RIVAROLO MANTOVANO Chiesa di Santa Maria

RIVAROLO MANTOVANO
Chiesa di Santa Maria Annunciata
Pieve della diocesi di Cremona. Tra le fonti di carattere generale, è citata nel Liber Synodalium del 1385, quando la sua giurisdizione risultava estesa
sulle chiese di Sant'Antonio de Olzo, San Lorenzo in Curte, la chiesa dei Santi Giacomo e Paolo, l'Ospedale di San Bartolomeo de Forris, la chiesa di
San Paolo, la chiesa di San Michele del Castrum di Rivarolo, Casteldidone, Solarolo Rainerio, Levate, Vho, Drizzona, Calvatone (Foglia, Cerati 1995).
Nel 1404 faceva capo alle chiese di Vho, San Lorenzo in Curte, Ghirunda, Casteldidone, Solarolo Rainerio, San Pietro di Viadana, Tornata, San Paolo
Ripa d'Oglio, Calvatone, Cividale, Drizzona (Rationes decimarum, 1404, diocesi Cremona).
Cinta Muraria
Le mura racchiudono a quadrilatero Rivarolo Fuori (ora Mantovano). La Cinta è stata edificata tra il 1580 ed il 1590 assieme al riordino urbanistico
voluto da Vespasiano Gonzaga. Le porte merlate sono parte integrante della cinta muraria, in origine erano quattro, della quali solo tre si sono
conservate. Porta Parma e Porta Mantova sono state restaurate agli inizi degli anni 2000 ed attualmente sono sede di associazioni locali.
Corte Cascina Stella
Corte chiusa con ingresso e soprastante torretta di guardia. Nel salone principale, sotto al soffitto ligneo, corre un fregio dipinto la cui sequenza
pittorica segue coerente tra le mensole e mostra figure tratte dalle “Metamorfosi di Ovidio”. Le molte analogie con Palazzo Giardino di Sabbioneta ci
inducono a considerare la cascina come punto di riferimento per le cacce e gli svaghi del Duca Vespasiano Gonzaga.
Oratorio dei Disciplini
Il tempio, di linee semplici e graziose, è costituito da una sola navata con piccola torre campanaria. Nel 1865 passa alla Confraternita di S.Vincenzo
De’ Paoli ed ora è dedicato a San Bartolomeo. Sono da ammirare l’antico portone di pregevole fattura e le raffinate vetrate policrome. Le decorazioni
interne sono state eseguite negli anni quaranta del secolo scorso.
Palazzo Penci
Palazzo del diciassettesimo secolo, rimasto incompleto nei piani superiori, si erge imponente sopra i caratteristici portici sorretti da pilastri in bugnato.
L’ingresso principale, con il pregevole portone ligneo, conduce alla loggia ed allo scalone d’onore, ora inglobati in vani abitativi. Nell’interno si trovano
le ampie sale, con soffitti a cassettoni, ed il teatrino di corte, tutti rimasti incompiuti. I Conti Penci erano al servizio dei Gonzaga di Bozzolo ed
annoveravano nel Casato eminenti personalità ecclesiastiche, magistrati e uomini di cultura.
Palazzo Pretorio
Il maestoso edificio risalente al XV-XVI sec. è composto dalla cinquecentesca torre dell’orologio e dai maestosi corpi di fabbrica laterali. Sulla torre
sono presenti, ma poco visibili, le testimonianze pittoriche di diverse epoche: intonaci ad alberello, decorazioni, fregi e date, finti marmi. L’orologio è
mosso dal funzionante meccanismo settecentesco. Nel Palazzo si trovano ampie sale con soffitti in legno cassettoni, adibite a sede Municipale nel lato
sinistro e a sede della Fondazione Sanguanini con annessa Biblioteca, nel lato destro.
Porta Mantova
Si apre sul lato Est della Cinta Muraria. L’ingresso è protetto da due torrioni merlati con due ordini di feritoie che controllano la campagna circostante
e la strada per Mantova. All’interno, dal primo piano si controlla tutta via Mazzini, un tempo strada Borgo Vecchio e Strada Borgo San Rocco.
Sinagoga di Rivarolo
La Sinagoga di Rivarolo, in piazza Finzi, è posta al secondo piano di un edificio che ospitava anche la casa del rabbino. I locali della Sinagoga vennero
donati dai Finzi alla "Società del Mutuo Soccorso tra gli operai rivarolesi". Tutte le abitazioni degli ebrei situate in piazza erano tra loro comunicanti e
permettevano di pa ssare da una casa all'altra e di accedere alla Sinagoga senza dover uscire sulla pubblica via. Sul lato est, nel pieno rispetto della
tradizione ebraica, è posto l'Aron, l'altare ebraico. La Sinagoga non è più sede di culto.
Chiesa di S.Giulia Vergine e Martire
La Chiesa parrocchiale in frazione Cividale Mantovano in epoca medievale appartenne ai monasteri della zona; ricostruita nel XVI Secolo come attestano la
pietra di fondazione del 1578 e il fonte battesimale del 1570, fu nuovamente riedificata nel 1852 secondo i canoni del tardo neoclassicismo. La facciata
contraddistinta da un enorme timpano è sovrastata da un imponente cupola con lanterna che da luce all’interno a pianta concentrica.
Chiesa di S. Bartolomeo o della Vittoria
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L'edificio è a pianta rettangolare e la sua erezione si colloca tra il secolo XV ed il XVI. È ad una sola navata. Ora l'Oratorio è sede di pubblico culto
parrocchiale a servizio soprattutto della comunità delle Suore di San Vincenzo de' Paoli che soprainrendono all'Oratorio Femminile. È stato decorato dal
pittore Palmiro Vezzoni di Rivarolo del Re per la munificenza del Casato Donini negli anni quaranta. Nulla rimane di antico, tranne la bella torre secentesca.
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