Provincia di Firenze
GUIDA LA NATURA
FAUNA SELVATICA E SICUREZZA STRADALE
Luca Masciarelli
ARCI Caccia Toscana
A seguito di incidenti stradali, con coinvolgimento
della fauna selvatica, ogni anno in Europa si contano:
- alcune centinaia di morti e alcune migliaia di feriti tra le
persone;
- milioni di animali morti (mammiferi, uccelli ma anche
moltissimi anfibi e rettili);
- ingenti danni ai veicoli.
IL FENOMENO E’ RILEVANTE SIA
PER LA SICUREZZA STRADALE CHE
PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI (E
QUINDI DELLA BIODIVERSITÀ)
POSSIBILI INTERVENTI DI MITIGAZIONE
- modifiche strutturali delle strade con passaggi alternativi
e sicuri per la fauna
- dispositivi che impediscano l’attraversamento degli
animali almeno durante il transito dei veicoli
- controllo numerico di alcune popolazioni di animali
- dispositivi che regolino adeguatamente la circolazione
veicolare
- “educare” i conducenti dei veicoli all’incontro con la
fauna selvatica
IL PROGETTO: INFORMARE E FORMARE
Provincia di Firenze
ARCI Caccia Toscana
Realizzazione di una pubblicazione sul tema
Coinvolgimento delle Scuola Guida della Provincia di
Firenze a cui è stato fornito materiale didattico
Mappa stradale dei tratti più pericolosi della
provincia di Firenze
Pagine dedicate sul sito internet della Provincia di
Firenze: www.provincia.fi.it
Seminari agli studenti delle scuole fiorentine
Fattori predisponenti gli incidenti con la fauna
• tipologia della rete viaria e sua consistenza
• caratteristiche e struttura delle strade
• condizioni del traffico veicolare
• elevata mobilità veicolare in tutte le fasce orarie
• comportamenti dei conducenti
• dimensioni e caratteristiche specifiche delle
popolazioni animali
L’ambiente strada
Tipologia: autostrada, strada
extraurbana principale, statale,
regionale, provinciale,
comunale
Condizioni: pioggia, nebbia,
fumo, foschia, notte, neve,
ghiaccio, fanghiglia, foglie,
pietrisco, sostanze viscide
Struttura: rettilineo, curva,
dosso, mancanza di
segnaletica, strettoia,
intersezione a raso, fondo
stradale deformato o
scivoloso, larghezza,
pendenza
Volume e
condizioni del
traffico
La rete viaria in provincia di Firenze
Strade provinciali 1.160 km
Strade regionali 280 km
Strade statali 80 km
Autostrade 90 km
Strade comunali e vicinali
esterne ai centri abitati
4.400 km
La Toscana è la
regione italiana a
maggiore
estensione
forestale
Il reticolo viario attraversa ambienti agricoli e forestali
con caratteristiche molto favorevoli allo sviluppo di
numerose e diverse popolazioni di fauna selvatica
Fauna selvatica e infrastrutture lineari
ferimento
o morte
sottrazione
spazio
estinzioni di
popolazioni
frammentazione
del territorio
LE INFRASTRUTTURE LINEARI
(STRADE, FERROVIE, CANALI)
PROCURANO NOTEVOLI
DISTURBI ALLA FAUNA
SELVATICA
diminuzione
home range
modifiche
habitat
inquinamento
Ma allora perché troviamo gli animali sulle strade?
• incrocio col reticolo viario durante
gli spostamenti (perlustrazione del
territorio, fenomeni migratori, erratismi)
• risorsa alimentare (necrofagia,
vegetazione spontanea ai margini,
territorio di caccia)
• condizioni microclimatiche favorevoli
• siti di nidificazione e/o rifugio nella
vegetazione di margine
• protezione durante l’attività venatoria
La situazione in provincia di Firenze
DATI
Provenienza: Provincia, Università
di Firenze, Società Autostrade
Periodo: 2002-2013
Numero sinistri: 1000 (circa)
Il numero dei sinistri non è
rappresentativo dell’effettiva
dimensione del fenomeno
LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE
120
100
Numero di incidenti per anno
registrati nella provincia di
Firenze sulla viabilità ordinaria
(dati Provincia di Firenze).
n incidenti per anno
80
60
40
20
0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Esempio di segnale di
identificazione strada con
progressive chilometrica
ed ettometrica.
