APPUNTI CORSO DI PSICOLOGIA GENERALE PROF. P.C. CICOGNA Quando si inizia un discorso sulla psicologia come scienza si pongono due tipi di problemi: 1) Definizione della disciplina 2) Individuazione delle regole che guidano la ricerca scientifica in psicologia DEFINIZIONE La Psicologia è lo studio sistematico del comportamento umano e animale e dei processi mentali che lo generano Diversamente dal comportamento che è direttamente osservabile, i processi mentali non sono direttamente osservabili, ad esempio: non posso toccare con mano il modo in cui una persona risolve un problema, non posso vedere ciò che accade nella mia mente quando imparo una poesia a memoria non posso osservare i meccanismi che presiedono all’uso del linguaggio scritto o parlato. Ecc. LE REGOLE CHE GUIDANO LA RICERCA: Sono stabilite dai metodi che devono essere rigorosamente definiti. Per ciò che riguarda la Psicologia Generale e in particolare i processi cognitivi, i metodi più utilizzati sono il m. sperimentale, l’osservazione come preliminare agli esperimenti di laboratorio o sul campo, i questionari. CENNI STORICI sulla psicologia del ‘900 Le origini sono lontane e appartengono al mondo della filosofia e della scienza, in particolare all’evoluzionismo di Darwin. Gli assunti teorici che hanno attraversato la storia della filosofia per ciò che attiene la concezione della mente sono stati l’innatismo (da Platone a Cartesio) e l’empirismo (da Aristotele a Locke): per la prima alcuni aspetti della mente sono di origine innata e prescindono dall’esperienza, al contrario per la seconda la mente umana non può prescindere dalla relazione dell’uomo con l’ambiente. Anche oggi in ambito scientifico questo problema permane ed è al centro del dibattito sulla natura umana e sul rapporto tra biologico e mentale, in altre parole tra mente e corpo, mente e cervello. La psicologia si afferma come scienza con il primo laboratorio di Psicologia Sperimentale, costruito a Lipsia nel 1879 da Wilhelm Wundt (1832-1920). Oggetto di studio: esperienza mentale cosciente e correlazione con gli aspetti fisiologici Parallelismo psico-fisico: cioè a cambiamenti del corpo corrispondono cambiamenti della mente e viceversa. Non c’è però un rapporto causale tra mente e corpo (vedi ad esempio la psicofisica sul libro). Prospettiva comportamentista si sviluppa negli USA dall’inizio del 1900 (strutturalismo, funzionalismo e comportamentismo). Noi trattiamo solo il comportamentismo (1913- Watson), che porterà al cognitivismo negli anni ’60, perché ci interessa per gli studi sull’apprendimento. Oggetto di studio: il comportamento manifesto, cioè direttamente osservabile. Metodo di ricerca: metodo sperimentale Prospettiva fenomenologica si sviluppa in Europa, area tedesca, dall’inizio del 1900 (Psicologia dell’atto, Gestalt). Noi trattiamo solo la Psicologia della Gestalt (1912- Wertheimer), che in parte influenzerà il cognitivismo negli anni ’60, per l’attenzione agli aspetti innati del comportamento, perché ci interessa per gli studi sulla percezione e sul pensiero. Oggetto di studio: l’esperienza cosciente immediata (detta fenomenica) Metodo di ricerca: fenomenologico e fenomenologico sperimentale, Basato cioè sulla descrizione accurata dell’esperienza immediata delle situazioni(-stimolo) da parte degli individui umani. Prospettiva cognitiva in Europa, area mittle-europea e svizzera, dall’inizio del 1900 (Scuola di Wurzburg, Epistemologia genetica di Piaget, scuola storico-culturale di Vigoskij). Sarà affrontata dal corso di Psicologia dello Sviluppo. Oggetto di studio: l’intelligenza e lo sviluppo delle capacità cognitive Metodo di ricerca: sperimentale, test, metodo clinico di Piaget, osservazione Prospettiva psicodinamica si sviluppa in Europa, dall’inizio del 1900 con l’opera di Freud (18561939) e tutte le teorie psicoanalitiche successive. Sarà affrontata dal corso di psicologia dinamica (per chi lo ha nel piano di studio). Oggetto di studio: processi intrapsichici normali e patologici, sviluppo dell’affettività. Prospettiva