GENERATORI DI ACCELERAZIONE MUSCOLO CREA MOVIMENTO M. striato scheletrico leve articolari M. liscio apparati viscerali M. striato cardiaco sangue • SCHELETRICO •- Movimenti dell’occhio •- Espressioni facciali • CARDIACO •- circolazione • LISCIO • - Movimento di gas, liquidi e solidi negli organi Funzionalità • Esplicite – – – – – – Deambulazione Posizione eretta Movimentazione carichi Antigravitari, posturali (caviglia) Atti a bassa definizione Atti ad alta definizione • Non esplicite – Stabilizzatori della postura (Sistema Vestibolare) – Pompa per il ritorno venoso – Effetto tonico di attivazione STABILIZZAZIONE • Solo il M. scheletrico • La stabilizzazione e’ un processo dinamico • Molte articolazioni non potrebbero sopportare carichi senza intervento muscolare MUSCOLO SCHELETRICO SARCOMERO Curva Lunghezza-Forza RELAZIONE FORZA-VELOCITA’ TIPI CONTRAZIONE Unità Motorie Def. Di Unità Motoria: fibra nervosa motoria (motoneurone) e fibre muscolari scheletriche da questa innervate Tipi di Muscolo Il rapporto tra f.m. lente, intermedie, veloci è legato alla funzione. • Rapidi • Resistenti • General Purpose Al tipo di movimento che deve compiere. Ai tempi di attivazione. Frequenza di uso. (proverbio cinese:l’uso sviluppa l’organo) Al lavoro che deve compiere (carico). Controllo della Contrazione • Reclutamento: numero di UM attive • Tipo di UM coinvolte (dipende dalla durata della contrazione) • Modulazione. Frequenza di attivazione (sparo) del motoneurone CONTROLLO DEL MOVIMENTO • Stato iniziale di tutto il s. m. • Preprogrammazione della dinamica del movimento • Contrazione del muscolo operante • Coattivazione altri muscoli e/o gruppi muscolari Classificazione •Per quanto inerente le contrazioni, anch’esse sono suscettibili di classificazione sulla base dei parametri di forza, lunghezza e tempo. Pertanto distinguiamo le contrazioni in: •ISOMETRICHE: non prevedono variazione di lunghezza nel muscolo. Dove per variazione di lunghezza del muscolo intendiamo una variazione nel braccio di leva poiché, di fatto, le fibre muscolari subiscono un accorciamento. ISOTONICHE, sono così definite le contrazioni che tendono a sollecitare il muscolo con una resistenza costante lungo tutta l’escursione articolare. Il grado di tensione muscolare dovrebbe restare invariato per tutta la durata del movimento che prevede una fase concentrica ed una eccentrica. •ISOCINETICHE, analogamente a quanto avviene per le contrazioni isotoniche, dove il parametro resistenza è costante, in quelle isocinetiche diviene costante il parametro tempo, ossia la velocità di spostamento della resistenza sarà costante, e con sforzo massimale, per l’intera escursione. •AUXOTONICHE, sono contrazioni auxotoniche, quelle tipiche di movimenti in cui, la resistenza da vincere, aumenta progressivamente con lo sviluppo del movimento. Tipi contrazioni •Concentriche, le contrazioni concentriche hanno luogo durante un’azione muscolare di tipo superante. Ovvero quando la forza esercitata da un muscolo è in grado di vincere una determinata resistenza. In questo caso assistiamo all’accorciamento del muscolo e all’avvicinamento dei capi articolari interessati. •Eccentriche, sono tipiche della fase negativa di un movimento. Sebbene vi sia il comando di accorciamento, i capi articolari si allontanano. Caratterizza i movimenti cedenti, quando si asseconda la resistenza esercitata dall’esterno ed il muscolo agisce rallentando il movimento. •Pliometriche, contrazioni esplosive che sfruttano l’energia elastica accumulata in una fase eccentrica con prestiramento, per esprimerla in una fase concentrica (es. salto dai gradoni, calcio ad un pallone ecc.). In altri termini, in questo tipo di contrazione, alla forza esprimibile dalla contrazione del muscolo, viene sommata l’energia accumulata nella fase di prestiramento. S. OSTEO-MUSCOLOTENDINEO • IL MATERIALE BIOLOGICO E’ VIVO • LA FUNZIONALITA’ DEL S.B. E’ A VOLTE IMPRESCUTABILE • PUO’ TUTTO L’ALLENAMENTO? “SPIEGARE” IL MOV SISTEMA VISCO-ELASTICO mass-spring-damper model f(t) k m X c