la ferro carenza o clorosi ferrica

LA FERRO CARENZA O CLOROSI FERRICA
Le foglie sono gli organi della pianta che contengono la maggior quantità di ferro e nei cloroplasti si ha
la concentrazione più elevata.
Il ferro è fondamentale per il processo di biosintesi della clorofilla anche se non entra a far parte di
tale molecola.
Il ferro è parte integrante di vari enzimi (catalasi, per ossidasi, vari citocromi, ecc..) questi
intervengono nelle reazioni di ossidoriduzione delle fotosintesi, del metabolismo dei carboidrati della
riduzione dei nitrati e dei nitriti della respirazione.
Si reputa importante nella sintesi proteica. Infatti il ferro partecipa alla riduzione dei nitrati per
formare delle sostanze intermedie (gruppi amminici) fondamentali per la sintesi degli amminoacidi
L’asportazione di ferro è compresa tra 1 e 2 kg/ha /anno.
È assorbito come ione Fe+. Le reazioni di chelazione avvengono ad opera dei numerosi gruppi funzionali
elettro donatori che si trovano sul complesso organico, gruppi capaci di formare legami di coordinazione
con i metalli. Gli apparati radicali dei fruttiferi, così come le popolazioni microbiche rizosferiche, sono
poi in grado di secernere altre sostanze chelanti che, pur non essendo in grado di intaccare in tempi
brevi gli ossidi di Fe insolubili, sono invece in grado di strappare i metalli alla sostanza organica,
formando chelati insolubili facilmente assorbiti dalle radici.
Si distinguono 2 tipi di clorosi:
- una legata agli eccessi d’acqua; i suoi sintomi si presentano nel corso di primavere piovose e si
riscontrano soprattutto sui terreni pesanti, ricchi d’argilla.
- un’altra legata alla vera carenza di ferro. Essa si manifesta sui terreni calcarei ed appare ogni
anno con la stessa intensità. Nella clorosi da eccesso d’acqua non è necessario adottare i metodi di lotta
curativi. Solitamente essa si risolve in maniera positiva con la fine delle precipitazioni e con la lotta
preventiva, accennata sopra.
I sintomi
La classica sintomatologia da carenza di ferro è la clorosi internervale: i sintomi massimi appaiono
all’iniziodella fioritura, le nervature come una fine trama rimangono verdi e contrastano fortemente con
il resto della foglia che tende ad ingiallire a partire dall’estremità del germoglio, appaiono bruciature
fra le nervature. I sintomi di clorosi ferrica, data l’alterata mobilità del ferro nei vegetali come già
ricordato si manifestano sempre sulla nuova vegetazione a differenza di quanto accade per la carenza
di magnesio,la clorosi ferrica è bene che non venga confusa con una eventuale carenza di azoto in
quanto anche tale carenza induce un progressivo ingiallimento delle foglie. In molti casi tutta la
superficie fogliare assume una colorazione bianca.
Metodi di lotta preventiva
Suoli argillosi
Si consiglia una serie d’operazioni per migliorare le caratteristiche fisiche del terreno, come ad
esempio quelle di:
- facilitare il drenaggio;
- evitare la compattazione del terreno e la suola di lavorazione;
- mantenere un buon tasso di sostanza organica (le letamazioni che favoriscono la rigenerazione del
capillizio radicale)
- praticare l’inerbimento.
Suoli calcarei
- evitare le lavorazioni profonde;
- usare portinnesti resistenti al calcare (Fercal, 140 Ru, 41 B).
- la scelta di fertilizzanti a reazione acida e comunque privi di calcio
Metodi di lotta curativi annuali
Il chelante EDDHA è quello che fornisce i migliori risultati, sia per i trattamenti fogliari che al
terreno. Nei casi meno gravi, si consigliano trattamenti fogliari, da 3 a 4 applicazioni, agli stadi della
12a, 15a e 17a foglia. Nei casi più gravi, si consigliano trattamenti al terreno. I dosaggi vanno da 20 a
50 kg/ha di prodotti al 6% di Fe-chelante. La distribuzione va fatta durante l’inverno, per i prodotti a
granuli utilizzabili a secco, oppure dal germogliamento allo stadio delle sesta foglia, per i prodotti a
microgranuli solubili.
In presenza di una clorosi grave, i trattamenti al terreno a base di chelati sono i più efficaci. Essi
raggiungono un’efficacia massima del 75%, contro il 35% dei trattamenti fogliari.
Aggiornamento: Dicembre 2009
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