i movimenti del qi secondo la medicina cinese

I MOVIMENTI DEL QI SECONDO LA MEDICINA CINESE
Di Philippe Sionneau
Traduzione dal Francese: Daniela Pratolongo
Parole chiave: Qi, fisiopatologia, movimenti Qi
Riassunto: partendo dallo studio dei classici di MTC, l’autore descrive il movimento costante di Qi, i vari movimenti da esso originati e le loro combinazioni che ritroviamo
all’origine della vita e delle manifestazioni fisiopatologiche degli Zang Fu.
Summary: starting from the analysis of classics of TCM, the author describes the continouous Qi movement as well as the other flows originated from Qi itself and their various
arrangements, basis both of life development and physiopathology of Zang Fu.
Key words: Qi, physiopathology, Qi direction.
1
ORIGINE DEI MOVIMENTI DEL QI
Il Qi possiede diverse caratteristiche, tra
cui una fondamentale, quella del movimento. Secondo gli antichi, il Qi è costantemente in attività e movimento. Peraltro noi sappiamo che il Qi ha due tendenze specifiche che la tradizione cinese
chiama Yin e Yang. Il primo è un Qi pesante, massiccio, denso, calmo, e costituisce lo Yin Qi; il secondo è un Qi leggero,
sottile, poco denso, dinamico e viene denominato Yang Qi. E’ a partire dal confronto e dall’interazione di questi due
principi opposti che originano movimento, scambio, comunicazione, trasformazione.
Da questa contrapposizione tra Yin e
Yang nascono diversi tipi di movimenti
complementari: condensazione/dispersione, attrazione/repulsione, inspirazione/espirazione, entrata/uscita,
contrazione/espansione, salita/discesa, interiorizzazione/esteriorizzazione, ecc. In
medicina cinese si fa risalire tutto ciò a
due coppie fondamentali che sono alla
base della fisiologia dell’organismo: la salita/discesa e l’entrata/uscita. Sin dalle
origini della medicina cinese lo Huang Di
Nei Jing Su Wen (capitolo 68) ha sottolineato l’importanza capitale di questi
quattro dinamismi senza i quali non potrebbe esserci la vita: “Senza entrata e
uscita, non può esserci nascita, sviluppo,
vigore, vecchiaia e fine; senza salita e discesa, non può esserci nascita, sviluppo,
trasformazione, raccolta e tesaurizzazione”. “Nessun essere [vivente] senza la
salita, la discesa, l’uscita e l’entrata”,
Huang Di Nei Jing Su Wen, (capitolo 68).
Per descrivere i differenti movimenti del
Qi e i vari ruoli svolti nella fisiologia parliamo anche dei “meccanismi” del Qi (Qi
Ji) e questo sarà l’argomento che svilupperemo in questo articolo.
DIREZIONE DEI MOVIMENTI DEL
QI
I quattro movimenti fondamentali del Qi
sono salita, discesa, entrata, uscita.
La salita (Sheng) è un movimento verticale dal basso verso l’alto, come è il movimento del legno.
La discesa (Jiang) è un movimento verticale dall’alto verso il basso, come è il movimento del metallo.
L’entrata (Ru) è un movimento “centripeto” (1) dall’esterno del corpo verso il
suo interno, come è il movimento
dell’acqua.
L’uscita (Chu) è un movimento “centrifugo” (2) dall’interno del corpo verso
l’esterno, come è il movimento del fuoco.
Come sottolineato da Zhang Jie Bin (3)
nel Jing Yue Quan Shu (Opera completa
di Jing Yue), la risalita è dovuta allo Yang
Qi mentre la discesa è data dallo Yin Qi:
“Lo Yang governa il movimento, lo Yin
governa il riposo, lo Yang governa la salita, lo Yin governa la discesa (4)”.
Allo stesso modo l’entrata è associata allo
Yin Qi e l’uscita allo Yang Qi.
I MOVIMENTI DEL QI NELLA FISIOLOGIA
Possiamo asserire che l’essenziale delle
funzioni fisiologiche è svolto da meridiani
e Zang Fu (nonché dalle loro correlazioni). Queste funzioni sono tutte strettamente dipendenti dai quattro movimenti di base che abbiamo descritto. Nessun meridiano né acuno Zang Fu si sottrae a questi movimenti. La fisiologia è
movimento, la vita è movimento. Le funzioni di meridiani e Zang Fu si basano su
questi movimenti. Per chiarire meglio il
concetto presentiamo quattro esemplificazioni tipiche dove il meccanismo del Qi
è fondamentale.
