente ciascuna con la propria cartilagine con lo sterno e corrispondono alle prime sette paia; - le coste asternali o spurie: sono costituite dalla ottava,nona e decima costa che si uniscono tra loro per mezzo delle estremita’ delle corrispondenti cartilagini . La cartilagine dell’ottava costa raggiunge a sua volta quella della settima costa e,per mezzo di do il limite inferiore o arcata costale; - le coste libere sono le ultime due paia di coste (undicesima e dodicesima) e sono dette libere perche’ non si legano ne’ direttamente ne’ indirettamente allo sterno. Scheletro del bacino Lo scheletro del bacino e’ costituito dalle due ossa dell’anca che in avanti si uniscono fra loro articolandosi mediante la sinfisi pubica . Indietro racchiudono incastrandolo nella loro articolazione il sacro che insieme al coccige partecipa alla costituzione dello scheletro di questa importante regione del corpo umano. 21 Scheletro appendicolare: scheletro della spalla Lo scheletro della spalla e’ costituito da due ossa: la clavicola avanti e la scapola indietro. La clavicola si articola medialmente con il manubrio dello sterno (articolazione sterno-clavicolare) e lateralmente con l’estremita’acromiale del processo spinoso della scapola (articolazione acromion-clavicolare ). La scapola a sua volta ,oltre che con la clavicola si 22 articola mediante una sua ampia cavita’ articolare la cavita’ glenoide con la testa dell’omero (articolazione scapolo - omerale o della spalla). Scheletro dell’arto superiore Lo scheletro dell’arto superiore va distinto in tre segmenti: -scheletro del braccio ; -scheletro dell’avambraccio; -scheletro della mano; Lo scheletro del braccio e’ costituito da un solo osso :l’omero. Lo scheletro dell’avambraccio e’ formato da due ossa: l’ulna che e’ disposta medialmente ed il radio che e’ disposto lateralmente. Lo scheletro della mano si compone di tre porzioni : - scheletro del carpo corrispondente al polso ; - scheletro del metacarpo corrispondente al dorso e al palmo della mano ; - scheletro delle falangi corrispondente alle 5 dita. 23 Scheletro dell’arto inferiore Lo scheletro dell’arto inferiore va distinto in tre segmenti: - scheletro della coscia ; - scheletro della gamba ; - scheletro del piede ; lo scheletro della coscia e’ rappresentata da un solo osso :femore ; 24 lo scheletro della gamba e’ costituito da due ossa: la tibia posta medialmente e dal perone giacente lateralmente . A queste ossa si aggiunge a livello dell’articolazione del ginocchio , la rotula ; lo scheletro del piede si compone dello scheletro del tarso corrispondente al carpo della mano, dello scheletro del metatarso e di quello delle falangi simili alle corrispondenti della mano. Curve della colonna vertebrale alla nascita il rachide e’ in cifosi totale mentre le due lordosi compaiono con la stazione eretta. La colonna vertebrale oltre ad essere un involucro protettore dell’asse nervoso e’ anche un mezzo di sostegno perche’ sopporta la testa , la gabbia toracica ,il cingolo scapolare e gli arti superiori . E’ anche un mezzo di unione tra questi elementi ossei e il bacino con cui si articola mediante il sacro .La colonna vertebrale rettilinea sul piano frontale divide esattamente il corpo in due parti simmetriche .Sul piano sagittale presenta quattro curve che dall’alto verso il basso si sviluppano nel modo seguente : -regione cervicale-convessita’ anteriore-lordosi cervicale ; -regione dorsale-convessita’ posteriore-cifosi dorsale ; -regione lombare-convessita’anteriore-lordosi lombare; -regione sacro-coccigea- convessita’posteriore- cifosi sacro-coccigea; 25 26 ARTROLOGIA 27 sinartrosi . Artrologia Dal punto di vista funzionale le prime sono del tipo Le ossa dello scheletro sono unite fra di loro mediante molto mobile, le seconde poco mobili e nell’ adulto articolazioni, in rapporto alla morfologia dei capi scarsamente o per nulla mobili . articolari a contatto e dei movimenti che si rendono possibili le articolazioni vanno distinte in : a) classificazione morfologica : 1) diartrosi 2) sinartrosi 28 3) anfiartrosi b)classificazione funzionale : 1) articolazioni mobili 2) articolazioni immobili 