Il termine musica Gospel può riferirsi sia (strettamente) alla musica

Un Capodanno di riflessione con la musica gospel & spiritual
Bologna sceglie quest’anno di celebrare il Capodanno al ritmo della
musica devozionale gospel e spiritual. Tre grandi cori si esibiranno in tre
importanti chiese cittadine per poi confluire sul sagrato di San Petronio per
il concerto finale di mezzanotte. per nutrire la nostra anima e prepararci al
capodanno pieni di speranza e coraggio.
Il Bologna Gospel Jubilee Mass Choir è una formazione corale che
riunisce diverse realtà corali italiane, europee, accostate ad artisti
statunitensi di fama internazionale: un esplosivo connubio di voci e
timbri che perfettamente si presta a riproporre il grande gospel tradizionale
così come abitualmente eseguito nelle chiese battiste degli Stati Uniti.
Nella formazione che si esibirà il 31 dicembre in Piazza Maggiore, il
Mass Choir sarà costituito da uno straordinario organico di oltre 90
elementi fra coristi, solisti, direttori e musicisti che si alterneranno sul
palco per accompagnare il pubblico in una vera e propria ‘gospel
experience’. E il pubblico sarà coinvolto fin dai primi pezzi: ballerà,
canterà, riderà, pregherà e piangerà in quel crescendo di emozioni che
solo la musica nera è in grado di attivare.
Un Capodanno 2012, quindi, all’insegna della riflessione, della solidarietà
e del senso profondo di cittadinanza.
Il gospel, per la sua naturale connotazione storica, è la musica che meglio
si presta ad accompagnare le festività del Natale e del Capodanno.
Il gospel unisce e avvicina le persone ed è proprio questo lo spirito che
caratterizza questa formazione, composta da cantori provenienti da ogni
parte d’Italia e dall’estero, pronti per portare il loro messaggio di amore e
di pace alla Città di Bologna.
Il termine Gospel può riferirsi sia strettamente alla musica religiosa che
emerse nelle chiese afroamericane negli anni trenta sia alla musica
religiosa composta e suonata da artisti, di qualunque etnia, del sud degli
States. La separazione tra i due stili, infatti, non fu mai assoluta: nascono
infatti dalla medesima tradizione degli inni metodisti.
Alcuni artisti si limitano ad apparire in contesti puramente religiosi
(Gospel in inglese significa Vangelo), mentre altri cantano anche nei night
club.
Lo Spiritual è una musica afro-americana, usualmente con un testo
religioso cristiano. Originariamente monofonica e a cappella, questo
genere musicale è antecedente al blues. Lo spiritual è l' antenato del jazz.
Solitamente gli schiavi neri cantavano queste canzoni, accompagnandosi
con rumori prodotti da coperchi di pentole e lattine, al fine di battere il
tempo. Lo spiritual era un canto spirituale, come dice il nome stesso, che
veniva dedicato a Dio per alleviare i dolori e le sofferenze della schiavitù. I
termini Negro spiritual, Black spiritual, e afro-american spiritual sono tra
loro sinonimi; nel XIX secolo il termine jubilee era più diffuso (soprattutto
tra gli afroamericani; i bianchi spesso le chiamavano canzoni degli
schiavi). Qualche musicologo invece li chiama canti folk degli
afroamericani.
Gli Spirituals hanno influito sulla musica jazz nel comune impiego di
forme polivocali. Né si deve dimenticare che il frequente
accompagnamento degli Spirituals con il battito delle mani ha costituito
già di per sé una base armonica.
Ma dal punto di vista contenutistico ci piace ricordare che agli inni di
argomento religioso si uniscono in questa musica le tematiche sociali e lo
spiccato pacifismo. Nascono da queste esigenze canzoni memorabili come
NOBODY KNOWS THE TROUBLE I'VE SEEN con il suo indelebile
lamento: “Nessuno sa i dolori che ho sofferto, nessuno tranne Gesù!
Nessuno sa i dolori che ho sofferto, gloria, alleluia!” e il rifiuto di ogni
guerra come in DOWN BY THE RIVERSIDE: "Poserò il mio fardello,
laggiù lungo la riva del fiume. Non farò più la guerra, non farò più la
guerra. Poserò la spada e lo scudo, laggiù lungo la riva del fiume. Non
farò più la guerra, non farò più la guerra."
Il Gospel Jubilee Mass Choir radunerà sul palco alcuni solisti
d’eccellenza:
Pastor Adam Mc. Dowell Jr.
Originario di Cleveland, Ohio, Pastor Adam Mc Dowell intraprende gli
studi artistici presso la The Arts Magnet High School for the Performing
Arts at Booker T. a Washington. Dopo il diploma consegue la laurea
presso la Pepperdine University di Malibu, California.
I suoi studi musicali proseguono presso il Cornerstone Institutional
Baptist Church sotto la guida del Rev. James Cleveland. In questo periodo
perfeziona il suo talento musicale lavorando al fianco di personalità quali
Kurt Carr, Calvin Rhone, e Quincy Fielding Jr.
Decide quindi di stabilirsi definitivamente a New York. Da allora ha
lavorato in grandi produzioni quali: The With con Stephanie Mills e Andre
DeShields; la produzione di Broadway Show Boat con Dorothy Loudon,
Cloris Leachman, George Grizzard, John McMartin, Vivian Reed, e
Valarie Pettiford.
Ha cantato con Queen Esther Marrow ed il Rev. Charles Lyles in giro per
il mondo.
Attualmente è Direttore Musicale della Trinity Wall Street di New York.
