INTERUTTORE da un racconto di: Bacchetta Alessandro Sceneggiatura: Li Vigni Alberto | Mixata da (…): Bacchetta Alessandro Disegni: Andrea Fantechi PERSONAGGI Clive: un comunissimo ragazzino di 10 anni, amante dei libri fantasy, dei videogiochi e dei fumetti. Draghi: esseri leggendari dall’aspetto più o meno minaccioso. In questo racconto sono più caricature da fumetto, ma sempre minacciosi rimangono. Mamma: una casalinga di 37 anni. Odia visceralmente qualsiasi passione del figlio. INFORMAZIONI GENERALI Il primo problema del racconto è che si svolge quasi interamente al buio. Io vorrei rappresentare questo buio non con dei neri forti, ma con una certa mancanza di definizione nei fondali e negli oggetti che circondano il protagonista, come se il lettore stesse direttamente assistendo al sogno osservandone le immagini dai bordi poco chiari. Devono essere ben evidenziati solo gli oggetti importanti per il protagonista e la trama (la spada, il cunicolo dove entrare, etc etc). Dopo il click invece, ovvero nella scena finale, i contorni devono essere perfetti.. Siamo in una sorta di sketch onirico, quindi non sono necessarie troppe spiegazioni visive su come trova gli oggetti, la leva etc etc. Tutto può anche apparire per sua volontà, visto che è il suo sogno. L’importante è rappresentare al massimo la dinamicità degli eventi e il fatto che non ci troviamo nella realtà. La storia è articolata in tre tavole, ognuna delle quali suddivisa da una griglia da sei vignette che originano una scansione della pagina di questo tipo: 1 2 3 4 5 6 TAVOLA 01 TITOLO: Interruttore Soggetto: A.Bacchetta Sceneggiatura: A. Li Vigni / A. Bacchetta Disegni: Andrea Fantechi 1-2 Siamo in una grotta. Inquadratura laterale con campo medio, fondali e oggetti poco definiti, si riesce solo ad intravedere un libro (di matematica) e una candela – spenta - accanto a Clive (che è l’elemento più definito dello scenario), che è al centro della stanza e si sta alzando. Un punto esclamativo esce dalla sua bocca spalancata, è stupito da qualcosa. Sulla sinistra si notano una piccola spada e uno scudo di legno. Un’onomatopea, in alto, deve percorrere tutta la vignetta in larghezza. Onomatopea: Roooooooar Clive: ! 3 Inquadratura laterale con campo medio. Clive, con l’espressione un po’ preoccupata, con in mano spada e scudo. Si notano delle rocce dove potersi nascondere, e Clive ci si avvicina in punta di piedi. Clive (pensa): Meglio nascondersi… 4 Inquadratura frontale con campo medio, un po’ dall’alto. In primo piano gigantesche ombre e aliti (rappresentati come di consueto nei fumetti come dei possenti soffi) di draghi (che però non si vedono, si intuisce la presenza dalle ombre a terra e dagli aliti). In secondo piano Clive visto frontalmente e seminascosto dietro le rocce, con la spada e lo scudo, espressione molto spaventata. Clive: Aaaaah! 5 Inquadratura frontale con campo medio, Clive che scappa verso il lettore, impaurito, con dei movimenti un po’ farseschi ma al contempo più dinamici possibile. 6 Inquadratura laterale con campo medio. Clive che sbatte in maniera un po’ ridicola contro una roccia e perde le sue armi. Onomatopea: Sbam! TAVOLA 02 1 Inquadratura laterale, mezzo busto di Clive, che ha un’espressione po’ frastornata ma già più sicuro di sé, in piedi con la spada in mano che controlla la roccia tastandola. Clive (pensa): “Ci deve essere un’uscita…” 2 Dettaglio della mano di Clive che sta tirando giù una leva, mostra la parete che comincia a spostarsi/aprirsi. La leva deve essere molto simile ad una maniglia di una porta, perché effettivamente lo è, Clive sta idealizzando il resto. Clive (pensa): “Una leva! Sono salvo!” 3 Campo medio, inquadratura laterale. Clive che corre in maniera un po’ ridicola (verso destra, naturalmente), dall’espressione sicura di sé. Dietro di lui, a terra, si intravede un’ombra. 4 Stessa inquadratura di prima, ma più distante, un campo lungo, con Clive che si gira e vede il drago che lo sta seguendo (a cui, naturalmente, apparteneva l’ombra della vignetta prima). Espressione di grande sorpresa. Clive: aaaaah! Aiuto! 5-6 Stessa inquadratura della 4, con il drago che emette una possente fiammata che si ferma solo a poca distanza da Clive. Tutta la scena è pesantemente illuminata dalla fiammata, i contorni si fanno molto più definiti del solito. Clive, all’estrema destra della vignetta, va disegnato in “frenata”, perché stava scappando, ma ha notato un cubo di pietra (più simile possibile a un water senza far capire che sia un water, quindi potresti mettere un piedistallo alla roccia o farla un po’ a cono) con un buco. Prova a disegnare Clive in frenata, con la testa rivolta verso il cubo, che lui aveva appena sorpassato; il cubo/water in pratica è situato nello spazio tra la fine della fiammata e Clive. Clive (pensa): Un riparo! TAVOLA 03 1 Piano medio, inquadratura laterale. Si vede Clive accovacciato che entra velocemente, in maniera un po’ ridicola, nel buco. 2 Inquadratura in prima persona che mostra parte delle gambe di Clive, le scarpe, e dell’acqua. Clive (pensa): finalmente al sicuro. Ma da dove viene quest’acqua? 3 Inquadratura frontale, piano medio del water/roccia, dalla cui superficie spuntano fuori le mani e metà testa di Clive, che si guarda intorno (con gli occhi) sospettoso. Questa scena falla un po’ ombreggiata, sia l’ambiente che personaggio (non troppo). Clive (pensa): chissà… 4-1 e 4-2 Lo spazio di questa vignetta va diviso in due parti (non necessariamente a metà), pur occupando nel complesso la spazio di una classica singola vignetta. La prima parte, a sinistra, è un continuazione della scena precedente: sempre con Clive che sbuca con la testa fuori dal water, ma stavolta con un’espressione preoccupata, ha avvistato il “drago”; deve essere ancor più ombreggiata di prima, come se l’illuminazione fosse quella di una candela. La seconda parte è piccola, deve solo contenere la scritta Click (scegli tu se farla nero su bianco o bianco su nero, io propenderei per quest’ultima ipotesi). (4-1) Clive (pensa): Il drago! (4-2) Onomatopea: Click 5-6 Siamo in un normale bagno. Campo medio, da tre quarti. Finalmente i contorni della scena sono chiari. Di quinta il dietro della testa della madre di Clive (capelli corti, se riesci a disegnarli senza farla sembrare un uomo), che sta ancora col dito sull’interruttore della luce. In secondo piano Clive, dentro il water, in maglietta e pantaloncini, dall’espressione mortificata. Mamma: Clive! Oh, santo cielo Clive, mi dici cosa stai facendo?! Clive: Mi stavo solo difendendo! Giuro! The end.