3)articolazioni semimobili La moderna nomenclatura anatomica distingue oggi due soli tipi di articolazioni che denomina anche giunture : a)diartrosi o giunture sinoviali b)sinartrosi o giunture fibrose e include pertanto le anfiartrosi tra i vari tipi di Le diartrosi o articolazioni mobili Le articolazioni mobili sono costituite da superfici articolari a contatto fra loro e modellate generalmente in modo da adattarsi bene l’una nell’altra o l’una contro l’altra .Ad esempio la’ dove una superficie articolare e’ costituita da un segmento di sfera (come nella testa del femore ),l’altra e’atteggiata a profonda cavita’ (come la cavita’o fossa acetabolare dell’osso dell’anca ).Le superfici articolari di una diartrosi sono rivestite da cartilagine articolare e fra di loro tenute assieme da una capsula articolare. Per la forma delle superfici articolari a contatto e per i movimenti che si rendono possibili distinguiamo Condilartrosi nelle diartrosi i seguenti tipi: In questa articolazione le superfici a contatto sono enartrosi o sferoartrosi ,condilartrosi , trocleoartrosi rappresentate l’una da un segmento di cilindro cavo , trocoide ,artrodia o articolazione piana , articola- , orizzontalmente sezionato e l’altro da un segmento zione a sella. di cilindro pieno .Ne sono esempi l’articolazione omero-radiale, l’articolazione del polso tra l’estremita’ distale del radio e le prime tre ossa della fila Enartrosi In questa articolazione le superfici a contatto rappresentano da un lato un segmento di sfera pieno e dall’ altro uno di sfera cavo . Come esempi ricorderemo l’ articolazione della spalla o scapolo omerale (tra la cavita’ glenoide della scapola e la testa dell’ omero ) e l’articolazione dell’anca o coxo-femorale (tra l’acetabolo dell’osso dell’anca e la testa del femore ). Questa articolazione puo’ eseguire tutti i movimenti (flessione , estensione, adduzione, abduzione, rotazione, circonduzione). prossimale del carpo , l’articolazione femoro-tibiale . In genere essendo in questa, i capi articolari a contatto ambedue cilindrici e quindi non adattandosi bene l’uno all’altro , si interpongono particolari formazioni discoidali (dischi e menischi) a struttura fibro- cartilaginea ,che valgono ad armonizzare fra loro le superfici articolari a contatto .Sono concessi a questa articolazione tutti i movimenti tranne la rotazione. 29 pieno che viene racchiuso nella contrapposta superfi- 30 Trocleartrosi cie articolare costituita da un cilindro cavo (esempio In questo tipo di articolazione delle due superfici a :l’articolazione tra il dente dell’epistrofeo e l’arco contatto l’una e’ a forma di puleggia o troclea (e’ cioe’ anteriore dell’atlante e l’articolazione radio-ulnare formata dall’unione per gli apici di due formazioni prossimale e distale). A questo tipo di articolazione coniche contrapposte fra loro ) e l’altra e’ costituita sono concessi solo movimenti di rotazione che si da una cavita’ che corrisponde alla profonda incisura svolgono lungo l’asse maggiore di un osso . Nel caso dellla troclea con due sponde articolari concave per dell’articolazione radio-ulnare la rotazione del radio adattarsi alla convessita’ delle due faccette opposte. sull’ulna (con conseguente incrociamento delle due Esempi sono l’articolazione omero-ulnare (articola- ossa ) viene definita pronazione ,mentre si da il nome zione del gomito ), l’articolazione tibio-astragalica di supinazione al movimento opposto di rotazione e l’articolazione che porta il radio ad essere parallelo all’ulna . del ginocchio (articolazione femoro –tibio-rotulea ). A questa articolazione sono concessi solo movimenti Trocoide Artrodia o articolazione piana E’ costituita dalla contrapposizione di due superfici E’ un’ articolazione caratterizzata da una superficie articolari di forma pianeggiante (esempio l’artico- articolare corrispondente ad un segmento di cilindro lazione tra le faccette articolari superiori e inferiori delle vertebre e l’articolazione fra le piccole ossa della fila prossimale con quelle della fila distale del carpo ).A questa articolazione sono concessi movi- Sinartrosi o articolazioni fisse menti di scivolamento