16_Relazione impianti elettici

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IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE
INDICE
1. GENERALITA’
pag.
1
2. CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO
pag.
1
3. QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE
pag.
2
3.1 Quadro elettrico generale
pag.
3
4.CARATTERISTICHE GENERALI DEI QUADRI ELETTRICI
pag.
4
5. LINEE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI
pag.
4
5.1 Tubazioni
pag.
4
5.2 Linee elettriche
pag.
5
5.3 Separazione circuiti
pag.
5
5.4 Morsetti di derivazione
pag.
6
5.5 Cassette di derivazione
pag.
6
ELETTRICHE
pag.
6
7.PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
pag.
7
7.1 Protezione totale
pag.
7
7.2 Protezione addizionale
pag.
7
8.PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
pag.
8
9.ILLUMINAZIONE
pag.
8
10 IMPIANTO F.M. (Prese e Qprese)
pag.
9
11 TIPOLOGIA DELLE APPARECCHIATURE
pag.
9
12 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
pag.
9
13 IMPIANTO DI TERRA
pag.
10
13.1 Dispersori intenzionali
pag.
10
13.2 Nodo o collettore di terra
pag.
10
13.3 Conduttori di protezione
pag.
11
13.4 Conduttore di terra
pag.
11
13.5 Impianto equipotenziale EQP – EQS
pag.
11
13.6 Masse estranee
pag.
12
14 LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
pag.
12
15 DISEGNI DI RIFERIMENTO
pag.
13
1. PREMESSA
pag.
1
2. ISPEZIONI E PROVE DA ESEGUIRE
pag.
1
2.1. Impianto elettrico
pag.
1
3. NORME DI RIFERIMENTO
pag.
2
6.PROTEZIONE E VERIFICA PORTATA DELLE LINEE
MANUTENZIONE ED ESRCIZIO DELL’IMPIANTO
INDICE
1. GENERALITA'
Il presente intervento progettuale riguarda la realizzazione degli impianti
elettrici e di illuminazione per le zone riguardanti un sistema di accosto ed
ormeggio per l’attracco navi Ro-Ro Pax al molo di sottoflutto del porto
commerciale di Salerno ed una torre faro per illuminazione piazzale.
Nel redigere tale progetto si è scrupolosamente seguito quanto prescritto
dalle Norme CEI 64-8 parte 7 è quanto riportato al paragrafo 15 della
presente relazione tecnica.
Per una migliore visione si rimanda alle tavole allegate.
2.CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO
Il sistema verrà elettricamente alimentato da una cabina elettrica di
trasformazione esistente con linea trifase più neutro distribuito, 400V 50Hz
e potenza totale di riferimento minimo pari a 30 kW in BT.
Considerato che il sistema di alimentazione è di tipo TN si sono adottati
criteri di progettazione relativi a tale fornitura.
Il dimensionamento delle apparecchiature è stato effettuato per le potenze
effettive sugli utilizzatori previsti applicando opportuno coefficiente di
contemporaneità (0.65), sarà possibile poter ampliare l’impianto sino ad un
totale di 50 kW vista la taratura dell’ interruttore generale e sino a 80A
come portata cavo, in tal caso occorre verificare però le cadute di tensione
sugli utilizzatori finali.
Il presente intervento permetterà l’illuminazione di 5 pontili (con proiettori
asimmetrici a tubi fluorescenti da 11W), della banchina (con proiettori
1
150W SAP su pali 4m) e della banchina a giorno (mediante torrefaro con
proiettori ST1000W) e l’alimentazione dei relativi verricelli e del pontone.
Dal Q/GBT della costruenda cabina MT/BT (400kVA) partiranno 3 linee:
- una linea sez. 3½(1x120)mmq sotto la sezione Gruppo Elettrogeno per
l’alimentazione del Q/Parte Nuova zona briccole;
- una linea sotto sezione ordinaria sez. 4(1x16)mmq per l’alimentazione di
mezza torre faro;
- una linea sotto G.E. + UPS sez. 4(1x16)mmq per l’alimentazione della
parte restante della torre.
