Anticipazione e programmazione Ogni movimento che accompagna l’uomo non può essere ricondotto ad una semplice reazione, ma deve far capo ad un atto di coscienza, ad una decisione irrinunciabile. Abilità motorie Lo sviluppo delle abilità motorie si articolano in tre momenti successivi: A) PRIMA FASE D’APPRENDIMENTO: interazione con gli schemi motori di base, in relazione alla coordinazione grezza B) SECONDA FASE D’APPRENDIMENTO: basata sullo sviluppo delle abilità apprese in relazione alla coordinazione fine C) TERZA FASE D’APPRENDIMENTO: legata al consolidamento delle abilità acquisite ed al loro utilizzo e trasformazione per la ricerca di nuove abilità più complesse. La reafferenza Durante l’esecuzione del gesto vi sono fattori che influiscono sulla corretta ed efficace coordinazione (regolazione del movimento). Queste informazioni prendono il nome di re afferenze. La sua azione consiste: - - Reafferenza che guida il movimento: tende a dirigere il movimento ed è garantito durante l’esecuzione dalle informazioni cinestesiche di ritorno. I centri nervosi costantemente informati sullo svolgimento del movimento e sulla relativa porzione segmentaria. Reafferenza risultativa: assume importanza al termine di una fase iniziale di un gesto o alla fine dello stesso. In alcuni gesti, composti in fasi, prima che scatti l’automatismo,può essere interrotta o modificata una fase in relazione alla retroazione sulla fase precedente. Il secondo aspetto entra in gioco alla fine dell’atto motorio. Si confronta il risultato ottenuto rispetto allo scopo iniziale valutando l’efficacia del gesto. Circuito regolatorio motorio Afferenza iniziale effetto evento Attivazione neuromuscolare Correzione riafferenza cinestesica riafferenza visiva feedback La reafferenza può essere utilizzata,volta x volta, solo nel successivo atto motorio e risulta importante nell’apprendimento. La reafferenza appare come un meccanismo imprescindibile per il confronto tra valore richiesto e valore reale. Il sistema sensomotorio È la correlazione tra circuito regolatore interno (movimento sentito) e circuito regolatore esterno (movimento eseguito). Sono gli analizzatori cinestesici che determinano: 1) Anticipazione ed elaborazione afferente 2) Anticipazione e atto motorio 3) Confronto tra valore richiesto e valore reale Questo sistema di ispezione,che analizza continuamente i segnali di feedback, è un comportamento del movimento senza il quale sarebbe impossibile correggere o modificare l’azione rivolta ad un compito richiesto. Ontogenesi della percezione di se Il 0-3 anni: Il bambino percepisce come entità globale separate dal resto del mondo. Smette di parlare di sé in 3° la conquista dell’io persona e comincia ad usare il termine IO Fase della strutturazione percettiva 3-6 anni:immagine corporea posturale statica L’immagine dinamica resta incosciente nei dettagli esecutivi. La conoscenza della configurazione corporea e del rapporto tra i suoi segmenti è verificabile con il test dell’omino Fase della discriminazione percettiva 6-9 anni: immagine percettiva Controllo tonico volontario nel singolo gruppo muscolare. Possibile rilasciamento e controllo posturale. Controllo percettivo discriminativo abbastanza preciso. Fase dell’immagine mentale Capacità di percepire la possibilità di modificare un gesto Immagine proiettiva anche in corso di esecuzione percezione di se I sensi sono i primi e fondamentali mezzi di comunicazione con l’esterno, gli oggetti, con gli altri. Senza organi di senso, senza recettori non si “è”, mancano gli elementi che caratterizzano il flusso di informazioni tra il soggetto ed il mondo. Tutto ciò che conosciamo del mondo è bassato su ciò che proviamo attraverso i sensi.”J.Ludel”. “La conoscenza attraverso i sensi è la prima forma di conoscenza sulla quale si costruisce il mondo percettivo del bambino”.”Meinel”. La percezione è la presa di coscienza nell’ambito dell’esperienza sensibile, “L’atto di percepire consiste nel prendere coscienza di un fatto esterno tramite una sensazione”.”Devoto-Oli” Le informazioni che diventano percezione vengono poi assimilate e conservate nella memoria cerebrale,e,tramite la rievocazione, richiamate quando le situazioni lo rendono necessario. Questo processo permette alla conoscenza di migliorarsi e aggiornarsi; infatti in ogni nuova situazione la percezione verrà arricchita e riorganizzata. Nella percezione abbiamo due canali di informazione: A) La propriocinesi; riguarda la percezione del corpo e raccoglie le informazioni provenienti dalla cinesi (articolazioni e muscoli) e del labirinto (organo vestibolare) Percezione dati esterni Funzione di percezione Percezione proprio corpo Statico dinamico (Importante agli inizi dello