Specchi anali di capriolo, cervo e daino
Caratteristiche dei dati dell’Archivio
Provinciale (dati Provincia di
Firenze, 2002-2010).
file
strada ignota km ignoto
ora ignota
LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE
ss
sp
Incidenti suddivisi per strade statali,
provinciali e regionali nella provincia di
Firenze (dati Provincia di Firenze, 19992010).
sr
45
40
35
30
25
20
15
Numero di incidenti/100 km suddivisi
per strade statali, provinciali e regionali
nella provincia di Firenze (dati
Provincia di Firenze, 1999-2010).
10
5
0
ss
sp
sr
La situazione in provincia di Firenze
98% degli incidenti sulla viabilità
ordinaria di cui la specie è nota
riguarda gli UNGULATI
(87% cinghiale e capriolo)
60
capriolo
50
cervo
daino
40
Autostrada:
93% capriolo
cinghiale
30
20
10
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Incidenti con Ungulati nella provincia di Firenze sulla
viabilità ordinaria (dati Provincia di Firenze, 2002-2013).
2013
LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE
70
ANDAMENTO STAGIONALE
Maggior parte dei sinistri in
primavera e autunno
60
50
capriolo
cinghiale
40
30
20
Distribuzione degli incidenti
sulla viabilità ordinaria
suddivisi per specie e per
mese (dati Provincia di
Firenze, 2002-2013).
10
0
180
160
capriolo
140
cinghiale
Distribuzione degli incidenti sulla
viabilità ordinaria suddivisi per
specie e per periodo dell’anno (dati
Provincia di Firenze, 2002-2013).
120
100
80
60
40
20
0
G/F/M
A/M/G
L/A/S
O/N/D
GIORNI DELLA SETTIMANA
Lieve incremento nei giorni di
sabato e domenica.
La situazione in provincia di Firenze
FASCE ORARIE
Massimo nel
periodo tra le 18.00
e le 24.00
40
35
30
25
20
15
Sembra
facile!
10
5
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Distribuzione degli incidenti, relativi a tutte le specie, per fasce
orarie (dati Provincia di Firenze, 2004-2010).
LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FIRENZE
35
capriolo
30
cinghiale
25
20
15
10
5
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Distribuzione degli incidenti per fasce
orarie e per specie sulla viabilità ordinaria
(dati Provincia di Firenze, 2002-2013).
80
70
60
capriolo
64,3
68,6
cinghiale
50
40
Distribuzione percentuale degli
incidenti tra giorno e notte per le
specie capriolo e cinghiale sulla
viabilità ordinaria (dati Provincia
di Firenze, 2002-2013).
30
31,4
35,7
20
10
0
% incidenti di giorno
% incidenti di notte
20.000
incidenti anno 2009, Italia
250
18.000
16.000
incidenti 2001-2008, Toscana
200
14.000
12.000
150
10.000
8.000
100
6.000
4.000
50
2.000
0
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Andamento orario degli incidenti in Italia nel 2009 (ISTAT) e degli
incidenti con la fauna nella regione Toscana nel periodo 20012008 (Regione Toscana).
La situazione in provincia di Firenze
FORTE TENDENZA ALLA RIPETITIVITÀ IN
DETERMINATI LUOGHI
Strade provinciali (2002-2013): SP 1 Aretina per S. Donato (14), SP 3 Chiantigiana per
val di Greve (11), SP 4 Volterrana (18), SP 8 Militare per Barberino di Mugello (22), SP
12 Val di Pesa (11), SP 34 di Rosano (14), SP 37 Galliano – S. Agata (8), SP 41 di
Sagginale (15), SP 54 dei Bosconi (6), SP 56 del Brollo e Poggio alla Croce (15), SP 69
Imprunetana (12), SP 76 Samminiatese (12), SP 80 del Virginio (17), SP 84 di Molin del
Piano (9), SP 92 Grevigiana per Mercatale (10), SP 97 di Cardetole (10), SP 101 di S.
Donato in Poggio (18), SP 130 panoramica di Monte Morello (16), SP 503 del Passo del
Giogo (15).
Strade regionali (2002-2013): SR 2 Cassia (18), SR 65 della Futa (33), SR 69 di Val
d’Arno (16), SR 70 della Consuma (10), SR 222 Chiantigiana (30), SR 302 BrisighelleseRavennate (24), S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno (24).
Strade statali (2002-2013): S.G.C. Firenze-Siena (24), SS 67 Tosco-Romagnola (15).
Autostrada A1 (2006-2013): tratto compreso tra il km 256 e il 265 (11) ricadente nel
comune di Barberino di Mugello, km 271-285 (21) comune di Calenzano e Campi
Bisenzio, km 296-320 (112) Impruneta, Bagno a Ripoli, Rignano sull’Arno, Reggello e
Incisa val d’Arno.
