Scuole Elementari Percorsi didattici GAL Hassin Centro Internazionale Scienze Astronomiche Isnello ph Salvatore Tortorici Nel territorio del Comune di Isnello sta per iniziare la sua attività il GAL Hassin un centro per le scienze astronomiche unico nel suo genere perché coniuga i due aspetti fondamentali di questa disciplina: la ricerca e la divulgazione. Perché proprio ad Isnello? Verso gli anni ‘70 del secolo scorso la comunità astronomica italiana scelse questo territorio per istallarvi il Telescopio Nazionale Galileo. Scelse in particolare il monte Mufara perché coi suoi 1865 metri s.l.m. era il sito osservativo più alto d’Italia ed il più a sud dell’Europa, oltre a presentare condizioni di seeing e di inquinamento luminoso molto ridotti, fattori questi fondamentali per le ricerche di punta di questa disciplina. Il telescopio fu poi posizionato alle Isole Canarie tuttavia il cielo delle Madonie è rimasto inalterato per tutti questi anni ed è ancora buio come allora. Da qui l’idea di porre un altro telescopio, unico nel suo genere, sempre sul monte Mufara, ed unire alla ricerca di punta anche l’aspetto didattico/divulgativo dell’astronomia e creare una sinergia tra chi fa ricerca e chi quella ricerca la trasmette ogni giorno con la propria opera di divulgazione. Insieme quindi all’osservatorio astronomico, che sorgerà in un futuro prossimo, ecco che è pronto a partire il parco astronomico situato a pochi chilometri da Isnello. Il parco astronomico comprende un insieme di strutture adatte alla didattica e la divulgazione dell’astronomia ed altre discipline scientifiche ad essa strettamente connesse, come la fisica, la chimica, la matematica (per citare le più importanti). Queste strutture sono: • Il planetario con una cupola di 10 metri di diametro che può ospitare 75 persone comodamente sistemate su poltrone reclinabili per una migliore fruizione degli spettacoli. Un planetario è uno strumento in grado di simulare il cielo stellato coi suoi movimenti e con gli oggetti celesti che lo popolano. Questo planetario, digitale, è di ultima generazione ed oltre a mostrarci il cielo ci permette di viaggiare dentro di esso 1 • • • • 2 spostandoci rapidamente tra i pianeti del Sistema Solare, nella nostra galassia e fino ai confini dell’universo conosciuto. Inoltre è possibile al suo interno proiettare spettacoli scientifici e non, full-dome cioè a 360° dando allo spettatore la sensazione di trovarsi all’interno della scena. La terrazza osservativa dove sono presenti 12 telescopi con caratteristiche tecniche diverse che permetteranno di osservare direttamente la Luna, i pianeti, il Sole e gli altri oggetti del cosmo. Alcuni di questi telescopi saranno utilizzati per la ricerca scientifica e saranno completamente automatizzati. Il parco degli strumenti pre-telescopici ed orologi solari dove sarà possibile, opportunamente guidati, fare un percorso nel tempo per toccare con mano alcuni dei metodi che gli astronomi del passato utilizzavano per effettuare le loro osservazioni dei fenomeni del cielo. Oltre agli orologi solari ci sono un cerchio di Ipparco, un plinto di Tolomeo, un globo terrestre di grandi dimensioni ed altri strumenti tutti progettati da uno dei massimi esperti italiani di orologi solari e strumenti antichi. La tribuna ed un grande schermo (6m x 3m) dove proiettare spettacoli ed anche quanto viene osservato nei telescopi della terrazza osservativa. L’edificio con sale museali, aula didattica e laboratorio solare. All’interno del museo sono posti una serie di exhibit di carattere astronomico; è ricostruito in scala l’asteroide 433 Eros al cui interno viene simulato il ponte di volo di una astronave. Nell’aula didattica sarà possibile realizzare attività ludico-scientifiche, divise per argomenti ed età. Sempre all’interno di questo edificio c’è il laboratorio solare dove tramite uno strumento specifico (eliostato) sarà possibile proiettare una immagine del Sole e studiarne alcuni particolari (macchie