Giornata del Dottorato – Curriculum in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti 2015 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Cesena, 27 Marzo 2015 Metodi di analisi del profilo chimico ed olfattivo di molecole volatili in alimenti, attuali rifiuti o sottoprodotti alimentari Federica Tesini ([email protected]) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Corso di Dottorato: Scienze e Tecnologie Agrarie, Ambientali e Alimentari Curriculum: Scienze e Biotecnologie degli Alimenti; Ciclo di dottorato: XXIX; Anno di frequenza: II Tutor: Prof.ssa Tullia Gallina Toschi 1. Stato dell’arte I composti volatili sono molecole chimiche tra loro anche molto dissimili, ma accomunate da un certo grado di volatilità. Questi composti sono già in fase gassosa a temperatura ambiente o sono in grado di passare facilmente allo stato di vapore e si trovano in ogni prodotto alimentare; ne costituiscono il profilo, spesso altamente caratterizzante, percepito come aroma. La tecnica di microestrazione in fase solida (SPME), accoppiata alla gas-cromatografia (GC) e spettrometria di massa (MS), viene da tempo utilizzata per l'identificazione e la quantificazione di composti volatili tipici di numerosi alimenti (Vichi et al., 2003). Questo approccio analitico costituisce, infatti, la tecnica di elezione per l'identificazione e la quantificazione dei composti volatili; il profilo ottenuto mediante l'analisi dei composti volatili dei prodotti alimentari ne costituisce, anche da un punto di vista sensoriale, una sorta di "carta di identità". L’analisi sensoriale è una disciplina scientifica in grado di evocare, misurare ed interpretare le reazioni a tutte quelle caratteristiche degli alimenti (o, più in generale, dei materiali) che possono essere percepite dai nostri sensi. L’analisi quantitativa descrittiva (QDA®) è il metodo più utilizzato per costruire il profilo sensoriale di un prodotto alimentare; essa ha reso la valutazione sensoriale una disciplina scientifica già a partire dalla metà degli anni ’70 (Stone et al., 1974). Per studiare la relazione esistente tra i composti volatili di un prodotto alimentare e le sue caratteristiche sensoriali è importante disporre di tecniche più rapide di quelle esistenti, ma che impieghino una logica separativa, ad esempio cromatografica, in grado di caratterizzare matrici odorose complesse, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo, così da creare una correlazione tra analisi strumentale e percezione umana. Per questo tipo di approccio sono stati proposti, di recente, strumenti compatti che lavorano in condizioni di Ultra-fast-GC. La Ultra-fast-GC è una tecnica in grado di ridurre i tempi di analisi fino anche a 10 volte rispetto ai tempi di analisi della GC tradizionale; con il suo impiego si possono ottenere analisi in soli 1-2 minuti, mantenendo una risoluzione sufficiente per la separazione di miscele di media e medio - alta complessità. Questa tecnica può essere in grado, attraverso un attento lavoro preliminare di selezione dei campioni, identificazione ed isolamento dei composti volatili in essi caratterizzanti, di definire ciascun prodotto tramite la progettazione di una sua impronta digitale, ossia costruirne una sorta di fingerprint; tale impronta sarà particolarmente rilevante, perché dotata di una doppia valenza: chimico/metabolica e sensoriale. La conoscenza dei profili della frazione volatile è quindi uno strumento fondamentale per stabilire rapidamente la conformità o meno di un alimento ad uno standard definito (controllo della qualità) e per comprenderne le ragioni del successo o dell'insuccesso sensoriale (aspetti di preferenza). 2. Bibliografia Stone H., Sidel J., Oliver S., Woolsey A., Singleton R. C. (1974) Sensory evaluation by quantitative descriptive analysis, Food Technology, 2 8(11) 24-34. Vichi S., Castellote A. I., Pizzale L., Conte L. S., Buxaderas S., López-amames E (2003) Analysis of virgin olive oil volatile compounds by headspace solid-phase microextraction coupled to gas chromatography with mass spectrometric and flame ionization detection, Journal of Chromatography A, 983, 19–33. 