verso l’alto , Si tratta di un insieme di articolazioni che negli adulti verso il basso , lateralmente , medialmente ed anche sono dotate di scarsi movimenti che si riducono movimenti di rotazione sul piano di contatto . sempre di piu’ con il passare degli anni . Vanno distinte in sindesmosi ,sincondrosi, sinelastosi,gonfosi. Le sinfisi invece hanno caratteri intermedi fra le Articolazione a sella due precedenti tipi di articolazioni descritte e sono E’ una forma di articolazione, facente parte delle dotate di pochi movimenti che si accentuano solo condilartrosi ,nella quale ciascuna superficie arti- in casi particolari. Ne sono esempi l’ articolazione colare si presenta come una sella e cioe’ concava fra i corpi delle vertebre (dove e’ interposto fra le secondo un asse dell’osso e convessa secondo l’altro superfici a contatto un disco fibro-cartilagineo ) e asse . All’inverso si presenta la superficie articolare l’articolazione fra le estremita’ mediali dei due pubi contrapposta .Se ne riconoscono nel corpo umano (sinfisi pubica) . pochi esempi citiamo solo l’articolazione sterno-clavicolare tra l’estremita’ sternale della clavicola e lo sterno . A questo tipo di articolazione sono concessi tutti i movimenti tranne la rotazione . 31 32 MIOLOGIA 33 faccia ).I muscoli sia quelli scheletrici che i cutanei Miologia 34 sono innervati da fibre del sistema nervoso periferico La miologia e’ quella parte dell’anatomia che studia e sono generalmente sotto il dominio della nostra vo- i muscoli ed i movimenti a questi legati . lonta’.Per la loro morfologia i muscoli vanno distinti I muscoli rappresentano gli organi attivi dell’apparato in muscoli lunghi, muscoli larghi e muscoli brevi .A locomotore. La loro contrazione permette infatti il secondo se posseggono uno o piu’ventri muscolari giuoco articolare fra i capi ossei a contatto determi- vengono distinti in muscoli bicipiti , tricipiti e qua- nando in tal modo i vari movimenti dello scheletro dricipiti. La terminologia con cui vengono indicati .Ogni muscolo e’ costituito da una parte carnosa ( i muscoli e’ molta varia .Talvolta viene ricordata la ventre muscolare ) formata da fasci di fibre muscolari forma del muscolo (muscolo grande rotondo ) ,a striate e da due o piu’ porzioni di connettivo fibroso volte si da valore alla direzione delle fibre muscolari compatto, denominate tendini disposti generalmente (muscolo obliquo esterno e interno dell’addome). alle due estremita’di un muscolo. Il tendine di origine Vengono indicati anche con il nome del movimento e’ quello piu’ vicino al tronco e il tendine terminale legato alla loro contrazione (muscoli pronatori, e’ quello disposto piu’ distalmente. Se i tendini par- supinatori , adduttori , abduttori). Comunque la ter- tono e terminano sulle ossa dello scheletro i muscoli minologia preferibile e’ quella che vale a ricordare i vengono denominati muscoli scheletrici , se invece punti di inserzione dei tendini di origine e terminale uno dei tendini o ambedue terminano nel connettivo (muscolo sterno-cleido-mastoideo). I muscoli sono sottocutaneo i muscoli vengono denominati muscoli riccamente innervati e irrorati, ogni fibra muscolare cutanei o pellicciai (esempio i muscoli mimici della viene raggiunta da almeno una fibra nervosa che termina con un caratteristico apparato giunzionale (la placca motrice o giunzione neuro muscolare ). I muscoli dello scheletro assile A livello della testa si osservano numerosi muscoli che appartengono per gran parte ai muscoli pellicciai o cutanei . Tali muscoli denominati anche mimici partecipano con il loro giuoco muscolare alle diverse espressioni del volto.Si inseriscono da un lato su superfici ossee e dall’ altro a livello del connettivo sottocutaneo.A livello del collo si distinguono muscoli anteriori e muscoli posteriori e inoltre muscoli 35 superficiali e muscoli profondi .Tra i muscoli super- muscolo semispinale del capo. ficiali vanno menzionati il muscolo sterno-cleidomastoideo e il muscolo trapezio.Nella regione del dorso si distinguono due gruppi di muscoli: i muscoli del dorso propriamente detti situati superficialmente ed i muscoli erettori della colonna . 