Provincia di Firenze GUIDA LA NATURA FAUNA SELVATICA E SICUREZZA STRADALE Luca Masciarelli ARCI Caccia Toscana A seguito di incidenti stradali, con coinvolgimento della fauna selvatica, ogni anno in Europa si contano: - alcune centinaia di morti e alcune migliaia di feriti tra le persone; - milioni di animali morti (mammiferi, uccelli ma anche moltissimi anfibi e rettili); - ingenti danni ai veicoli. IL FENOMENO E’ RILEVANTE SIA PER LA SICUREZZA STRADALE CHE PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI (E QUINDI DELLA BIODIVERSITÀ) POSSIBILI INTERVENTI DI MITIGAZIONE - modifiche strutturali delle strade con passaggi alternativi e sicuri per la fauna - dispositivi che impediscano l’attraversamento degli animali almeno durante il transito dei veicoli - controllo numerico di alcune popolazioni di animali - dispositivi che regolino adeguatamente la circolazione veicolare - “educare” i conducenti dei veicoli all’incontro con la fauna selvatica IL PROGETTO: INFORMARE E FORMARE Provincia di Firenze ARCI Caccia Toscana Realizzazione di una pubblicazione sul tema Coinvolgimento delle Scuola Guida della Provincia di Firenze a cui è stato fornito materiale didattico Mappa stradale dei tratti più pericolosi della provincia di Firenze Pagine dedicate sul sito internet della Provincia di Firenze: www.provincia.fi.it Seminari agli studenti delle scuole fiorentine Fattori predisponenti gli incidenti con la fauna • tipologia della rete viaria e sua consistenza • caratteristiche e struttura delle strade • condizioni del traffico veicolare • elevata mobilità veicolare in tutte le fasce orarie • comportamenti dei conducenti • dimensioni e caratteristiche specifiche delle popolazioni animali L’ambiente strada Tipologia: autostrada, strada extraurbana principale, statale, regionale, provinciale, comunale Condizioni: pioggia, nebbia, fumo, foschia, notte, neve, ghiaccio, fanghiglia, foglie, pietrisco, sostanze viscide Struttura: rettilineo, curva, dosso, mancanza di segnaletica, strettoia, intersezione a raso, fondo stradale deformato o scivoloso, larghezza, pendenza Volume e condizioni del traffico La rete viaria in provincia di Firenze Strade provinciali 1.160 km Strade regionali 280 km Strade statali 80 km Autostrade 90 km Strade comunali e vicinali esterne ai centri abitati 4.400 km La Toscana è la regione italiana a maggiore estensione forestale Il reticolo viario attraversa ambienti agricoli e forestali con caratteristiche molto favorevoli allo sviluppo di numerose e diverse popolazioni di fauna selvatica Fauna selvatica e infrastrutture lineari ferimento o morte sottrazione spazio estinzioni di popolazioni frammentazione del territorio LE INFRASTRUTTURE LINEARI (STRADE, FERROVIE, CANALI) PROCURANO NOTEVOLI DISTURBI ALLA FAUNA SELVATICA diminuzione home range modifiche habitat inquinamento Ma allora perché troviamo gli animali sulle strade? • incrocio col reticolo viario durante gli spostamenti (perlustrazione del territorio, fenomeni migratori, erratismi) • risorsa alimentare (necrofagia, vegetazione spontanea ai margini, territorio di caccia) • condizioni microclimatiche favorevoli • siti di nidificazione e/o rifugio nella vegetazione di margine • protezione durante l’attività venatoria La situazione in provincia di Firenze DATI Provenienza: Provincia, Università di Firenze, Società Autostrade Periodo: 2002-2013 Numero sinistri: 1000 (circa) Il numero dei sinistri non è rappresentativo dell’effettiva dimensione del fenomeno LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE 120 100 Numero di incidenti per anno registrati nella provincia di Firenze sulla viabilità ordinaria (dati Provincia di Firenze). n incidenti per anno 80 60 40 20 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Esempio di segnale di identificazione strada con progressive chilometrica ed ettometrica. Specchi anali di capriolo, cervo e daino Caratteristiche dei dati dell’Archivio Provinciale (dati Provincia di Firenze, 2002-2010). file strada ignota km ignoto ora ignota LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE ss sp Incidenti suddivisi per strade statali, provinciali e regionali nella provincia di Firenze (dati Provincia di Firenze, 19992010). sr 45 40 35 30 25 20 15 Numero di incidenti/100 km suddivisi per strade statali, provinciali e regionali nella provincia di Firenze (dati Provincia di Firenze, 1999-2010). 