Encephalitozoonosi nel coniglio da compagnia Dr Massimiliano Pianelli, DVM Medicina Animali Esotici e Non Convenzionali L'encephalitozoonosi, o Nosemiasi, è una malattia parassitaria del coniglio, e di altre specie, causata da un protozoo intracellulare obbligato, appartenente al genere Microsporidia e al subphylum Sporozoa: l'Encephalitozoon cuniculii. L'animale contrae l'infezione con l'ingestione o , meno frequentemente, l'inalazione delle spore del parassita che possono contaminare il cibo. É stata descritta l'infezione transplacentare. Una volta penetrato nell'ospite il protozoo infetta e replica nelle cellule dell'intestino, in seguito, tramite le cellule della serie bianca (soprattutto macrofagi) si ha la diffusione e la localizzazione agli organi bersaglio: rene, encefalo, utero e feto nelle femmine gravide, e meno frequentemente, fegato e polmoni. La moltiplicazione e rottura delle cellule infette scatena la risposta immunitaria dell'ospite senza che però si possa sempre apprezzare una sintomatologia tipica (FASE ACUTA); con il progredire dell'infezione la risposta flogistica porta alla formazione di granulomi che impediscono al microorganismo di continuare a replicare, ma che possono determinare segni clinici da masse occupanti spazio. Tra l'infezione e lo sviluppo della sintomatologia può trascorrere un periodo, anche molto lungo, in cui le difese dell'ospite riescono a tenere sotto controllo il parassita. Illustrazione 1: trasmissione di E. cuniculii L'equilibrio tra DIFESE DELL'OSPITE e PARASSITA può perdurare per molto tempo, anche molti mesi. Lo sviluppo di uno stato immunodepressivo, per patologie diverse, può consentire all'E. cuniculii di prendere il sopravvento e di ricominciare a moltiplicare (RIACUTIZZAZIONE DELLA FASE CRONICA). Quando l'infezione porta ad una sintomatologia evidente i segni clinici più frequenti sono: – SINDROME VESTIBOLARE (head tilt o “torcicollo”), – ATASSIA DEGLI ARTI POSTERIORI, – CONVULSIONI, – CATARATTA, ROTTURA DEL CRISTALLINO e UVEITE SECONDARIA (soprattutto nelle infezioni transplacentari), – POLIURIA – POLIDIPSIA, anoressia e dimagrimento (legati all'insufficienza renale cronica) Illustrazione 2: a sinistra head tilt; a destra rottura del cristallino e uveite secondaria spesso lievi ma sempre progressivi. Nel coniglio esistono diverse altre patologie che possono determinare un corredo sintomatologico simile: la sindrome vestibolare può essere determinata da otiti medie ed interne da Pasteurella spp., E. coli, Proteus spp., Staphylococcus spp. e Pseudomonas aeruginosa, da meningoencefaliti purulente (da Staphylococcus spp.), da lesioni traumatiche o neoplasie; la PARALISI – ATASSIA del treno posteriore può essere associata a lesioni vertebrali traumatiche (ad esempio tra L6-L7), a infezioni croniche da Toxoplasma gondii o a condizioni probabilmente ereditarie (come la “Splay leg”); infine, l'insufficienza renale può essere legata e infezioni, forme degenerative, calcolosi, neoplasie o tossicosi (amoniglicosidi e micotossine) La DIAGNOSI, nell' animale in vita, è piuttosto complessa soprattutto per la presenza di periodi in cui il paziente non mostra segni clinici evidenti. Gli esami emocromocitometrico e biochimico servono per escludere cause batteriche e per evidenziare stati di insufficienza renale cronica (aumento dell'azoto ureico e della creatinina, alterazione del rapporto tra calcio e fosforo e degli elettroliti). L'elettroforesi, in corso di Encephalitozoonosi, può evidenziare un aumento delle gamma-globuline rilievo peraltro comune anche ad altre patologie. Le radiografie possono essere utili per escludere infezioni delle bolle timpaniche, lesioni traumatiche e calcificazioni a