[Digitar e una citazion e tratta dal documento o il sunto di un punto di interesse. È possibile collocare la casella di testo in qualsiasi punto del documento. Utilizzare la scheda St Scheda di presentazione dei percorsi tematici 1. Dati generali Nome e cognome Annalisa Trincia(Ins.I°grado “Pianciani-Manzoni”) Daniela Gigliarelli (Ins.I°grado”Pianciani-Manzoni”) Cinzia Corona (Ins.II°grado “Pontano Sansi “) Presidio di riferimento Foligno (Umbria) Istituto di appartenenza Scuola Secondaria di I°grado Pianciani-Manzoni Spoleto Scuola Secondaria di II°grado Liceo Pontano Sansi Spoleto Contatti (indirizzo mail, tel.) [email protected] 2. Caratteristiche della proposta didattica Titolo / tematica trattata Breve sintesi Classe/i a cui è destinata (elementari, medie, biennio) La biodiversità Il progetto di rete “Scuole Aperte” si rivolge, per quanto riguarda il nostro polo, ad alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado e delle classi prime del Liceo Linguistico. Sono stati scelti circa 13 allievi per ogni classe che hanno lavorato insieme nelle attività laboratoriali, proposte dalle insegnanti dei due ordini di scuola, sulla tematica comune: la biodiversità. 11 alunni della Classe 3°A Pianciani 13 alunni della Classe I° A e I°B del Liceo Linguistico Attività collaborative in atto Insegnanti coinvolte: Trincia,Gigliarelli,Corona (risorse del territorio,docenti della propria scuola, del presidio, Coordinatrice: Luigina Renzi di altre scuole del territorio ecc.) Articolazione verticale della proposta Le attività proposte prevedono la mobilità degli studenti di ordini diversi in verticale, ovvero la fruizione dei laboratori didattici della Pianciani anche da studenti appartenenti ad ordini diversi. Inoltre i docenti appartenenti a scuole diverse, che gravitano sullo stesso polo laboratoriale sperimentano scambi reciproci. Ciò rappresenta un momento di crescita fondamentale nella professionalità dell'insegnante. Tempo di svolgimento previsto Quattro incontri da 1 ora e ½ ciascuno, programmati per il 7/4/10; 21/410; 28/4/10; 12/5/10; Contesti di senso della proposta Il progetto è teso a: rilanciare l'ambiente scuola inteso come un vero laboratorio di pensiero, centro di ricerca e spazio di sperimentazione; migliorare la didattica in ambito scientifico, costituire una rete di laboratori scientifici per lo sviluppo di attività sperimentali in verticale (secondaria di 2°grado, secondaria di 1° grado) Nuclei concettuali che prende in considerazione La biodiversità elemento fondamentale per la sopravvivenza e l'adattabilità delle specie. Indicazione della metodologia adottata Problematizzazione della realtà; formulazione e discussione di ipotesi e previsioni; osservazione diretta e esperimenti; analisi; verifica; formalizzazione. Didattica laboratoriale: esperienza, esperimento, esercitazione Vedi percorso allegato Eventuali caratteristiche di interdisciplinarità Artistica e Tecnologia nel costruire i modelli e il materiale per gli esperimenti. Lingua Italiana per elaborare le relazioni personali Risorse utilizzate Insegnati, materiale povero, semplici tecnologie( bussola, macchina fotografica), libri da consultazione. Risultati attesi anche in termini di competenze Capacità di applicare il metodo scientifico in contesti diversi. Capacità di interscambio tra insegnanti e alunni di scuole diverse. Valutazioni previste coerenti con le metodologie adottate Valutazione in itinere e finale attraverso osservazioni, conversazioni, rielaborazioni orali e scritte. Gli alunni della IIIA della scuola secondaria di primo grado “ PIANCIANI-MANZONI” e gli alunni della IA e della IB del Liceo Linguistico “Pontano Sansi “ Le insegnanti : Corona Cinzia Gigliarelli Daniela Trincia Annalisa Alunni della IIIA : Bellocchio Saverio,Benedetti Veronica,Sassi Arianna, Ferraldeschi Ilenia, Bizzarri Leonardo,Falcinelli Marco,Nigro Maria Elena,Nemmi Daniele,Particelli Michele,Locci Francesco,Valentina Broccolo. Alunni della IA e IB : Carlini Michele,Paluello Daniele,Baldoni Jhonatan,Labarile Enrico,Capputo Roberta,Frontalini Lorenzo,Macrì Filippo,Cappelletti Alessandro,D’Amelio Sabrina,Corcontento Deianira,Maestripieri Carlotta,Maestripieri Gaia,Cappelletti