10 5 0 ss sp sr La situazione in provincia di Firenze 98% degli incidenti sulla viabilità ordinaria di cui la specie è nota riguarda gli UNGULATI (87% cinghiale e capriolo) 60 capriolo 50 cervo daino 40 Autostrada: 93% capriolo cinghiale 30 20 10 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Incidenti con Ungulati nella provincia di Firenze sulla viabilità ordinaria (dati Provincia di Firenze, 2002-2013). 2013 LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE 70 ANDAMENTO STAGIONALE Maggior parte dei sinistri in primavera e autunno 60 50 capriolo cinghiale 40 30 20 Distribuzione degli incidenti sulla viabilità ordinaria suddivisi per specie e per mese (dati Provincia di Firenze, 2002-2013). 10 0 180 160 capriolo 140 cinghiale Distribuzione degli incidenti sulla viabilità ordinaria suddivisi per specie e per periodo dell’anno (dati Provincia di Firenze, 2002-2013). 120 100 80 60 40 20 0 G/F/M A/M/G L/A/S O/N/D GIORNI DELLA SETTIMANA Lieve incremento nei giorni di sabato e domenica. La situazione in provincia di Firenze FASCE ORARIE Massimo nel periodo tra le 18.00 e le 24.00 40 35 30 25 20 15 Sembra facile! 10 5 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Distribuzione degli incidenti, relativi a tutte le specie, per fasce orarie (dati Provincia di Firenze, 2004-2010). LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE 35 capriolo 30 cinghiale 25 20 15 10 5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Distribuzione degli incidenti per fasce orarie e per specie sulla viabilità ordinaria (dati Provincia di Firenze, 2002-2013). 80 70 60 capriolo 64,3 68,6 cinghiale 50 40 Distribuzione percentuale degli incidenti tra giorno e notte per le specie capriolo e cinghiale sulla viabilità ordinaria (dati Provincia di Firenze, 2002-2013). 30 31,4 35,7 20 10 0 % incidenti di giorno % incidenti di notte 20.000 incidenti anno 2009, Italia 250 18.000 16.000 incidenti 2001-2008, Toscana 200 14.000 12.000 150 10.000 8.000 100 6.000 4.000 50 2.000 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Andamento orario degli incidenti in Italia nel 2009 (ISTAT) e degli incidenti con la fauna nella regione Toscana nel periodo 20012008 (Regione Toscana). La situazione in provincia di Firenze FORTE TENDENZA ALLA RIPETITIVITÀ IN DETERMINATI LUOGHI Strade provinciali (2002-2013): SP 1 Aretina per S. Donato (14), SP 3 Chiantigiana per val di Greve (11), SP 4 Volterrana (18), SP 8 Militare per Barberino di Mugello (22), SP 12 Val di Pesa (11), SP 34 di Rosano (14), SP 37 Galliano – S. Agata (8), SP 41 di Sagginale (15), SP 54 dei Bosconi (6), SP 56 del Brollo e Poggio alla Croce (15), SP 69 Imprunetana (12), SP 76 Samminiatese (12), SP 80 del Virginio (17), SP 84 di Molin del Piano (9), SP 92 Grevigiana per Mercatale (10), SP 97 di Cardetole (10), SP 101 di S. Donato in Poggio (18), SP 130 panoramica di Monte Morello (16), SP 503 del Passo del Giogo (15). Strade regionali (2002-2013): SR 2 Cassia (18), SR 65 della Futa (33), SR 69 di Val d’Arno (16), SR 70 della Consuma (10), SR 222 Chiantigiana (30), SR 302 BrisighelleseRavennate (24), S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno (24). Strade statali (2002-2013): S.G.C. Firenze-Siena (24), SS 67 Tosco-Romagnola (15). Autostrada A1 (2006-2013): tratto compreso tra il km 256 e il 265 (11) ricadente nel comune di