La guerra dei Trent’anni (1618-1648) Si presenta come la più grande guerra di religione della storia; venne combattuta tra mondo cattolico e protestante Nacque in Boemia prima della Riforma luterana a seguito delle rivolte guidate da Jan Hus (eretico arso vivo nel 1415 a Costanza) Defenestrazione di Praga e scoppio del conflitto Si compone di due schieramenti e quattro fasi Schieramento Cattolico composto da: Imperatore di Germania, duca di Baviera, Re di Spagna, Principe di Transilvania Schieramento Protestante composto da: Re di Danimarca, Re di Svezia, Palatinato, elettorato di Sassonia Guidati da Alberto di Wallenstein Le trattative durarono 5 anni e si conclusero il 24 ottobre 1648; si determinò la frammentazione e l’ingovernabilità dell’impero e l’indipendenza dei Paesi Bassi e della Svizzera. Tra gli sconfitti, oltre all’Impero, alla Spagna e ai loro satelliti, vi fu la Santa Sede, poiché con la formula “cuius regio, eius religio” la fede veniva sottratta entro certi limiti al magistero della Chiesa. La gloriosa rivoluzione Giacomo I Re di Inghilterra (1603) alla morte di Elisabetta Conflitto religioso Anglicani Protestanti Conflitto politico Giacomo I Carlo I (1625-1649) Parlamento Grande protesta (dicembre 1621) È il “diritto naturale e il retaggio dei sudditi Inglesi” Petition of Rights Fu attuata dal Parlamento nel 1628 e sanciva che: 1. Le truppe non potevano essere alloggiate in case private; 2. Legge marziale non valida in caso di pace; 3. Nessun arresto senza atto di accusa. Scioglimento del Parlamento Conflitto armato (1642-1649) Truppe Reali New Model Army (Oliver Cromwell) Decapitazione Carlo I 30 gennaio 1649 Commonwealth (repubblica 1649-1660) Restaurazione Stuart (1660-1688) Carlo II (1660-1685) Giacomo II (1685-1688) Gloriosa Rivoluzione (1688) La Gloriosa Rivoluzione fu una svolta nell’indirizzo politico, avvenuta ai vertici dello stato senza coinvolgere minimamente il popolo; dal 1688 salirono al potere Guglielmo III e Maria Stuart, dando vita alla prima monarchia parlamentare. Rivoluzione Francese Le condizioni economiche del Regno, aggravate dalle guerre del ‘700, avevano creato grandi rancori popolari. Inoltre la guerra delle colonie americane, in cui la Francia era stata dalla parte degli insorti, aveva conferito un significato virtuoso alla parola “Rivoluzione”. In questi anni, quasi tutti i pilastri istituzionali che avevano sostenuto il Regno crollarono. Germaine Necker “Fase buona” (dal 1789 alla fuga del re) “Fase cattiva” (dal regicidio in poi) La guerra si combattè su due fronti: Parlamentare Popolare Presa della Bastiglia 14 luglio 1789 Abolizione del sistema Feudale (14 agosto 1789) Fuga di Luigi XVI Dichiarazione dei diritti dell’uomo (26 agosto 1789) Decapitazione regia il 21 gennaio 1793 (361 voti favorevoli – 360 contrari) Le potenze europee sottoscrissero una dichiarazione di belligeranza contro la Repubblica Francese firmata da Inghilterra, Prussia, Austria, Russia, Spagna, Regno di Sardegna, Stato della Chiesa, Toscana, Regno di Napoli (1793-1795). Nello stesso periodo la Francia è segnata dalla forma di Terrore, instaurata da Robespierre. Napoleone Bonaparte Rivolta civile in Francia contro il regime di Direttorio (Governo), sedata anche da Napoleone Bonaparte Scalata al potere Conquista d’Italia (1796) Campagna d’Egitto (1798) Colpo di Stato 9 novembre 1799 Bonaparte Imperatore 2 dicembre 1804 Nuova aristocrazia Prefetti Nascita dello Stato Moderno Giustizia Codici Protettore della fede Educazione pubblica Classe dirigente Con la sconfitta di Waterloo, Napoleone fallì il suo tentativo di egemonizzare l’Europa, che fu ricostruita nel 1815 a Vienna dai Governi vincitori. Morì nel 1821. Restaurazione (1815-1830) Riordinamento politico-costituzionale Pace duratura Dal 1830 la situazione muta nuovamente: Rivolte in Europa (1848) Nascita Italia (1860) Nascita Primo Reich (1871) Grande Guerra (1914-1918) Nel periodo del Congresso di Vienna, l’Europa è comunque segnata da numerose rivolte scoppiate in Spagna, Portogallo, Regno di Napoli e Piemonte. Con un secondo congresso a Verona nel 1822, la Francia, governata da Luigi XVIII, fu incaricata di ripristinare l’ordine Luigi XVIII Carlo X (1824) Deposto da moti rivoluzionari Luigi Filippo duca d’Orleans nel 1830 pone fine alle prime rivolte Scoppio di nuove rivolte contro Luigi Filippo 22 febbraio 1848 (Rivolta popolare operaia) Dalla Francia le rivolte si espandono in tutta Europa e sono di origine nazionalista o regionalista: Sicilia, Milano, Venezia, Budapest, Praga, Cracovia e Germania sono i teatri nei quali si ambientano questi moti rivoluzionari, alimentati da nuovi ideali di libertà, indipendenza e uguaglianza; da queste nuove idee nasce il termine “comunismo”, alla base del pensiero di Marx ed Engels. In breve tempo, le rivolte vengono completamente sedate, anche se produrranno in epoca immediatamente successiva numerosi effetti in Francia, Italia e Germania.