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Università degli Studi di Milano
Polo Didattico e di Ricerca di Crema
I Numeri Primi
Prof.ssa Laura Citrini
Filippo Gandaglia
Massimo Manara
Andrea Gardoni
Luigi Margheritti
6 Settembre 2006
657228
656814
656751
660216
Cosa è un numero primo?
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
Un numero primo, in matematica, è un numero naturale
divisibile unicamente per sé stesso e per l’unità, e diverso, per
convenzione, dall’unità.
Filippo Gandaglia - Massimo Manara - Andrea Gardoni - Luigi Margheritti
Matematica del Discreto – 2 / 17
Cosa è un numero primo?
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
Un numero primo, in matematica, è un numero naturale
divisibile unicamente per sé stesso e per l’unità, e diverso, per
convenzione, dall’unità.
L’insieme dei numeri primi è un sottoinsieme dei numeri naturali.
2 - 3 - 5 - 7 - 11 - 13 - 17 . . .
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Matematica del Discreto – 2 / 17
Un po’ di storia
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
I numeri primi sono infiniti.
La più antica dimostrazione pervenutaci è quella fornita da Euclide.
I numeri primi sono più di una qualsiasi assegnata moltitudine di numeri
primi.
Filippo Gandaglia - Massimo Manara - Andrea Gardoni - Luigi Margheritti
Matematica del Discreto – 3 / 17
Un po’ di storia
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
I numeri primi sono infiniti.
La più antica dimostrazione pervenutaci è quella fornita da Euclide.
I numeri primi sono più di una qualsiasi assegnata moltitudine di numeri
primi.
La sua dimostrazione parte da un qualunque insieme di numeri primi
p1 , p2 , · · · , pn , e costruisce un numero primo diverso da tutti i pi .
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Matematica del Discreto – 3 / 17
Applicazioni
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
■
Matematica
Scoperta di nuovi numeri primi, molto grandi
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Matematica del Discreto – 4 / 17
Applicazioni
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
■
Matematica
Scoperta di nuovi numeri primi, molto grandi
■
Informatica
u
Sicurezza informatica
u
Crittografia (RSA. . . )
u
Applicazione sicure
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Matematica del Discreto – 4 / 17
Numero primo di Fermat
Definizione Storia Applicazioni Numero primo di Fermat Conclusione
■
Alla base c’è il cosiddetto piccolo teorema di Fermat
■
Se p è un numero primo, allora per ogni numero naturale b
appartenente all’intervallo aperto (0, p) è: bp (mod p) = b
Un numero primo di Fermat è un numero primo esprimibile come:
Fn = 2
2n
+1
con n intero positivo.
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Matematica del Discreto – 5 / 17
Numero primo di Fermat
Definizione Storia Applicazioni Numero primo di Fermat Conclusione
■
Alla base c’è il cosiddetto piccolo teorema di Fermat
■
Se p è un numero primo, allora per ogni numero naturale b
appartenente all’intervallo aperto (0, p) è: bp (mod p) = b
Un numero primo di Fermat è un numero primo esprimibile come:
Fn = 2
2n
+1
con n intero positivo.
20
F0 = 2 + 1 = 3,
1
F1 = 22 + 1 = 5,
23
F3 = 2 + 1 = 257
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Teorema di Mersenne
Definizione Storia Applicazioni Teorema di Mersenne Conclusione
Un numero primo di Mersenne è un numero primo esprimibile come:
Mn = 2 n − 1
con n intero positivo.
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Teorema di Mersenne
Definizione Storia Applicazioni Teorema di Mersenne Conclusione
Un numero primo di Mersenne è un numero primo esprimibile come:
Mn = 2 n − 1
con n intero positivo.
M2 = 22 − 1 = 3,
M3 = 23 − 1 = 7,
M4 = 25 − 1 = 31
■
Se Mn è primo, allora anche n è primo.
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Matematica del Discreto – 6 / 17
Teorema di Mersenne
Definizione Storia Applicazioni Teorema di Mersenne Conclusione
Un numero primo di Mersenne è un numero primo esprimibile come:
Mn = 2 n − 1
con n intero positivo.
M2 = 22 − 1 = 3,
M3 = 23 − 1 = 7,
M4 = 25 − 1 = 31
■
Se Mn è primo, allora anche n è primo. Invece n primo non
garantisce che Mn sia primo.
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Matematica del Discreto – 6 / 17
Teorema di Mersenne
Definizione Storia Applicazioni Teorema di Mersenne Conclusione
Un numero primo di Mersenne è un numero primo esprimibile come:
Mn = 2 n − 1
con n intero positivo.
M2 = 22 − 1 = 3,
M3 = 23 − 1 = 7,
M4 = 25 − 1 = 31
■
Se Mn è primo, allora anche n è primo. Invece n primo non
garantisce che Mn sia primo.