Il polmone e il fegato
Il polmone ha come funzione quella di ricevere aria pura (Qing Qi), di espellere
l’aria viziata (Zhuo Qi), di diffondere il Qi
e i liquidi, di far scendere Qi e liquidi. In
concreto, con il movimento di entrata/inspirazione si assorbe il Qi puro
(Qi
celeste),
con
quello
di
uscita/espirazione si espellono le parti di
aria non utilizzata dal corpo. Il polmone
2
inoltre diffonde il Qi, il sangue, i liquidi
verso la periferia del corpo grazie al movimento di salita associato a quello di
uscita (movimento ascendente e centrifugo). Fa discendere i liquidi verso il
basso del corpo grazie al movimento di
discesa. Fa scendere il Qi verso i reni grazie al movimento d’entrata (inspirazione
dell’aria) e di discesa (discesa del Qi
dell’aria), generandosi così un movimento
centripeto e discendente. Possiamo
quindi vedere che il polmone è animato
nelle sue principali funzioni, dai quattro
dinamismi di base, che inoltre si combinano tra loro. L’uscita si combina alla salita mentre l’entrata si combina alla discesa.
Quando studiamo la natura dei movimenti nell’ambito della fisiologia degli
Zang Fu, è consuetudine parlare di coppia
polmone-fegato. Si dice che il Qi di fegato
a sinistra risale e che quello di polmone a
destra scende. Questi due movimenti
aiutano rispettivamente il Qi di milza a
salire e il Qi di stomaco a scendere (5). Il
fegato in basso, nel riscaldatore inferiore,
favorisce la risalita, mentre il polmone in
alto nel riscaldatore superiore sostiene la
discesa.
Questo ruolo degli organi legno e metallo
è sottolineato da Ye Tian Shi (6): “Il meccanismo del Qi del corpo umano è naturalmente unito al cielo e alla terra. Il fegato a sinistra risale, il polmone a destra
discende, [cosicché] salita e discesa sono
armonizzati, e il meccanismo del Qi si dispiega.
Il trasporto, lo scorrimento, la circolazione del Jing Qi nel corpo umano avvengono grazie all’asse fegato-polmone. La
capacità del fegato di far risalire, invia Qi
in alto verso la testa fino a raggiungere gli
orifizi superiori, la discesa del polmone
invia in basso fino a raggiungere gli Zang
Fu e da questi arriva fino a tendini e ossa,
ciò fa sì che Qi e sangue circolino liberamente e che gli Zang Fu siano calmi e in
armonia”. Dunque fegato e polmone non
hanno un ruolo subalterno nel favorire i
movimenti di salita e discesa, ma hanno
invece un ruolo primario, allo stesso
modo di milza e stomaco, anche se questi
sono gli iniziatori più propri dei movimenti per via della loro posizione centrale.
Il cuore e i reni
Un altro tipico esempio del meccanismo
dei movimenti generati dal Qi è l’unione
di fuoco e acqua. In effetti per equilibrare
Yin e Yang nell’organismo, l’acqua dei
reni deve unirsi al fuoco di cuore. L’acqua
dei reni è lo Yin dei reni. Deve risalire fino
a raggiungere lo Yin di cuore per sostenerlo in modo da controllare lo Yang di
cuore. Il fuoco di cuore è lo Yang di cuore.
Esso deve scendere per raggiungere lo
Yang di rene col fine di sostenerlo e controllare lo Yin dei reni (7).
La salita dello Yin di rene e la discesa
dello Yang di cuore rappresentano i movimenti di salita e discesa di Yin e Yang
nell’organismo. Permettono di armonizzare alto e basso, nord e sud, acqua e
fuoco, Yin e Yang, favorendo così
l’equilibrio generale. “Il cuore è fondamentalmente l’organo del fuoco ma nel
fuoco è contenuta l’acqua. I reni sono
fondamentalmente gli organi dell’acqua,
ma nell’acqua è contenuto il fuoco. Il
fuoco governa l’acqua, ecco perché il Qi di
cuore desidera scendere per unirsi
all’[acqua]. L’acqua è la sorgente del
fuoco, ecco perché il Qi di rene desidera
risalire per sostenerla. L’acqua che non
risale diventa malattia. Regolarizzando lo
Yang di rene, lo Yang Qi è sufficiente, il Qi
dell’acqua segue [il movimento ascendente dello Yang] e così risale.