SP 8 Militare per
Barberino di Mugello
SP 80 Del Virginio
Ungulati in Toscana
(consistenza minima accertata anno 2008)
150.000 caprioli
130.000 cinghiali
30.000 daini
4.000 cervi
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Mammiferi
• maggioranza sinistri noti
• Ungulati
• dimensioni e masse
• danni importanti
Cinghiale (Sus scrofa)
• forme massicce e pesanti, maschi adulti con zanne
prominenti
• peso fino a 180 kg
• boschi con fitto sottobosco vicini a prati-pascolo o
coltivi e a corsi d’acqua
• attivo al crepuscolo, di notte e all’alba
• si cura poco del traffico stradale
• gruppi spesso numerosi
• spostamenti anche di notevole entità
• nascite tra marzo e maggio, numero di piccoli per
femmina fino a 10
• consistenza minima accertata in Toscana 130.000 capi
• velocità massima 45/50 km/h
• periodo a rischio ottobre-gennaio
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
CERVIDI
capriolo, cervo e daino
collisioni tra aprile e agosto
e tra ottobre e novembre
periodo primaverile movimenti dei
giovani verso nuovi territori
estate o autunno periodo degli amori
(aumento attività, fasi territoriali,
mobilità)
periodo invernale migrazioni
altitudinali, spostamenti per cercare
cibo, ricerca del sale
attività venatoria
spostamenti di animali
disgregazione di gruppi sociali
aumento del nomadismo
ritmo alimentare
attività all’alba e al tramonto
riposo durante il giorno
(ruminare) in ambiente forestale
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Capriolo (Capreolus capreolus)
• piccolo Cervide
• forme slanciate
• privo di coda
•mantello estivo color ruggine
acceso e marrone grigiastro
d’inverno
• evidente posteriore bianco
• piccoli maculati
• maschi con palchi (rinnovati da novembre a marzo)
• lunghezza fino a 130 cm, peso fino a 32 kg
• zone boscose con radure erbose e cespuglieti
• attivo sia di giorno sia di notte
• gruppi anche numerosi
• area vitale 200 ettari
• nascite tra maggio e giugno, piccoli per femmina 1-2
• consistenza minima accertata in Toscana 150.000 capi
• capacità dinamiche: velocità 50/60 km/h, salto in
lungo 5-6 m e salto in alto 2 m
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Cervo (Cervus elaphus)
è il Cervide di maggiori dimensioni
• maschio con palchi ramificati
• lunghezza fino a 230 cm, peso fino a 250 kg
• mantello estivo rossiccio, in inverno bruno
grigiastro, piccoli maculati
• abitudini crepuscolari e notturne
• boschi ricchi di sottobosco con radure, colture,
prati e acqua
• branchi anche numerosi
• spazio vitale 800 ettari
• migrazioni stagionali
• periodo riproduttivo settembre-ottobre
• nascite maggio e giugno con un solo piccolo per
femmina
• consistenza minima accertata in Toscana 4.000
capi
• capacità dinamiche: velocità massima 50/60 km/h,
salto in lungo 5-6 m e salto in alto 1,8 m
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Daino (Dama dama)
dimensioni intermedie tra quelle del
capriolo e del cervo
• maschi con palchi ramificati e a forma di pala
• lunghezza fino a 160 cm, peso fino a 110 kg
• mantello rossiccio con pomellatura nel periodo
estivo, grigio brunastra nel periodo invernale
• caratteristico disegno a forma di “m” sul posteriore
con coda lunga
• zone di pianura e di collina
• gruppi anche numerosi
• nascite maggio-giugno, un solo piccolo per parto
• consistenza minima accertata in Toscana 30.000
capi
• capacità dinamiche: velocità massima 50/60 km/h,
salto in lungo 4-5 m e salto in alto 1,8 m
• ambienti aperti all’alba, al tramonto e di notte; il
bosco durante il giorno
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Mustelidi
equilibri naturali
ecosistemi
(controllo popolazioni
roditori)
abitudini crepuscolari e
notturne
spostamenti di parecchi km
vittime di incidenti stradali
Puzzola (Mustela putorius)
• forma del corpo cilindrica, zampe
corte e tozze
• pelo bruno tendente al nero su ventre,