solari, protuberanze, brillamenti) ed analizzare lo spettro della sua luce. Le attività che si svolgeranno nel GAL Hassin saranno guidate da astronomi particolarmente preparati. Offerte formative per la scuola elementare C’è un’età in cui cominciare a stimolare nei bambini la loro curiosità per i fenomeni della natura? Fin dai primi giorni di vita essi scoprono il mondo attorno a loro: la tridimensionalità degli oggetti, il vicino dal lontano, la gravità nelle cose che cadono, le dimensioni, le proporzioni e via dicendo. Noi pensiamo che sia possibile “fare scienza” in ogni fase della vita di un essere umano. L’astronomia, la scienza del cielo, possiede un fascino tutto suo per i bambini e ci permette di intraprendere i primi passi con loro alla scoperta della natura. Proprio per il suo carattere interdisciplinare l’astronomia si presta perfettamente a questo compito. Stimolando la loro curiosità col “gioco scientifico” li condurremo a vivere un’avventura da scienziati immersi in un ambiente ricco di stimoli, proponendo ai piccoli partecipanti di fare quelle “sensate esperienze”, per usare le parole di Galileo Galilei, alla scoperta del funzionamento della natura. Per partecipare alle attività che di seguito vengono proposte non è necessaria alcuna conoscenza di base di astronomia. Serve solo curiosità e voglia di divertirsi perché partendo appunto dal gioco si arriverà alla conoscenza dei fenomeni naturali. La filosofia sarà quella dell’ “imparare giocando”. • Le strategie didattiche messe in opera possono riassumersi così: • Fornire una situazione ricca di opportunità tale che i bambini sperimentino con gli oggetti in un senso più ampio. • Favorire nei bambini l’esprimersi delle conoscenze spontanee. • Prendere queste conoscenze come punto di partenza da cui promuovere il mutamento concettuale. • Mettere in relazione i contenuti con le esperienze di vita quotidiana dei bambini. • Provocare un qualche conflitto cognitivo tramite il confronto con le concezioni spontanee e le spiegazioni scientifiche. • Procurare gli elementi per la constatazione delle spiegazioni scientifiche introdotte. • Favorire la nascita di nuovi interrogativi rispetto ai contenuti affrontati. • Fare in modo che i bambini sviluppino un atteggiamento critico nei confronti della realtà circostante. • Far acquisire loro abilità cognitive e padronanza di tecniche di ricerca. • Contribuire in modo significativo a far sviluppare uno stretto rapporto tra il pensare ed il fare. Tutte queste strategie sono caratteristiche della didattica non formale, una didattica spontanea, non strutturata ne sequenziale, orientata verso l’apprendimento, sviluppata in spazi non convenzionali, discontinua, che sviluppa gli aspetti sociali e culturali. Metodologie di lavoro • • Le attività proposte si articoleranno nei seguenti momenti: La creazione di situazioni problematiche alle quali l’alunno verrà sottoposto attraverso 3 • il dialogo e il gioco intesi entrambi come momenti di riflessione e di socializzazione (di fronte alla necessità di collaborare al conseguimento di un obiettivo pratico). Stimolare al ragionamento proponendo agli alunni ipotesi di collegamento e ipotesi interpretative, anche alternative, prospettandone una scelta - il ragionamento ipotetico deduttivo (che deve condurre alla certezza da ciò che è prospettato come probabile, attraverso la verifica e la dimostrazione). In tal modo attraverso la percezione, la manualità e l’espressione verbale si realizzerà la costruzione di nuovi schemi mentali e l’acquisizione di nuovi concetti; ciò sarà possibile per mezzo delle operazioni formali proprie del processo di apprendimento scientifico: osservazione, misura, confronto, classificazione, disposizione in serie, individuazione di relazioni, di variabili e di costanti in un fenomeno. Tutti i percorsi ludico-scientifici che di seguito illustriamo si svolgeranno presso il GAL Hassin. Il numero massimo di partecipanti per ogni singola attività è di 30 alunni. I