36 Tra i muscoli del dorso propriamente detti ricordia- I muscoli del torace vanno distinti in muscoli-tora- mo :il muscolo grande dorsale , sul piano profondo co-appendicolari e in muscoli intrinseci del torace troviamo il muscolo ileo-costale che prende nomi .Tra i muscoli toraco-appendicolari ricordiamo il diversi a secondo della zona che occupa. muscolo grande pettorale e il piccolo pettorale , tra i E’ costituito infatti da un tratto lombare (muscoloileo-costale-lombare) ,da un tratto dorsale (muscolo ileo-costale-toracico ), da un tratto cervicale (muscolo ileo-costale-cervicale ). Il muscolo lunghissimo del dorso anche esso e’ costituito di tre parti :un lunghissimo del torace, un lunghissimo del collo e un lunghissimo del capo.Il muscolo trasverso spinale anch’esso e’ costituito da tre parti : muscolo semispinale toracico, muscolo semispinale cervicale e muscoli intrinseci ricordiamo i muscoli intercostali dal muscolo trasverso dell’addome. I muscoli della . Il muscolo diaframma e’ il muscolo fondamentale regione anteriore sono invece costituiti dai muscoli della respirazione . retti dell’addome . Tra i muscoli dello addome che valgono a riempire lo Nella regione profonda della cavita’ addominale spazio tra la gabbia toracica ed il bacino ricordiamo corrispondente alla regione lombare troviamo i i muscoli laterali e i muscoli anteriori . I muscoli seguenti muscoli: muscolo ileo - psoas distinto in laterali dell’addome sono rappresentati dal muscolo muscolo grande psoas e muscolo iliaco e il muscolo obliquo esterno e dal muscolo obliquo interno e quadrato dei lombi . 37 38 I muscoli della spalla e dell’ arto superiore A livello del cingolo scapolare troviamo il muscolo deltoide , il muscolo sopraspinoso e il muscolo sottospinoso . Il muscolo sottoscapolare , il muscolo grande rotondo e il muscolo piccolo rotondo . I muscoli del braccio appartenenti alla regione anteriore sono :il bicipite brachiale , il brachiale anteriore ed il coraco-brachiale .La regione posteriore invece e’ occupata da un solo muscolo :il tricipite brachiale . Nell’avambraccio i muscoli sono disposti nella regione anteriore , posteriore e laterale .Ricordiamo il muscolo pronotore rotondo ,il muscolo flessore radiale del carpo , il muscolo flessore ulnare del carpo , il muscolo flessore lungo del pollice , il muscolo brachio-radiale , il muscolo estensore comune delle dita . 39 I muscoli della cintura pelvica e dell’arto inferiore Nella regione glutea si riconoscono il grande, medio e piccolo gluteo.Nella coscia si distinguono i muscoli della regione anteriore , mediale e posteriore . I muscoli della regione anteriore sono : sartorio ,muscolo tensore della fascia lata , muscolo quadricipite femorale . Nella regione mediale troviamo il muscolo retto interno e i tre muscoli adduttori 40 (lungo, medio e grande adduttore ). Nella regione posteriore troviamo i muscoli bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso. La muscolatura della gamba va divisa in una regione anteriore dove troviamo i muscoli tibiale anteriore , estensore comune delle dita , estensore proprio dello alluce e peroneo anteriore . Nella regione laterale si osservano due muscoli il lungo peroneo e il breve peroneo .I muscoli della regione posteriore della gamba sono suddivisi in piu’ piani .Costituiscono i muscoli del piano superficiale il tricipite della sura e il plantare gracile .Al piano medio corrispondono i muscoli popliteo e tibiale posteriore , mentre formano il gruppo dei muscoli profondi i muscoli flessore lungo delle dita e flessore lungo dell’alluce . Il tricipite della sura che e’ un muscolo della parte superficiale posteriore della gamba e’ composto di tre ventri muscolari che si uniscono poi in un unico grande tendine denominato “tendine d’Achille”. 