teoria e metodo dei mass media

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TEORIA E METODO DEI MASS MEDIA
Prof. Andrea La Porta (Foto docente da RaiSat Art)
Linee programmatiche del corso
Anno accademico 2009-2010
L’ARTE (di) OGGI E’ RELAZIONE (Immagine da Duchamp parla di sé)
COMUNICAZIONE, MEDIALITA’, CONTEMPORANEITA’, CINEMA, VIDEO: queste le parole
chiave del corso, che tratterà il seguente argomento: “L’arte (di) oggi è relazione”.
Concetto di RELAZIONE, come concetto fondante ogni processo comunicazionale:
COMUNICARE, quale che sia il mezzo che si sceglie, significa RELAZIONARSI, essere medio tra
poli.
La MEDIETA’ come caratteristica della comunicazione.
Se la Relazione è ciò che fonda la Comunicazione, e se la comunicazione è un processo di
media(lizza)zione, il significato più ampio e più proprio di questa processualità è quello di
“STARE IN MEZZO”.
Comunicare come Processo. Il (i) mezzo(i) di comunicazione come Funzione.
MEDIETA’, MEDIALITA’, COMUNICAZIONE in quanto elementi di ogni processo di Relazione, e
di Interrelazione.
Medietà e Medialità hanno la stessa radice di Mediocrità. Questa radice è appunto quella di
“stare nel mezzo”.
Il medio (medium) esprime dunque, innanzitutto, una Relazione. NON è una COSA.
A partire dal concetto di Medio, e di Medialità, si arriverà alla discussione dei concetti di
INTERMEDIALITA’, MULTIMEDIALITA’, e POSTMEDIALITA’.
Dunque, si tornerà di nuovo alla Medialità come RELAZIONALITA’, e come RETE: come
confronto e rapporto di linguaggi, di stili, di epoche, di tradizioni, di culture, di sacro e
profano, di bellezza ed escrementi.
Relazione come RE-INVESTITURA di SENSO.
Discussione del concetto di CONTEMPORANEITA’.
CONTEMPORANEO, MODERNO, POSTMODERNO: tre epoche?, tre stili?, tre filosofie?
DADAISMO e SITUAZIONISMO: i due movimenti artistici, e non solo artistici, del primo e del
secondo Novecento, che hanno rivoluzionato il modo di fare arte, di fruire l’arte, di
interpretare l’arte.
MARCEL DUCHAMP e GUY DEBORD.
I due elementi cardine del Dadaismo e del Situazionismo: il Ready Made e il Détournement.
Duchamp e Debord: i diagnosti più lucidi e penetranti dell’epoca attuale e della sua cultura,
dei suoi paradossi e delle sue contraddizioni, dei suoi miti e delle sue ipocrisie intellettuali.
READY MADE e DETOURNEMENT: due parole, due concetti, due pratiche (artistiche), due
strumenti conoscitivi, due modalità espressive, due progetti creativi, fondati sulla Relazione, e
sulla Medialità/Intermedialità.
Artisti, tra i molti che potrebbero citarsi, che hanno eletto il ready made e il détournement a
cifra del loro operare:
GEORGE SEGAL e LOUISE BOURGEOIS: la classicità al servizio della trasgressione.
MARINA ABRAMOVICH e CHRISTIAN BOLTANSKI: il corpo e la situazione al servizio del
comportamento.
ANDRES SERRANO e PASCAL CONVERT: scultura bidimensionale e fotografia plastica, due
procedure detournate.
Gianfranco BARUCHELLO e Alberto GRIFI: VERIFICA INCERTA (1963-64), dal FOUND
FOOTAGE a BLOB.
Il CINEMA e il VIDEO come linguaggi e pratiche artistiche intermediali.
Il Cinema (SPERIMENTALE) come “logica conclusione di tutta l’arte moderna”.
Se l’arte (di) oggi è Relazione, il Cinema, e le arti che ad esso fanno riferimento (prima fra tutte
l’arte video o VIDEOARTE), sono la più compiuta incarnazione della natura RELAZIONALE
dell’ARTE CONTEMPORANEA.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
1. Federico Ferrari (a cura di), Del contemporaneo. Saggi su arte e tempo, Bruno
Mondadori, Milano 2007;
2. Andrea La Porta (a cura di), Visionari. Lo sguardo del cinema e del video tra arte, realtà e
utopia, Le Mani, Genova 2009;
3. Mario Perniola, L’arte e la sua ombra, Einaudi, Torino 2000.
FILMOGRAFIA
1. Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi, Verifica incerta (1965);
2. Stan Brakhage, Dog Star Man (1961-1964);
3. Stan Brakhage, Window Water Baby Moving (1959);
4. Stan Brakhage, The Act of Seeing With One’s Own Eyes (1971);
5. Stan Brakhage, Hand Painted Films (1979-1987);
6. Jean Cocteau, Il testamento di Orfeo (1959);
7. Guy Debord, La società dello spettacolo (1973);
8. RAISAT Cult, Marcel Duchamp parla di sé (film documentario, 2001);
9. RAISAT Art, Il segreto di Marcel Duchamp (film documentario, 2001);
10. Paolo Calcagno, Incontro con Marina Abramovic (film documentario, 2001);
11. RAISAT Arte, Ritratto di Christian Boltanski (film documentario, 2000);
12. Brigit Hllenius e Marten Rabarts, Il sesso secondo Andres Serrano (film documentario,
1997);
13. Maurice Lemaitre, L’amour, qu’est-ce? (1976-1989);
14. Maurice Lemaitre, le film est déjà commencé? (1951);
15. Emidio Greco, Niente da vedere, niente da nascondere (film documentario, 1978);
16. Luca Ronchi, mario schifano tutto (film documentario, 2001);
17. Enrico Ghezzi e altri, Selezione di Blob (2007);
18. Michael Snow, Wavelenght (1967);
19. Teri Wehm-Damisch, Sur la longueur d’onde de Michael Snow: Zoom arrière (film
documentario, 2002);
20. Michelangelo Antonioni, Lo sguardo di Michelangelo (2004);
21. Pier Paolo Pasolini, La ricotta (1963);
22. Alessandra Mammì, Steina & Woody Vasulka (film documentario, 2002);
23. Jonny Costantino, Viaggio di Le Corbusier in Calabria (2009);
24. Albert e David Maysles, The Beatles First US Visit (film musicale, 1964);
25. D. A. Pennebaker, Monterey Pop Festival (film musicale, 1967);
26. George Dunning, The Beatles Yellow Submarine (film musicale, 1968);
27. Blake Currall, The Beatles Magical Mystery Tour (film musicale, 1967);
28. Richard Lester, The Beatles. “A Hard Day’s Night” (film musicale, 1964);
29. Salvatore Brancato, Trasfusione di sangue umano in un blocco di marmo (1971);
30. RAISAT Arte: Ritratto di George Segal;
31. RAISAT Arte: Ritratto di Louise Bourgeois.
32. Salvatore Brancato, Processo partecipato
VIDEOGRAFIA
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Bill Viola, Selezione di video (1983-1994);
Robert Cahen, Il respiro del tempo (1983);
Steina e Woody Vasulka, The Art of Memory (1987);
Giuseppe Colonese, Selezione di video (2004-2009);
Ehab Halabi Abo Kher, Kinoechoes (2009);
Maria Luisa Marchio, Selezione di video (2007-2009);
Fred Ernesto Maida, Selezione di video (2006-2009);
8. Diana Molè, Viral video (2009).
Il Docente:
Prof. Andrea La Porta
Email: [email protected]
Cell. 3384311923
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