materiali che verranno usati nei laboratori verranno forniti dalla struttura. Proposte per la Scuola Elementare 4 Ad ognuno di questi percorsi è possibile aggiungere la serata di osservazione presso le strutture del GAL Hassin. Tale serata comprende una prima parte di osservazione ad occhio nudo e riconoscimento delle costellazioni, stelle e pianeti. A seguire l’osservazione coi telescopi degli oggetti celesti visibili al momento della visita. IL SOLE Osservare direttamente il Sole è pericoloso per i nostri occhi. La natura però ci fornisce un affascinante strumento di osservazione del cammino del Sole senza pericoli per la nostra vista: le ombre. Cosa sono le ombre? Perché si formano? Ma soprattutto: com’è fatto un raggio di Sole? Che proprietà hanno? Ne possiamo prendere uno? Nelle attività proposte sarà possibile scoprire alcune delle proprietà dei raggi di sole, delle ombre e di come utilizzarle per misurare il tempo e scandire il passaggio delle stagioni. Percorso 1: (durata 2 ore e mezza, adatto alle classi 1°, 2°e 3°) Spettacolo al planetario Il lampionaio Dentro l’Officina di Galileo Il cattura-raggi solari Nel parco del tempo L’osservazione delle ombre Il planetario si trasforma in un palcoscenico ed entra in scena la storia di Lautaro e di come è diventato il primo astronomo del suo villaggio. Una storia di scoperte, di testardaggine e di curiosità per ciò che avviene attorno a noi. In un lavoro individuale ogni alunno realizzerà un semplice strumento che permetterà di imparare alcune proprietà dei raggi solari. Realizzeremo un percorso fra i vari orologi solari mostrando come il Sole è stato il primo strumento per la misura del tempo e come le ombre siano utili per questa misura. 5 Percorso 2: (durata 2 ore e mezza, adatto alle classi 4° e 5°) L’osservazione e determinazione del cammino giornaliero del Sole è stato da sempre oggetto di studio di tutte le antiche civiltà umane perché nella sua comprensione c’era la chiave per misurare il tempo e regolare le attività delle nascenti comunità umane. Con questa attività si vuole ripercorrere, in parte con la fantasia ed in parte col rigoroso metodo scientifico, la storia di questa osservazione. Spettacolo al planetario Il popolo di Stonehenge Dentro l’Officina di Galileo Il percorso del Sole Nel parco del tempo L’osservazione delle ombre Il planetario si trasforma in un palcoscenico ed entra in scena la storia di Cedric e dei suoi amici e di come hanno trasformato la vita del loro villaggio e del loro popolo. In un lavoro individuale ogni alunno realizzerà un semplice strumento che permetterà loro di ricostruire il percorso del Sole in cielo, sintetizzando le tappe delle osservazioni dei personaggi dello spettacolo al planetario. Realizzeremo un percorso fra i vari strumenti in cui mostreremo come lo studio del cammino del Sole sia stato determinante per conoscere il mondo che ci circonda. 6 LA LUNA Il nostro satellite da sempre è stato oggetto di attente osservazioni per capirne i misteri. È un astro dalla forma mutevole, che si eclissa ed eclissa il Sole. Col ciclo lunare sono stati scritti calendari, sul suo suolo hanno camminato alcuni uomini; è l’oggetto celeste forse più conosciuto in assoluto. Noi ci proponiamo di spiegare alcuni dei più noti fenomeni ad esso legati. Percorso 1: (durata 2 ore, adatto alle classi 3°, 4° e 5°) Lezione al planetario La Luna, il nostro satellite Dentro l’Officina di Galileo La mutevole Luna: le fasi Nel planetario seguiremo una lezione sul nostro satellite che ci mostrerà cose note ed ignote. Scopriremo come la Luna sia stata oggetto di attente osservazioni, come la si possa vedere in diversi luoghi del nostro pianeta ed infine la raggiungeremo seguendo il percorso fatto tanti anni fa dalle missioni spaziali. Lavorando individualmente gli alunni realizzeranno un modellino bidimensionale in grado di riprodurre il fenomeno delle fasi lunari. 