DM-Consigli Quattro errori nella scelta dell’agenzia La comunicazione diventa più complessa e aumentano anche le richieste dei committenti verso i fornitori. Tuttavia, il ruolo di esperto, le conoscenze del settore, i prezzi creativi e le prestazioni eccellenti non sono garanzia di buona qualità del lavoro. Il portale Werbepraxis aktuell ha identificato quattro errori molto comuni. Inoltre, un sondaggio del consulente Hans-Gerhard Kühn ha dimostrato la reazione delle agenzie alle esigenze del personale e della clientela. Errore 1: Non si può rinunciare agli esperti. La professione più diffusa nel settore del marketing è quella dell’esperto. Ci sono esperti per tutto, in particolare per i nuovi campi, come l’ottimizzazione dei motori di ricerca, Google AdWords, la creazione di siti internet, le campagne sui social media o le presenze su YouTube. Quando si collabora con tanti esperti, il problema è la necessità di un grande coordinamento. Nonostante la disposizioni di servizio sul Corporate design, può risultare difficile creare un’immagine unitaria. In questo caso, la soluzione migliore è rappresentata da persone con un profilo generale e una vasta conoscenza specialistica (e con la consultazione di specialisti solo all’occorrenza). Errore 2: Senza gli esperti del settore non si fa nulla. Numerosi committenti richiedono all’agenzia una conoscenza del settore. Tuttavia, quando l’esperienza nel settore rende inutile anche la fase di inserimento, lo svantaggio è grande: raramente accade di avere delle idee davvero sorprendenti, che lasciano tutti a bocca aperta. La ventata di freschezza arriva dall’esterno. Perché allora non scegliere volutamente un partner di agenzia che non possiede alcuna conoscenza del settore? Ciò consente di allargare gli orizzonti. Errore 3: I migliori sono quelli che ricevono i premi. Spesso accade che, con i premi creativi, il settore si applauda da solo. Permane il dubbio su quanto questi premi siano importanti per DM-Consigli - Quattro errori nella scelta dell’agenzia i committenti. Ciò che conta per loro è solo ed esclusivamente il raggiungimento degli obiettivi di marketing. Un’agenzia che dimostra le sue competenze non (soltanto) con i premi ottenuti, ma soprattutto con cifre importanti, è molto più promettente. Errore 4: I migliori nelle presentazioni rappresentano un vantaggio anche per noi. Spesso le presentazioni di una campagna pubblicitaria sono svolte da qualcuno che spicca sugli altri: si tratta dell’oratore più abile, in grado di rappresentare le idee nel modo più spettacolare. Tuttavia, non c’è alcuna prova che sia in grado di attuarle. Inoltre, in genere, la persona che tiene la presentazione non è chi poi lavorerà al progetto. Perciò, prima di firmare il contratto, è importante sapere chi si occuperà effettivamente del lavoro: designer grafici, tester, responsabile progetto, programmatore, ecc. Fonte: il contributo «4-populaereirrtuemer-bei-der-agenturauswahlund-wie-sie-ihnen-nicht-verfallen» (Quattro errori comuni nelle scelta dell’agenzia: come evitarli), pubblicato sul portale Werbepraxis aktuell Un sondaggio illustra la collaborazione all’interno e all’esterno delle agenzie Il sondaggio condotto dal consulente Hans-Gerhard Kühn, www.derkuehn.de, dall’associazione Aika e da W&V online nel mese di settembre 2013 presso 87 agenzie indipendenti e 30 agenzie di rete, ha rivelato in che modo collaborano le agenzie: Freelancer: per poter accettare determinati lavori, le agenzie si rivolgono sempre più spesso a liberi professionisti che possiedono il know-how di uno specialista. Tuttavia, i liberi professionisti sono per lo più impiegati per superare le situazioni di stallo e vengono trattati come dei fornitori. Sono poche le persone che desiderano instaurare una cooperazione tra pari, anche se in questa maniera sarebbe possibile offrire ai clienti un vero valore aggiunto. Pagina 1 DM-Consigli - Quattro errori nella