zampe e coda, giallastro sui fianchi
• mascherina chiara sulla testa
• lunghezza 60 cm, peso inferiore a 2kg
• ambienti umidi planiziari, collinari e
montani
Faina (Martes foina)
• marrone chiaro, zampe scure,
macchia bianca su gola e petto
• 70 cm di lunghezza, 2kg di peso
• boschi, aree collinari, zone
antropizzate agricole e urbane
Tasso (Meles meles)
• dimensioni cane media taglia
• lunghezza 80 cm, peso fino a 20 kg
• strisce longitudinali nere sulla testa
bianca, il dorso grigio e il ventre e le
zampe nere
•zone boschive, con fitto sottobosco, e
aperte in ambienti di collina e pianura
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Riccio (Erinaceus europaeus)
• ricoperto di aculei
• un chilogrammo di peso
• discreto camminatore (territorio 30 ettari)
• abitudini crepuscolari e notturne
• grande varietà di ambienti
• in Europa ogni anno muoiono alcuni
milioni di ricci
• picchi di mortalità: primavera e autunno
• maggior rischio: ambienti suburbani
ricchi di giardini, orti e siepi
Scoiattolo (Sciurus
vulgaris)
• roditore di 40 cm di
lunghezza
• colore rosso animale
• arboricolo e abile
saltatore
• ambienti silvani
Istrice (Hystrix cristata)
• lunghezza media 85 cm
• peso quasi 20 kg
• colore nero, testa marroncina
• aculei lunghi fino a 35 cm
• abitudini notturne
• zone collinari con
abbondante vegetazione
• cause di mortalità: traffico
stradale, bracconaggio
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
Volpe (Vulpes vulpes)
• mantello bruno rossiccio o grigio
• ventre e gola bianchi
• peso fino a 10 kg
• boschi contigui a terreni coltivati
ambienti vari (aree urbane)
• abitudini notturne
• territorio di caccia 10 kmq
• coppia o piccoli gruppi familiari
• velocità 50 km/h
CENTRI ABITATI
aumento degli incidenti con Carnivori
(lupi, volpi, tassi)
Lupo appenninico (Canis lupus
italicus)
• foreste e i boschi
• peso 35 Kg
• grigio-marrone ma anche nero
• corpo slanciato, muso
allungato, orecchie triangolari
• branchi (anche solitario) di 6-7
individui
• territorio di caccia 100 kmq
• velocità massima 60 km/h
• circa 1.000 esemplari in Italia
• 25 - 40 capi: nord di Firenze
(Monte Morello, Calvana e
Monte Giovi), Pratomagno,
Chianti
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
ANFIBI
• specie a rischio in Italia: tritone crestato
(Triturus carnifex), rana esculenta (Rana kl.
esculenta), raganella (Hyla intermedia), rana
agile (Rana dalmatina), rospo comune (Bufo
bufo) (le ultime due specie in provincia di
Firenze)
• spostamenti primavera - estate
(crepuscolo e prime ore notturne)
• morte adulti riproduttori
• zone interessate (hot spot)
• estinzione di una intera popolazione con
strada a media o elevata intensità di traffico
• rischi elevati per ciclomotori e motocicli
Tutela anfibi e fauna minore:
salvataggio diretto degli animali
sulle strade grazie all’opera di
volontari
Rettili
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
RETTILI
• attività diurne
• aree aperte e assolate
• prime ore della giornata
• Lacertidi: lucertola muraiola (Podarcis muralis),
lucertola campestre (Podarcis sicula), ramarro
(Lacerta bilineata)
• Ofidi: biacco (Hierophis viridiflavus), saettone
comune o colubro di Esculapio (Zamenis
longissimus)
• ignoranza e superstizione
Note sulla fauna: “se li conosci li eviti”!
UCCELLI
• numerosi impatti
• ore diurne, crepuscolo, notte
• stagione riproduttiva
• necrofagia
• volo a bassa quota durante la caccia
• utilizzo delle strade come luogo di
predazione
• attraversamento e utilizzo della strada
camminando
• volo crepuscolare o notturno a bassa quota
Specie impacciate nel
decollo o pedinatrici
STRADE URBANE:
MERLI E
PASSEROTTI
Segni di “presenza” della fauna
• animali investiti
• chiazze sulla strada
• escrementi
• sentieri
• impronte
LA FAUNA (TENDE AD UTILIZZARE SPESSO GLI STESSI PUNTI DI
ATTRAVERSAMENTO HOT SPOT)
Come attraversano la strada gli animali?
