Ecumenismo – solidarietà al mondo del lavoro. Musica e canti evangelici Due serate a Genova Di Renata Pampuro Nella fredda serata di giovedì 13 Dicembre, che preannunciava l’abbondante nevicata della notte, si è svolto nella chiesa Battista di Via E. Vernazza un incontro ecumenico di riflessione e preghiera, con riferimento alle difficoltà attuali che incontra il mondo del lavoro, in special modo quello giovanile. I partecipanti, non molto numerosi, ma attenti e partecipi, rappresentavano varie realtà presenti nella città, quali il S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche) e il Movimento dei Focolari; credenti cattolici ed evangelici appartenenti alle varie denominazioni di Genova. Moderatore il pastore Carlo Guerrieri della comunità ospitante. Si sono susseguiti due interventi, molto diversi tra loro. - Un imprenditore, cattolico, ha affrontato il tema in tono positivo, riferendosi alla propria esperienza che gli ha permesso di portare avanti un’attività e dare lavoro a dipendenti, destreggiandosi in questo periodo di crisi. - Con riferimento al mondo primitivo, in cui i capi-famiglia raccoglievano donne e bambini in un recinto al riparo dai pericoli ed “uscivano” all’aperto per cacciare e procacciare cibo, ha spiegato come tale “recinto” ai nostri giorni si sia ingrandito a dismisura e come sia diventato problematico “uscire” e rientrare con i mezzi per sopravvivere, a motivo della grande concorrenza dei “cacciatori”. Ma, a suo dire, con intelligenza e mosse oculate, il problema può essere superato, non arrendendosi agli ostacoli, ma affrontandoli. - Consolante il suo messaggio ma, a mio parere, valido per chi ha esperienza, capacità e possibilità di essere supportato nella propria battaglia. Molto utopistico per chi, giovane, con poca esperienza, non può contare, per iniziare una qualsivoglia attività in proprio, su aiuti esterni (prestiti dalle banche a tasso agevolato, limitazioni o esenzioni iniziali da imposte, tasse, etc.). - Il secondo intervento ci ha portato la testimonianza di un membro della comunità ospitante, occupato da oltre trent’anni presso un centro commerciale. Egli ha descritto la situazione verificatasi via via nel tempo: calo impressionante del personale; pochissime assunzioni; poi solo a tempo determinato brevissimo; quindi nessuna nuova assunzione; Aumento dei compiti affidati ai “fortunati” lavoratori, per “tappare i buchi” verificatisi dalla rarefazione del personale. - Quadro del resto ben noto a noi tutti. - E, infine, la sua richiesta: “Che cosa fa la chiesa?” Ma la chiesa non è una entità astratta; è composta da persone, da “credenti” e se ogni credente non guardasse al proprio tornaconto (a qualunque livello sociale egli appartenga), ma al bene comune, potrebbe “cambiare il mondo”. - Ed ecco, per me, la seconda utopia, perché ben pochi mettono in atto i principi evangelici. - La serata si è conclusa con le preghiere di molti presenti, che ancora una volta ci hanno reso consapevoli come solo l’aiuto del Signore, richiesto con umiltà e fede profonda, potrà operare al nostro cambiamento di mentalità ed al raggiungimento del fine desiderato. E questa non è utopia, ma fiducia illimitata nell’avverarsi delle promesse del Signore. Sabato 15 Dicembre, sempre nella chiesa Battista, questa volta stracolma, ci è stato offerto un Concerto Natalizio, a cura delle chiese del C.C.E. (Consiglio delle Chiese Evangeliche). Hanno cantato le corali della chiesa della Riconciliazione, dei Fratelli, delle chiese Avventista e Battista, con l’accompagnamento di harmonium o chitarre o percussioni. Tanta gioia tra gli esecutori, tutti bravissimi; tanti applausi dal pubblico (apprezzatissimo lo “Spiritual” offerto da un fratello battista). Il canto di Notte Benigna da parte di tutta l’assemblea e la raccolta di un’offerta per l’opera di Betel hanno concluso la serata. Ancora una volta ci siamo lasciati con la convinzione che, come ha sostenuto qualcuno, “chi canta prega due volte”.