Lavori realizzati a.s. 2009/2010 - IIS - Sansi-Leonardi

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Scheda di presentazione dei percorsi tematici
1. Dati generali
Nome e cognome
Annalisa Trincia(Ins.I°grado “Pianciani-Manzoni”)
Daniela Gigliarelli (Ins.I°grado”Pianciani-Manzoni”)
Cinzia Corona (Ins.II°grado “Pontano Sansi “)
Presidio di riferimento
Foligno (Umbria)
Istituto di appartenenza
Scuola Secondaria di I°grado Pianciani-Manzoni Spoleto
Scuola Secondaria di II°grado Liceo Pontano Sansi Spoleto
Contatti (indirizzo mail, tel.)
[email protected]
2. Caratteristiche della proposta didattica
Titolo / tematica trattata
Breve sintesi
Classe/i a cui è destinata
(elementari, medie, biennio)
La biodiversità
Il progetto di rete “Scuole Aperte” si rivolge, per quanto riguarda il
nostro polo, ad alunni della classe terza della scuola secondaria di
primo grado e delle classi prime del Liceo Linguistico. Sono stati
scelti circa 13 allievi per ogni classe che hanno lavorato insieme
nelle attività laboratoriali, proposte dalle insegnanti dei due ordini di
scuola, sulla tematica comune: la biodiversità.
11 alunni della Classe 3°A Pianciani
13 alunni della Classe I° A e I°B del Liceo Linguistico
Attività collaborative in atto
Insegnanti coinvolte: Trincia,Gigliarelli,Corona
(risorse del territorio,docenti
della propria scuola, del presidio, Coordinatrice: Luigina Renzi
di altre scuole del territorio ecc.)
Articolazione verticale
della proposta
Le attività proposte prevedono la mobilità degli studenti di ordini
diversi in verticale, ovvero la fruizione dei laboratori didattici della
Pianciani anche da studenti appartenenti ad ordini diversi. Inoltre i
docenti appartenenti a scuole diverse, che gravitano sullo stesso polo
laboratoriale sperimentano scambi reciproci. Ciò rappresenta un
momento di crescita fondamentale nella professionalità
dell'insegnante.
Tempo di svolgimento
previsto
Quattro incontri da 1 ora e ½ ciascuno, programmati per il 7/4/10;
21/410; 28/4/10; 12/5/10;
Contesti di senso della proposta
Il progetto è teso a: rilanciare l'ambiente scuola inteso come un vero
laboratorio di pensiero, centro di ricerca e spazio di sperimentazione;
migliorare la didattica in ambito scientifico, costituire una rete di
laboratori scientifici per lo sviluppo di attività sperimentali in
verticale (secondaria di 2°grado, secondaria di 1° grado)
Nuclei concettuali
che prende in considerazione
La biodiversità elemento fondamentale per la sopravvivenza e
l'adattabilità delle specie.
Indicazione della metodologia
adottata
Problematizzazione della realtà;
formulazione e discussione di ipotesi e previsioni;
osservazione diretta e esperimenti;
analisi;
verifica;
formalizzazione.
Didattica laboratoriale:
esperienza, esperimento,
esercitazione
Vedi percorso allegato
Eventuali caratteristiche
di interdisciplinarità
Artistica e Tecnologia nel costruire i modelli e il materiale per gli
esperimenti.
Lingua Italiana per elaborare le relazioni personali
Risorse utilizzate
Insegnati, materiale povero, semplici tecnologie( bussola, macchina
fotografica), libri da consultazione.
Risultati attesi
anche in termini
di competenze
Capacità di applicare il metodo scientifico in contesti diversi.
Capacità di interscambio tra insegnanti e alunni di scuole diverse.
Valutazioni previste
coerenti con le metodologie
adottate
Valutazione in itinere e finale attraverso osservazioni, conversazioni,
rielaborazioni orali e scritte.
Gli alunni della IIIA della scuola secondaria di primo grado “
PIANCIANI-MANZONI” e gli alunni della IA e della IB del Liceo
Linguistico “Pontano Sansi “
Le insegnanti : Corona Cinzia
Gigliarelli Daniela
Trincia Annalisa
Alunni della IIIA : Bellocchio Saverio,Benedetti Veronica,Sassi Arianna, Ferraldeschi
Ilenia, Bizzarri Leonardo,Falcinelli Marco,Nigro Maria Elena,Nemmi Daniele,Particelli
Michele,Locci Francesco,Valentina Broccolo.
Alunni della IA e IB : Carlini Michele,Paluello Daniele,Baldoni Jhonatan,Labarile
Enrico,Capputo Roberta,Frontalini Lorenzo,Macrì Filippo,Cappelletti Alessandro,D’Amelio
Sabrina,Corcontento Deianira,Maestripieri Carlotta,Maestripieri Gaia,Cappelletti Clotilde.