• da soli, in coppia, in gruppo
• branco: in massa o in fila indiana
• piccoli seguono con ritardo
• gruppi anche molto numerosi
• di corsa o lentamente
• nessuna reazione di paura o di fuga
• immobilità o ritorno sui propri passi
• percorrenza della carreggiata
Spesso sono gli animali ad
investire i veicoli e non il
contrario
FAUNA SELVATICA SULLA CARREGGIATA?
rallentare e se necessario fermarsi
soprattutto se gli animali tardano a
scansarsi o danno segni di spavento
non utilizzare il
clacson per
allontanare gli
animali
Quali sono le situazioni a maggiore rischio?
MAGGIORE ATTENZIONE
MODERARE LA VELOCITÀ
• luoghi dove già si sono verificati incidenti
• rettilinei, curve ad ampio raggio
• in curva e sui dossi
• boschi, in particolare se con sottobosco fitto
• percorsi di fondovalle e di collina
• presenza di corsi d’acqua
• tratti che attraversano coltivazioni
• ambienti poco antropizzati, soprattutto se in collina o
montagna
• spostamenti al crepuscolo, all'alba e in orario notturno
VEICOLI A
DUE RUOTE
La guida di un ciclomotore o un
motociclo deve indurre a maggiore
prudenza per le più gravi possibili
conseguenze derivanti dall’impatto con
animali anche di modeste dimensioni.
Dispositivi di protezione per veicoli non
dotati di cellula di sicurezza
CASCO
ELETTRONICO
Dispositivi di protezione per veicoli non
dotati di cellula di sicurezza
abs
hill hold control
traction control
sospensioni semi attive
UN CASO BEN NOTO!
Il conducente
La principale causa degli incidenti stradali dipende dal fattore
umano (oltre il 95%)
• scarsa attenzione
• imprudenza
• condizioni psico-fisiche non ottimali
• alterazioni della sfera emozionale
• malattia
• uso di farmaci
• stato di ebbrezza da alcool o stupefacenti
• inesperienza
• scarsa attitudine alla guida
• mancata conoscenza delle basi teorico-pratiche di guida sicura e di guida difensiva
• scarso senso civico
• ignoranza delle leggi fisiche
• mancato rispetto delle norme igieniche
• predisposizione all’incidentalità (per una particolare struttura della personalità definita
“rabbiosa”)
• fase adolescenziale con fantasie di potenza o tendenze suicidarie
• età avanzata con il deterioramento mentale
Il conducente
stimolo rilevante
tempo di reazione
compiti familiari
schemi risolutori disponibili
(automatismi psicomotori)
PRO
tempi di risposta rapidi, minore
emotività, funzioni mentali
superiori “libere”
compiti nuovi
e complessi
CONTRO
riduzione dell’attenzione,
scarsa tendenza
all’innovazione, labilità se
non consolidati
ritardi
soluzioni innovative
manovre
errate
Il conducente
ARRETRAMENTO O REGRESSIONE DELL’AUTOMATISMO
PER TENSIONE EMOTIVA
La corretta posizione del conducente
alla guida è alla base di una guida
sicura:
• sedile e schienale regolati in modo da
raggiungere facilmente i comandi principali
indossare sempre le cinture di sicurezza
• tenere il piede sinistro sul passaruota
• evitare di fumare
• guidare con entrambe le mani (posizione delle
lancette dell’orologio alle ore 9.15)
LA SEGNALETICA
Il segnale di pericolo
“Animali selvatici vaganti”
• modesta efficacia
• monotono e privo di informazioni
dettagliate
• presenza talvolta eccessiva
(assuefazione)
• incontro con la fauna = evento
improbabile
• atteggiamenti di guida neutrali
indicazioni puntuali e
“interessanti”(specie animali
coinvolte, orari a maggior
rischio, fenomeni stagionali)
La regolazione della velocità
Regolazione
• caratteristiche del veicolo
• caratteristiche e condizioni della
strada e del traffico
• ogni altra circostanza di
qualsiasi natura
La
Riduzione ulteriore
• curve
• dossi
• ore notturne
• foschia
• nebbia
• pioggia intensa
non è la causa principale degli
incidenti ma rende più difficili le
manovre di emergenza e
comporta danni maggiori
velocità deve essere
regolata nei rettilinei dove
l’ampia distanza di visibilità
induce ad andare più
spediti
… tale da evitare ogni pericolo per la
sicurezza delle persone e delle cose
L’impatto con un cervo alla velocità di circa 50 km/h equivale a
scontrarsi con un oggetto della massa di 5 tonnellate!
individuo di 70 kg
(velocità 20 km/h)
impatto contro un
ostacolo fisso
la sua massa
diventa di
oltre 700 kg
La regolazione della velocità
La manovra di arresto si deve poter compiere entro i
limiti del campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi
ostacolo prevedibile (art. 141 C.d.S.).
