Se la conquista del Sole «deco ll a» dall a Toscana Gli scienziati della Nasa riuniti da oggi a Villa Artimino per mettere a punto l'impresa del 2018: mandare sonde spaziali sulla nostra stella per analizzarla Marco Gemelli Conquistata la Luna e scoperti numerosi segreti di Marte, per gli scienziati della Nasa l'ente spaziale Usa - è ormai tempo di dedicarsi alla nuova frontiera, il Sole. Il progetto vedràlalucenel20l8 erappresenta una delle missioni più complesse della storia dell'esplorazione spaziale. Non ci potrà ovviamente essere alcun emulo di NeilArmstrongingrado diposare l'impronta sulla superficie, maunincontro ravvicinato delle sonde americane con la nostra stella è tutt'altro che utopia. Il viaggio servirà per esplorare le origini dell'attività magnetica, della corona solare e del vento supersonico che arriva fino a noi. Se ne parlerà in Toscana, dove da oggi un centinaio di scienziati provenienti da tutto ilmondo è riunito per fare il punto sul programma e gettare le basi per la conquista del Sole. Ad accoglierei cervelloni della Nasa è la Villa di Artimino, patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco sulle colline tra Firenze e Prato. È qui che fino a venerdì gli scienziati appartenenti alle due missioni spaziali SolarProbePlus e SolarOrbiter(colpatrocinio della Nasa, ma anche dell'Asi e dell'Esa, l'agenzia spaziale italiana e quella europea) sono chiamati a ottimizzare i programmi di osservazione pergarantire la riuscita del programmadi esplorazione dell'eliosferanei prossimi anni. In particolare, la sonda Solar Probe Plus raggiungerà il suo obiettivo - penetrare la corona a 6 milioni di chilometri dalla superficie del Sole - dopo incontri multipli con il pianeta Venere. Ad ogni passaggio, Venere rallenterà la sonda consentendole di cadere sempre più vicino al Sole. Obiettivo primario del Solar Probe Plus è capire come nasce l'eliosfera, cioèlabolladigasionizzato ed estremamente caldo, detto plasma, che si espande dalla corona solare e nella quale sono immersi tutti I p ianeti, compresa la Terra. Se l'esistenza dell'uomo è possibile, è perché il campo magnetico terrestre ci protegge dalvento solare. Periodicamente, seguendo il ciclo delle macchie solari, la nostra atmosfera è colpita da una serie di tempeste magnetiche provenienti dal Sole, che causano sciami di particelle di alta energie estremamente peri colose in grado di danneggiare satelliti, perturbare il nostro campo magnetico ed essere letali per gli astronauti coinvolti in missioni verso la luna o altri pianeti. Non solo: le variazioni delnostro campo magnetico dovute alle tempeste causano correnti indotte che possono anche bruciare centrali di energia elettrica di grande potenza. Le osservazioni che gli scienziati sono riusciti a eseguire finoralontano dal Solenon sono riuscite a chiarire l'origine della corona: «Fino ad oggi - spiega il professor Marco Velli dell'Università della California, uno dei relatori al meeting diArtimino abbiamo misurato ilvento solare, che viaggia a circa 700 chilometri alsecondo, solo da distanze ragguardevoli: la minima di- Durante il viaggio verranno studiate le origini dell'attività magnetica, della corona solare e del vento supersonico: coinvolti anche Asi ed Esa stanza dal Sole cui sono arrivati i satelliti corrisponde all'orbita diMercurio, circaunterzo della distanza tra Terra e Sole, ovvero 50milioni di chilometri. Da queste distanze non possiamo osservare come funziona il motore che crea la spinta del vento. Solar Probe Plus entrerà nella corona ed osserverà direttamente i campi magnetici ed elettrici che scaldano la corona ed accelerano il vento solare». La missione «gemella» è la Solar Orbiter, la cui sonda si avvicinerà fino a 70 raggi solari (appena entro l'orbita di Mercurio), e non solo misurerà le particelle del vento solare in situ, ma porterà telescopi che osservano il Solenelvisibile, nell'ultravioletto e nei raggiX, nonché un coronografo Metis di fabbricazione italiana. Pu IS':,'. Dopo aver raggiunto la Luna e aver svelato diversi segreti di Marte, ora la Nasa punta al Sole: ha già già iniziato a fare i piani. In questi giorni vicino a Firenze c'è un summit di scienziati