41 42 I MOVIMENTI 43 Movimenti del segmento cervicale - rotazione: non e’ un movimento puro perche’ si Il rachide cervicale presenta una concavita’ po- movimenti puo’ prevalere sull’altro e quindi si avra’ steriore o lordosi cervicale .I movimenti che puo’ rotazione con leggera inclinazione o inclinazione con eseguire possono svolgersi isolamente o sommarsi leggera rotazione . tra di loro : - flesso-estensione : si svolge sul piano sagittale, la flessione anteriore si ha quando dalla posizione di equilibrio il capo tende a cadere in avanti con avvi- 44 cinamento del mento allo sterno e l’estensione si ha nel movimento di ritorno; nella flessione posteriore invece si ha l’abbassamento e l’avvicinamento dell’ occipite alla colonna vertebrale; - inclinazione laterale : non e’ un movimento puro poiche’si associa alla rotazione e per quanto riguarda il rachide cervicale superiore avviene soltanto a livello delle articolazioni occipito-atlantoide . Anche per il rachide cervicale inferiore la inclinazione si associa alla rotazione; associa all’inclinazione, comunque uno di questi Movimenti del rachide dorsale e della gabbia toracica Il rachide dorsale presenta una curva o convessita’posteriore e la sua dinamica deve essere considerata non solo per quanto riguarda i movimenti delle vertebre tra di loro ma principalmente per i rapporti funzionali che questo segmento ha con la gabbia toracica . Nella flessione anteriore del rachide la gabbia toracica aumenta tutti gli angoli valutabili a livello delle articolazioni e determinati dall’unione dei vari elementi ossei e cartilagini che compongono il torace . Nella flessione posteriore si ha la diminuzione di tutti questi angoli .Nell’inclinazione laterale lo scivolamento che avviene a livello delle vertebri dorsali comporta una diminuzione degli spazi intercostali dal lato della concavita’ ed un aumento dal lato della convessita’. Conseguentemente a questa apertura e chiusura a ventaglio delle coste un emitorace si espande mentre l’altro costretto . Il movimento di rotazione delle 45 vertebre dorsali impone alla gabbia toracica delle sollecitazioni differenziate a secondo della regione interessata . I movimenti possibili alle coste sono di innalzamento e di abbassamento e nello stesso tempo di rotazione intorno ad un asse immaginario passante per la testa articolare e per la tuberosita’ della costa che si articola con l’apofisi trasversa . 46 Movimenti del rachide lombare e della unita’ sacro iliaca su quella sottostante e la lordosi tende ad annullarsi Il bacino globalmente ha la possibilita’ di eseguire su quelle inferiori , le apofisi spinose limitano con il dei movimenti di basculamento sia sul piano frontale loro incontro l’escursione e si determina un aumento che sul piano sagittale . Sul piano frontale e’ possibile della lordosi lombare. Con l’estensione si ha il ritorno un movimento di lateralizzazione che consiste in una alla posizione iniziale. Nella inclinazione laterale dal rotazione la quale porta un’anca ad alzarsi e l’altra ad lato del movimento l’apofisi articolare slitta verso il abbasarsi . Sul piano sagittale i movimenti sono di an- basso , il disco viene compresso e spinto verso la teroversione e di retroversione. Nell’anteroversione convessita’ della curva . La rotazione del segmento le ali iliache ruotano contemporaneamente in avanti lombare e’ poco ampia a causa dell’orientamento basso,mentre nella retroversione ruotano verso dietro delle faccette articolari e si riduce ad un movimento basso . Questi movimenti si svolgono intorno ad un a taglio della vertebra superiore su quella inferiore. asse immaginario passante per le articolazioni dell’ anca. Sul piano trasverso sono possibili movimenti di rotazione in cui un’anca si flette mentre l’altra si estende . I movimenti possibili al rachide lombare sono : la flessione , l’estensione e in maniera limitata l’inclinazione e la rotazione. Nella flessione anteriore la vertebra soprastante si inclina e scivola ed invertirsi, nella flessione posteriore le faccette delle apofisi articolari superiori scivolano in basso 47 48 LE ALTERAZIONI DELL’ETA’ EVOLUTIVA 49 50 Le alterazioni morfo-funzionali dell’eta’ evolutiva -piano sagittale Con il termine di alterazioni morfo-funzionale voglia- 2)iperlordosi mo indicare tutte quelle deviazioni del portamento 3)cifo-lordosi che affliggono l’essere umano dal momento in cui si inversione delle curve fisiologiche erge alla ricerca del proprio equilibrio ortostatico