Acero minore - Consiglio Regionale della Basilicata

Acero
minore
Caratteristiche morfologiche
Piccolo albero alto sino a 10 metri. Corteccia liscia (si
screpola con la tarda età), di colore grigio-giallastro.
Chioma ampia.
Utilizzo principale
Legno molto duro e pesante (all’interno degli aceri),
di colore rossastro, destinato prevalentemente alla
combustione.
Aspetti botanici
Foglie tri-lobate, con lobi interi non dentati e lungo
picciolo di colore rossiccio, con lamina di 3-8 cm.
Rametti fini, bruni e glabri. Gemme piccole, di colore rosso-bruno. Frutti (“disamare”) con ali quasi
parallele.
Curiosità
In alcune regioni si estraeva la linfa, alquanto zuccherina, che produceva una sorta di zucchero di
canna.
Areale
Vegeta in tutto il bacino del mediterraneo. In Italia
dalle prealpi sino a tutto l’Appennino. Molto xerofilo ed eliofilo.
In Basilicata è presente sul M.te Vulture, sul massiccio del Pollino, nei Comuni di Muro Lucano e di
Castelgrande, nel Parco regionale di GallipoliCognato e Piccole Dolomiti lucane, in Val Sarmento,
nel bosco di Tricarico.
24
Famiglia: ACERACEE
Genere: ACER
Acer monspessulanum
Montpelier maple
25
Acero
napoletano
Caratteristiche morfologiche
Albero endemico dell’Appennino meridionale, corteccia liscia e poco screpolata, di colore grigio; la
corteccia dei rami adulti è di colore verde lucido,
liscia e talvolta striata.
Aspetti botanici
Foglie penta-lobate, con lobi interi. Rametti coperti
da pruina bianco-violacea. Frutti (“disamare”) con
ali opposte.
Areale
Si ritrova in tutto l’Appennino meridionale (Campania, Basilicata e Calabria), laddove sono presenti
condizioni pedoclimatiche a lui favorevoli (terreni
freschi e precipitazioni abbondanti).
In Basilicata è presente nei boschi di Balvano,
Pignola, Forenza, Muro Lucano, Abriola, San
Severino Lucano, sul M.te Vulture, nel Parco regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti lucane.
26
Famiglia: ACERACEE
Genere: ACER
Acer lobelii
Lobel’s maple
Utilizzo principale
Legno compatto, omogeneo e pesante, destinato
alla produzione di mobili, rivestimenti e piccoli
utensili.
Curiosità
Allo stato spontaneo tende a formare boschi misti
con altre specie (compare isolato od a piccoli
gruppi).
27
Ailanto
Caratteristiche morfologiche
Albero anche di grandi dimensioni, con fusto eretto,
dalla corteccia liscia e di colore grigiastro; la chioma
è di forma tondeggiante e molto espansa, i ramoscelli più giovani sono ricoperti di un tomento giallastro.
Aspetti botanici
Le foglie sono alterne, imparipennate, composte da
13-15 foglioline lanceolate ed acuminate; non
hanno stipole, ma presentano alla base delle ghiandole oleifere ed emanano un odore sgradevole se
stropicciate, così come i fiori. Questi ultimi sono di
piccole dimensioni, riuniti in infiorescenze lunghe e
dense a forma di pannocchia di colore giallo verdastro; unisessuali maschili od ermafroditi, con cinque
petali; quelli bisessuali hanno pistillo centrale con 56 carpelli e 10 stami; il frutto è una “samara alata”
di colore rossiccio.
Areale
Originaria della Cina, fu introdotta in Europa nel
1751, dove ormai si è naturalizzata: è una pianta
molto rustica e di facile adattamento a tal punto da
“invadere” le strade e le scarpate.
28
Famiglia: SIMARUBACEE
Genere: AILANTHUS
Ailanthus altissima
Tree of heaven
In Basilicata è diffusa sull’intero territorio.
Utilizzo principale
Dal legno e dalla corteccia si possono estrarre tannino ed altre sostanze astringenti.
Curiosità
Questa specie è caratterizzata da una facilissima disseminazione e per questo motivo può divenire in
alcuni casi addirittura infestante.
29