cognitivista si sviluppa in tutto l’Occidente a partire dagli anni 1950/60 (Neisser nel1967 ne farà una presentazione nel testo “Cognitive Psychology”) Oggetto di studio: i processi cognitivi, i meccanismi di elaborazione dell’informazione. Metodo di ricerca: sperimentale. PSICOLOGIA DELLA GESTALT PSICOLOGIA DELLA FORMA GESTALTHEORIE GESTALTPSYCHOLOGIE Si assume come data ufficiale di nascita il 1912, anno di pubblicazione di un lavoro sul movimento stroboscopio di Wertheimer. Principali esponenti della Scuola della Gestalt: Wertheimer (1880-1943) Koehler (1886-1941) Koffka (1887-1967) Oggetto di studio: esperienza fenomenica (esperienza cosciente immediata della realtà/ diversa dalla realtà fisica). Principi generali 1- La realtà fenomenica non coincide con la realtà fisica. ( es. movimento stroboscopico, altre illusioni ottiche ecc.) 2- Il fenomeno (cioè ciò che è presente nella coscienza come esperienza immediata) è una configurazione globale (gestalt) che è qualcosa di diverso dalla somma delle parti che la compongono. (es. la melodia è qualcosa di riconoscibile come unità indipendentemente dal fatto che sia suonata con le stesse note, quindi è diversa dalla somma delle note). 3- esistono leggi non arbitrarie secondo le quali gli elementi formano una Gestalt, leggi universali, vere per tutti, di origine innata (relazioni dinamiche tra gli elementi, teoria di campo, in analogia al campo magnetico della fisica) (es. leggi di unificazione percettiva). 4- innatismo, ma anche attenzione al ruolo dell’esperienza 5- isomorfismo: corrispondenza tra strutture del cervello e della mente COMPORTAMENTISMO (BEHAVIORISM) Si assume come come data ufficiale di nascita il 1913, anno di pubblicazione di un articolo programmatico di Watson “Psychology as the Behaviorist views it”. Risposta USA contro la psicologia della coscienza e contro l’introspezionismo come metodo di indagine. Possiamo considerare due periodi: Comportamentismo classico (fino agli anni ’30), di cui Watson è l’esponente principale Neocomportamentismo (tra gli anni ’30 e gli anni ’50) che si sviluppa prevalentemente in NordAmerica, molto importante per la formulazione di grandi modelli teorici del comportamento umano, di cui i massimi esponenti sono Skinner, Tolman, Bandura Principali esponenti del Comportamentismo: J.Watson (1878- 1958), che utilizza un paradigma derivato dagli studi del fisiologo russo Pavlov E.Thorndike (1874-1949) E.Tolman (1866-1959) B.Skinner (1904-1990) C. Hull (1884-1952) A.Bandura (che fa la connessione con il cognitivismo) Oggetto di studio: il comportamento direttamente osservabile. Se la psicologia vuole essere una scienza occorre che si occupi di fenomeni completamente osservabili e indagabili in modo empirico e sperimentale, perciò il comportamento osservabile è l’unico oggetto di studio possibile, mentre i processi mentali non sono controllabili e quindi sono estranei allo studio scientifico diretto. Principi generali: -La psicologia viene definita : Scienza del comportamento - Il comportamento è indice di adattamento dell’organismo all’ambiente - Il comportamento è appreso dall’esperienza e dall’ambiente; viene affermato il principio della “Tabula rasa” all’origine della vita, contro l’idea dell’esistenza di strutture innate. - Rifiuto di qualsiasi riferimento ai processi mentali che determinano il comportamento: mente come black-box - Il principio che guida e spiega lo sviluppo dei comportamenti e le loro modificazioni è quello del condizionamento. - I comportamenti sono il risultato di condizionamenti che avvengono in funzione di associazioni tra elementi presenti nell’ambiente e risposte comportamentali: 1- Stimolo-Risposta (S-R), paradigma utilizzato da Watson e Guthrie, derivato dagli studi di Pavlov. 2- (Stimolo)- Risposta- Rinforzo ((S)-R-R), dove il rinforzo è dato dagli effetti dell’azione, (condizionamento operante di Thorndike). 3- (Stimolo)- Risposta- Rinforzo ((S)-R-R), dove il rinforzo è dato da ricompense/punizioni dell’ambiente, (condizionamento operante di Skinner). 