Barberino di Mugello, km 271-285 (21) comune di Calenzano e Campi Bisenzio, km 296-320 (112) Impruneta, Bagno a Ripoli, Rignano sull’Arno, Reggello e Incisa val d’Arno. SP 8 Militare per Barberino di Mugello SP 80 Del Virginio Ungulati in Toscana (consistenza minima accertata anno 2008) 150.000 caprioli 130.000 cinghiali 30.000 daini 4.000 cervi Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Mammiferi • maggioranza sinistri noti • Ungulati • dimensioni e masse • danni importanti Cinghiale (Sus scrofa) • forme massicce e pesanti, maschi adulti con zanne prominenti • peso fino a 180 kg • boschi con fitto sottobosco vicini a prati-pascolo o coltivi e a corsi d’acqua • attivo al crepuscolo, di notte e all’alba • si cura poco del traffico stradale • gruppi spesso numerosi • spostamenti anche di notevole entità • nascite tra marzo e maggio, numero di piccoli per femmina fino a 10 • consistenza minima accertata in Toscana 130.000 capi • velocità massima 45/50 km/h • periodo a rischio ottobre-gennaio Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! CERVIDI capriolo, cervo e daino collisioni tra aprile e agosto e tra ottobre e novembre periodo primaverile movimenti dei giovani verso nuovi territori estate o autunno periodo degli amori (aumento attività, fasi territoriali, mobilità) periodo invernale migrazioni altitudinali, spostamenti per cercare cibo, ricerca del sale attività venatoria spostamenti di animali disgregazione di gruppi sociali aumento del nomadismo ritmo alimentare attività all’alba e al tramonto riposo durante il giorno (ruminare) in ambiente forestale Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Capriolo (Capreolus capreolus) • piccolo Cervide • forme slanciate • privo di coda •mantello estivo color ruggine acceso e marrone grigiastro d’inverno • evidente posteriore bianco • piccoli maculati • maschi con palchi (rinnovati da novembre a marzo) • lunghezza fino a 130 cm, peso fino a 32 kg • zone boscose con radure erbose e cespuglieti • attivo sia di giorno sia di notte • gruppi anche numerosi • area vitale 200 ettari • nascite tra maggio e giugno, piccoli per femmina 1-2 • consistenza minima accertata in Toscana 150.000 capi • capacità dinamiche: velocità 50/60 km/h, salto in lungo 5-6 m e salto in alto 2 m Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Cervo (Cervus elaphus) è il Cervide di maggiori dimensioni • maschio con palchi ramificati • lunghezza fino a 230 cm, peso fino a 250 kg • mantello estivo rossiccio, in inverno bruno grigiastro, piccoli maculati • abitudini crepuscolari e notturne • boschi ricchi di sottobosco con radure, colture, prati e acqua • branchi anche numerosi • spazio vitale 800 ettari • migrazioni stagionali • periodo riproduttivo settembre-ottobre • nascite maggio e giugno con un solo piccolo per femmina • consistenza minima accertata in Toscana 4.000 capi • capacità dinamiche: velocità massima 50/60 km/h, salto in lungo 5-6 m e salto in alto 1,8 m Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Daino (Dama dama) dimensioni intermedie tra quelle del capriolo e del cervo • maschi con palchi ramificati e a forma di pala • lunghezza fino a 160 cm, peso fino a 110 kg • mantello rossiccio con pomellatura nel periodo estivo, grigio brunastra nel periodo invernale • caratteristico disegno a forma di “m” sul posteriore con coda lunga • zone di pianura e di collina • gruppi anche numerosi • nascite maggio-giugno, un solo piccolo per parto • consistenza minima accertata in Toscana 30.000 capi • capacità dinamiche: velocità massima 50/60 km/h, salto in lungo 4-5 m e salto in alto 1,8 m • ambienti aperti all’alba, al tramonto e di notte; il bosco durante il giorno Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Mustelidi equilibri naturali ecosistemi (controllo popolazioni roditori) abitudini crepuscolari e notturne spostamenti di parecchi km