La distribuzione delle linee dorsali sarà realizzata mediante passerella a
filo, in apposito cunicolo lungo tutta la banchina, e tubazione in acciaio
zincato (TAZ) sui pontili.
3. QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE
A monte di tutto l’impianto nel Q/GBT della Cabina esistente verranno
ubicati l’interruttore generale 4x80A per l’alimentazione del Quadro molo
oggetto del presente intervento e l’interruttore generale che alimenterà il
quadro torre faro.
La linea di collegamento tra l’interruttore generale ed il quadro molo avrà
sezione pari a 3-1/2x120 mm² cavo tipo FG70-R con lunghezza di 850 m,
caduta di tensione nell’ordine dello 3 % (Vedi calcoli allegati).
Per l’alimentazione della torre faro saranno inseriti nel Q/GBT N.2
interruttori da 4x25A con linee di collegamento tra gli l’interruttori generali
ed il quadro torre faro di sezione pari a 4x(1x25) mm² cavo tipo FG70-R
con lunghezza di 820 m, caduta di tensione nell’ordine dello 3,20 % (Vedi
calcoli allegati), una delle due linee sarà sotto preferenziale.
Per quanto non specificato si rimanda agli schemi elettrici allegati.
2
3.1. Quadro Elettrico Generale
L’impianto sarà dotato di quadro elettrico generale con grado di protezione
IP65 con portella cieca e chiusura a chiave posto nelle adiacenze delle
utenze da alimentare e proteggere.
Detto quadro avrà funzione di protezione e distribuzione delle linee
principali di alimentazione e permetterà di manovrare l’impianto con la
seguente suddivisione dei circuiti:
• Illuminazione passerella e briccola A, Circuito Normale e di Sicurezza;
• Illuminazione passerella e briccola B, Circuito Normale e di Sicurezza;
• Illuminazione passerella e briccola C, Circuito Normale e di Sicurezza;
• Illuminazione passerella e briccola D, Circuito Normale e di Sicurezza;
• Circuito Verricello Briccola A;
• Circuito Verricello Briccola B;
• Circuito Verricello Briccola C;
• Circuito Verricello Briccola D;
• Circuito Verricello Briccola E;
• Circuito Prese Quadro Elettrico;
• Alimentazione verricelli Briccole;
• Illuminazione Pali molo.
L’illuminazione
verrà
automaticamente
attivata
da
un
interruttore
crepuscolare è possibile comunque escludere tale meccanismo ed attivare
quindi manualmente l’impianto.
L’impianto risulta totalmente selettivo sia dal punto di vista differenziale che
dal punto di vista dei circuiti in modo da eliminare quasi totalmente la
probabilità di messa fuori servizio dell’impianto, si fa presente che saranno
utilizzati su specifica richiesta dell’Autorità Portuale a protezione dai contatti
indiretti dei relè differenziali del tipo a riarmo automatico onde evitare
3
interruzione di continuità per scatti intempestivi o per sovratensione in
luogo dei normali differenziali.
Detto sistema garantisce la continuità di servizio ma durante il tentativo di
ripristino automatico in caso di scatto del relè differenziale viene reinserita
una corrente sul circuito senza conoscere la natura dell’intervento che
potrebbe essere stata causata da un contatto umano indiretto.
4. CARATTERISTICHE GENERALI DEI QUADRI ELETTRICI
L'ubicazione dei quadri potrà essere meglio riscontrata dalle planimetrie
(Vedi Elaborati grafici).
Tutti i quadri
elettrici
saranno
del
tipo
modulare con
struttura
completamente chiusa e sportello trasparente di protezione, cablati con
cavi non propaganti l'incendio e la fiamma (CEI 20-22 e 20-35) attestati sia
in partenza che in arrivo con targhette indicatrici, dovranno avere grado di
protezione minimo IP65 (Norma CEI 64-8/7).