Ronnie Jones:
Ronnie Jones arriva in Italia nei primi anni settanta insieme al gruppo QSet per una torneè, perchè Ronnie (Ronald Hugo vero nome) prima di
essere
dj
è
un
cantante
di
quelli
bravi
davvero.
L'Italia diventerà il suo secondo paese. grazie all'ingaggio nel cast del
musical "Hair" al fianco di Renato Zero, Loredana Berté, Carlo De Mejo e
Teo Teocoli, Ronnie trova modo di esprimersi al meglio nel nostro paese.
Ronnie fu il primo disc jockey straniero alla radio italiana, fu infatti
scritturato da due "guru" della radiofonia di allora Renzo Arbore e Gianni
Boncompagni, lavorò in Rai per il programma "Musica in" del 1974
presentandolo con Claudio Lippi, Barbara Marchand, Franco Bracardi.
Nel 1974, in piena "Febbre del sabato sera", incide nei famosi Studios di
George Moroder a Monaco di Baviera una versione della celebre "Rock
Your Baby" di George Mc Crae, e poi con Claudia Barry registra "It takes
two" di Marvin Gaye (Disco d'oro in Canada) e per conto proprio tre
Album: "Looking for Action", "Me and Myself", "Fox on the run" ed altri
hits quali "Under my thumb", dei Rolling Stones, "Groovin" e "Let's do it
again" che raggiungono i vertici delle classifiche disco/soul europee.
Da questo momento in poi le attività' di cantante e DJ non si separeranno
più' nella vita di Ronnie Jones,negli anni '80 approda a Canale 5 e conduce
per diversi anni la trasmissione musicale "Pop Corn" incidendo anche il
suo 4' album "Video Games", sigla della popolare trasmissione.
ll suo approdo alla radiofonia privata avviene ai microfoni di R.M.I. un
programma notturno dedicato alla black music faceva apprezzare agli
ascoltatori la sua profonda conoscenza di questo genere musicale, a Radio
Studio 105 trasmette per cinque anni dopo 105 per lui esperienze anche a
RTL 102,5, Hit Radio, torna a 105 per affrontare la nuova avventura dei
fratelli Hazan che sulle ceneri di Radio Cosmo fondano 105 Classics.
Ma non dimentica nonostante tutti questi impegni la musica il suo primo
grande amore, sono infatti di questo periodo i successi: (1979), Games
(1980) e The man (1998)". Collabora anche nelle vesti di coautore in
diversi successi "House" e firma con Zucchero e Gino Paoli il brano
"Bambino io e Bambino tu". Un'altro grande successo la versione di
"Gimme Some Lovin'" di Steve Winwood e scrive il brano "Welcome to
the Party" che ottiene molto successo in Europa, raggiungendo il 3' posto
nella classifica delle discoteche francesi. Nel 1997 e' ospite per alcune
puntate della trasmissione sportiva "L'Italia del Giro", condotta da Cesare
Cadeo su Italia 1 con il suo primo gruppo degli anni ' 90, i Blues After
Dark tenta, dopo 2 anni di tourne' nei clubs, il concerto più’alto del mondo
(a Le Deux Alpes, in Francia), ma il guinnes non viene registrato.
Recentemente ha partecipato ad un programma per i rivenditori Fiat con il
"Pavarotti International" ed ha arrangiato i cori e cantato nel disco Frisby
& the African Football All Stars per l'Unicef, con i calciatori George Weah
(ambasciatore
Unicef),
Ibrahim
Ba
e
Taribo
West.
A buona domenica nel 1998-99 gira l'Italia e l'Europa insieme ai "Seven40
Soul
Ensemble"
una
band
di
matrice
jazz
fusion.
Ronnie è anche autore di due libri "Rolling Stones" e "David Bowie" (editi
dalla Gamma Libri), e' stato conduttore di Radio Popolare con la
trasmissione "Il Notturno del..." e collaboratore della rivista musicale
"satisfaction". Questo è Ronnie Jones un grandissimo artista in tutti i
settori dalla radio e televisione pubblica e privata, la musica e l'editoria un
grande professionista sempre al servizio del pubblico che ancora oggi lo
segue con affetto.
KNAGUI (che in italiano si pronuncia “Nah-GAI”) è un giovane artista
indipendente, grande docente e direttore corale, nato e cresciuto a York
(Pennsylvania, USA) e sembra essere sempre stato un musicista..
In Dallas,Texas, dove ora vive, KNAGUI ha una propria attività di
produzione musicale e rappresentanza di artisti , cioè “7.06pm
Entertainment Group” e “S.O.I. Music Management”. Egli ha approfittato
di questa silenziosa celebrità per aprire porte ad aspiranti artisti e musicisti
e per lavorare a iniziative benefiche. E trova tuttora il tempo di esibirsi con
alcuni amici che sono icone del mondo della musica, come Macy Gray,
Debra Cox, , Counting Crows, i LIVE , Cyrus Chestnut ed altri.
KNAGUI dice di sé: “Sono cresciuto tra chiesa e famiglia, con regole
molto rigide: non si poteva ascoltare nulla che non fosse musica gospel.
Ma ora , da adulto, sono felice che il mio talento si sia sviluppato in
chiesa”.
Come artista “di ispirazione”, KNAGUI si è esibito davanti a audience
entusiaste sia in USA che in Europa , apparendo sul palco prima con la
sua madrina, la leggenda gospel Twinkie Clark, e poi con Hezekiah
Walker, Fred Hammond, Bob Singleton .