fino 1)cifosi lombare al termine dell’accrescimento scheletrico . Periodo 2)dorso piatto questo abbastanza critico in cui l’apparato locomotore estensione delle curve fisiologiche diventa particolarmente predisposto all’istaurarsi 1)cifosi dorso-lombare di dette alterazioni . Infatti specialmente nella fase 2)lordosi estesa di sviluppo puberale in cui si riscontra il massimo -piano frontale dell’allungamento staturale si istaurano le premesse 1) scoliosi per disequilibri meccanici che diventeranno poi 2)atteggiamento scoliotico o scoliosi posturale causa del progredire dell’alterazione . Noi tratteremo 3)scoliosi statica o di compenso quelle alterazioni che piu’ ci interessano da vicino e 4)scoliosi idiopatica che rientrano strettamente nel campo della terapia b) spalle riabilitativa : 1)limitazione scapolo-omerale a)colonna vertebrale 2)spalle asimmetriche aumento delle curve fisiologiche 1)ipercifosi 3)spalle anteriorizzate c)gabbia toracica Colonna vertebrale : piano sagittale 1)torace asimmetrico Aumento delle curve fisiologiche 4)scapole alate 2)torace carenato 3)torace infudibuliforme d)bacino e addome L’ipercifosi consiste in un aumento della curvatura del segmento dorsale . Diverse sono le cause responsabili all’istaurarsi dell’alterazione , comunque tratteremo i tipi che piu’ si possono sviluppare nell’eta’ 1)bacino anteroverso 2)bacino retroverso 3)addome prominente dello sviluppo . -)dorso curvo astenico -)cifosi giovanile e)arto inferiore Il dorso curvo astenico viene riscontrato in quei sog- 1)piede abdotto getti longitipi con tono muscolare ipotonico e lassita’ 2)piede valgo piatto legamentosa, diventa un portamento rilassato dove 3)piede addotto-varo unitamente si aggiungono altre alterazioni come il 4)ginocchio valgo ginocchio valgo e i piedi piatti. 5)ginocchio varo 6)ginocchio recurvato 7)ginocchio flesso Si istaura nella fase di accrescimento dove il divario tra aumento staturale e peso corporeo causato da uno sviluppo in altezza non controbilanciato da aumento ponderale crea un’accentuazione della curva con problemi di origine meccanico e psicomotorio . La cifosi giovanile denominata osteocondrosi vertebrale e’ un’alterazione che colpisce i giovani nella fase 51 di accrescimento . Ne e’ soggetto maggiormente e strutturata.L’iperlordosi non strutturata e’ il clas- il sesso maschile . Le cause non sono ancora ben sico atteggiamento del segmento lombare che puo’ note comunque si pensa che siano da attribuire ad essere assunto dal soggetto adiposo che presenta un’alterazione dell’accrescimento della cartilagine un’ ipotonia dei muscoli addominali e dal soggetto attiva della vertebra. ipercifotico che compensa a livello lombare l’elevata accentuazione della cifosi dorsale . Comunque queste sollecitazioni su un rachide in lordosi aumentano la curvatura e a lungo andare causano delle alterazioni inrreversibili a carico degli elementi ossei , dei legamenti e dei muscoli .La cifo-lordosi e’ l’associazione 52 L’iperlordosi e’ un accentuazione della curva lordoti- delle due prime alterazioni descritte. ca lombare che puo’ essere distinta in non strutturata E’ caratteristica del portamento rilassato e puo’ essere strutturata e non a secondo dei casi . Estensione delle curve fisiologiche A questo gruppo appartengono due deviazioni : la cifosi lombare e la lordosi estesa. la cifosi dorso-lombare e’ un’estensione della curva cifotica dorsale che invade anche la regione lombare . Colpisce soggetti in eta’ senile conseguente a fenomeni osteoporotici, puo’ colpire anche bambini quando si istaurano fattori rachitici e deformazioni congenite . La lordosi lombare estesa e’ invece una curva a convessita’ anteriore e riduce di molto la cifosi del segmento dorsale . Inversione delle curve fisiologiche Il dorso piatto e’ un’alterazione in cui il rachide presenta delle curve notevolmente ridotte o annullate e si trova in atteggiamento di estensione . Puo’ interessare sia il segmento dorsale che quello lombare. 