Il fuoco che non scende diventa malattia.
Nutrendo lo Yin di cuore, lo Yin Qi è sufficiente, il Qi di fuoco segue [il movimento discendente dello Yin] e così
scende” (Wu Yi Hui Jie – Compilazione di
medicina del maestro Wu), Tang Da Lie
(1662-1722), dinastia Qing.
Quando l’acqua riceve il fuoco, sale;
quando il fuoco riceve l’acqua, scende.
Ecco perché non si parla soltanto di
unione tra acqua e fuoco ma di reciproco
sostegno. E da questo reciproco rapporto
di sostegno deriverà l’equilibrio. Come
sottolineato da Zhang Jie Bin, se si rompe
3
l’unione tra acqua e fuoco, la vita stessa è
in pericolo: “La natura fondamentale del
fuoco è il calore. Se si suppone che il
fuoco sia senz’acqua, il calore diverrà necessariamente estremo, e se il calore è
estremo, si ha distruzione dello Yin, e allora i diecimila esseri sono bruciati e disseccati.
La
natura
fondamentale
dell’acqua è il freddo. Se si suppone che
l’acqua sia senza fuoco, il freddo diviene
obbligatoriamente estremo, e il freddo
estremo distrugge lo Yang, allora i diecimila esseri sono immobili e si spengono”.
Milza e stomaco
Per migliorare la nostra comprensione dei
movimenti, dobbiamo renderci conto che
questi non si realizzano individualmente
o separatamente dagli altri. L’esempio di
milza e stomaco ci fa comprendere che
questi movimenti sono uno degli strumenti che rendono l’organismo una globalità. L’obiettivo della digestione gestita
da stomaco e milza è quello di assimilare
il Jing degli alimenti e espellere i rifiuti
prodotti da questa trasformazione. Ciò
che è assimilabile è denominato il chiaro
(Qing) mentre i rifiuti sono denominati il
torbido (Zhuo).
Il chiaro, per essere assorbito, viene fatto
risalire dalla milza verso il polmone e il
cuore, il torbido per essere eliminato
viene fatto scendere dallo stomaco verso il
grosso intestino. Partendo da questi presupposti, dobbiamo sottolineare due
aspetti:
1- La risalita di milza è sostenuta dal movimento ascendente del fegato e il movimento discendente di stomaco è aiutato
dal movimento discendente di vescica biliare. Ciò significa che i movimenti degli
Zang Fu influenzano o integrano sempre
altri organi, non essendo mai separati gli
uni dagli altri. 2- La risalita di milza e la
discesa di stomaco si influenzano reciprocamente. Se la risalita del chiaro è efficiente, il torbido può scendere facilmente,
e se la discesa del torbido si svolge con facilità, la risalita del chiaro sarà molto più
agevole. Se il torbido, che ha natura collosa e ostruente, discende male e ristagna
nel riscaldatore medio, la risalita del
chiaro rischia di essere ostacolata, come
fosse appesantita, rallentata. Se il chiaro,
che ha come funzione quella di tonificare
gli Zang Fu e dunque di permetter loro di
svolgere correttamente il loro compito,
non risale correttamente, le funzioni di
discesa del Qi di stomaco, di vescica biliare, di polmone e di grosso intestino non
potranno permettere una corretta eliminazione del torbido. I movimenti sono
interdipendenti e si influenzano reciprocamente. “La milza è la terra Yin il cui
Yang risale, lo stomaco è la terra Yang il
cui Yin scende, la terra si situa al centro,
così il fuoco [della terra] sale e l’acqua
[della terra] scende. A sinistra c’è il legno,
a destra c’è il metallo, la sinistra governa
la salita, la destra governa la discesa, i
cinque movimenti [Wu Xing] salgono e
scendono, (…) . La salita dipende dal Qi di
milza che gira verso sinistra, la discesa
dipende dal Qi di stomaco che gira (8)
verso destra. E’ per questo che quando il
Qi del centro è abbondante, la milza fa
salire e lo stomaco fa scendere, le quattro
manifestazioni (9) girano (10), [se] il Qi
del centro è bloccato, allora la milza è
soppressa, e lo stomaco in inversione, le
quattro manifestazioni mancano di movimento”, (Yi Xue Qiu Shi – Vere ricerche
sulla medicina), Wu Da, 1879, dinastia
Qing.