E’ stata verificata la dissipazione termica degli involucri Quadri elettrici con
tutte le apparecchiature utilizzate (vedi elaborato Calcoli Elettrici).
5. LINEE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI
Criteri di installazione da adottare
5.1. Tubazioni
La distribuzione delle alimentazioni dorsali così come anche le derivazioni
alle singole utenze visti i luoghi di installazione per maggiore resistenza
meccanica e protezione verranno realizzate
in
acciaio zincato, in modo
da rispettare i gradi di protezione richiesti dalle Norme CEI 64-8 parte 7.
4
Il montante principale difatti verrà convogliato entro tubazione in acciaio
staffata alla parete entro cunicolo esistente, mentre tutte le tubazioni che
porteranno alimentazione alle utenze sia dorsali che derivanti saranno
fissate alla struttura in ferro della passerella.
Sia le cassette di derivazione che tutti i vari accessori quali raccordi, ginti,
curve etc. dovranno mantenere il grado di protezione richiesto.
5.2. Linee Elettriche
I cavi utilizzati per le alimentazioni saranno del tipo FG7 sia per le linee
montanti principali che per le singole derivazioni sino alle utenze del tipo
non propaganti la fiamma e l'incendio (CEI 20-22 e 20-35) con tensione di
isolamento 1kV.
I colori dovranno essere del tipo adeguato:
- azzurro per il conduttore di neutro;
- giallo-verde conduttore PE;
- rosso, marrone, grigio e nero per i conduttori di fase.
5.3 Separazione circuiti
Per la separazione di eventuali circuiti a tensione di isolamento diversa
da 450/750V potranno essere adottati i seguenti accorgimenti:
-
Utilizzare cavi isolati per la tensione maggiore e quindi passare
direttamente dentro le canalizzazioni insieme agli altri circuiti oppure,
tutti i cavi con tensione di isolamento diversa da 450/750V dovranno
essere separati sia nelle tubazioni che nelle che nelle cassette con
l'ausilio di setti separatori.
5
5.4. Morsetti di derivazione
Nelle cassette di derivazione dovrà essere mantenuto l’isolamento
adeguato, utilizzando morsetti adatti (ad esempio Cappellotti) e tenendo
particolare cura nel realizzare le connessioni.
5.5 Cassette di Derivazione
I cavi e le giunzioni all’interno delle cassette non devono superare il 50%
del volume interno della Cassetta.
Nelle cassette di derivazione dovrà essere garantito l’isolamento dalle parti
attive nel modo seguente:
1.
Il fondo della scatola costituente la cassetta di derivazione ad incasso
isola il fondo in muratura (generalmente costituito da ferri di armatura
etc.) dalle parti attive (Cavi elettrici), deve essere integro per garantire
tale isolamento, eventuali situazione dovrà essere ripristinata.
2.
Le derivazioni dovranno avvenire tramite morsetti capaci di garantire
isolamento e protezione dalle parti attive, potranno essere utilizzati
morsetti a cappellotto, eliminare eventuali nastrature o morsetti non
più idonei.
6. PROTEZIONE E VERIFICA PORTATA DELLE LINEE ELETTRICHE
Tutte le linee elettriche saranno comandate e protette
dai rispettivi
interruttori montati nei quadri sopra descritti.
I cavi riportati negli schemi sono stati verificati sia come portata che come
protezione ed in base alla lunghezza della linea è stata rispettata la
condizione che I²t dell'interruttore è sempre inferiore a K²S² del cavo.