■
Se Mn non è un numero primo, viene detto semplicemente numero
di Mersenne.
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Matematica del Discreto – 6 / 17
Test di Lucas-Lehmer
Definizione Storia Applicazioni Test di Lucas-Lehmer Conclusione
■
Verifica della primalità dei primi di Mersenne
■
Dato Mp = 2p − 1, p-esimo numero di Mersenne
■
Esso è primo se e solo se divide Lp − 1, dove Ln è una successione
ricorsiva
■
u
Ln+1 = L2n − 2
u
A partire da L1 = 4
Ne esistono anche versioni ottimizzate
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Matematica del Discreto – 7 / 17
Teorema di Wilson
Definizione Storia Applicazioni Teorema di Wilson Conclusione
■
Dato numero primo p > 1
■
(p − 1)! ≡ −1(mod p)
u
Ovvero, l’intero n ≥ 2 è primo se e solo se n divide (n − 1)! + 1.
u
Tale condizione è necessaria e sufficiente per stabilire se un
numero n ≥ 2 è un numero primo.
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Matematica del Discreto – 8 / 17
Teorema di Wilson
Definizione Storia Applicazioni Teorema di Wilson Conclusione
■
Dato numero primo p > 1
■
(p − 1)! ≡ −1(mod p)
■
u
Ovvero, l’intero n ≥ 2 è primo se e solo se n divide (n − 1)! + 1.
u
Tale condizione è necessaria e sufficiente per stabilire se un
numero n ≥ 2 è un numero primo.
Limite per n grande è inutilizzabile
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Matematica del Discreto – 8 / 17
Solovay-Strassen P.T. (1/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (1/3) Conclusione
■
È un test di primalità
■
Sviluppato da Robert M.Solovay e Volker Strassen
■
È un test probabilistico per determinare se un numero è composto
oppure probabilmente primo
■
Utilizzato nel sistema crittografico RSA
■
È poco utilizzato a vantaggio del test di Miller-Rabin
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Matematica del Discreto – 9 / 17
Solovay-Strassen P.T. (2/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (2/3) Conclusione
Algoritmo
1. n è un numero dispari. Vogliamo sapere se n è primo
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Matematica del Discreto – 10 / 17
Solovay-Strassen P.T. (2/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (2/3) Conclusione
Algoritmo
1. n è un numero dispari. Vogliamo sapere se n è primo
2. Scegliamo un numero casuale a, 1 < a < n. Se M CD(a, n) 6= 1
allora n non è primo
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Matematica del Discreto – 10 / 17
Solovay-Strassen P.T. (2/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (2/3) Conclusione
Algoritmo
1. n è un numero dispari. Vogliamo sapere se n è primo
2. Scegliamo un numero casuale a, 1 < a < n. Se M CD(a, n) 6= 1
allora n non è primo
3. Calcoliamo i valori
(n − 1)
(mod n)
≡a 2
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Matematica del Discreto – 10 / 17
Solovay-Strassen P.T. (2/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (2/3) Conclusione
Algoritmo
1. n è un numero dispari. Vogliamo sapere se n è primo
2. Scegliamo un numero casuale a, 1 < a < n. Se M CD(a, n) 6= 1
allora n non è primo
3. Calcoliamo i valori
(n − 1)
(mod n)
≡a 2
J(a, n) oppure
a
n
=
e 1
a
p1
...
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e k
a
pk
Matematica del Discreto – 10 / 17
Simbolo di Jacobi
Definizione Storia Applicazioni Simobolo di Jacobi Conclusione
■
■
■
Viene indicato con J(a, n)
definito per una coppia di qualsiasi interi a, n
è una funzione definita su un insieme ridotto di residui dei divisori di
n, viene calcolato come
1. Se n è primo ed a è un residuo quadratico modulo n allora
J(a, n) = 1
2. Se n è primo ed a non è un residuo quadratico modulo n allora
J(a, n) = −1
3. Se n è composto allora J(a, n) = J(h, p1 ) × · · · J(h, pm ) dove
p1 , . . . , pm sono i fattori primi di n.
J(a, n) =
k
Y
J(a, pi )ei
i=0
Dove n è un intero positivo dispari mentre pe11 . . . pekk rappresentano la
fattorizzazione di n.
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Matematica del Discreto – 11 / 17
Solovay-Strassen P.T. (3/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (3/3) Conclusione
Algoritmo cont.
4 Se 6= J allora n è composto
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Matematica del Discreto – 12 / 17
Solovay-Strassen P.T. (3/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (3/3) Conclusione
Algoritmo cont.
4 Se 6= J allora n è composto
5 Altrimenti n è probabilmente primo con una probabilità maggiore o
uguale del 50%
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Matematica del Discreto – 12 / 17
Solovay-Strassen P.T. (3/3)
Definizione Storia Applicazioni Solovay-Strassen primality test (3/3) Conclusione
Algoritmo cont.
4 Se 6= J allora n è composto
5 Altrimenti n è probabilmente primo con una probabilità maggiore o
uguale del 50%
6 Esecuzione dei passi precedenti m volte:
Se come output si ottiene “Composto” almeno una volta:
output è “Composto”
■ Se come output si ottiene “Probabilmente primo” in tutti le m
prove; output è “Primo”
■
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Miller-Rabin primality test (1/2)
Definizione Storia Applicazioni Miller-Rabin primality test (1/2) Conclusione
■
Prova se un numero è primo o composto
■
Il risultato ottenuto è associato ad un certo grado di probabilità
■
La dimostrazione si basa su Fermat
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Miller-Rabin primality test (2/2)
Definizione Storia Applicazioni Miller-Rabin primality test (2/2) Conclusione
Algoritmo
Inputs: n un valore intero dispari da testare
Output: composto se n è composto, altrimenti probabilmente primo
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Matematica del Discreto – 14 / 17
Miller-Rabin primality test (2/2)
Definizione Storia Applicazioni Miller-Rabin primality test (2/2) Conclusione
Algoritmo
Inputs: n un valore intero dispari da testare
Output: composto se n è composto, altrimenti probabilmente primo
■
esprimi n - 1 come 2s · d fattorizzando le potenze da 2 a n - 1
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Matematica del Discreto – 14 / 17
Miller-Rabin primality test (2/2)
Definizione Storia Applicazioni Miller-Rabin primality test (2/2) Conclusione
Algoritmo
Inputs: n un valore intero dispari da testare
Output: composto se n è composto, altrimenti probabilmente primo
■
esprimi n - 1 come 2s · d fattorizzando le potenze da 2 a n - 1
■
ripeti per tutte le a comprese [2, min(n − 1, b2(ln n)2 c)]:
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Matematica del Discreto – 14 / 17
Miller-Rabin primality test (2/2)
Definizione Storia Applicazioni Miller-Rabin primality test (2/2) Conclusione
Algoritmo
Inputs: n un valore intero dispari da testare
Output: composto se n è composto, altrimenti probabilmente primo
■
esprimi n - 1 come 2s · d fattorizzando le potenze da 2 a n - 1
■
ripeti per tutte le a comprese [2, min(n − 1, b2(ln n)2 c)]:
u
d
2r ·d
Se ((a mod n 6= 1) ∧ (a
mod n 6= −1)) per ogni intero r
compreso nell’intervallo [0, s-1] allora ritorna composto
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Matematica del Discreto – 14 / 17
Miller-Rabin primality test (2/2)
Definizione Storia Applicazioni Miller-Rabin primality test (2/2) Conclusione
Algoritmo
Inputs: n un valore intero dispari da testare
Output: composto se n è composto, altrimenti probabilmente primo
■
esprimi n - 1 come 2s · d fattorizzando le potenze da 2 a n - 1
■
ripeti per tutte le a comprese [2, min(n − 1, b2(ln n)2 c)]:
d
2r ·d
u
Se ((a mod n 6= 1) ∧ (a
mod n 6= −1)) per ogni intero r
compreso nell’intervallo [0, s-1] allora ritorna composto
u
altrimenti ritorna (probabilmente primo);
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Matematica del Discreto – 14 / 17
Numeri Buoni
Definizione Storia Applicazioni Numeri Buoni Conclusione
■
Introdotti da Erdös e Strauss
■
Un numero primo p(n) è buono se:
p(n) 2 > p(n − i)p(n + i)
per tutti i valori di i da 1 a n − 1
■
L’infinita sequenza di numeri primi buoni comincia con:
5 − 11 − 17 − 29 · · ·
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Matematica del Discreto – 15 / 17
Numeri Sexy
Definizione Storia Applicazioni Numeri Sexy Conclusione
■
Un numero è tale quando n e n + 6 sono entrambi primi
■
“Sexy” proviene dal latino “sex”
■
Le prime coppie di numeri sexy sono:
5 − 11 − 11 − 17 − 13 − 19 − 17 − 23 − · · ·
■
Si possono inoltre trovare le coppie di numeri sexy ma anche le triple
e quadruple; ma non esistono sextuple.
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Matematica del Discreto – 16 / 17
Conclusione
Definizione Storia Applicazioni Conclusione
Il progetto comprendente:
■
■
■
Presentazione
Relazione
Applet JAVA
è stato realizzato per l’esame di matematica del discreto; docente: Laura
Citrini, durante l’anno accademico 2005-2006.
Andrea Gardoni,
Filippo Gandaglia,
Luigi Margheritti,
Massimo Manara.
Filippo Gandaglia - Massimo Manara - Andrea Gardoni - Luigi Margheritti
Matematica del Discreto – 17 / 17
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