livello del rene. La diagnostica per immagini avanzata (TC o RM) permette di evidenziare le lesioni granulomatose a livello dell'encefalo. La SIEROLOGIA, pur con i limiti legati alla peculiare evoluzione della malattia, è uno dei test più efficaci per diagnosticare l'encephalitozoonosi. È necessario testare simultaneamente sia la presenza di IgM che di IgG: la presenza di titoli di IgM elevati indicano un'infezione recente o il riattivarsi di un' infezione cronica, titoli positivi di IgG indicano un' infezione cronica. Risultati sierologia Stato dell'infezione Da trattare IgM positive e IgG negative Infezione recente IgM positive e IgG positive Infezione recente o riattivarsi di infezione cronica Da trattare IgM negative e IgG positive Titolo inferiore a 1:320 possibile Utilizzare diagnostica per infezione cronica e sintomi non immagini avanzata per evidenziare associati a E. cuniculi lesioni granulomatose a carico dell'encefalo o ritestare dopo 4 – 6 settimane Titolo superiore a 1:320 infezione Da trattare cronica IgM negative e IgG negative Coniglio sieronegativo Tabella 1: interpretazione delle prove sierologiche Un test di ausilio nella gestione dell' encephalitozoonosi è la metodica PCR per la dimostrazione delle spore nelle urine, utile soprattutto per chi alleva più conigli nello stesso ambiente, per determinare se un coniglio con sintomatologia clinica e titolo anticorpale positivo stia eliminando le oocisti e costituisca una fonte di contagio per gli altri individui. Bisogna comunque notare che la reale diffusione di questa malattia nel coniglio da compagnia non è conosciuta nel nostro Paese: studi non molto recenti e condotti su poche regioni mostrano una sieropositività di circa il 60% dei soggetti testati, anche se non associata a sintomi clinici. Studi più recenti condotti in Gran Bretagna mostrano una positività molto maggiore con una diffusione quasi ubiquitaria del parassita in questo Paese. Letture consigliate: Giornate di Coniglicoltura ASIC 2007 “Indagine sierologica per E. cuniculi in conigli da compagnia. Osservazioni preliminari “ Grilli G., D’Acierno M., Beretta P., Pisoni A.M., Ferrazzi V., Giudice C., Gallazzi D. “Seroprevalence of antibodies to Encephalitozoon cuniculi in domestic rabbits in the United Kingdom” E. J. Keeble, BVSc, CertZooMed, MRCVS and D. J. Shaw, BSc, PhD “Application of Serodiagnostics and PCR for the Diagnosis of Encephalitozoon cuniculi” Carolyn Cray, PhD, Giselle Arcia, Renata Schneider DVM, Susan Kelleher DVM, and Molly Varga BVetMed, CertZooMed, MRCVS 2009 Apr;70(4):478-82. doi: 10.2460/ajvr.70.4.478. “Evaluation of the usefulness of an ELISA and protein electrophoresis in the diagnosis of Encephalitozoon cuniculi infection in rabbits.” Cray C, Arcia G, Schneider R, Kelleher SA, Arheart KL Vet Parasitol. 2010 May 28;170(1-2):143-8. doi: 10.1016/j.vetpar.2010.01.029. Epub 2010 Jan 28. “Usefulness of detection of specific IgM and IgG antibodies for diagnosis of clinical encephalitozoonosis in pet rabbits.” Jeklova E, Jekl V, Kovarcik K, Hauptman K, Koudela B, Neumayerova H, Knotek Z, Faldyna M. Veterinary Record 2009;164:293-295 doi:10.1136/vr.164.10.293 “Urinary protein:creatinine ratio in rabbits in relation to their serological status to Encephalitozoon cuniculi” B. Reusch, BVetMed, CertZooMed, MRCVS, J. K. Murray, BScEcon, MSc, PhD, K. Papasouliotis, DVM, PhD, DipRCPath, DipECVCP, MRCVS and S. P. Redrobe, BSc, BVetMed, CertLAS, DZooMed, MRCVS “ Textbook of rabbit Medicine” F. Harcourt – Brown; Esevier ed. 2002 “ Ferrets, Rabbits, and Rodents Clinical Medicine and Surgery” Katherine E. Quesenberry DVM, MPH, Diplomate ABVP (Avian), James W. Carpenter MS, DVM, Diplomate ACZM; Elsevier ed. 2012