vittime di incidenti stradali Puzzola (Mustela putorius) • forma del corpo cilindrica, zampe corte e tozze • pelo bruno tendente al nero su ventre, zampe e coda, giallastro sui fianchi • mascherina chiara sulla testa • lunghezza 60 cm, peso inferiore a 2kg • ambienti umidi planiziari, collinari e montani Faina (Martes foina) • marrone chiaro, zampe scure, macchia bianca su gola e petto • 70 cm di lunghezza, 2kg di peso • boschi, aree collinari, zone antropizzate agricole e urbane Tasso (Meles meles) • dimensioni cane media taglia • lunghezza 80 cm, peso fino a 20 kg • strisce longitudinali nere sulla testa bianca, il dorso grigio e il ventre e le zampe nere •zone boschive, con fitto sottobosco, e aperte in ambienti di collina e pianura Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Riccio (Erinaceus europaeus) • ricoperto di aculei • un chilogrammo di peso • discreto camminatore (territorio 30 ettari) • abitudini crepuscolari e notturne • grande varietà di ambienti • in Europa ogni anno muoiono alcuni milioni di ricci • picchi di mortalità: primavera e autunno • maggior rischio: ambienti suburbani ricchi di giardini, orti e siepi Scoiattolo (Sciurus vulgaris) • roditore di 40 cm di lunghezza • colore rosso animale • arboricolo e abile saltatore • ambienti silvani Istrice (Hystrix cristata) • lunghezza media 85 cm • peso quasi 20 kg • colore nero, testa marroncina • aculei lunghi fino a 35 cm • abitudini notturne • zone collinari con abbondante vegetazione • cause di mortalità: traffico stradale, bracconaggio Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! Volpe (Vulpes vulpes) • mantello bruno rossiccio o grigio • ventre e gola bianchi • peso fino a 10 kg • boschi contigui a terreni coltivati ambienti vari (aree urbane) • abitudini notturne • territorio di caccia 10 kmq • coppia o piccoli gruppi familiari • velocità 50 km/h CENTRI ABITATI aumento degli incidenti con Carnivori (lupi, volpi, tassi) Lupo appenninico (Canis lupus italicus) • foreste e i boschi • peso 35 Kg • grigio-marrone ma anche nero • corpo slanciato, muso allungato, orecchie triangolari • branchi (anche solitario) di 6-7 individui • territorio di caccia 100 kmq • velocità massima 60 km/h • circa 1.000 esemplari in Italia • 25 - 40 capi: nord di Firenze (Monte Morello, Calvana e Monte Giovi), Pratomagno, Chianti Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! ANFIBI • specie a rischio in Italia: tritone crestato (Triturus carnifex), rana esculenta (Rana kl. esculenta), raganella (Hyla intermedia), rana agile (Rana dalmatina), rospo comune (Bufo bufo) (le ultime due specie in provincia di Firenze) • spostamenti primavera - estate (crepuscolo e prime ore notturne) • morte adulti riproduttori • zone interessate (hot spot) • estinzione di una intera popolazione con strada a media o elevata intensità di traffico • rischi elevati per ciclomotori e motocicli Tutela anfibi e fauna minore: salvataggio diretto degli animali sulle strade grazie all’opera di volontari Rettili Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! RETTILI • attività diurne • aree aperte e assolate • prime ore della giornata • Lacertidi: lucertola muraiola (Podarcis muralis), lucertola campestre (Podarcis sicula), ramarro (Lacerta bilineata) • Ofidi: biacco (Hierophis viridiflavus), saettone comune o colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) • ignoranza e superstizione Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”! UCCELLI • numerosi impatti • ore diurne, crepuscolo, notte • stagione riproduttiva • necrofagia • volo a bassa quota durante la caccia • utilizzo delle strade come luogo di predazione • attraversamento e utilizzo della strada camminando • volo crepuscolare o notturno a bassa quota Specie impacciate nel decollo o pedinatrici STRADE URBANE: MERLI E PASSEROTTI Segni di “presenza” della fauna • animali