Spazio (km)
Velocità
(Km/h)
Tempo
impiegato
5
10
30 m
Guadagno ad
ogni aumento
di velocità
-
5
20
15 m
15 m
5
30
10 m
5m
5
40
7 m 30 s
2 m 30 s
5
50
6m
1 m 30 s
5
60
5m
1m
5
70
4 m 28 s
32 s
Lo spazio di frenatura dipende in modo
quadratico dalla velocità: al raddoppiare della
velocità lo spazio diviene il quadruplo
Aumento della velocità:
• guadagni di tempo
trascurabili
• aumento spazi d’arresto
• sanzioni amministrative
pecuniarie
• sanzioni accessorie
• consumi di carburante
V
V²
S

3,6 254  f
0<f<1
LA VISTA
sistema sensoriale - insieme all’udito, al tatto,
alla sensorialità propriocettiva e al senso
dell’equilibrio - impiegato durante la guida
ATTENZIONE DIFFUSA
ATTENZIONE SELETTIVA O FOCALE
CENTRO DELL’ATTENZIONE ALLA DISTANZA GIUSTA
aumento velocità
sguardo a maggiore distanza
(restringimento del campo visivo con visione laterale di 40° a destra
e a sinistra contro un orizzonte normale di 70° a destra e a sinistra.)
percezione visiva = fotografia della realtà?
complesso insieme di processi interpretativi e attributivi che
portano ad acquisire l’informazione esterna integrandola con il
nostro personale sistema di conoscenze
LA VISTA
STILE PERCETTIVO
FATTORI COGNITIVI (COLORE, FORMA ECC)
FATTORI EMOZIONALI (RIGUARDANTI CIOÈ LO
STATO D’ANIMO CHE L’OGGETTO SUSCITA)
PERCEZIONE
PROCESSO DINAMICO IN CONTINUA
EVOLUZIONE E TRASFORMAZIONE
CHE DIPENDE ANCHE DAL GRADO DI
CONOSCENZA
Guida notturna
MAGGIORE È
L’ESPERIENZA DI UN
EVENTO MIGLIORE
SARÀ LA QUALITÀ
DEGLI ELEMENTI
FORMALI PERCEPITI
Difficoltà nella stima di distanze e velocità degli oggetti (acutezza
visiva dinamica), miopizzazione (perdita fino a 2/10), mancanza di
parametri visivi (grandezza apparente degli oggetti fermi o in
movimento e riferimenti ambientali), rallentamento del riflesso
pupillare (stanchezza), consumo fino a momentaneo esaurimento
della rodopsina, abbagliamento, riflessi ed effetti simili allo stato di
ebbrezza.
Guida notturna
Di notte, fuori dei centri abitati con illuminazione
discontinua o assente, è obbligatorio l‘uso dei proiettori
a luce abbagliante (fari di profondità)
Gli abbaglianti oltre ad aumentare la distanza di
visibilità, mettono in allarme molte specie di
animali predisponendole alla fuga
LA VISTA
Le immagini che si formano nel nostro
cervello non rappresentano necessariamente in modo fedele e completo la realtà
AFORISMA
“non credere a nulla di ciò che senti e
solo alla metà di quello che vedi”
Individuare ed evitare gli animali durante la guida
IMMAGINE DI RICERCA
(forme, dimensioni, colori, riflessi degli occhi)
TENERE D’OCCHIO I MARGINI DELLA STRADA
SPAZIO MINIMO DI ARRESTO
• spingere a fondo il pedale del freno
• attendere il trasferimento di carico
• no al bloccaggio delle ruote
OSTACOLO IMPROVVISO
(veicolo sprovvisto di ABS)
Lo sguardo del conducente non
deve essere fisso sull’ostacolo
da evitare; occorre invece
mantenere un campo visivo
ampio per individuare possibili
vie di fuga
• percezione dell’ostacolo
• frenata violenta (panic stop)
• bloccaggio delle ruote
• spegnimento del motore
• perdita servoassistenze
• perdita aderenza laterale
• collisione
Individuare ed evitare gli animali durante la guida
MANOVRA D’EMERGENZA
• premere il pedale della frizione
insieme al pedale del freno
• ruotare il volante di alcuni gradi
• rilasciare il pedale del freno
• evitare l’ostacolo
VEICOLO CON ABS
CONTINUARE A FRENARE
STERZANDO
SEGUIRE UN BUON
CORSO DI GUIDA SICURA
NON CAMBIARE DIREZIONE
BRUSCAMENTE PER EVITARE
DI PERDERE IL CONTROLLO
DEL VEICOLO
MEGLIO INVESTIRE UN ANIMALE
CHE URTARE UN ALBERO, UN
VEICOLO PROVENIENTE DAL
SENSO OPPOSTO O FINIRE IN UN
BURRONE
I soliti curiosi!