Primo incontro del 7/4/10
Sono presenti pochi alunni perché impegnati , per cambio giorno, alla lezione per il
conseguimento del patentino.
Gli alunni vengono portati nell’aula Magna della Pianciani, dopo le presentazioni
vengono invitati a scrivere quello che a loro suggerisce la parola “ biodiversità “
Arianna : “ è la diversità delle caratteristiche biologiche tra un individuo e
l’altro “
Marco : “ è una branca delle scienze che studia la diversità della vita, cioè come
possiamo cambiare la vita e gli animali “
Daniele : “ è la diversità delle varie specie molto importante, secondo me, per far
progredire queste ultime perché solo con la diversità si può raggiungere questo
scopo. “
Michele : “ BIOS= vita, quindi diversità della vita.è la grande quantità di
tipologie di specie animali e vegetali presenti sulla terra. In particolare è
determinata dalla differenza di climi e di habitat sulla terra, ai quali gli esseri
viventi sono obbligati ad adattarsi per garantire la propria sopravvivenza.
L’uomo spesso minaccia questo equilibrio tramite le sue scriteriate azioni
sull’ambiente o portando delle specie all’estinzione o mescolandone alcune e
creandone così delle nuove che potrebbero sconvolgere altri ecosistemi.”
Enrico : “ termine che indica le diverse specie di esseri viventi , fauna e flora.
Tutto ciò permette che sulla terra ci sia una vita diversificata e che non si limiti a
poche specie. La biodiversità è molto importante anche dal punto di vista
estetico. “
Le insegnanti proiettano e commentano la convenzione sulla biodiversità, viene visto
e poi dato ai ragazzi il logo creato per annunciare il 2010 anno della biodiversità.
Si precisa la differenza tra biodiversità intraspecifica e interspecifica ( a tal proposito
vengono fornite delle fotocopie per un approfondimento ).
Le docenti chiedono “ perché, secondo voi è importante che ci sia , negli organismi
diversità?
Daniele : la diversità intraspecifica è importante perché l’ambiente cambia e
quindi seleziona, pertanto avendo più varietà all’interno di una specie c’è la
possibilità che alcuni sopravvivono ad altri. Ho letto che nella pianta della
banana c’è poca diversità e l’aggressione di un batterio ha provocato una forte
riduzione.
Le docenti proiettano una diapositiva per mettere in evidenza la relazione tra
variabilità-ambiente-selezione naturale.
Descrizione di un esperimento fatto con i semi di girasole e i pappagalli (prof.
Piccioni, Liceo Scientifico Assisi).
Facciamo anche noi una simulazione di come avviene la selezione naturale.
Le insegnanti avevano preparato prima delle farfalle di vari colori ma con la stessa
forma, gli alunni vengono invitati a scegliere la farfalla preferita. “con quale criterio
avete scelto?” tutti hanno risposto in base al colore preferito, cioè i colori più
vistosi. “Voi ragazzi avete rappresentato il pericolo dell’ambiente esterno, infatti
la variabilità della specie permette alla specie stessa di sopravvivere”.
Concludiamo: Michele “la popolazione di farfalle nella varietà di colori
rappresenta la variabilità dei caratteri ereditari, noi con la nostra scelta
abbiamo rappresentato la selezione naturale, ma quello che è importante è che
sono rimaste molte farfalle per mantenere la specie“.
I ragazzi vengono sollecitati a osservare una serie di bustine contenenti semi di
leguminose, essi appaiono sia per il colore che per forma diversi eppure
appartengono sempre alla stessa famiglia: siamo di fronte ad una variabilità
interspecifica.
Vengono, infine, fornite delle copie riguardanti la storia della BISTON betularia e si
commentano.
In passato la farfalla di colore chiaro viveva sui tronchi della betulla di colore chiaro
così si poteva ben mimetizzare mentre gli esemplari della Biston di colore scuro
erano di facile predazione. Quando nella zona si svilupparono le prime industrie, le
polveri scurirono i tronchi delle betulle e la situazione si capovolse. La
BETULARIA grazie alla variabilità è riuscita a sopravvivere alla pressione
ambientale.
II incontro del 21-4-10
Si riprende il discorso sulla biodiversità, ripentendo i concetti che sono stati analizzati
la volta scorsa, in quanto molti alunni erano assenti.
Quindi gli alunni vengono suddivisi in gruppi per l’osservazione della zona esterna
circostante. Si formano 6 gruppi, ad ognuno viene fornito il materiale per effettuare i
rilevamenti. (Bussola, schede preformate, macchinetta fotografica)
Usciamo all’aperto per assegnare a ciascun gruppo una tessera che sarà oggetto di
studio.