investiti • chiazze sulla strada • escrementi • sentieri • impronte LA FAUNA (TENDE AD UTILIZZARE SPESSO GLI STESSI PUNTI DI ATTRAVERSAMENTO HOT SPOT) Come attraversano la strada gli animali? • da soli, in coppia, in gruppo • branco: in massa o in fila indiana • piccoli seguono con ritardo • gruppi anche molto numerosi • di corsa o lentamente • nessuna reazione di paura o di fuga • immobilità o ritorno sui propri passi • percorrenza della carreggiata Spesso sono gli animali ad investire i veicoli e non il contrario FAUNA SELVATICA SULLA CARREGGIATA? rallentare e se necessario fermarsi soprattutto se gli animali tardano a scansarsi o danno segni di spavento non utilizzare il clacson per allontanare gli animali Quali sono le situazioni a maggiore rischio? MAGGIORE ATTENZIONE MODERARE LA VELOCITÀ • luoghi dove già si sono verificati incidenti • rettilinei, curve ad ampio raggio • in curva e sui dossi • boschi, in particolare se con sottobosco fitto • percorsi di fondovalle e di collina • presenza di corsi d’acqua • tratti che attraversano coltivazioni • ambienti poco antropizzati, soprattutto se in collina o montagna • spostamenti al crepuscolo, all'alba e in orario notturno VEICOLI A DUE RUOTE La guida di un ciclomotore o un motociclo deve indurre a maggiore prudenza per le più gravi possibili conseguenze derivanti dall’impatto con animali anche di modeste dimensioni. Dispositivi di protezione per veicoli non dotati di cellula di sicurezza CASCO ELETTRONICO Dispositivi di protezione per veicoli non dotati di cellula di sicurezza abs hill hold control traction control sospensioni semi attive UN CASO BEN NOTO! Il conducente La principale causa degli incidenti stradali dipende dal fattore umano (oltre il 95%) • scarsa attenzione • imprudenza • condizioni psico-fisiche non ottimali • alterazioni della sfera emozionale • malattia • uso di farmaci • stato di ebbrezza da alcool o stupefacenti • inesperienza • scarsa attitudine alla guida • mancata conoscenza delle basi teorico-pratiche di guida sicura e di guida difensiva • scarso senso civico • ignoranza delle leggi fisiche • mancato rispetto delle norme igieniche • predisposizione all’incidentalità (per una particolare struttura della personalità definita “rabbiosa”) • fase adolescenziale con fantasie di potenza o tendenze suicidarie • età avanzata con il deterioramento mentale Il conducente stimolo rilevante tempo di reazione compiti familiari schemi risolutori disponibili (automatismi psicomotori) PRO tempi di risposta rapidi, minore emotività, funzioni mentali superiori “libere” compiti nuovi e complessi CONTRO riduzione dell’attenzione, scarsa tendenza all’innovazione, labilità se non consolidati ritardi soluzioni innovative manovre errate Il conducente ARRETRAMENTO O REGRESSIONE DELL’AUTOMATISMO PER TENSIONE EMOTIVA La corretta posizione del conducente alla guida è alla base di una guida sicura: • sedile e schienale regolati in modo da raggiungere facilmente i comandi principali indossare sempre le cinture di sicurezza • tenere il piede sinistro sul passaruota • evitare di fumare • guidare con entrambe le mani (posizione delle lancette dell’orologio alle ore 9.15) LA SEGNALETICA Il segnale di pericolo “Animali selvatici vaganti” • modesta efficacia • monotono e privo di informazioni dettagliate • presenza talvolta eccessiva (assuefazione) • incontro con la fauna = evento improbabile • atteggiamenti di guida neutrali indicazioni puntuali e “interessanti”(specie animali coinvolte, orari a maggior rischio, fenomeni stagionali) La regolazione della velocità Regolazione • caratteristiche del veicolo • caratteristiche e condizioni della strada e del traffico • ogni altra circostanza di qualsiasi natura La Riduzione ulteriore • curve • dossi • ore notturne • foschia • nebbia • pioggia intensa non è la causa principale degli incidenti ma rende più difficili