PRESENZA DI ANIMALI SELVATICI
INTERRUZIONE DELLA MARCIA PER OSSERVARE
ESECUZIONE DI MANOVRE CHE CREANO INTRALCIO E/O
PERICOLO ALLA CIRCOLAZIONE (frenate improvvise, soste
sulla carreggiata, retromarce, inversioni di marcia)
Se vogliamo osservare gli animali selvatici è bene:
•non arrecare disturbo agli altri utenti della strada con manovre
improprie
•fermarsi in luogo sicuro fuori della carreggiata e in punti dove si
risulti ben visibili dai veicoli che sopraggiungono
•non scendere dal veicolo
•non spaventare gli animali né tentare di avvicinarli
Comportamento in caso di incidente
In caso di scontro con uno o più animali occorre
•indossare il giubbotto o le bretelle rifrangenti (obbligatori nel caso
di posizionamento del triangolo e di circolazione sulle strade
extraurbane)
•spostare il veicolo, se non vi sono persone ferite, fuori della
carreggiata o almeno lungo il suo margine destro
•segnalare e proteggere il luogo dell’incidente con il triangolo e la
segnalazione luminosa d’emergenza (uso simultaneo degli
indicatori di direzione), soprattutto se vi sono persone ferite che
non si possono spostare
•avvertire le autorità e richiedere, se necessario, l’intervento di
soccorsi
•porre molta attenzione nell’avvicinare eventuali animali feriti,
potrebbero avere reazioni pericolose
Cosa fare quando un animale selvatico è in difficoltà?
ACCERTARSI DELLA
EFFETTIVA DIFFICOLTA’, NEL
DUBBIO CHIEDERE AGLI
ESPERTI (NUMERI UTILI)
Recupero piccola fauna
• scatola di cartone con fori per
l’aerazione
• non utilizzare gabbie
• non spaventare l’animale
• non fare movimenti bruschi
• non parlare ad alta voce
• no servizi fotografici
• no inseguimenti
TRE SITUAZIONI
• decesso
• difficoltà (ferimento, disorientamento
separazione di un piccolo dalla madre)
• fuga
Recupero specie grandi
• intervento di esperti
• non avvicinarsi
GLI ANIMALI SELVATICI SONO
PERICOLOSI, POSSONO:
MORDERE, GRAFFIARE,
ARTIGLIARE, BECCARE,
INCORNARE ECC.
Informare gli organi competenti
Recupero animale con l’ausilio di cani da traccia
Detenzione di fauna selvatica
La detenzione di fauna selvatica[1], viva o morta, è vietata
dalla legge; le sanzioni previste, a seconda dei casi, vanno
da una pena pecuniaria fino all’arresto. Nel caso si rinvenga
un animale selvatico bisognoso di aiuto occorre informare
la Provincia o il Comune competenti per territorio, entro 24
ore[2], e consegnare l’animale ad un Centro di Recupero
della Fauna Selvatica.
Può essere utile procurarsi un documento che certifichi
l’investimento richiedendo copia del verbale di
constatazione compilato dalle Autorità intervenute sul luogo
dell’incidente.
[1]
Detenzione di fauna (viva) appartenente alle specie cacciabili: sanzione
amministrativa da € 50,00 a € 300,00 (artt. 32 e 58 L.R.T. 3/94); detenere specie
di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita ammenda
fino a € 1.549,37 (artt. 18 e 30 L. 157/92).
[2] In caso di omessa comunicazione la sanzione amministrativa prevista va da
€ 50,00 a € 300,00 (artt. 38 e 58 L.R.T. 3/94).
Le ultime modifiche al Codice della Strada
Art. 189 CdS
L'utente della strada, in caso di incidente comunque
ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno ad
uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha
l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea
ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli
animali che abbiano subìto il danno. Chiunque non
ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è
punito con la sanzione amministrativa del pagamento di
una somma da euro 389 a euro 1.559. Le persone coinvolte
in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione,
da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura
idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso.
Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo
precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del
pagamento di una somma da euro 78,00 a euro 311,00.
