INCONTRI 11 21 agosto I ricercatori Bombieri, Davies, Le Pichon e Bersanelli a confronto su scienza, ragione, verità. “Bisogna essere sempre pronti a scoprire qualcosa di nuovo, mettendo in discussione anche i dati già acquisiti” “La ricerca scientifica può aiutare ad avvicinarsi a Dio, anche se la sua esistenza non è dimostrabile”. Parola di una Medaglia Fields, la massima onorificenza nel campo della matematica, come Enrico Bombieri, docente all’Institute for advanced study di Princeton. Che la matematica sia un’opinione è un assioma popolare. Che possa diventare un’ipotesi per conoscere la verità può spiazzare molti professoroni, chiusi nella torre d’avorio delle loro teorie scientifiche. Un’ipotesi che al Meeting diventa proposta di lavoro per tutti. Una sfida alla conoscenza raccolta dal fisico Paul Davies e dal luminare di geofisica Xavier Le Pichon, che hanno accettato di confrontarsi, dopo il simposyum di San Marino, organizzato dall’associazione Euresis, dalla Templeton Foundation e dalla Repubblica di San Marino. Per usare una metafora, “il nostro rapporto con la verità è come il nesso che lega la luce alla sorgente”, ha spiegato Marco Bersanelli, docente di Astrofisica alla Statale di Milano, commentando il titolo del Meeting. In poche parole: uno viene alla kermesse di Rimini per trovare una definizione della verità, e invece si ritrova a imparare un metodo. “Per questo ho accettato il vostro invito - dice Bombieri – Uno scienziato è sempre pronto a scoprire qualco- DOMANI Sala A1, 15.00 È ancora possibile la pace nella terra dei cedri? Enrico Bombieri (in primo piano) matematico e docente a Princeton. Accanto a lui, l’astrofisico Marco Bersanelli Anche i matematici tendono all’Infinito sa di nuovo, mettendo in discussione anche i dati già acquisiti. Per me è una sfida interessante: tutti gli incontri che si svolgono qui rimangono con una risposta aperta. La matematica da sola non può progredire, perché è ridotta a gioco: ha bisogno di contributi sempre nuovi, anche da parte di chi non appartiene alla ristretta cerchia dei matematici”. Non sempre è facile: significa saper abbandonare sistemi di regole, studiati per anni, per risolvere un problema su nuove basi. “Ci sono delle situazioni in cui non è possibile dimostrare né la verità né la falsità, perché rientrano in un sistema di regole più complesso, anche se non in contraddizione con quello che si è appena lasciato. Esiste una verità assoluta ma purtroppo non è dimostrabile”. Una verità o tante verità? “Spesso gli scienziati fanno confusione, nascondendosi dietro a tante piccole certezze parziali – interviene Bersanelli -. C’è invece una realtà incontrovertibile, come quando affermo che io esisto”. Per questo fede e scienza non sono in contraddizione, come ha tentato di dimostrare il “matematico impertinente”, Piergiorgio Odifreddi. “È rischioso semmai far proselitismo - continua Bombieri -. La scienza deve rinunciare a ridurre tutto alla scienza e la religione a ridurre tutto alla religione”. Una questione di prospettiva, quindi. “Il nostro lavoro è rivolto alla realtà finita e particolare - conclude Bersanelli – mentre la fede ci apre al senso ultimo della realtà”. Irene Trentin Nell’ambito del Grande Evento Europa 2007. Partecipano: Saad Hariri, Deputato al Parlamento Libanese; Mario Mauro, Vice Presidente del Parlamento Europeo; Tarek Mitri, Ministro degli Esteri della Repubblica Libanese. Introduce Sandro Gozi, Presidente Comitato Schengen ed Europol D5, 17.00 Dio salvi la ragione Presentazione del libro di AA. VV. (Ed. Cantagalli). Partecipano: Wael Farouq, Docente di Scienze Islamiche alla Facoltà Copto-Cattolica di Sakakini, Il Cairo; Sari Nusseibeh, President of Al Quds University, Jerusalem; Joseph H. H. Weiler, European Union Jean Monnet Chair. introduce Ambrogio Pisoni, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.