RIASSUNTO DELLE GRANDI TENDENZE DI MOVIMENTI DEGLI
ZANG FU
Si deve premettere che un organo può
avere nella sua fisiologia, più di un movimento, ad esempio: il polmone possiede i
quattro movimenti sebbene quello di discesa sia il preponderante. Possiamo ora
riassumere che
• Il Qi di fegato sale
• Il Qi di vescica biliare scende
• Il Qi di cuore scende
• Il Qi di intestino tenue scende
• Il Qi di milza sale
• Il Qi di stomaco entra e scende
• Il Qi di polmone sale e esce, entra e
scende (11)
4
•
•
•
Il Qi di grosso intestino scende e
esce
Lo Yang Qi di rene scende, mentre
lo Yin Qi sale (12)
Il Qi di vescica esce
Solo gli Zang Fu che hanno una relazione
con l’esterno possono avere un movimento di entrata e/o di uscita. E’ il caso di
polmone, stomaco, vescica, grosso intestino. Tutti gli altri impiegano solo movimenti interni di salita e discesa, ma possono essere influenzati dall’entrata o
uscita dei primi. E’ curioso notare come a
livello dei cinque organi Zang, quelli che
sono in alto, cuore e polmone, posseggano
un Qi che scende, quelli che sono in
basso, fegato e reni, abbiano un Qi che risale, mentre milza e stomaco che sono
situati al centro abbiano un Qi che rispettivamente sale e scende. Alto e basso comunicano attraverso un centro che fa da
tramite.
MOVIMENTI DEL QI IN PATOLOGIA
La vita dipende da questi quattro movimenti di base. La loro dissoluzione corrisponde all’arresto degli scambi tra Yin e
Yang cui consegue la morte. “L’uscita e
l’entrata sono perduti, allora i meccanismi di trasformazione dello Shen si estinguono, salita e discesa cessano allora il Qi
isolato (13) muore”, Huang Di Nei Jing Su
Wen, (capitolo 68). Se questi quattro movimenti si alterano, compare la malattia.
Ciò perché a queste quattro tendenze fisiologiche corrispondono delle tendenze
patologiche nel momento in cui questi
movimenti non si svolgono correttamente. Ad esempio, se i movimenti sono
perturbati, il Qi di fegato ha tendenza a
ristagnare (Qi Zhi: ristagno di Qi), il Qi di
polmone a muoversi contro corrente (Qi
Ni: inversione del Qi), il Qi di milza a
collassare (Qi Xian: collasso del Qi), ecc.
Se l’uscita del Qi è eccessiva, si assiste a
quello che chiamiamo fuga del Qi (Qi
Tuo), se il movimento di salita o discesa,
oppure di entrata e uscita è bloccato, il Qi
stesso può accumularsi, agglutinarsi, concentrarsi (Qi Jie: Qi annodato o Qi Yu:
soppressione del Qi)…
Peraltro, così come sostenuto da Zhou
Xue Hai (1856-1906) nel Du Yi Sui Bi (14Saggi di letture mediche), l’entrata/uscita
è largamente in relazione con le malattie
dell’esterno, mentre la salita/discesa è più
propriamente correlata con perturbamenti interni: “Per le malattie da lesioni
interne (Nei Shang), molte malattie sono
[provocate da uno squilibrio] di salita e
discesa, poiché salita e discesa regolano
l’interno. Per le malattie degli strati
esterni (Wei Gan), molte malattie sono
[provocate da uno squilibrio] dell’uscita e
dell’entrata, poiché uscita e entrata governano l’esterno).