53 54 Colonna vertebrale : piano frontale E’ un‘ inflessione laterale della colonna vertebrale Atteggiamento scoliotico o scoliosi posturale piatto sacrale per una inclinazione laterale del bacino Si intende quella deviazione della colonna vertebra- . Le cause possono essere l’eterometria degli arti le a curva unica che scompare con un movimento inferiori , una coxa valga o vara , un ginocchio valgo volontario di allungamento .Non presenta alterazioni o varo accentuato piu’ da un lato rispetto all’altro, apprezzabili a livello dei metameri vertebrali . La un piede valgo piatto monolaterale o qualsiasi altra causa e’ da attribuire ad un disequilibrio muscolare alterazione che turba l’ equilibrio del bacino sul che se non risolto in tempo puo’ comportare un piano frontale . peggioramento con conseguente strutturazione della curva . Scoliosi statica o di compenso dipendente da un cattivo appoggio della stessa sul Scoliosi idiopatica E’ un’alterazione della colonna vertebrale sul piano frontale che nella prognosi e’ la piu’ grave per la deformita’ e per le deficenze viscerali che puo’ causare . E’ caratterizzata dalla rotazione delle vertebre del tratto interessato . Puo’ colpire sia il segmento dorsale che quello lombare . E’ una malattia dell’ accrescimento pero’ non ancora sono note le cause anche se sono state avanzate diverse ipotesi . Alcuni sostengono che sono da ricercare in una alterazione del complesso muscolo-legamentoso, altri invece hanno avanzato l’ipotesi dopo molto studi elettromiografici che la risposta elettrica dei muscoli della convessita’ e’ piu’ marcata di quella dei muscoli del lato concavo . Ultime ricerche hanno attribuito la causa a qualche meccanismo cerebrale che non funziona bene nel controllare lo sviluppo della colonna vertebrale . 55 E’ un’alterazione che accompagna il dorso curvo Spalle ed il portamento rilassato . Si accomuna facilmente Limitazione scapolo-omerale alla limitazione scapolo-omerale . Dipende da una Consiste nell’impossibilita’ del soggetto a portare prevalenza dei muscoli anteriori del cingolo scapolo le braccia distese in alto ed in prolungamento della -omerale su quelli posteriori. verticale del busto. E’ una alterazione frequentissima abbinata alla accentuazione della curva cifotica 56 . Puo’ dipendere sia da una diversa conformazione Scapole alate della gabbia toracica che non permette lo slittamento E’ l’unica alterazione delle spalle che se pure abbinata della scapola durante il movimento di braccia in alto o dalla poca elasticita’ della capsula articolare con conseguente accorciamento dei legamenti e dei muscoli anteriori dell’articolazione scapolo-omerale. Spalle asimmetriche E’ un’alterazione in cui le spalle risultano non allineate sullo stesso piano orizzontale e sono conseguenti all’alterazione scoliotica . Dal lato della limitazione si riscontra la risalita della spalla. Spalle anteriorizzate a deviazioni piu’ complesse come quelle precedenti esposte puo’ sussistere da sola . E’ caratterizzata da un sollevamento delle scapole particolarmente evidenti all’angolo inferiore e da un marcato allontanamento delle stesse dalla linea delle apofisi spinose . Dipendono da una prevalenza dei muscoli anteriori associata ad una ipotonia dei muscoli fissatori della scapola . 57 stole ed assume una forma simile ad una carena . E’ 58 Gabbia toracica causa di fattori rachitici o insufficenza respiratoria Torace asimmetrico nasale . E’ un’alterazione che consiste in una differenza di Torace infudibuliforme forma , dimensione e meccanica di un emitorace E’ un’alterazione caratterizzata da un infossamen- rispetto all’altro . Diverse sono le cause che lo deter- to della base dello sterno e da una riduzione del minano ma noi evidenziamo solo quella dipesa dalla diametro antero-posteriore del torace . Puo’ essere rotazione scoliotica . congenito dovuto a fattori ereditari oppure acquisito Torace carenato causato da fattori rachitici . E’ un’alterazione in cui lo sterno sopravanza le co- causato da un appianamento della lordosi con ipo- Bacino e addome tonia dei muscoli lombari . Si accompagna ad altre Bacino anteroverso alterazioni come il dorso curvo totale e il dorso Consiste in uno spostamento del bacino in avanti piatto . causato da un’accentuazione della lordosi lombare e da un’ipotonia dei muscoli