sviluppo e in ogni nuova evoluzione) B) La esterocinesi: riguarda la percezione spaziale ed oggettuale del mondo esterno(canale visivo, acustico, tattile).La relazione tra percezione del proprio corpo e percezione del mondo esterno permette un corretto adattamento posturale e motorio alle situazioni contingenti:vissute di volta in volta. L’afferenza: Qualsiasi tipo di informazione viene recepita da apposite cellule nervose chiamate recettori:organi selettivi che rispondono a determinati tipi di stimolo. Le afferenze cinestesiche I tipi di recettori: A) Recettori articolari 1) servomeccanico d’allarme per la protezione fisiologica dell capsula articolare e dei legamenti 2) meccanismo della massima ampiezza articolare B) recettori tendinei (organi del golgi): sono dei tensocettori situati nell’apparato di collegamento tra muscolo ed osso. Entra in azione al variare della tensione muscolare scaricate sul tendine. La loro risposta viene attivata ogni volta che il muscolo si contrae o quando viene stirato ed è in tensione. A tali recettori si collega il riflesso mio tattico inverso: un atto riflesso, attivato in risposta alla tensione esercitata sui tendini della contrazione muscolare, che induce rilassamento nel muscolo d’appartenenza e facilita la contrazione del muscolo antagonista. Questo meccanismo è un sistema di protezione del muscolo e favorisce l’elaborazione delle contrazioni programmate. C) Recettori muscolari (fusi neuromuscolari) : sono dei misuratori di lunghezza, posti in parallelo alle fibre muscolari, che reagiscono in relazione alla distensione muscolare. In pratica il recettore viene attivato dallo stiramento muscolare e inibito dalla contrazione. A tali recettori è legato il riflesso mio tattico da stiramento: è un arco riflesso semplice, attivato quando il muscolo viene stirato eccessivamente, che stimola la contrazione del muscolo d’appartenenza. La terminazione viene attivata dallo stiramento muscolare e inibita la contrazione. Ciò succede continuamente nelle reazioni antigravitarie attraverso il quale la muscolatura si adatta costantemente alle sollecitazioni della forza di gravità. Questo produce piccoli stiramenti sui muscoli che reagiscono con adeguate contrazioni riflesse(arco riflesso involontario) in modo da mantenere nello stato di normalità i rapporti intersegmentari posturali. Il tono muscolare posturale è il risultato di un continuo meccanismo di micro contrazioni dei muscoli in risposta ai piccoli microstiramenti, provocati sulle leve corporee dalla forza di gravità. Tutto questo meccanismo si traduce in risposte globali, di bassa entità e di grande economicità in risposta all’azione gravitaria. E) recettori cutanei: essi si interessano di quelle zone articolari sensibili a livello di stiramento della cute, esercitata sulla pelle articolare dal movimento del relativo segmento Analizzatore cinestesico: è in grado di percepire il movimento. La caratteristica di questi recettori è l’elevata velocità di trasmissione degli impulsi, cioè la capacità di trasmettere informazioni che segnalano la posizione dei nostri segmenti e lo stato di tensione muscolare. Le contrazioni muscolari diventano coscienti solo quando superano la norma e provocano sensazioni di stiramento e dolore. Esse trovano il canale di utilizzo nel cervelletto che controlla lo stato di tensione di tutti i muscoli. Il cervelletto è in grado di modificare queste tensioni per regolare il tono e mantenere l’equilibrio posturale. L’analizzatore cinestesico è collegato con altri in modo da collaborare in maniera continua per una regolazione spaziale e temporale del movimento. Il canale cinestesico concerne gli impulsi di forza da dare all’atto motorio adeguato: contrazione, ampiezza, velocità. (Meinel):”il senso muscolare è quello che analizza il tempo e lo spazio durante i movimenti ciclici” Le afferenze vestibolari: i recettori sono posti nel labirinto(orecchio interno). Le loro afferenze riguardano i movimenti e le posizioni che assume il capo. I canali semicircolari: sacculo e otricolo regolano la posizione del capo nello spazio. Le posizioni del capo sono poi messe in relazioni con il tronco grazie ad appositi recettori posti sul collo. Analizzatore ottico: è il recettore della distanza, consente di ricevere segnali afferenti che non sono a contatto diretto con il corpo. Lo spazio, l’orientamento, la profondità, l’altezza, la traiettoria vengono percepite e valutate con la vista. Esso porta un trasferimento afferente alla cinestesi che dovrà preparare la risposta motoria. l’associazione tra le sensazioni propriocettive e gli altri dati sensoriali, in particolar modo quelli visivi, permette di passare dalla azione del corpo alla rappresentazione mentale