7 Percorso 2: (durata 4 ore - inclusa la pausa pranzo - adatto alla classe 5°) Lezione al planetario La Luna, il nostro satellite Dentro l’Officina di Galileo La mutevole Luna: le fasi Nel parco del tempo Eclissi sul mondo Dentro l’Officina di Galileo Le eclissi Nel planetario seguiremo una lezione sul nostro satellite che ci mostrerà cose note ed ignote. Scopriremo come la Luna sia stata oggetto di attente osservazioni, come la si possa vedere in diversi luoghi del nostro pianeta ed infine la raggiungeremo seguendo il percorso fatto tanti anni fa dalle missioni spaziali. Lavorando individualmente gli alunni realizzeranno un modellino bidimensionale in grado di riprodurre il fenomeno delle fasi lunari. Nel grande globo terrestre posto all’aperto simuleremo il fenomeno delle eclissi per comprenderne i meccanismi. Verrà realizzato un modellino in grado di riprodurre il fenomeno delle eclissi utilizzando direttamente il Sole. Il lavoro è individuale ed ogni alunno porterà a casa ciò che ha costruito. 8 LA TERRA Da sempre nei libri di testo per la scuola elementare la comprensione del meccanismo delle stagioni è affidata al disegno delle quattro posizioni del nostro pianeta (nella sua orbita attorno al Sole) nelle quattro stagioni con le relative illuminazioni. Noi vi proponiamo di seguire un approccio al problema più osservativo, strutturato su due fasi: come si vedono le stagioni dalla Terra e come spieghiamo il fenomeno con un modello fisico. Percorso: (durata 3 ore circa, adatto alla classe 5°) Spettacolo al planetario LUH 3417 Nel parco del tempo Il Sole ed il tempo Dentro l’Officina di Galileo Le stagioni L’incontro tra un bambino curioso, Useppe, ed uno strano personaggio diventa il pretesto per scoprire punti di vista diversi su uno stesso fenomeno astronomico e saranno lo stimolo per il bambino ad intraprendere una lunga strada verso la conoscenza... Una visita ai vari orologi solari e strumenti pre telescopici ci porteranno indietro nel tempo, quando l’astronomia si faceva solo coi propri sensi. Attività manuale in cui individualmente ogni alunno costruirà un modellino che riproduce il fenomeno delle stagioni da un punto di vista esterno alla Terra. Il modellino è in grado di riprodurre quello che percepiamo dal nostro pianeta raccordando così osservazioni e modello fisico. 9 LE STELLE Il fascino di un cielo stellato è un qualcosa che rimane nel nostro immaginario collettivo. Che cosa c’è dietro il nome di una costellazione? Perché qualcuno nel passato si è posto il problema di dare una forma ai gruppi di stelle? Con questo percorso cercheremo di dare alcune risposte e capire perché l’uomo ha rivolto il proprio sguardo al cielo e perché è importante continuare a farlo… Percorso 1: (durata 2 ore, adatto alle classi 1°, 2° e 3°) Dentro l’Officina di Galileo Un pezzettino di cielo mio, il grande cielo nostro Spettacolo al planetario Quando arriva la notte In questo laboratorio si inviteranno i bambini a fare ognuno un disegno su un foglio nero: il loro pezzettino di cielo. Successivamente foreranno il foglio in modo da far comparire le stelle, inventando così ognuno una costellazione: la propria! Ricoprendo la finestra dell’aula con tutte le costellazioni realizzate comparirà il loro cielo di fantasia. Questo semplice lavoro vuole mostrare come le costellazioni che osserviamo in cielo siano il prodotto della fantasia di chi lo ha osservato a lungo molto prima di noi. Servirà inoltre da stimolo all’osservazione ad occhio nudo della volta stellata invitando i bambini a riappropriarsi di un panorama della natura a disposizione di tutti. Quando nel planetario scende la notte e nel cielo nero si accendono le stelle, inizia lo spettacolo che da millenni mette in scena storie avventurose, storie di amicizia, storie d’amore, storie di dei e di uomini e donne: “le storie mitologiche”. 