4- Stimolo- Variabili Intervenienti- Risposta- Rinforzo (S-O-R-R), la variabile O corrisponde al termine Organismo e indica le variabili soggettive,comportamento intenzionale di Tolman, Hull. Applicazioni terapeutiche attuali in base ai principi del condizionamento: terapie cognitivocomportamentali (adatte soprattutto per fobie, disturbi alimentari, disturbi ossessivicompulsivi) COGNITIVISMO 1967- U. Neisser, nel libro Cognitive Psychology, esplicita l’esistenza di un orientamento di ricerca che di fatto era già seguito da molti studiosi, infatti dei contributi importanti erano stati già prodotti negli anni ’50 e nei primi anni ’60. La prospettiva cognitivista comprende una varietà di indirizzi e ambiti di ricerca che possono essere accomunati da una serie di principi fondamentali: -Principio delle basi biologiche dei processi psichici: I processi psichici che controllano l’adattamento dell’organismo all’ambiente hanno delle basi biologiche nel sistema nervoso, in aree specializzate del cervello. -Principio dello sviluppo: i processi psichici si sviluppano in relazione alla maturazione del sistema nervoso -Principio del costruttivismo: si producono risposte in funzione dei propri schemi di conoscenza e si accomodano i propri schemi in base al feedback dell’ambiente. In questo scambio azioneretroazione tra soggetto e ambiente avviene la costruzione della conoscenza e della personalità. -Principio dell’elaborazione dell’informazione: la costruzione della conoscenza avviene attraverso l’elaborazione di stimoli esterni ed interni compiuta con operazioni mentali specifiche, che interessano circuiti neurofisiologici specializzati. Il comportamento viene visto come il prodotto dell’ elaborazione dell’informazione per lo svolgimento di un “piano” utile alla soluzione di un problema. Si ribadisce il ruolo adattivo del comportamento. Il primo cognitivismo assimilava l’uomo al computer, oggi questa metafora non è più accettata. Sviluppi del cognitivismo: Approccio ecologico (1979-Gibson: The Ecological Approach to Visual Perception). Si insiste sul carattere funzionale della mente e sul ruolo dell’ambiente nel determinare il comportamento e i processi che lo generano. Connessionismo: (1986- Rumelhart, MC Clelland e il gruppo di ricerca PDP, Parallel distributed processing) si afferma la falsa analogia cervello-computer. Le operazioni mentali di elaborazione dell’informazione non avvengono in sequenza come quelle di un computer, ma avvengono simultaneamente nelle reti (reti neurali) di connessione tra molteplici unità semplici di elaborazione. Neo-cognitivismo (emergentismo) I processi mentali non sono indipendenti dal nostro cervello e dal nostro corpo. Computer Memoria espandibile all’infinito Cervello Memoria a capacità limitata Unità di elaborazione centrale Elabora simboli che appartengono a un insieme finito, secondo regole precise (algoritmi) Unità: processori, pochi, elaborano velocemente un simbolo alla volta (seriali). Ogni simbolo sta per un’unità di informazione. Attività distribuita, non c’è una centrale di elaborazione: il pensiero non ha una sede specifica Elabora segnali sensoriali analogici, potenzialmente infiniti, sia utilizzando regole precise, sia in modo impreciso e ambiguo Unità: neuroni, miliardi, elaborano l’informazione in parallelo (cioè simultaneamente), cioè si attivano diversi circuiti neuronali contemporaneamente. Esiste però anche un funzionamento dei sistemi esecutivi seriale, cosciente, sotto il controllo dell’attenzione. Il funzionamento della mente è misto, parallelo e seriale. Definizione più recente di mente e processi mentali: -La mente emerge da una struttura cerebrale complessa, che si sviluppa nel tempo e nell’interazione con l’ambiente. Lo sviluppo mentale è dato da fattori genetici e interazioni complesse con l’ambiente fisico e sociale attraverso processi di adattamento. Lo sviluppo è programmato geneticamente , perciò segue regole fisse. L’apprendimento dipende dall’ambiente, perciò non segue regole prestabilite