le manovre di emergenza e comporta danni maggiori velocità deve essere regolata nei rettilinei dove l’ampia distanza di visibilità induce ad andare più spediti … tale da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose L’impatto con un cervo alla velocità di circa 50 km/h equivale a scontrarsi con un oggetto della massa di 5 tonnellate! individuo di 70 kg (velocità 20 km/h) impatto contro un ostacolo fisso la sua massa diventa di oltre 700 kg La regolazione della velocità La manovra di arresto si deve poter compiere entro i limiti del campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile (art. 141 C.d.S.). Spazio (km) Velocità (Km/h) Tempo impiegato 5 10 30 m Guadagno ad ogni aumento di velocità - 5 20 15 m 15 m 5 30 10 m 5m 5 40 7 m 30 s 2 m 30 s 5 50 6m 1 m 30 s 5 60 5m 1m 5 70 4 m 28 s 32 s Lo spazio di frenatura dipende in modo quadratico dalla velocità: al raddoppiare della velocità lo spazio diviene il quadruplo Aumento della velocità: • guadagni di tempo trascurabili • aumento spazi d’arresto • sanzioni amministrative pecuniarie • sanzioni accessorie • consumi di carburante V V² S 3,6 254 f 0<f<1 LA VISTA sistema sensoriale - insieme all’udito, al tatto, alla sensorialità propriocettiva e al senso dell’equilibrio - impiegato durante la guida ATTENZIONE DIFFUSA ATTENZIONE SELETTIVA O FOCALE CENTRO DELL’ATTENZIONE ALLA DISTANZA GIUSTA aumento velocità sguardo a maggiore distanza (restringimento del campo visivo con visione laterale di 40° a destra e a sinistra contro un orizzonte normale di 70° a destra e a sinistra.) percezione visiva = fotografia della realtà? complesso insieme di processi interpretativi e attributivi che portano ad acquisire l’informazione esterna integrandola con il nostro personale sistema di conoscenze LA VISTA STILE PERCETTIVO FATTORI COGNITIVI (COLORE, FORMA ECC) FATTORI EMOZIONALI (RIGUARDANTI CIOÈ LO STATO D’ANIMO CHE L’OGGETTO SUSCITA) PERCEZIONE PROCESSO DINAMICO IN CONTINUA EVOLUZIONE E TRASFORMAZIONE CHE DIPENDE ANCHE DAL GRADO DI CONOSCENZA Guida notturna MAGGIORE È L’ESPERIENZA DI UN EVENTO MIGLIORE SARÀ LA QUALITÀ DEGLI ELEMENTI FORMALI PERCEPITI Difficoltà nella stima di distanze e velocità degli oggetti (acutezza visiva dinamica), miopizzazione (perdita fino a 2/10), mancanza di parametri visivi (grandezza apparente degli oggetti fermi o in movimento e riferimenti ambientali), rallentamento del riflesso pupillare (stanchezza), consumo fino a momentaneo esaurimento della rodopsina, abbagliamento, riflessi ed effetti simili allo stato di ebbrezza. Guida notturna Di notte, fuori dei centri abitati con illuminazione discontinua o assente, è obbligatorio l‘uso dei proiettori a luce abbagliante (fari di profondità) Gli abbaglianti oltre ad aumentare la distanza di visibilità, mettono in allarme molte specie di animali predisponendole alla fuga LA VISTA Le immagini che si formano nel nostro cervello non rappresentano necessariamente in modo fedele e completo la realtà AFORISMA “non credere a nulla di ciò che senti e solo alla metà di quello che vedi” Individuare ed evitare gli animali durante la guida IMMAGINE DI RICERCA (forme, dimensioni, colori, riflessi degli occhi) TENERE D’OCCHIO I MARGINI DELLA STRADA SPAZIO MINIMO DI ARRESTO • spingere a fondo il pedale del freno • attendere il trasferimento di carico • no al bloccaggio delle ruote OSTACOLO IMPROVVISO (veicolo sprovvisto di ABS) Lo sguardo del conducente non deve essere fisso sull’ostacolo da evitare; occorre invece mantenere un campo visivo ampio per individuare possibili vie di fuga • percezione dell’ostacolo • frenata violenta (panic stop) • bloccaggio delle ruote • spegnimento del motore • perdita servoassistenze • perdita aderenza laterale • collisione Individuare ed evitare gli animali durante la guida MANOVRA D’EMERGENZA • premere il pedale della frizione insieme al pedale del