Quando il Qi circola bene, nel senso corretto, si parla di armonia e fluidità dei
meccanismi del Qi (Qi Ji Tiao Chang). Nel
caso opposto, si parla di perdita
dell’armonia dei meccanismi del Qi (Qi Ji
Shi Tiao) oppure di non fluidità dei meccanismi del Qi (Qi Ji Bu Chang). Affinché
il Qi circoli nella direzione corretta e in
modo armonioso, tutti i meridiani e gli
Zang Fu devono fare la loro parte. Ciononostante, tre organi svolgono un compito
più importante degli altri. Infatti, la milza
produce il Qi. In caso di deficit della
milza, il Qi (vale a dire le funzioni) di
qualsiasi organo o meridiano possono
sregolarsi e perdere l’armonia. Il polmone
diffonde (distribuisce) il Qi nell’insieme
dell’organismo. Dà l’impulso alla circolazione del Qi in tutto il corpo. Nel caso di
deficit di polmone, la circolazione del Qi
può alterarsi ad un livello qualsiasi. Per
quanto riguarda il fegato, poi, questi sovrintende alla fluidità della circolazione
del Qi. Ha come compito principale quello
di allentare le tensioni che costituiscono
un ostacolo al movimento del Qi, di drenare il Qi nei meridiani, di favorire la circolazione del Qi iniziata dal polmone.
Quando tutti questi organi svolgono correttamente il proprio compito, i meccanismi del Qi sono armoniosi e fluidi.
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Note
1. Il termine centripeto è forse eccessivo in questo contesto, perché,
sebbene possa descrivere correttamente certi movimenti d’entrata,
questa può essere semplicemente
un movimento di penetrazione del
Qi dall’esterno verso l’interno
senza che venga necessariamente
raggiunto il centro del corpo.
2. Il termine centrifugo è forse eccessivo in questo contesto, perché,
sebbene descriva correttamente
certi movimenti di uscita, questa
può essere semplicemente un movimento di evacuazione del Qi
dall’interno verso l’esterno senza,
essere necessariamente concentrico.
3. Zhang Jie Bin alias Zhang Jing Yue
(1563-1640) è una delle grandi figure della medicina cinese. E’ uno
dei maggiori commentatori del Nei
Jing e a lui si devono numerosi
chiarimenti su argomenti difficili.
La sua più celebre teoria sostiene
che lo Yang non è mai in eccesso.
Al contrario, essendo alla base
dell’esistenza, lo si ritrova più
spesso in vuoto, da cui la necessità
di sostenerlo. Alcuni autori hanno
contrapposto questa teoria a quella
di Zhu Dan Xi (1281-1358) che sostiene che lo Yang è molto spesso
in eccesso, ragion per cui è necessario nutrire lo Yin. Penso, in definitiva che i due concetti non siano
in contrasto. Infatti Zhu Dan Xi
s’ispirò all’idea di Liu Wan Su
(1120-1200) che sostiene che lo
Yang diventa eccessivo per via del
principio delle “trasformazioni simili”: il corpo, che è una successione di trasformazioni calde induce, prima o poi la metamorfosi
di una qualsiasi energia perversa
in calore. Orbene, il calore altro
non è che un eccesso di Yang che
ha tendenza a ledere lo Yin. Zhu
Dan Xi completerà questo spie-
gando che il corpo ha tendenza a
indurre sei soppressioni la cui finalità è spesso quella di produrre
calore. Infine egli afferma che il
fuoco ministro quando è agitato
tende ad essere nocivo e a ledere lo
Yin. Zhang Jie Bin quando parla di
Yang si riferisce a quello fisiologico, lo Yang vero che è all’origine
della vita. Questo ha tendenza ad
essere consumato per il funzionamento naturale del corpo e deve
pertanto essere ricostituito. Zhu
Dan Xi fa riferimento a un eccesso
di Yang patologico, mentre Zhang
Jie Bin si appella a una carenza di
Yang fisiologico. I due concetti non
sono incompatibili. Al contrario
l’uomo contemporaneo è sulla prua
dei due fenomeni allo stesso
tempo. Inoltre i due Maestri si riconciliano quando sottolineano la
necessità di nutrire lo Yin, “lo Yin
vero è insufficiente”.
4. Nel Lei Jing (libro delle classificazioni) Zhang Jie Bin dice anche: “lo
Yang a sinistra risale, lo Yin a destra discende”.