La sezione dei cavi è quindi calcolata (Vedi allegati Calcoli) in modo da
garantire congiuntamente
il
rispetto
delle
Norme CEI e cioè:
6
condizioni
previste dalle
- Ib < Im < Ig < 1,45 Iz per tempi lunghi
- I²t<K²S² per tempi brevi
Si è proceduto alla verifica delle sezioni rispettando il vincolo di c.d.t.<
4% (vedi calcoli elettrici negli allegati al progetto).
Tutti i circuiti sono selettivi, consentono di mettere fuori servizio solo la linea
interessata al guasto, e vengono protette a monte.
7. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Sono state adottate le seguenti misure di protezione in accordo con le
Norme C.E.I. 64-8:
7.1. Protezione Totale
•
mediante isolamento delle parti attive:
•
l'isolamento deve poter essere rimosso solo mediante distruzione dello
stesso;
•
l'isolamento dei quadri elettrici deve essere conforme alle relative
Norme
•
mediante involucri e barriere:
•
gli involucri e le barriere devono assicurare un grado di protezione
IP65; le superfici orizzontali superiori il grado di protezione IP65; per
aprire un involucro o rimuovere una barriera occorre osservare una
delle seguenti prescrizioni:
1-fare uso di chiave o attrezzo
2-interporre una seconda barriera che assicuri il grado di protezione IP65 e
che sia rimovibile con chiave o attrezzo.
7.2. Protezione addizionale
Uso di interruttori differenziali ad alta sensibilita'.
7
Si rammenta, comunque, che gli interruttori differenziali
considerati come protezione addizionale
contro
devono
essere
i contatti diretti ad
integrazione delle protezioni citate.
8. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Per la protezione dai contatti indiretti si è prevista la protezione differenziale
dei circuiti, con riferimento al disposto delle Norme C.E.I. 64-8 sez.3 e 4.
Il coordinamento delle protezioni è realizzato, soddisfacendo la seguente
relazione:
230
Ra <= _______
Idn
dove Ra è la resistenza totale in ohm dell'impianto di terra ed Idn la
corrente di intervento del dispositivo differenziale (nel nostro caso Idn=1 A
e Ra<=230 ohm). (Vedi anche punto 3.1)
9. ILLUMINAZIONE
L'illuminazione della zona oggetto dell’intervento è stata particolarmente
curata sia sotto il profilo estetico che funzionale.
Zona Passerelle e Briccole
Saranno utilizzate lampade del tipo stagno 2x11W grado di protezione
IP65/67a tubo fluorescente 4000K° in numero
e posizione tale da
raggiungere livelli di illuminamento adeguati all'attività svolta.
Molo
Saranno utilizzate lampade da 150W SAP montate su pali h.4,00 m con
maschera di protezione onde evitare diffusione di luce lato mare.
8
Per la ubicazione delle apparecchiature di cui sopra si rimanda agli
elaborati grafici.
10. IMPIANTO F.M. (Prese e Q(Prese)
I Circuiti F.M nel Quadro sarà alimentata in modo distinto dalle altre
utenze e saranno protetti da interruttore automatico della stessa portata
delle prese, i frutti saranno del tipo con schermo di protezione degli alveoli
attivi.
11.TIPOLOGIA DELLE APPARECCHIATURE
Tutti gli interruttori che si installeranno nei quadri elettrici di cui al punto 3
dovranno rispondere ai requisiti richiesti dal disposto delle Norme C.E.I.
17-13.
Dovrà essere garantito l'isolamento sulle parti a contatto diretto quali
interruttori nei quadri elettrici, supporti e coperchi cassette di derivazione
mediante l'uso di materiali adeguato e dovranno essere rimovibili solo con
uso di attrezzo garantendo l’IP6X.
12. ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
Si è predisposto l'impianto di illuminazione di sicurezza utilizzando lampade
del tipo sempre accese.
In presenza di tensione di rete tutte le lampade con simbolo CEI in pianta
(Vedi Elaborati Grafici) rimarranno regolarmente in attesa, in mancanza
di tensione dette lampade si accenderanno automaticamente prelevando
9
energia elettrica dagli accumulatori interni e continuando a funzionare con
una autonomia superiore ad
1 ora, un led verde posto sulla lampada
segnalerà la regolarità della ricarica.
