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■ I NUMERI
Il dottor
Santo
La Valle
Più di 800 parti,
un cesareo su 5
IL DITO NELL’OCCHIO
■ DI GIGI DI MEO
O
La roulette
della vita
L
a vita è unaa
roulette. Quo-i.
tidiana, oramai.
eQuindi non mi meraviglio che sorgano come funghi sale da
gioco dove si cerca il colpo
di fortuna. Bische, le chiamano. E le troviamo dappertutto. Perché giocare al
‘gratta e vinci’ non è una
bisca a cielo aperto? Lotto,
Superenalotto e diavolerie
varie messe in atto dallo
Statu per fare denari non
lo sono? E poi le tante slotmachine, poste tra poco
anche nelle toilette, non
sono marchingegni messi
in atto per far denari facili?
Bische clandestine? No, autorizzate dallo Statu.
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Esclusiva - Viaggio nel nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia della Casa di cura San Giorgio, che aprirà
a maggio: travaglio in lettini all’avanguardia e una sala operatoria ultramoderna.
>> D I D A N I E L E M I C H E L U Z
Parto in acqua e ogni comfort:
il Policlinico guarda al futuro
O
ltre 800 nascite l’anno,
con il picco del 2011
(951), con una percentuale
di cesarei attorno al 19%
(media nazionale 24%).
Questi i numeri del Policlinico di Pordenone - il
sesto punto nascita regionale -, che a maggio (entro
la prima quindicina), con
la benedizione del vescovo
Pellegrini, alzerà il sipario
sul nuovo reparto. A guidarlo, il primario Santo La
Valle, assistito da 8 collaboratori medici e 13 ostetriche, oltre agli infermieri
e altro personale. L’equipe, inoltre, garantisce un
punto di pronto soccorso
e la presenza di un anestesista (per operazioni e
partoanalgesia) 24 ore su
24, oltre a un pediatra 12
ore al giorno. Numeri valsi
‘due bollini rosa’ da parte
dell’Osservatorio nazionale sulla salute.
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La galleria completa con le foto
della Maternità su: www.ilfriuli.it
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1 - Una delle tre sale parto-travaglio con la vasca per le nascite in acqua; 2 - Un pallone relax per la mamma;
3 - La sala operatoria, un unicum in regione; 4 - La zona per il primo bagnetto; 5 - Una stanza di degenza.
L
e camere sono colorate, c’è
la filodiffusione per ascoltare musica e la possibilità di
partorire in acqua. Sembra quasi
di stare in hotel, dato che, a prima
vista, le camere sono assolutamente normali: pensili variopinti (verde, giallo e arancione), dai
quali fuoriescono magicamente,
solo al momento del parto, i ‘ferri
del mestiere’. Il travaglio, doloroso ma fondamentale nel percorso nascita di un figlio, non è mai
stato così confortevole. La Casa
di cura San Giorgio guarda al futuro e si appresta a inaugurare il
nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia, dedicato alla memoria
dell’ingegner Mario Sist, anima
del Policlinico. Il Friuli ha visto
in anteprima la nuova struttura.
Cicerone d’eccezione, il primario
Santo La Valle.
Il viaggio inizia al quinto piano, al di là delle stanze odierne.
Varcata la porta, ci sono le tre sale
parto-travaglio: la donna rimane
sempre nello stesso letto, con
tutta l’assistenza del personale
medico, sia per il travaglio sia per
il parto. E il neonato viene lavato e pesato in stanza, sotto i suoi
occhi. “La donna che lo vuole, se
non ci sono complicazioni, oltre
al travaglio può anche partorire
in acqua, in un’apposita vasca.
Oppure può farlo in una posizione a lei più congeniale, come
di fianco, sempre che nulla ci
consigli il contrario. La volontà
è quella di tornare al parto più
naturale possibile, anche se da
parte nostra viene sempre garantita un’assistenza medica al top”,
spiega il dottor La Valle.
TRE PIANI DI NOVITÀ
Parole confermate dalla vista
della nuova sala operatoria, posta
di fronte alle sale parto. La porta
si apre come in un episodio di Star
Trek e compare un concentrato
di tecnologia e innovazione, con
uno schermo a parete ultramoderno. Servirà per le emergenze
e per gli interventi di ginecologia,
che al Policlinico sono circa mille all’anno. Il viaggio prosegue
scendendo al quarto piano, dove
ci sono le 14 stanze di degenza:
due letti, tv e bagno in camera per
ognuna. Al terzo piano saranno
ospitati gli ambulatori e gli uffici
di direzione. In attesa che l’attuale
ala venga rimodernata, cosa che
in futuro permetterà di riunire
tutto il reparto al quinto piano.
“Al centro c’è il paziente - spiega il medico - e il nuovo reparto
è pensato per mettere la donna a
suo agio, ma sempre in assoluta
sicurezza medica, come è nostra
tradizione”. L’investimento della clinica privata, in un periodo
economico complicato, è di assoluto rilievo, proprio perché fatto
su un reparto che riguarda i futuri pordenonesi.
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