freno • ruotare il volante di alcuni gradi • rilasciare il pedale del freno • evitare l’ostacolo VEICOLO CON ABS CONTINUARE A FRENARE STERZANDO SEGUIRE UN BUON CORSO DI GUIDA SICURA NON CAMBIARE DIREZIONE BRUSCAMENTE PER EVITARE DI PERDERE IL CONTROLLO DEL VEICOLO MEGLIO INVESTIRE UN ANIMALE CHE URTARE UN ALBERO, UN VEICOLO PROVENIENTE DAL SENSO OPPOSTO O FINIRE IN UN BURRONE I soliti curiosi! PRESENZA DI ANIMALI SELVATICI INTERRUZIONE DELLA MARCIA PER OSSERVARE ESECUZIONE DI MANOVRE CHE CREANO INTRALCIO E/O PERICOLO ALLA CIRCOLAZIONE (frenate improvvise, soste sulla carreggiata, retromarce, inversioni di marcia) Se vogliamo osservare gli animali selvatici è bene: •non arrecare disturbo agli altri utenti della strada con manovre improprie •fermarsi in luogo sicuro fuori della carreggiata e in punti dove si risulti ben visibili dai veicoli che sopraggiungono •non scendere dal veicolo •non spaventare gli animali né tentare di avvicinarli Comportamento in caso di incidente In caso di scontro con uno o più animali occorre •indossare il giubbotto o le bretelle rifrangenti (obbligatori nel caso di posizionamento del triangolo e di circolazione sulle strade extraurbane) •spostare il veicolo, se non vi sono persone ferite, fuori della carreggiata o almeno lungo il suo margine destro •segnalare e proteggere il luogo dell’incidente con il triangolo e la segnalazione luminosa d’emergenza (uso simultaneo degli indicatori di direzione), soprattutto se vi sono persone ferite che non si possono spostare •avvertire le autorità e richiedere, se necessario, l’intervento di soccorsi •porre molta attenzione nell’avvicinare eventuali animali feriti, potrebbero avere reazioni pericolose Cosa fare quando un animale selvatico è in difficoltà? ACCERTARSI DELLA EFFETTIVA DIFFICOLTA’, NEL DUBBIO CHIEDERE AGLI ESPERTI (NUMERI UTILI) Recupero piccola fauna • scatola di cartone con fori per l’aerazione • non utilizzare gabbie • non spaventare l’animale • non fare movimenti bruschi • non parlare ad alta voce • no servizi fotografici • no inseguimenti TRE SITUAZIONI • decesso • difficoltà (ferimento, disorientamento separazione di un piccolo dalla madre) • fuga Recupero specie grandi • intervento di esperti • non avvicinarsi GLI ANIMALI SELVATICI SONO PERICOLOSI, POSSONO: MORDERE, GRAFFIARE, ARTIGLIARE, BECCARE, INCORNARE ECC. Informare gli organi competenti Recupero animale con l’ausilio di cani da traccia Detenzione di fauna selvatica La detenzione di fauna selvatica[1], viva o morta, è vietata dalla legge; le sanzioni previste, a seconda dei casi, vanno da una pena pecuniaria fino all’arresto. Nel caso si rinvenga un animale selvatico bisognoso di aiuto occorre informare la Provincia o il Comune competenti per territorio, entro 24 ore[2], e consegnare l’animale ad un Centro di Recupero della Fauna Selvatica. Può essere utile procurarsi un documento che certifichi l’investimento richiedendo copia del verbale di constatazione compilato dalle Autorità intervenute sul luogo dell’incidente. [1] Detenzione di fauna (viva) appartenente alle specie cacciabili: sanzione amministrativa da € 50,00 a € 300,00 (artt. 32 e 58 L.R.T. 3/94); detenere specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita ammenda fino a € 1.549,37 (artt. 18 e 30 L. 157/92). [2] In caso di omessa comunicazione la sanzione amministrativa prevista va da € 50,00 a € 300,00 (artt. 38 e 58 L.R.T. 3/94). Le ultime modifiche al Codice della Strada Art. 189 CdS L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno ad uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78,00 a euro 311,00. Numeri telefonici utili Polizia Provinciale di Firenze Corpo Forestale dello Stato Centro Recupero Rapaci LIPU Mugello Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria 0552760901 1515 3478781971 112 113 115 118 Collabora per accrescere la sicurezza delle nostre