10 Percorso 2: (durata 2 ore circa, adatto alle classi 4° e 5°) Spettacolo al planetario Quando arriva la notte Quando nel planetario scende la notte e nel cielo nero si accendono le stelle, inizia lo spettacolo che da millenni mette in scena storie avventurose, storie di amicizia, storie d’amore, storie di dei e di uomini e donne: “le storie mitologiche”. Dentro l’Officina di Galileo La strada per i pianeti: le costellazioni dello zodiaco Le costellazioni dello zodiaco sono le più conosciute ma non tutti sanno che ci permettono di individuare i pianeti visibili ad occhio nudo. Con un lavoro individuale gli alunni ricostruiranno questo percorso celeste. 11 I PIANETI I pianeti ad occhio nudo sembrano stelle. Eppure l’uomo ne conosce l’esistenza da millenni. Lo studio dei movimenti dei pianeti è stato per secoli il problema astronomico più importante. Nell’attività che si propone si vuole avere un primo approccio osservativo ai pianeti. Quali sono? Come possiamo distinguerli dalle stelle? Quando possiamo vederli e perché? Come è fatto il Sistema Solare? Nell’attività proposta svilupperemo alcune risposte a queste domande. Percorso 1: (durata 3 ore, adatto alle classi 3°, 4° e 5°) Spettacolo al planetario Il venditore di pianeti Dentro l’Officina di Galileo Il Sistema Solare Nel parco del tempo Le dimensioni dei pianeti Nel planetario parteciperemo ad una bizzarra asta dove il venditore ci proporrà l’acquisto di un tipo di merce molto particolare ed anche molto ingombrante! Prepariamoci a fare un viaggio unico alla conoscenza di questa mercanzia.... Lavorando a gruppi si realizzerà un modellino del Sistema Solare col quale poter renderci conto delle distanze che esistono tra i vari pianeti. Il modellino sarà costruito nella scala opportuna affinché si possa installare nella propria aula. Visiteremo uno strumento che ci mostrerà le proporzioni tra i pianeti e tra questi ed il Sole. 12 Percorso 2: (durata 5 ore - inclusa la pausa pranzo- adatto alla classe 5°) Spettacolo al planetario Il venditore di pianeti Dentro l’Officina di Galileo Il Sistema Solare Nel parco del tempo Le dimensioni dei pianeti Lezione al planetario La girandola dei pianeti Dentro l’Officina di Galileo L’orologio dei pianeti Nel planetario parteciperemo ad una bizzarra asta dove il venditore ci proporrà l’acquisto di un tipo di merce molto particolare ed anche molto ingombrante! Prepariamoci a fare un viaggio unico alla conoscenza di questa mercanzia.... Lavorando a gruppi si realizzerà un modellino del Sistema Solare col quale poter renderci conto delle distanze che esistono tra i vari pianeti. Il modellino sarà costruito nella scala opportuna affinché si possa installare nella propria aula. Visiteremo uno strumento che ci mostrerà le proporzioni tra i pianeti e tra questi ed il Sole. Sotto la cupola del planetario assisteremo ad una lezione sui pianeti, i loro movimenti sulla volta celeste e come tali movimenti ci appaiano dalla Terra. Quando possiamo vedere i pianeti? Perché a volte non li vediamo? In questo laboratorio costruiremo uno strumento, un particolare orologio, che ci darà le risposte a queste domande. Ogni alunno realizzerà il proprio strumento da portare a casa. www.comune.isnello.pa.it 13 COMUNE DI ISNELLO Scheda tecnica Provincia Palermo (PA) Popolazione 1.562 abitanti (01/01/2013 - Istat) Densità 30,63 ab./km² Regione Superficie Prefisso CAP Sicilia 51,00 km² 0921 90010 Indirizzo Municipio Comune di Isnello Corso Vittorio Emanuele, 14 90010 Isnello PA Centralino + 39 0921 662032 Fax + 39 0921 662685 Codice Fiscale 00532510823 Info: tel. SINDACO e-mail Sito istituzionale + 39 329 8453643 [email protected] [email protected] www.comune.isnello.pa.it Dati geografici Altitudine 530 m s.l.m. (min 288 - max 1.979) Coordinate Geografiche sistema sessagesimale 37° 56’ 42,00’’ N 23,76’’ E Le coordinate geografiche sono espresse in latitudine Nord (distanza angolare dall’equatore verso Nord) e longitudine Est 14° 0’ (distanza angolare dal meridiano di Greenwich verso Est). sistema decimale 37,9450° N 14,0066° E I valori numerici sono riportati utilizzando sia il sistema sessagesimale DMS (Degree, Minute, Second), che il sistema decimale DD (Decimal Degree)