scelta dell’agenzia Telelavoro a domicilio / telelavoro mobile: le agenzie si dichiarano scarsamente propense a forme di lavoro quali il telelavoro a domicilio o il telelavoro mobile: il 35% delle agenzie indipendenti e il 19% delle agenzie di rete utilizzano queste forme di lavoro. Inoltre, non tutti sono propensi al lavoro parttime: il 56% delle agenzie indipendenti e il 38% delle agenzie di rete impiegano personale part-time. Crowdsourcing: mentre, al giorno d’oggi, quasi tutti i marchi conosciuti raccolgono le loro esperienze attraverso il crowdsourcing, soltanto il 15% delle agenzie indipendenti e il 40% delle agenzie di rete impiegano questo tipo di piattaforme. Reti: la metà delle agenzie indipendenti lavorano quotidianamente attraverso le reti. Il 22% impiega reti temporanee, mentre il 31% utilizza reti fisse. L’intenzione espressa da un’agenzia su quattro di rafforzare questa forma di collaborazione dimostra la crescente importanza delle reti per soddisfare le esigenze della clientela. E le stesse agenzie di rete si prefiggono di incrementare in futuro il lavoro in rete. Link ai risultati dettagliati dello studio sullo «Stato attuale e futuro della collaborazione nelle agenzie di comunicazione». Uno studio svizzero sulla collaborazione con le agenzie di pubblicità e di comunicazione, realizzato dal punto di vista dei committenti Lo studio analizza le sfide che devono affrontare i fornitori di servizi di comunicazione in Svizzera e indaga le basi del successo. A tale scopo la ricerca ha intervistato i clienti sulla loro soddisfazione e sul loro successo in rapporto alla collaborazione con agenzie svizzere leader del settore. La ricerca è stata condotta dall’Institut für Kommunikation und Marketing (IKM) del dipartimento di economia dell’Università di Lucerna insieme all’Institut für Marketing Management della ZHAW School of Management and Law. Link ai risultati dettagliati dello studio (solo in lingua tedesca) DirectPoint: strumenti pratici sulla collaborazione tra le agenzie e il committente Su DirectPoint sono disponibili aiuti pratici per i committenti, il cui scopo è quello di consentire un’interazione orientata ai risultati e priva di intoppi: Consiglio «Scelta di un’agenzia di marketing dialogico» – Scoprirete a cosa bisogna fare attenzione nella scelta di un’agenzia di marketing dialogico e di un pitch e quali alternative esistono alla presentazione concorrenziale Consiglio «Progettare in collaborazione con un’agenzia» – Con le fasi sistematiche di un’azione di marketing dialogico e suggerimenti per una collaborazione priva di intoppi tra il committente e l’agenzia Consiglio «Questo rientra nel briefing all’agenzia» – Con domande a cui il briefing dell’agenzia dovrebbe dare risposta Modello briefing all’agenzia – Una lista di controllo che vi aiuta a fornire all’agenzia tutte le informazioni rilevanti sulla vostra azienda e sulla campagna progettata e a formulare con precisione le vostre richieste, in particolare nel quadro di una nuova collaborazione Altri link su questo tema Contributo «Sondaggio: briefing spesso scadenti» Lo studio rivela la necessità di intervento da parte delle agenzie Jörg Jelden è convinto che le agenzie pubblicitarie si trovano a un bivio tra rinnovamento e perdita di importanza. Il consulente ha creato un think tank insieme a importanti agenzie e, nel 2012, in occasione della ricerca comune dal titolo «Agenzie del futuro» (solo in lingua tedesca), ha studiato le possibilità e i rischi che si profilano per il settore creativo. In sintesi: le agenzie devono diventare più interessanti per i futuri talenti, più flessibili adottando un’organizzazione fluida e devono sviluppare nuovi modelli di business per continuare a operare a lungo. Posta CH SA PostMail Marketing diretto Wankdorfallee 4 3030 Berna DM-Consigli - Quattro errori nella scelta dell’agenzia 0848 888 888 [email protected] www.posta.ch/directpoint Pagina 2