strade segnalando alla Provincia di Firenze l’investimento di animali selvatici Le informazioni raccolte consentiranno di migliorare il sistema di rilevazione e prevenzione degli incidenti (www.provincia.fi.it) Scheda rilevamento dati ([email protected]) data ___________________________ora _____________________ strada (indicare l’identificativo): A □ SS □ SR □ SP □ SC □ altro □ _______ n° __________ km ________________________ettometro_____________________ località ____________________________ provincia _____________ condizioni di visibilità__________ condizioni meteo ____________ ambiente circostante il ritrovamento in un raggio di circa 100: □ coltivazioni □ bosco □ corsi d’acqua □ altro _________________ specie coinvolta/e _________________ numero ________________ condizioni animale/i: illeso □ ferito □ deceduto □ tipologia e numero dei veicoli coinvolti: □ autovettura □ autocarro □ autobus □ ciclomotore □ motociclo □ autotreno □ veicolo senza motore □ altro ____________________ Scheda rilevamento dati ([email protected]) note: □ animale ancora fresco, morto da poco □ tratto stradale rettilineo □ tratto stradale in curva □ ponte, viadotto o dosso □ strada a livello del piano di campagna □ strada rialzata dal piano di campagna □ strada in trincea: □ da entrambi i lati □ solo da un lato □ animale rimosso dalla carreggiata □ altro _________________________________________ Fotografie, in formato digitale (meglio se georiferite), dell’animale coinvolto e dei due lati della strada nel punto in cui è avvenuto l’incidente; nome, indirizzo e telefono del rilevatore Referenze fotografiche Paolo Agnelli, Museo di Storia Naturale “La Specola” di Firenze Filippo Ceccolini Marco Dinetti Luca Masciarelli Maria Teresa Monte Federico Morimando, Studio Proeco - Provincia di Siena P. van Roojen, Animal, Amsterdam- Singapore, Agile Rabbit Edition, 2001 Wikipedia, immagini utilizzate secondo i termini della GNU Free Documentation License Disegni Alessia Castellano Testo e impaginazione Luca Masciarelli Ringraziamenti Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato con consigli e notizie, in particolare: • dott. Gennaro Giliberti, Ufficio Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Firenze; • dott. Lucia Gherardelli, Provincia di Firenze; • dott. Federico Morimando, Studio Proeco; • dott. Lorenzo Pini, Facoltà di Agraria Firenze; • dott. Maria Paola Ponzetta, Dipartimento di Scienze Zootecniche Firenze; • prof. Francesco Sorbetti Guerri, Dipartimento di Ingegneria Agraria Forestale Firenze; • dott. Stefano Vanni, Museo di Storia Naturale di Firenze - Sezione Zoologia “La Specola”; • Polizia di Stato - Sottosezione Polizia Stradale Firenze Nord - Ufficio Infortunistica; • Società Autostrade per l’Italia SpA - Direzione 4° Tronco – Firenze; • Filippo Ceccolini. GRAZIE PER L’ATTENZIONE E… BUONA GUIDA A TUTTI SENSORIALITÀ PROPRIOCETTIVA PROPRIOCEZIONE capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista RECETTORI PROPRIOCETTIVI Recettori vestibolari, corrispondenti alle strutture del labirinto Fusi neuromuscolari, situati nella muscolatura volontaria Organi di Golgi, posti in corrispondenza della giunzione muscolotendinea, sensibili alle variazioni di tensione Terminazioni di Ruffini, presenti a livello cutaneo e delle capsule articolari, sensibili a stimoli pressori e tattili prolungati e intensi Corpuscoli del Pacini, presenti a livello cutaneo profondo, sensibili alle vibrazioni ABBAGLIAMENTO “CAMERA CAR” Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisverià di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcheré non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palroa nel suo insmiee... vstio? GIALLO AZZURRO ARANCIONE NERO ROSSO VERDE MARRONE GIALLO ROSSO ARANCIONE VERDE NERO AZZURRO ROSSO MARRONE VERDE AZZURRO ARANCIONE I DUE QUADRATI INTERNI SONO DELLO STESSO COLORE