Numeri telefonici utili
Polizia Provinciale di Firenze
Corpo Forestale dello Stato
Centro Recupero Rapaci LIPU Mugello
Carabinieri
Polizia di Stato
Vigili del Fuoco
Emergenza sanitaria
0552760901
1515
3478781971
112
113
115
118
Collabora
per accrescere la sicurezza delle nostre strade segnalando alla Provincia
di Firenze l’investimento di animali selvatici
Le informazioni raccolte consentiranno di migliorare il sistema di
rilevazione e prevenzione degli incidenti (www.provincia.fi.it)
Scheda rilevamento dati
([email protected])
data ___________________________ora _____________________
strada (indicare l’identificativo):
A □ SS □ SR □ SP □ SC □ altro □ _______ n° __________
km ________________________ettometro_____________________
località ____________________________ provincia _____________
condizioni di visibilità__________ condizioni meteo ____________
ambiente circostante il ritrovamento in un raggio di circa 100:
□ coltivazioni □ bosco □ corsi d’acqua □ altro _________________
specie coinvolta/e _________________ numero ________________
condizioni animale/i: illeso □ ferito □ deceduto □
tipologia e numero dei veicoli coinvolti:
□ autovettura □ autocarro □ autobus □ ciclomotore □ motociclo □ autotreno □
veicolo senza motore □ altro ____________________
Scheda rilevamento dati
([email protected])
note:
□ animale ancora fresco, morto da poco
□ tratto stradale rettilineo
□ tratto stradale in curva
□ ponte, viadotto o dosso
□ strada a livello del piano di campagna
□ strada rialzata dal piano di campagna
□ strada in trincea: □ da entrambi i lati □ solo da un lato
□ animale rimosso dalla carreggiata
□ altro _________________________________________
Fotografie, in formato digitale (meglio se georiferite),
dell’animale coinvolto e dei due lati della strada nel punto in
cui è avvenuto l’incidente; nome, indirizzo e telefono del
rilevatore
Referenze fotografiche
Paolo Agnelli, Museo di Storia Naturale “La Specola” di Firenze
Filippo Ceccolini
Marco Dinetti
Luca Masciarelli
Maria Teresa Monte
Federico Morimando, Studio Proeco - Provincia di Siena
P. van Roojen, Animal, Amsterdam- Singapore, Agile Rabbit Edition, 2001
Wikipedia, immagini utilizzate secondo i termini della GNU Free Documentation License
Disegni
Alessia Castellano
Testo e impaginazione
Luca Masciarelli
Ringraziamenti
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato con consigli e notizie, in particolare:
• dott. Gennaro Giliberti, Ufficio Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Firenze;
• dott. Lucia Gherardelli, Provincia di Firenze;
• dott. Federico Morimando, Studio Proeco;
• dott. Lorenzo Pini, Facoltà di Agraria Firenze;
• dott. Maria Paola Ponzetta, Dipartimento di Scienze Zootecniche Firenze;
• prof. Francesco Sorbetti Guerri, Dipartimento di Ingegneria Agraria Forestale Firenze;
• dott. Stefano Vanni, Museo di Storia Naturale di Firenze - Sezione Zoologia “La Specola”;
• Polizia di Stato - Sottosezione Polizia Stradale Firenze Nord - Ufficio Infortunistica;
• Società Autostrade per l’Italia SpA - Direzione 4° Tronco – Firenze;
• Filippo Ceccolini.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
E…
BUONA GUIDA A TUTTI
SENSORIALITÀ PROPRIOCETTIVA
PROPRIOCEZIONE
capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo
nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche
senza il supporto della vista
RECETTORI PROPRIOCETTIVI
Recettori vestibolari, corrispondenti alle strutture del labirinto
Fusi neuromuscolari, situati nella muscolatura volontaria
Organi di Golgi, posti in corrispondenza della giunzione muscolotendinea, sensibili alle variazioni di tensione
Terminazioni di Ruffini, presenti a livello cutaneo e delle capsule
articolari, sensibili a stimoli pressori e tattili prolungati e intensi
Corpuscoli del Pacini, presenti a livello cutaneo profondo,
sensibili alle vibrazioni
ABBAGLIAMENTO
“CAMERA CAR”
Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisverià di
Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le
plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al
pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la
prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo,
il rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune
semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso
coas, pcheré non lgege ongi silngoa ltetrea,
ma lgege la palroa nel suo insmiee... vstio?
GIALLO AZZURRO ARANCIONE NERO
ROSSO VERDE MARRONE GIALLO ROSSO
ARANCIONE VERDE NERO AZZURRO
ROSSO MARRONE VERDE AZZURRO
ARANCIONE
I DUE QUADRATI INTERNI SONO DELLO STESSO COLORE