della parete addominale . E’ un’alterazione che puo’ essere accompagnata da altre piu’ complesse come il portamento rilassato , l’atteggiamento cifotico e l’adiposita’ . Bacino retroverso Consiste in uno spostamento del bacino all’indietro 59 Arto inferiore Ginocchio valgo E’ l’alterazione piu’ frequente e non va confusa con il valgismo fisiologico del bambino nei primi tre anni di vita o con il valgismo fisiologico della donna che risulta piu’ accentuato rispetto a quello dell’uomo per la maggiore larghezza del bacino. Si evidenzia con la diminuzione dell’angolo aperto in fuori formato sul 60 piano frontale dagli assi longitudinali della coscia e della gamba . Le cause possono essere di origine posttraumatica , di compenso ad una diseguaglianza di accrescimento di una gamba rispetto all’altra o ad un piede piatto monolaterale . Il valgismo e’ bilaterale, quando invece e’ monolaterale porta uno squilibrio al bacino con ripercussione sulla colonna vertebrale che si incurva dal lato dell’arto piu’ corto. Ginocchio varo Ginocchio recurvato e flesso Si intende quell’alterazione a carico della tibia e del Sono due alterazioni opposte e appartengono ambe- femore nella quale questi due segmenti ossei forma- due al piano sagittale . Nel ginocchio recurvato l’asse no un’angolo acuto all’interno.Puo’ dipendere sia del femore e del ginocchio formano un angolo aperto da fattori rachitici o da fattori meccanici con cattiva in avanti mentre avviene al contrario nel ginocchio posizione delle anche ed esagerata rotazione interna flesso . Il ginocchio recurvato si instaura quando del femore lungo il proprio asse . sussiste una lassita’ legamentosa che non riesce a frenare l’articolazione sia nella posizione statica eretta che nella deambulazione. Il ginocchio flesso che si accompagna al valgo si instaura quando il soggetto portatore e’ abituato a camminare soprapponendo le ginocchia che non terminano mai la fase di estensione . 61 Piede abdotto e piede valgo piatto ginocchio valgo , l’iperlordosi lombare ed ipotonia Sono due alterazioni che vanno valutate insieme dei muscoli addominali . perche’ presentano alcuni caratteri simili . Il pie- Piede varo-addotto de abdotto viene riscontrato dall’accentuazione Si vuole definire quell’atteggiamento dei piedi dove dell’angolo formato dal piano sagittale passante per il centro dell’articolazione del ginocchio con l’asse longitudinale del piede senza apprezzabile appiattimento della volta plantare . E’ dipeso da una cattiva deambulazione oppure da un atteggiamento 62 in rotazione esterna di tutto l’arto inferiore . Il piede valgo piatto si evidenzia sotto carico e si presenta con pronazione del calcagno, lassita’ legamentosa ed ipotonia muscolare della volta plantare con spostamento dell’asse del peso del corpo che tende a gravare piu’ verso il bordo interno. Puo’ essere congenito e dipeso da rachitismo, da trauma o da cause ereditarie nel senso di una predisposizione . L’adiposita’ puo’ essere uno dei fattori responsabili all’instaurarsi dell’alterazione. Si possono associare altre alterazioni come il le punte delle dita sono convergenti . Puo’dipendere dall’anteroversione del collo femorale con rotazione a carico delle gambe . 63 64 GLI ESERCIZI 65 66 percezione segmenti cervico-dorso-lombare autoelongazione sensibilità propriocettiva piano sagittale sensibilità propriocettiva piano frontale 67 68 mobilizzazione rachide piano sagittale rinforzo muscoli paravetebrali tonificazione muscoli addominali 69 educazione postura 70 retroversione del bacino 71 rinforzo musoli scapolari 72 percezione postura 73 tonificazione muscoli dorsali 74 LA SCHEDA 75 76 77 78 BIBLIOGRAFIA Corrado - dallo strutturalismo psicomotorio al neo comportamentismo - editore Marrapese Gambardella - la scoliosi - centro di ginnastica medica “gymnasium” Salerno Giordano - Lanza - anatomia umana - Florio Napoli Kapandji - fisiologia articolare - editore Marrapese Mosca - lezioni di ginnastica correttiva- I.s.e.f. Napoli Pedriolle - la scoliosi- già Ghedini Stagnara - rieducazione delle scoliosi - già Ghedini Villani - cinesiologia applicata e cinesiterapia- Idelson Napoli 79 80