3. Obiettivi Il presente progetto di ricerca, condotto su campioni alimentari di diversa origine (olio extravergine di oliva, prodotti carnei...) si propone di condurre uno studio combinato che preveda l'utilizzo di tecniche rapide per l'analisi dei composti volatili e la valutazione sensoriale per caratterizzare, stabilire profili di conformità, o innovare alimenti, attuali rifiuti o sottoprodotti dell'industria alimentare. L'analisi dei composti volatili responsabili del profilo di un prodotto alimentare verrà condotta con la tecnica di microestrazione in fase solida (SPME), accoppiata alla gas-cromatografia (GC) e spettrometria di massa (MS), a tutt'oggi riconosciuta come tecnica di elezione per identificare e quantificare i composti volatili presenti in un alimento, ma anche utilizzando tecniche di Ultra-fast-GC, in grado di elaborare l'impronta digitale di un prodotto (fingerprint), e quindi caratterizzarlo, in tempi assai più rapidi. La conoscenza dei profili della frazione volatile è uno strumento fondamentale per stabilire rapidamente la conformità o meno di un alimento ad uno standard definito (controllo della qualità) e per comprenderne le ragioni del successo o dell'insuccesso sensoriale (aspetti di preferenza). Per questa ragione, il presente progetto si propone di costruire il profilo sensoriale di ciascun prodotto - 33 - Giornata del Dottorato – Curriculum in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti 2015 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Cesena, 27 Marzo 2015 oggetto di analisi utilizzando tecniche in grado di valutare gli attributi in esso percepiti, così da caratterizzarlo (analisi quantitativa descrittiva QDA®), e tecniche utili a valutare il comportamento dei consumatori (metodi affettivi). Il progetto di tesi di dottorato può essere suddiviso nelle seguenti attività, riepilogate nel diagramma di Gantt riportato in Tabella 1: A1) Ricerca bibliografica sulle tecniche analitiche per la determinazione dei composti volatili in matrici alimentari di diversa origine (prodotti, sottoprodotti e scarti), sulle metodologie utilizzate nel campo dell'analisi sensoriale applicata alle stesse matrici alimentari e sulla correlazione tra dati strumentali e sensoriali. A2) Progettazione europea: partecipazione alla stesura di due progetti europei nell'ambito di Horizon 2020: SFS 14 e Geri 4, Gender Innovation. A3) Selezione dei campioni oggetto dello studio A4) Analisi dei composti volatili sui campioni selezionati: mediante tecnica d'elezione (SPME accoppiata a GCMS) e mediante Ultra-fast-GC A5) Analisi sensoriale dei campioni oggetto dello studio mediante loro caratterizzazione (elaborazione del profilo tramite QDA®). A6) Correlazione tra dati sensoriali ed analisi dei composti volatili in questo senso si intende effettuare un’analisi congiunta dei dati ottenuti mediante analisi dei composti volatili e valutazione sensoriale dei campioni selezionati. A7) Scrittura e pubblicazione della tesi di dottorato, poster, articoli scientifici e presentazione orale Tabella 1. Diagramma di Gantt dell’attività di ricerca del dottorato Attività Mese A1) Ricerca bibliografica A2) Progettazione europea per Horizon 2020 1)Partecipazione alla stesura di un progetto per SFS14 2)Partecipazione alla stesura di un progetto per Geri 4 A3) Selezione dei campioni oggetto dello studio A4) Analisi dei composti volatili sui campioni selezionati 1) Analisi mediante SPME accoppiata a GC-MS 2) Analisi mediante Ultra-fast-GC A5) Analisi sensoriale dei campioni oggetto dello studio 1) Analisi quantitativa descrittiva (QDA®) A6) Correlazione tra dati sensoriali ed analisi dei composti volatili 1) Elaborazione dei dati sensoriali raccolti 2) Elaborazione dei dati ottenuti mediante gas-cromatografia 3) Studio della correlazione esistente tra i dati A7) Preparazione della tesi e di articoli 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 4. Stato di avanzamento della ricerca e principali risultati Tabella 2. Campioni oggetto dello studio Campione 529 638 639 1620 1626 1669 1676 1679 1739 1845 1881 1883 1887 1895 1899 1901 1903 1907 1968 1969 1975 1979 1990 1991 1992 1993 1994 1995 2001 Categoria e provenienza OEVO Spagna mediterraneo Olio d'oliva raffinato Olio d'oliva raffinato OEVO mediterraneo OEVO Puglia DOP OEVO Sicilia DOP OEVO 100% italiano OEVO Puglia DOP Olio di oliva raffinato OEVO Umbria DOP OEVO Toscana IGP OEVO BIO 100% italiano OEVO 100% italiano OEVO Sicilia DOP OEVO 100% italiano OEVO non filtrato 100% italiano OEVO Toscana IGP OEVO Puglia DOP Novello 100% italiano Novello 100% italiano Novello 100% italiano Novello 100% italiano Novello 100% italiano OEVO 100% italiano OEVO 100% italiano OEVO 100% italiano OEVO 100% italiano OEVO non filtrato 100% italiano OEVO non filtrato mediterraneo Analisi dei composti volatili per un set di 29 campioni di olio di oliva appartenenti a differenti categorie merceologiche. La valutazione del profilo volatile è stata condotta, sia mediante SPME-GC-MS sia mediante Ultra-fast-GC, su di un set di 29 campioni di olio di oliva, appartenenti a diverse categorie merceologiche e provenienti da differenti zone geografiche, come riportato in Tabella 2. 