Clotilde. Primo incontro del 7/4/10 Sono presenti pochi alunni perché impegnati , per cambio giorno, alla lezione per il conseguimento del patentino. Gli alunni vengono portati nell’aula Magna della Pianciani, dopo le presentazioni vengono invitati a scrivere quello che a loro suggerisce la parola “ biodiversità “ Arianna : “ è la diversità delle caratteristiche biologiche tra un individuo e l’altro “ Marco : “ è una branca delle scienze che studia la diversità della vita, cioè come possiamo cambiare la vita e gli animali “ Daniele : “ è la diversità delle varie specie molto importante, secondo me, per far progredire queste ultime perché solo con la diversità si può raggiungere questo scopo. “ Michele : “ BIOS= vita, quindi diversità della vita.è la grande quantità di tipologie di specie animali e vegetali presenti sulla terra. In particolare è determinata dalla differenza di climi e di habitat sulla terra, ai quali gli esseri viventi sono obbligati ad adattarsi per garantire la propria sopravvivenza. L’uomo spesso minaccia questo equilibrio tramite le sue scriteriate azioni sull’ambiente o portando delle specie all’estinzione o mescolandone alcune e creandone così delle nuove che potrebbero sconvolgere altri ecosistemi.” Enrico : “ termine che indica le diverse specie di esseri viventi , fauna e flora. Tutto ciò permette che sulla terra ci sia una vita diversificata e che non si limiti a poche specie. La biodiversità è molto importante anche dal punto di vista estetico. “ Le insegnanti proiettano e commentano la convenzione sulla biodiversità, viene visto e poi dato ai ragazzi il logo creato per annunciare il 2010 anno della biodiversità. Si precisa la differenza tra biodiversità intraspecifica e interspecifica ( a tal proposito vengono fornite delle fotocopie per un approfondimento ). Le docenti chiedono “ perché, secondo voi è importante che ci sia , negli organismi diversità? Daniele : la diversità intraspecifica è importante perché l’ambiente cambia e quindi seleziona, pertanto avendo più varietà all’interno di una specie c’è la possibilità che alcuni sopravvivono ad altri. Ho letto che nella pianta della banana c’è poca diversità e l’aggressione di un batterio ha provocato una forte riduzione. Le docenti proiettano una diapositiva per mettere in evidenza la relazione tra variabilità-ambiente-selezione naturale. Descrizione di un esperimento fatto con i semi di girasole e i pappagalli (prof. Piccioni, Liceo Scientifico Assisi). Facciamo anche noi una simulazione di come avviene la selezione naturale. Le insegnanti avevano preparato prima delle farfalle di vari colori ma con la stessa forma, gli alunni vengono invitati a scegliere la farfalla preferita. “con quale criterio avete scelto?” tutti hanno risposto in base al colore preferito, cioè i colori più vistosi. “Voi ragazzi avete rappresentato il pericolo dell’ambiente esterno, infatti la variabilità della specie permette alla specie stessa di sopravvivere”. Concludiamo: Michele “la popolazione di farfalle nella varietà di colori rappresenta la variabilità dei caratteri ereditari, noi con la nostra scelta abbiamo rappresentato la selezione naturale, ma quello che è importante è che sono rimaste molte farfalle per mantenere la specie“. I ragazzi vengono sollecitati a osservare una serie di bustine contenenti semi di leguminose, essi appaiono sia per il colore che per forma diversi eppure appartengono sempre alla stessa famiglia: siamo di fronte ad una variabilità interspecifica. Vengono, infine, fornite delle copie riguardanti la storia della BISTON betularia e si commentano. In passato la farfalla di colore chiaro viveva sui tronchi della betulla di colore chiaro così si poteva ben mimetizzare mentre gli esemplari della Biston di colore scuro erano di facile predazione. Quando nella zona si svilupparono le prime industrie, le polveri scurirono i tronchi delle betulle e la situazione si capovolse. La BETULARIA grazie alla variabilità è riuscita a sopravvivere alla pressione ambientale. II incontro del 21-4-10 Si riprende il discorso sulla biodiversità, ripentendo i concetti che sono stati analizzati la volta scorsa, in quanto molti alunni erano assenti. Quindi gli