5. E per converso milza e stomaco sostengono i movimenti di fegato e
polmone.
6. Ye Tian Shi (1667-1746) conosciuto
anche come Ye Gui oppure Ye
Xiang Yan, è uno dei medici più rinomati della dinastia Qing. Nato in
una famiglia di medici, studiò
molto presto i classici medici e superò i suoi insegnanti già all’età di
venti anni. Divenne rapidamente
una celebrità locale. Proseguì le
sue ricerche studiando con molti
maestri. Il suo talento lo portò a
essere uno dei fondatori della
scuola delle malattie del calore, durante la dinastia Qing. In modo
particolare, sviluppò la teoria dei
quattro strati (Wei, Qi, Ying, Xue)
per la diagnostica differenziale e il
trattamento delle malattie da calore. E’ l’autore dei celebri Wen
Ren Lun (Trattato del Tiepido e del
Calore) e Lin Zheng Zhi Nan Yi An
6
(Guida clinica con casi clinici): le
due opere vennero pubblicate dai
suoi allievi dopo la sua morte. Non
bisogna tuttavia considerare Ye
Tian Shi soltanto come uno dei
maggiori fautori delle teorie sulle
malattie da calore. Fu un grande
clinico, geniale innovatore, che
creò molte variazioni partendo
dalle formule dello Shang Han Lun
per adattarsi alle condizioni dei
suoi pazienti, inventando numerose formule armonizzanti per le
disarmonie tra legno e terra, utilizzando associazioni di rimedi freddi
e caldi, ecc. Prese inoltre ispirazione dalle teorie del Pi Wei Lun,
utilizzando delle sostanze medicinali calde, affinché il fuoco generi
la terra.
7. Si dice che il fuoco di cuore e reni
riscalda debolmente l’acqua dei
reni affinché questa non congeli.
8. Le espressioni “girare verso destra” e “girare verso sinistra” significano appoggiarsi sul Qi ascendente del legno a sinistra e sul Qi
discendente del metallo sulla destra.
9. Si tratta del carattere Xiang che si
traduce con manifestazione e che
designa l’espressione degli organi
Zang Fu. In questo modo le quattro
manifestazioni corrispondono qui
ai quattro altri organi Zang escludendo la milza, e che fanno perno
intorno al centro.
10. Questo significa che i movimenti di
salita/discesa dei quattro altri
Zang girano intorno al perno centrale.
11. Si dice che il movimento primo del
polmone è la discesa. E’ esagerato
se si pensa che una delle sue fun-
zioni principali è quella della diffusione del Qi, di sangue, dei liquidi
in tutto l’organismo, e ciò si realizza grazie al suo movimento di
diffusione che è un dinamismo
ascendente e centrifugo.
12. Il Qi dei reni riceve il Qi (Na Qi)
che contribuisce a far scendere. Lo
Yin dei reni sale a nutrire il cuore.
13. La salita e la discesa evocano qui la
salita dello Yang della terra/Yin e
la discesa dello Yin del cielo/Yang.
Lo scambio tra il cielo e la terra è
all’origine della creazione. Durante
la creazione del mondo il Qi è doppio: uno Yin Qi e uno Yang Qi che
comunicano e lottano dando così
origine ai diecimila esseri. Se salita
e discesa scompaiono, cielo e terra
spariscono, i due Qi opposti si
eclissano e il Qi torna al suo stato
indifferenziato e non manifesto,
torna ad essere l’Uno del Wu Ji: in
un certo modo il Qi manifesto che
diviene “Uno” anziché essere
“Due”, muore.
14. Opera pubblicata sotto i Qing nel
1891 e scritta da Zhou Xue Hai
(1856-1906). Zhou Xue Hai è probabilmente l’autore più prolifico
della fine della dinastia Qing.
Aveva il dono particolare della
sintesi dei maestri che l’avevano
preceduto. Così fece, in particolar
modo con Zhang Yuan Su e Liu
Wan Su, due celebrità della “medicina Jin Yuan”, ma anche nei confronti di Ye Tian Shi e di Zhang Lu,
altri due grandi punti di riferimento della dinastia Qing. Godeva
inoltre della fama di essere un clinico senza pari, specialmente nella
cura di malattie resistenti e complesse.
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