3 tra i 29 campioni appartenevano alla categoria Olio Extra Vergine di Oliva Mediterraneo, 3 erano oli di oliva raffinati mentre 8 tra i rimanenti 23 campioni, tutti 100%italiani, presentavano anche denominazioni di origine (DOP/IGP). L’analisi dei composti volatili è stata condotta mediante: i) SPME-GC-MS, utilizzando una colonna polare DB-WAX; ii) Flash-GC, utilizzando lo strumento Heracles II E-nose, fornito da Alpha Mos. Tale strumento e’ dotato di due colonne cromatografiche, DB5 (apolare) e DB-WAX (polare), ciascuna collegata ad un rivelatore di tipo FID. In Figura 1 è riportato il risultato dell'elaborazione statistica multivariata mediante analisi delle componenti principali costruita sulla base dei dati chimici relativi ai composti volatili tentativamente identificati e quantificati mediante SPME-GC-MS. La varianza spiegata dalle due componenti principali (F1 e F2) è pari a poco più del 52% e la prima componente risulta quella maggiormente discriminante (34,43%). In Figura 1, è possibile anche verificare in che modo i diversi composti - 34 - Giornata del Dottorato – Curriculum in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti 2015 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Cesena, 27 Marzo 2015 volatili siano in grado di discriminare i campioni presenti nel set. Figura 1. Analisi delle componenti principali (PCA) elaborata sulla base dei composti volatili selezionati Nel quadrante in basso sinistra si ritrovano, infatti, tutti e 3 i campioni appartenenti alla categoria “olio di oliva raffinato”, in quanto presentano concentrazioni molto basse di tutti i composti volati, compresi quelli selezionati in quanto in grado di discriminare i campioni del set. La maggior parte dei campioni italiani caratterizzati da denominazione di origine si trova nei due quadranti in alto (fatta eccezione per il campione 1669) mentre i campioni dichiarati come mediterranei si collocano nella parte bassa del grafico, in prossimità di: terpeni (tetradecene e limonene), alcoli (trans-2-pentenolo, trans-3-esenolo) esteri (etil-acetato, 3 esenolo acetato) ed acido acetico. Infine, i campioni 100 % italiani si trovano distribuiti uniformemente su tutti e 4 i quadranti. In Figura 2 è invece riportata l’elaborazione statistica multivariata ottenuta mediante il software AlphaSoft V 14. Gli 11 sensori indicati come vettori della PCA, la cui varianza spiegata corrisponde al 51,7%, corrispondono ad altrettanti indici di ritenzione e sono riportati in Figura 2 accompagnati dal numero 1 o 2 a seconda che si tratti di indici di ritenzione per composti identificati sulla colonna DB5 (indicata dal numero 1) o DB-WAX (indicata dal numero 2). Tali indici di ritenzione sono stati tentativamente associati a composti volatili caratteristici della matrice olio di oliva mediante l’utilizzo del software Arochembase V5.0, come riportato in Tabella 3. I risultati riportati costituiscono solo una preliminare valutazione dei dati ottenuti e richiedono ulteriori elaborazioni. Figura 2 Analisi delle componenti principali (PCA) elaborata sulla base degli 11 sensori (riportati in figura come indici di ritenzione dei composti cui corrispondono) selezionati dal software AlphaSoft V14. Tabella 3. Tabella che riporta gli indici di ritenzione individuati mediante Heracles II e tentativamente associati ad uno o più composti Figura 2 Tabella 3 DB5 DBWA X Indici di ritenzione 416 Composto/i Metanolo 458 Etanolo 487 Metilacetato 519 2-propanolo 554 2 butanone/4-metil-pentene 605 Acido acetico/etilacetato 831 (E)-2-esenolo 1054 2-octenolo 583 2-metil-butanolo 696 acetaldeide 1071 3,7-dimetil-1,3,6-Octatriene 1452 1,3 propanditiolo 1554 linalolo 5. Elenco delle pubblicazioni prodotte nell’ambito dell’attività di dottorato Bendini, A., Di Lecce, G., Valli, E., Barbieri, S., Tesini, F and Gallina Toschi, T. Olive oil enriched in lycopene from tomato by-product through a co-milling process. International Journal of Food Sciences and Nutrition. In press. - 35 - Giornata del Dottorato – Curriculum in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti 2015 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Cesena, 27 Marzo 2015 - 36 -