Primo momento : orientiamo la nostra tessera ( si usa la bussola ).
posizione rispetto alla scuola
Muretto
F
Strada
muretto
muretto
uscita
strada
strada
D
E
Strada
strada
strada
Cancello per entrata s. elementare
A
B
C
SCUOLA
Secondo momento : la mia tessera, si disegna o si fotografa ciò che è inserito nella
tessera di studio, quindi, sempre orientandosi, ogni gruppo si mette al centro del
proprio luogo di studio e rileva la sua posizione rispetto ad altri elementi non
appartenenti alla sua tessera : escono, così, le tessere del mosaico ambientale.
I gruppi che abbiamo formato :
GRUPPO A : tessera vicino alla rete del prato in pendio (Carlini,Labarile,Baldoni,
Paluello).
.
GRUPPO B : tessera prato sinistra della scuola (Cappelletti, Corcontento,
Maestripieri, D’Amelio).
GRUPPO C : tessera estremità sinistra del giardino a lato ingresso
(Cappelletti,Capputo,Macrì,Frontalini)
Gruppo D : Tessera zona albero estrema sinistra parcheggio ( Nemmi. Particelli,
Falcinelli)
Gruppo E : tessera zona panchina ( Locci, Bizzarri, Bellocchio).
GRUPPO F : tessera siepe edera ( Broccolo, Benedetti, Ferraldeschi, Sassi.)
III incontro del 28-4-10
Tutti i gruppi sono impegnati nella raccolta , osservazione, delle specie presenti nella
propria tessera, sono stati muniti di guanti,sacchetti di plastica, è stato consigliato di
conservarli tra due fogli di carta e sotto il peso di alcuni libri!!!
“Mi raccomando ragazzi, la conservazione è importante per la
prossima lezione…!”
del 12/5/10
È IL MOMENTO DEL CONFRONTO E DI TIRARE LE SOMME !!!!!!!!
le insegnanti fanno accomodare gli alunni nell’aula, si dispongono alcuni banchi al
centro della stanza per collocare il materiale reperito durante la lezione precedente.
Alcuni alunni hanno seguito il consiglio delle insegnanti cioè di essiccare le foglie ed
altro tra i fogli di giornale e poi pressarlo con sopra una pila di libri, altri purtroppo,
anche se malandati, sono facilmente osservabili.
Inizia il conto delle specie prelevate da parte di ogni gruppo
GRUPPO A NUMERO
15 SPECIE
GRUPPO B NUMERO
15 SPECIE
GRUPPO C NUMERO
6 SPECIE
GRUPPO D NUMERO
11 SPECIE
GRUPPO E NUMERO
10 SPECIE
GRUPPO F NUMERO
9 SPECIE
Le insegnanti chiedono come mai ci sono dei gruppi che hanno raccolto più specie
di altre?
Daniele : le tessere del gruppo A e B rappresentano una parte della scuola lasciata a
se stessa, non utilizzata, non calpestata, non cementificata, semmai risentirà della
esposizione, della quantità di pioggia, cioè dei fattori ambientali e non antropici.
Gaia : certo i terreni di tutte le tessere sono molto aridi, sassosi eppure molte specie
riescono a sopravvivere!!!!!!!!
Michele : nella mia tessera c’è un albero ( è una gimnosperma ) non è un caso che
l’uomo ce l’ha piantata è caratteristica dei luoghi assolati con terreni non molto
curati, ho notato che sotto la sua chioma riescono a crescere meno erbe.
Ilenia : se osserviamo bene tra le tessere c’è una specie che è comune a tutte “IL
FILO D’ERBA”!!!!!!!!
Le insegnanti stimolano gli alunni , a tal proposito, a trovare una spiegazione.
Leonardo:forse perché è un vegetale poco esigente riguardo i fattori ambientali.
Si propone agli alunni di effettuare una tabella a doppia entrata per ricapitolare le
osservazioni circa il materiale prelevato ( LA VARIETA’ DELLE SPECIE NELLE
TESSERE ) nella tabella figurano le specie in comune.
gruppi
specie
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
A
Tot:15
x
x
x
x
x
x
x
B
Tot:15
x
x
x
C
Tot:6
D
Tot:11
E
Tot:10
F
Tot:9
x
x
x
x
x
x
x
x
7 specie 11
proprie
Specie
proprie
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
specie
3 specie 6 specie 5 specie 5
proprie
proprie
proprie
proprie
(ALUNNI DELLA PIANCIANI)
La Biodiversità non è un fenomeno recente, ma è il frutto
di 3 miliardi e mezzo di anni di evoluzione. In un certo
senso la possiamo paragonare ad una assicurazione, perché
garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra!