AMPLIFICATORI
Un amplificatore può essere considerato qualsiasi dispositivo che usa una
piccola quantità di energia per comandarne una quantità più grande,
benché il termine attualmente si riferisca quasi esclusivamente ad un
amplificatore elettronico. La relazione tra ingresso e uscita
dell'amplificatore, usualmente espressa come funzione della frequenza del
segnale di ingresso, è detta funzione di trasferimento dell'amplificatore e
l'ampiezza della funzione di trasferimento è detta guadagno.
Tipologie
Amplificatori elettronici
Gli amplificatori elettronici hanno un vasto campo di applicazioni, dal pilotaggio di dispositivi
elettromeccanici al pilotaggio di motori elettrici, dai sistemi di trasmissione radiotelevisiva e
telefonia mobile alle apparecchiature per amplificare la musica; quest'ultima è forse la tipologia più
diffusa e conosciuta, quella presente in tutti gli impianti stereo, piccoli, medi e grandi. Nell'alta
fedeltà di classe elevata, l'amplificatore può essere composto da due apparecchi distinti collegati
insieme: il preamplificatore e il finale di potenza. Il primo si incarica di aumentare di una certa
misura il livello in tensione del segnale da amplificare, mentre il secondo ne aumenta ulteriormente
il livello, fornendo al segnale anche una corrente adeguata, che si tradurrà in potenza elettrica (watt)
se ai morsetti di uscita del finale è collegato un altoparlante o un diffusore acustico.
Le tipologie sono le più varie, una delle più comuni è l'amplificatore elettronico comunemente
utilizzato in trasmettitori e ricevitori per radio e televisione, equipaggiamenti stereo ad alta fedeltà,
personal computer ed altro equipaggiamento elettronico digitale. I suoi componenti attivi sono il
transistor, il circuito integrato e la valvola termoionica
Blocco amplificatore
Nella progettazione di apparecchiature elettroniche complesse, costituite da molteplici funzioni
circuitali interagenti fra di loro (pensiamo ad un oscilloscopio o ad un hard disk), il costruttore, per
agevolarne il progetto, l'ingegnerizzazione ed i successivi interventi di manutenzione, usa
suddividere l'intero schema elettrico dell'apparecchio in blocchi distinti fra di loro, ognuno preposto
a svolgere una precisa funzione. Fra questi possono esserci uno o più circuiti di amplificazione
ognuno dei quali, nella documentazione tecnica fornita dal costruttore, sarà denominato Blocco
amplificatore A-B-C et....
Un esempio di apparecchio complesso contenente più circuiti amplificatori è il televisore; uno di
questi serve ad amplificare il debole segnale proveniente dall'antenna, un secondo serve ad
amplificare il segnale audio necessario per gli altoparlanti, un terzo serve ad amplificare il segnale
costituente l'immagine, prima di essere inviata al tubo catodico. Sono circuiti che funzionano con
tensioni, correnti e frequenze diverse, ma sono tutti degli amplificatori.
Amplificatori di portata
Efficienza
Ogni amplificatore, a seconda della sua classe di funzionamento ha un'efficienza teorica massima,
determinata nel seguente modo: si applica in ingresso il massimo segnale sinusoidale tale che in
uscita si abbia la massima potenza senza distorsione; si misura la potenza sul carico; si misura la
potenza erogata dall'alimentatore. Si calcola il rapporto fra la potenza ricevuta dal carico e la
potenza erogata