18 | DESTRA TAGLIAMENTO ■ I NUMERI Il dottor Santo La Valle Più di 800 parti, un cesareo su 5 IL DITO NELL’OCCHIO ■ DI GIGI DI MEO O La roulette della vita L a vita è unaa roulette. Quo-i. tidiana, oramai. eQuindi non mi meraviglio che sorgano come funghi sale da gioco dove si cerca il colpo di fortuna. Bische, le chiamano. E le troviamo dappertutto. Perché giocare al ‘gratta e vinci’ non è una bisca a cielo aperto? Lotto, Superenalotto e diavolerie varie messe in atto dallo Statu per fare denari non lo sono? E poi le tante slotmachine, poste tra poco anche nelle toilette, non sono marchingegni messi in atto per far denari facili? Bische clandestine? No, autorizzate dallo Statu. | 2 6 a p r i l e 2 0 1 3 | N . 1 6 | ilFRIULI Esclusiva - Viaggio nel nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia della Casa di cura San Giorgio, che aprirà a maggio: travaglio in lettini all’avanguardia e una sala operatoria ultramoderna. >> D I D A N I E L E M I C H E L U Z Parto in acqua e ogni comfort: il Policlinico guarda al futuro O ltre 800 nascite l’anno, con il picco del 2011 (951), con una percentuale di cesarei attorno al 19% (media nazionale 24%). Questi i numeri del Policlinico di Pordenone - il sesto punto nascita regionale -, che a maggio (entro la prima quindicina), con la benedizione del vescovo Pellegrini, alzerà il sipario sul nuovo reparto. A guidarlo, il primario Santo La Valle, assistito da 8 collaboratori medici e 13 ostetriche, oltre agli infermieri e altro personale. L’equipe, inoltre, garantisce un punto di pronto soccorso e la presenza di un anestesista (per operazioni e partoanalgesia) 24 ore su 24, oltre a un pediatra 12 ore al giorno. Numeri valsi ‘due bollini rosa’ da parte dell’Osservatorio nazionale sulla salute. www.ilfriuli.it La galleria completa con le foto della Maternità su: www.ilfriuli.it 1 3 2 4 5 1 - Una delle tre sale parto-travaglio con la vasca per le nascite in acqua; 2 - Un pallone relax per la mamma; 3 - La sala operatoria, un unicum in regione; 4 - La zona per il primo bagnetto; 5 - Una stanza di degenza. L e camere sono colorate, c’è la filodiffusione per ascoltare musica e la possibilità di partorire in acqua. Sembra quasi di stare in hotel, dato che, a prima vista, le camere sono assolutamente normali: pensili variopinti (verde, giallo e arancione), dai quali fuoriescono magicamente, solo al momento del parto, i ‘ferri del mestiere’. Il travaglio, doloroso ma fondamentale nel percorso nascita di un figlio, non è mai stato così confortevole. La Casa di cura San Giorgio guarda al futuro e si appresta a inaugurare il nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia, dedicato alla memoria dell’ingegner Mario Sist, anima del Policlinico. Il Friuli ha visto in anteprima la nuova struttura. Cicerone d’eccezione, il primario Santo La Valle. Il viaggio inizia al quinto piano, al di là delle stanze odierne. Varcata la porta, ci sono le tre sale parto-travaglio: la donna rimane sempre nello stesso letto, con tutta l’assistenza del personale medico, sia per il travaglio sia per il parto. E il neonato viene lavato e pesato in stanza, sotto i suoi occhi. “La donna che lo vuole, se non ci sono complicazioni, oltre al travaglio può anche partorire in acqua, in un’apposita vasca. Oppure può farlo in una posizione a lei più congeniale, come di fianco, sempre che nulla ci consigli il contrario. La volontà è quella di tornare al parto più naturale possibile, anche se da parte nostra viene sempre garantita un’assistenza medica al top”, spiega il dottor La Valle. TRE PIANI DI NOVITÀ Parole confermate dalla vista della nuova sala operatoria, posta di fronte alle sale parto. La porta si apre come in un episodio di Star Trek e compare un concentrato di tecnologia e innovazione, con uno schermo a parete ultramoderno. Servirà per le emergenze e per gli interventi di ginecologia, che al Policlinico sono circa mille all’anno. Il viaggio prosegue scendendo al quarto piano, dove ci sono le 14 stanze di degenza: due letti, tv e bagno in camera per ognuna. Al terzo piano saranno ospitati gli ambulatori e gli uffici di direzione. In attesa che l’attuale ala venga rimodernata, cosa che in futuro permetterà di riunire tutto il reparto al quinto piano. “Al centro c’è il paziente - spiega il medico - e il nuovo reparto è pensato per mettere la donna a suo agio, ma sempre in assoluta sicurezza medica, come è nostra tradizione”. L’investimento della clinica privata, in un periodo economico complicato, è di assoluto rilievo, proprio perché fatto su un reparto che riguarda i futuri pordenonesi. [email protected]