Il numero degli apparecchi è sufficiente a garantire l’illuminamento minimo
richiesto dalle Normative Vigenti.
13. IMPIANTO DI TERRA
Costituzione Impianto di Terra
L'impianto di terra sarà
essenzialmente costituito da quanto qui di
seguito descritto:
- Dispersori Intenzionali
- Nodo o collettore di Terra
- Conduttori di protezione
- Conduttori di Terra;
- Conduttori Equipotenziali
(13.1);
(13.2);
(13.3);
(13.4);
(13.5).
13.1 Dispersori Intenzionali
Saranno infissi nel terreno picchetti in profilato a croce in acciaio zincato
a caldo
aventi le caratteristiche
richieste
dalle
Norme CEI 64-8/5
art.542.2.3 e art. 542.2.4 allo scopo di garantire la necessaria resistenza
alla corrosione ed alle sollecitazioni meccaniche e cioè lunghezza pari ad
1.5 mt, spessore pari a 5 mm, dimensione maggiore della sezione
orizzontale pari a 50 mm.
Uno dei picchetti infissi nel terreno sarà ubicato entro pozzetto
ispezionabile;
13.2.Nodo o Collettore di Terra
E' stato previsto un collettore di terra principale ispezionabile costituito
da barra in rame ubicato o nel quadro elettrico Generale o in cassetta
esterna, a cui verranno attestati:
10
- il conduttore di protezione PE sezione maggiore o uguale a quella di fase;
- Eventuali Conduttori equipotenziale Supplementare di sezione pari a 2,5
mm² entro tubazione, 4 mm² annegato nel calcestruzzo;
- il conduttore di terra di connessione al dispersore Sezione 16 mm².
- il conduttore PE di eventuale scaricatore di sovratensione sez. 10 mmq.
13.3 Conduttori di protezione
Il conduttore di protezione sarà di sezione maggiore/uguale fase dei singoli
circuiti.
La sezione dei conduttori PE derivati sarà quella espressa in tabella:
Sezione minima del Conduttore di Protezione
CEI 64.8/5 art. 543.1.2
Sezione Conduttore
Sezione Minima del Conduttore
di Fase mm²
di Protezione Sp mm²
S <= 16
Sp = S
S = 25 <= 35
Sp = 16
S > 35
Sp = S/2
13.4 Conduttore di Terra
Collegherà il Nodo o collettore di terra al sistema disperdente nel nostro
caso picchetto e treccia di rame nuda interrata da 35 mm² la sezione del
CT sarà 16 mm².
13.5.Impianto Equipotenziale EQP - EQS
Il conduttore equipotenziale principale collegherà al nodo di terra le masse
estranee.
Tale collegamento sarà costituito dalla connessione
dei collettori di
distribuzione principali di tubazioni acqua, etc. e di altre eventuali parti
11
metalliche (vedi punto 13.6) estese ad un nodo equipotenziale e quindi
all'impianto di terra.
Saranno utilizzati cavi di sezione adeguata secondo Normativa e qui
riportate in tabella:
Determinazione Sezione Conduttore Equipotenziale (EQP)
____________________________________________
Sezione PE <= 10 mm² - Sezione EQP = 6 mm²
Sezione PE = 16 mm² - Sezione EQP = 10 mm²
Sezione PE = 25 mm² - Sezione EQP = 16 mm²
Sezione PE >= 35 mm² - Sezione EQP = 25 mm²
____________________________________________
Impianto Equipotenziale Supplementare (EQS)
(Locali da bagno con Vasca o doccia)
13.6.Masse estranee
Si rammenta per la definizione di massa estranea secondo quanto
rappresentato dalle curve di sicurezza, che il valore limite richiesto per
strutture di tipo ordinario e tensione di contatto 50V risulta essere 1000
ohm, per tanto in
fase
di
esecuzione
degli impianti tutte le parti
metalliche (Vedi eventuali masse metalliche estese etc.) con
di
possibilità
contatto aventi resistenza verso terra inferiore ai 1000 ohm dovranno
essere connesse al nodo equipotenziale e quindi all'impianto di Terra.
14. LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
-C.E.I.64-8 (Terza Edizione); impianti elettrici utilizzatori a tensione
nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua.
-C.E.I. 16-4 ; colori conduttori.
-C.E.I.64-50; guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici
utilizzatori, ausiliari e telefonici.
-C.E.I.64-12; guida per l'esecuzione dell' impianto di terra negli edifici per
uso residenziale e terziario.
12
- C.E.I. 17-13 – Quadri Elettrici;
- C.E.I. 23-51; Norma CEI Sperimentale 23-51; Quadri Elettrici.
- Legge 186 del 1968;
- Legge 9/1/89 - Abbattimento barriere architettoniche;
- Legge 46/90 del Marzo 1990; Norme per la sicurezza degli impianti.
- D.P.R. n.447 del 6 Dicembre 1991.
- D.P.R. 547 del 1955.
- D.L. n° 626 del 19/09/94.
- CEI 31-35 – Luoghi con pericolo di esplosione
CEI 31-35 – Luoghi con pericolo di esplosione
15. DISEGNI DI RIFERIMENTO
Per tutto quanto sopradescritto o quanto non espressamente citato si
rimanda agli elaborati grafici allegati.
Messina lì
Il progettista
13
MANUTENZIONE
ED
ESERCIZIO DELL’IMPIANTO
(Raccomandazioni per il Committente)
1.Premessa
La Ditta esecutrice dei lavori rimane responsabile secondo la L. 46/90 e
relativo D.P.R. 447 dell’impianto realizzato e declina ogni responsabilità
per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissioni dell’impianto da
parte di terzi, ovvero da carenze di manutenzione e riparazione.
L’utente quindi è responsabile del mantenimento delle condizioni
d’efficienza dell’impianto e deve pertanto provvedere alla:
− Continua sorveglianza dell’impianto;
− Alla sua manutenzione, richiedendo in particolare le necessarie
istruzioni alla ditta installatrice;
− A far eseguire come minimo le ispezioni di seguito specificato.
L’utente
deve
tenere
apposito
registro,
firmato
dai
responsabili,
costantemente aggiornato su cui segnare:
− Le prove eseguite;
− I guasti e le relative cause;
− Eventuali interventi eseguiti sull’impianto;
− Ogni variazione riscontrata rispetto all’ultimo controllo effettuato.
Detto registro dovrà essere tenuto a disposizione per eventuali controlli.
2.Ispezioni e prove da eseguire
2.1.Impianto Elettrico
1. Verificare periodicamente (6 mesi circa)b lo stato di funzionamento
degli interruttori differenziali, azionando uno per uno il tasto di prova
posto appositamente su ogni interruttore differenziale;
2. Verificare periodicamente lo stato delle lampade di sicurezza con
gruppo autonomo di emergenza incorporato simulando la mancanza di
1
tensione e controllando la funzionalità di ogni singola lampada e che
l’autonomia sia almeno uguale ad 1 ora;
3. Controllare che i coperchi delle cassette di derivazione siano integri ed
in grado di mantenere l’isolamento di partenza;
4. Verificare la messa fuori servizio dell’impianto sganciando tramite
apposito pulsante l’interruttore generale;
tutto quanto possa pregiudicare la sicurezza o di anomalo si presentasse
chi è responsabile dei controlli periodici.
3.Norme di Riferimento
•
Norme CEI 64-8 – Impianti elettrici utilizzatore a Tensione nominale
non superiore a 1000V in corrente alternata.
2
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