alunni vengono suddivisi in gruppi per l’osservazione della zona esterna circostante. Si formano 6 gruppi, ad ognuno viene fornito il materiale per effettuare i rilevamenti. (Bussola, schede preformate, macchinetta fotografica) Usciamo all’aperto per assegnare a ciascun gruppo una tessera che sarà oggetto di studio. Primo momento : orientiamo la nostra tessera ( si usa la bussola ). posizione rispetto alla scuola Muretto F Strada muretto muretto uscita strada strada D E Strada strada strada Cancello per entrata s. elementare A B C SCUOLA Secondo momento : la mia tessera, si disegna o si fotografa ciò che è inserito nella tessera di studio, quindi, sempre orientandosi, ogni gruppo si mette al centro del proprio luogo di studio e rileva la sua posizione rispetto ad altri elementi non appartenenti alla sua tessera : escono, così, le tessere del mosaico ambientale. I gruppi che abbiamo formato : GRUPPO A : tessera vicino alla rete del prato in pendio (Carlini,Labarile,Baldoni, Paluello). . GRUPPO B : tessera prato sinistra della scuola (Cappelletti, Corcontento, Maestripieri, D’Amelio). GRUPPO C : tessera estremità sinistra del giardino a lato ingresso (Cappelletti,Capputo,Macrì,Frontalini) Gruppo D : Tessera zona albero estrema sinistra parcheggio ( Nemmi. Particelli, Falcinelli) Gruppo E : tessera zona panchina ( Locci, Bizzarri, Bellocchio). GRUPPO F : tessera siepe edera ( Broccolo, Benedetti, Ferraldeschi, Sassi.) III incontro del 28-4-10 Tutti i gruppi sono impegnati nella raccolta , osservazione, delle specie presenti nella propria tessera, sono stati muniti di guanti,sacchetti di plastica, è stato consigliato di conservarli tra due fogli di carta e sotto il peso di alcuni libri!!! “Mi raccomando ragazzi, la conservazione è importante per la prossima lezione…!” del 12/5/10 È IL MOMENTO DEL CONFRONTO E DI TIRARE LE SOMME !!!!!!!! le insegnanti fanno accomodare gli alunni nell’aula, si dispongono alcuni banchi al centro della stanza per collocare il materiale reperito durante la lezione precedente. Alcuni alunni hanno seguito il consiglio delle insegnanti cioè di essiccare le foglie ed altro tra i fogli di giornale e poi pressarlo con sopra una pila di libri, altri purtroppo, anche se malandati, sono facilmente osservabili. Inizia il conto delle specie prelevate da parte di ogni gruppo GRUPPO A NUMERO 15 SPECIE GRUPPO B NUMERO 15 SPECIE GRUPPO C NUMERO 6 SPECIE GRUPPO D NUMERO 11 SPECIE GRUPPO E NUMERO 10 SPECIE GRUPPO F NUMERO 9 SPECIE Le insegnanti chiedono come mai ci sono dei gruppi che hanno raccolto più specie di altre? Daniele : le tessere del gruppo A e B rappresentano una parte della scuola lasciata a se stessa, non utilizzata, non calpestata, non cementificata, semmai risentirà della esposizione, della quantità di pioggia, cioè dei fattori ambientali e non antropici. Gaia : certo i terreni di tutte le tessere sono molto aridi, sassosi eppure molte specie riescono a sopravvivere!!!!!!!! Michele : nella mia tessera c’è un albero ( è una gimnosperma ) non è un caso che l’uomo ce l’ha piantata è caratteristica dei luoghi assolati con terreni non molto curati, ho notato che sotto la sua chioma riescono a crescere meno erbe. Ilenia : se osserviamo bene tra le tessere c’è una specie che è comune a tutte “IL FILO D’ERBA”!!!!!!!! Le insegnanti stimolano gli alunni , a tal proposito, a trovare una spiegazione. Leonardo:forse perché è un vegetale poco esigente riguardo i fattori ambientali. Si propone agli alunni di effettuare una tabella a doppia entrata per ricapitolare le osservazioni circa il materiale prelevato ( LA VARIETA’ DELLE SPECIE NELLE TESSERE ) nella tabella figurano le specie in comune. gruppi specie 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 A Tot:15 x x x x x x x B Tot:15 x x x C Tot:6 D Tot:11 E Tot:10 F Tot:9 x x x x x x x x 7 specie 11 proprie Specie proprie x x x x x x x x x x x specie 3 specie 6 specie 5 specie 5 proprie proprie proprie proprie (ALUNNI DELLA PIANCIANI) La Biodiversità non è un fenomeno recente, ma è il frutto di 3 miliardi e mezzo di anni di evoluzione. In un certo senso la possiamo paragonare ad una assicurazione, perché garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra!