BUON NATALE Papa Francesco-Buon Natale.indd 1 01/10/15 14:20 Papa Francesco-Buon Natale.indd 2 01/10/15 14:20 PAPA FRANCESCO BUON NATALE La via della festa A cura di NATALE BENAZZI Papa Francesco-Buon Natale.indd 3 01/10/15 14:20 ISBN 978-88-566-5003-7 I Edizione 2015 © 2015 – Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano © 2015 – EDIZIONI PIEMME Spa, Milano www.edizpiemme.it Anno 2015-2016-2017 – Edizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Papa Francesco-Buon Natale.indd 4 01/10/15 14:20 Natale sei tu Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire. Sei anche luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà, la pazienza, l’allegria e la generosità. Gli angeli di Natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore. NATALE SEI TU Papa Francesco-Buon Natale.indd 5 5 01/10/15 14:20 La stella di Natale sei tu quando conduci qualcuno all’incontro con il Signore. Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai. La musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia dentro di te. Il regalo di Natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani. Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri. Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco. Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori né grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te. Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale*. * Testo raccolto in una omelia. 6 NATALE SEI TU Papa Francesco-Buon Natale.indd 6 01/10/15 14:20 Profezia di una stella «Il Verbo si è fatto carne, si è emarginato per portare la salvezza agli emarginati.» Omelia a Santa Marta, 19 dicembre 2014 Papa Francesco-Buon Natale.indd 7 01/10/15 14:20 Papa Francesco-Buon Natale.indd 8 01/10/15 14:20 Aspettare Natale Come nella vita di ognuno di noi c’è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della mèta della propria esistenza, così per la grande famiglia umana è necessario rinnovare sempre l’orizzonte comune verso cui siamo incamminati. L’orizzonte della speranza! Questo è l’orizzonte per fare un buon cammino verso Natale. Il tempo di Avvento, che oggi di nuovo incominciamo, ci restituisce l’orizzonte della speranza, una speranza che non delude perché è fondata sulla Parola di Dio. Una speranza che non delude, semplicemente perché il Signore non delude mai! Lui è fedele! Lui non delude! Pensiamo e sentiamo questa bellezza. Omelia, 1° dicembre 2013 Imparare ad abbracciare Abbracciare, abbracciare. Abbiamo tutti bisogno di imparare ad abbracciare... Ma abbracciare non è PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 9 9 01/10/15 14:20 sufficiente. Tendiamo la mano a chi è in difficoltà, a chi è caduto nel buio, magari senza sapere come, e diciamogli: Puoi rialzarti, puoi risalire, è faticoso, ma è possibile se tu lo vuoi. Discorso, 24 luglio 2013 Al mercato rionale del cuore Il nostro cuore ha sempre desideri, ha voglie, ha pensieri: ma tutti questi, sono del Signore? O alcuni di questi ci allontanano dal Signore? Per questo l’apostolo dice: mettete alla prova tutto quello che pensate, che sentite, quello che volete... Se questo va nella linea del Signore va bene; ma se non va... È necessario mettere alla prova gli spiriti «per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo» (cfr. 1 Gv 3, 22 – 4, 6). In un cuore ci sono tante cose che vanno e vengono... Sembra un mercato rionale dove trovi di tutto. Ma come so che questo è di Cristo? È così semplice: se quello che tu desideri, o quello che tu pensi va sulla strada dell’incarnazione del Verbo, del Signore che è venuto in carne, è di Dio; ma se non va su quella strada, non viene da Dio... Se un pensiero, se un desiderio ti porta sulla strada dell’umiltà, dell’abbassamento, del servizio agli altri, è di Gesù; ma se ti porta sulla strada della sufficienza, della vanità, dell’orgoglio o sulla strada di un pensiero astratto, non è di Gesù. Omelia a Santa Marta, 18 dicembre 2014 10 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 10 01/10/15 14:20 Nel buon piatto della vita Quando si prepara un buon piatto e vedi che manca il sale, allora tu “metti” il sale; manca l’olio, allora tu “metti” l’olio... “Mettere”, cioè collocare, versare. Così è anche nella nostra vita: se vogliamo che essa abbia veramente senso e pienezza, come voi stessi desiderate e meritate, dico a ciascuno e a ciascuna di voi: • “Metti fede” e la vita avrà un sapore nuovo, la vita avrà una bussola che indica la direzione. • “Metti speranza” e ogni tuo giorno sarà illuminato e il tuo orizzonte non sarà più oscuro, ma luminoso. • “Metti amore” e la tua esistenza sarà come una casa costruita sulla roccia, il tuo cammino sarà gioioso, perché incontrerai tanti amici che camminano con te. Metti fede, metti speranza, metti amore!... • “Metti Cristo” nella tua vita e troverai un amico di cui fidarti sempre. • “Metti Cristo” e vedrai crescere le ali della speranza per percorrere con gioia la via del futuro. • “Metti Cristo” e la tua vita sarà piena del suo amore, sarà una vita feconda. • Perché tutti noi desideriamo avere una vita feconda, una vita che dona vita agli altri!... PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 11 11 01/10/15 14:20 “Metti Cristo” nella tua vita. In questi giorni, Lui ti attende: ascoltalo con attenzione e la sua presenza entusiasmerà il tuo cuore. • “Metti Cristo”: Lui ti accoglie nel sacramento del perdono, con la sua misericordia cura tutte le ferite del peccato. Non avere paura di chiedere perdono a Dio perché Lui nel suo grande amore non si stanca mai di perdonarci, come un padre che ci ama. Dio è pura misericordia! • “Metti Cristo”: Lui ti aspetta anche nell’Eucaristia, sacramento della sua presenza, del suo sacrificio di amore, e ti aspetta anche nell’umanità di tanti giovani che ti arricchiranno con la loro amicizia, ti incoraggeranno con la loro testimonianza di fede, ti insegneranno il linguaggio dell’amore, della bontà, del servizio. • Anche tu puoi essere un testimone gioioso del suo amore, un testimone coraggioso del suo Vangelo per portare in questo nostro mondo un po’ di luce. Lasciati cercare da Gesù, lasciati amare da Gesù, è un amico che non delude. Omelia, 25 luglio 2013 Un pellegrinaggio universale Verso cosa deve andare il nostro cammino? C’è una mèta comune? E qual è questa mèta? Il Signore ci risponde attraverso il profeta Isaia, e dice così: «Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore 12 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 12 01/10/15 14:20 sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo al monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”» (2, 2-3). Questo è quello che dice Isaia sulla meta dove andiamo. È un pellegrinaggio universale verso una meta comune, che nell’Antico Testamento è Gerusalemme, dove sorge il tempio del Signore, perché da lì, da Gerusalemme, è venuta la rivelazione del volto di Dio e della sua legge. La rivelazione ha trovato in Gesù Cristo il suo compimento, e il “tempio del Signore” è diventato Lui stesso, il Verbo fatto carne: è Lui la guida e insieme la meta del nostro pellegrinaggio, del pellegrinaggio di tutto il popolo di Dio; e alla sua luce anche gli altri popoli possono camminare verso il Regno della giustizia, verso il Regno della pace. Omelia, 1° dicembre 2013 Cosa mi succede in cuore? Pensiamo a questo oggi. Ci farà bene. Cosa succede nel mio cuore? Cosa penso? Cosa sento? Presto attenzione o lascio passare, che tutto vada e venga? So cosa voglio? Metto alla prova ciò che voglio, ciò che desiPROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 13 13 01/10/15 14:20 dero? O prendo tutto? Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito; mettete alla prova gli spiriti... Omelia a Santa Marta, 18 dicembre 2014 Buche e dossi Penso a quanti sono oppressi da sofferenze, ingiustizie e soprusi; a quanti sono schiavi del denaro, del potere, del successo, della mondanità. Poveretti! Hanno consolazioni truccate, non la vera consolazione del Signore! Tutti siamo chiamati a consolare i nostri fratelli, testimoniando che solo Dio può eliminare le cause dei drammi esistenziali e spirituali. Lui può farlo! È potente!... Il profeta Isaia parla al nostro cuore per dirci che Dio dimentica i nostri peccati e ci consola. Se noi ci affidiamo a Lui con cuore umile e pentito, Egli abbatterà i muri del male, riempirà le buche delle nostre omissioni, spianerà i dossi della superbia e della vanità e aprirà la strada dell’incontro con Lui. Angelus, 7 dicembre 2014 Maria aspetta nel Presepe Dalla sterilità il Signore è capace di ricominciare una nuova discendenza, una nuova vita: questo è il messaggio di oggi... Quando l’umanità è esaurita, non può andare più avanti, viene la grazia e viene il Figlio, e viene la salvezza. E quella creazione esaurita lascia 14 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 14 01/10/15 14:20 posto alla nuova creazione, potremo così dire a una “ri-creazione”... Guardando la storia di sterilità del popolo di Dio, e tante storie nella storia della Chiesa che hanno fatto la Chiesa sterile, chiediamo al Signore, oggi, guardando il presepe, la grazia della fecondità della Chiesa che, prima di tutto, la Chiesa sia madre, come Maria: madre! Omelia a Santa Marta, 19 dicembre 2014 Bisogno di consolazione Lasciamo che l’invito di Isaia – «Consolate, consolate il mio popolo» – risuoni nel nostro cuore. Oggi c’è bisogno di persone che siano testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore, che scuote i rassegnati, rianima gli sfiduciati, accende il fuoco della speranza. Lui accende il fuoco della speranza! Non noi. Il messaggio di Isaia è un balsamo sulle nostre ferite e uno stimolo a preparare con impegno la via del Signore. Angelus, 7 dicembre 2014 Confidare in Dio Quando noi saremo in grado di dire al Signore: «Signore, questi sono i miei peccati, non sono di questo, di quello... Sono i miei. Prendili tu. Così io sarò salvo», allora saremo quel bel popolo, popolo umile e povero che confida nel nome del Signore. Omelia a Santa Marta, 16 dicembre 2014 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 15 15 01/10/15 14:20 Il cuore e le banane Non si negozia il cuore, non si negozia la roccia. La roccia è Cristo, non si negozia! Questo è il dramma dell’ipocrisia di questa gente. E Gesù non negoziava mai il suo cuore di Figlio del Padre, ma era aperto alla gente, cercando strade per aiutare... Alcune volte, quando io ho visto un cristiano, una cristiana così, col cuore debole, non fermo, non saldo sulla roccia e con tanta rigidità fuori, ho chiesto al Signore: buttagli una buccia di banana davanti, perché faccia una bella scivolata, si vergogni di essere peccatore e così incontri te, che sei il Salvatore. Omelia a Santa Marta, 15 dicembre 2014 Il germoglio di Iesse Gesù viene non come un capitano, un generale di esercito, un governante potente, viene come un germoglio (Is 11, 1-10): «In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse». Lui è un germoglio, è umile, è mite, ed è venuto per gli umili, per i miti, a portare la salvezza agli ammalati, ai poveri, agli oppressi, come lui stesso dice nel quarto capitolo di Luca, quando è alla sinagoga di Nazaret. Gesù è venuto per gli emarginati: lui si emargina, non ritiene un valore innegoziabile essere uguale a Dio. Infatti umiliò se stesso, si annientò... si è emarginato, si è umiliato per darci il mistero del Padre e il suo proprio. Omelia a Santa Marta, 2 dicembre 2014 16 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 16 01/10/15 14:20 Il messaggero della consolazione Isaia si rivolge a gente che ha attraversato un periodo oscuro, che ha subito una prova molto dura; ma ora è venuto il tempo della consolazione. La tristezza e la paura possono fare posto alla gioia, perché il Signore stesso guiderà il suo popolo sulla via della liberazione e della salvezza. In che modo farà tutto questo? Con la sollecitudine e la tenerezza di un pastore che si prende cura del suo gregge. Egli infatti darà unità e sicurezza al gregge, lo farà pascolare, radunerà nel suo sicuro ovile le pecore disperse, riserverà particolare attenzione a quelle più fragili e deboli. Questo è l’atteggiamento di Dio verso di noi sue creature. Perciò il profeta invita chi lo ascolta – compresi noi, oggi – a diffondere tra il popolo questo messaggio di speranza: che il Signore ci consola. E fare posto alla consolazione che viene dal Signore. Angelus, 7 dicembre 2014 La vita è un cammino La nostra vita è un cammino: dobbiamo andare per questo cammino, per arrivare al monte del Signore, all’incontro con Gesù. La cosa più importante che a una persona può accadere è incontrare Gesù: questo incontro con Gesù che ci ama, che ci ha salvato, che ha dato la sua vita per noi. Incontrare Gesù. E noi camminiamo per incontrare Gesù. E andiamo nella vita così, come dice il profeta, al monte, fino al giorno in cui sarà l’incontro definitivo, PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 17 17 01/10/15 14:20 dove potremo guardare quello sguardo tanto bello di Gesù, tanto bello. È questa la vita cristiana: camminare, andare avanti, uniti, come fratelli, volendosi bene l’uno all’altro. Incontrare Gesù. Omelia, 1° dicembre 2013 I pellegrini e gli erranti Camminare. Questo verbo ci fa pensare al corso della storia, a quel lungo cammino che è la storia della salvezza, a cominciare da Abramo, nostro padre nella fede, che il Signore chiamò un giorno a partire, a uscire dal suo paese per andare verso la terra che Lui gli avrebbe indicato. Da allora, la nostra identità di credenti è quella di gente pellegrina verso la terra promessa. Questa storia è sempre accompagnata dal Signore! Egli è sempre fedele al suo patto e alle sue promesse. Perché fedele, «Dio è luce, e in lui non c’è tenebra alcuna» (1 Gv 1, 5). Da parte del popolo, invece, si alternano momenti di luce e di tenebra, fedeltà e infedeltà, obbedienza e ribellione; momenti di popolo pellegrino e momenti di popolo errante. Anche nella nostra storia personale si alternano momenti luminosi e oscuri, luci e ombre. Se amiamo Dio e i fratelli, camminiamo nella luce, ma se il nostro cuore si chiude, se prevalgono in noi l’orgoglio, la menzogna, la ricerca del proprio interesse, allora scendono le tenebre dentro di noi e intorno a noi. «Chi odia suo fratello» scrive l’apostolo Giovanni «è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno 18 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 18 01/10/15 14:20 accecato i suoi occhi» (1 Gv 2, 11). Popolo in cammino, ma popolo pellegrino che non vuole essere popolo errante. Omelia, 24 dicembre 2013 Il mistero dell’Incarnazione La grandezza del mistero di Dio si conosce soltanto nel mistero di Gesù, e il mistero di Gesù è proprio un mistero di abbassarsi, di annientarsi, di umiliarsi, e porta la salvezza ai poveri, a quelli che sono annientati da tante malattie, peccati e situazioni difficili. Fuori da questa cornice non si può capire il mistero di Gesù, non si può capire l’unzione dello Spirito Santo che lo fa gioire (cfr. Lc 10, 21-24) nella lode del Padre, e che lo porta a evangelizzare i poveri, gli emarginati. Chiediamo al Signore di avvicinarci più, più, più al suo mistero, e di farlo sulla strada che lui vuole che noi facciamo: la strada dell’umiltà, la strada della mitezza, la strada della povertà, la strada di sentirci peccatori... E così lui viene a salvarci, a liberarci. Omelia a Santa Marta, 2 dicembre 2014 Donne pellegrine In Maria, figlia di Sion, si compie la lunga storia di fede dell’Antico Testamento, con il racconto di tante donne fedeli, a cominciare da Sara, donne che, accanto ai patriarchi, erano il luogo in cui la promessa di PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 19 19 01/10/15 14:20 Dio si compiva, e la vita nuova sbocciava. Nella pienezza dei tempi, la Parola di Dio si è rivolta a Maria, ed ella l’ha accolta con tutto il suo essere, nel suo cuore, perché in lei prendesse carne e nascesse come luce per gli uomini. San Giustino martire, nel suo Dialogo con Trifone, ha una bella espressione in cui dice che Maria, nell’accettare il messaggio dell’Angelo, ha concepito “fede e gioia”. Nella Madre di Gesù, infatti, la fede si è mostrata piena di frutto, e quando la nostra vita spirituale dà frutto, ci riempiamo di gioia, che è il segno più chiaro della grandezza della fede. Nella sua vita, Maria ha compiuto il pellegrinaggio della fede, alla sequela di suo Figlio. Così, in Maria, il cammino di fede dell’Antico Testamento è assunto nella sequela di Gesù e si lascia trasformare da Lui, entrando nello sguardo proprio del Figlio di Dio incarnato. Lumen fidei, n. 58 Un mondo paralitico Il vangelo della guarigione del paralitico ci presenta Cristo che vince le paralisi dell’umanità. Descrive la potenza della misericordia divina che perdona e scioglie ogni peccato quando incontra una fede autentica. Le paralisi delle coscienze sono contagiose. Con la complicità delle povertà della storia, e del nostro peccato, possono espandersi ed entrare nelle strutture sociali e nelle comunità fino a bloccare popoli interi. Ma il comando di Cristo può ribaltare la situazione: «Àlzati, cammina!»... Si fermino per sempre l’inimici20 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 20 01/10/15 14:20 zia e le divisioni. Riprendano speditamente le intese di pace spesso paralizzate da contrapposti e oscuri interessi. Siano date finalmente reali garanzie di libertà religiosa a tutti, insieme al diritto per i cristiani di vivere serenamente là dove sono nati, nella patria che amano come cittadini da duemila anni, per contribuire come sempre al bene di tutti... E andiamo sempre avanti, cercando il Signore, cercando nuove strade, nuove vie per avvicinarci al Signore. E se fosse necessario aprire un buco sul tetto per avvicinarci tutti al Signore, che la nostra immaginazione creativa della carità ci porti a questo: a trovare e a fare strade di incontro, strade di fratellanza, strade di pace. Per parte nostra desideriamo «glorificare Dio», sostituendo al timore lo stupore: ancora oggi possiamo vedere «cose prodigiose». Il prodigio dell’Incarnazione del Verbo e, perciò, della assoluta vicinanza di Dio all’umanità, nel quale sempre ci colloca il mistero dell’Avvento. Omelia, 9 dicembre 2013 La fedeltà di Dio La gioia cristiana, come la speranza, ha il suo fondamento nella fedeltà di Dio, nella certezza che Lui mantiene sempre le sue promesse. Il profeta Isaia esorta coloro che hanno smarrito la strada e sono nello sconforto a fare affidamento sulla fedeltà del Signore, perché la sua salvezza non tarderà a irrompere nella loro vita. Quanti hanno incontrato Gesù lungo PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 21 21 01/10/15 14:20 il cammino, sperimentano nel cuore una serenità e una gioia di cui niente e nessuno potrà privarli. La nostra gioia è Gesù Cristo, il suo amore fedele inesauribile! Perciò, quando un cristiano diventa triste, vuol dire che si è allontanato da Gesù. Ma allora non bisogna lasciarlo solo! Dobbiamo pregare per lui, e fargli sentire il calore della comunità. Angelus, 15 dicembre 2013 Dio cammina con noi Mantenere la speranza. Il testo di Apocalisse 12 presenta una scena drammatica: una donna – figura di Maria e della Chiesa – viene perseguitata da un drago – il diavolo – che vuole divorarne il figlio. Ma la scena non è di morte, ma di vita, perché Dio interviene e mette in salvo il bambino. Quante difficoltà ci sono nella vita di ognuno, nella nostra gente, nelle nostre comunità, ma per quanto grandi possano apparire, Dio non lascia mai che ne siamo sommersi. Davanti allo scoraggiamento che potrebbe esserci nella vita, in chi lavora all’evangelizzazione oppure in chi si sforza di vivere la fede come padre e madre di famiglia, vorrei dire con forza: «Abbiate sempre nel cuore questa certezza: Dio cammina accanto a voi, in nessun momento vi abbandona! Non perdiamo mai la speranza! Non spegniamola mai nel nostro cuore! Il “drago”, il male, c’è nella nostra storia, ma non è lui il più forte. Il più forte è Dio, e Dio è la nostra speranza!». Omelia, 24 luglio 2013 22 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 22 01/10/15 14:20 Lo Spirito consolatore È curioso, ma tante volte abbiamo paura della consolazione, di essere consolati. Anzi, ci sentiamo più sicuri nella tristezza e nella desolazione. Sapete perché? Perché nella tristezza ci sentiamo quasi protagonisti. Invece nella consolazione è lo Spirito Santo il protagonista! È Lui che ci consola, è Lui che ci dà il coraggio di uscire da noi stessi. È Lui è che ci porta alla fonte di ogni vera consolazione, cioè il Padre. E questa è la conversione. Per favore, lasciatevi consolare dal Signore! Lasciatevi consolare dal Signore! Angelus, 7 dicembre 2014 Agli smarriti di cuore La terza domenica di Avvento è detta anche domenica Gaudete, cioè domenica della gioia. Nella liturgia risuona più volte l’invito a gioire, a rallegrarsi, perché? Perché il Signore è vicino. Il Natale è vicino. Il messaggio cristiano si chiama “evangelo”, cioè “buona notizia”, un annuncio di gioia per tutto il popolo; la Chiesa non è un rifugio per gente triste, la Chiesa è la casa della gioia! E coloro che sono tristi trovano in essa la gioia, trovano in essa la vera gioia! Ma quella del Vangelo non è una gioia qualsiasi. Trova la sua ragione nel sapersi accolti e amati da Dio. Come ci ricorda il profeta Isaia – «Dite agli smarriti di cuore: coraggio, non temete!» –, Dio è colui che viene a salvarci, e presta soccorso specialmente agli smarriti PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 23 23 01/10/15 14:20 di cuore. La sua venuta in mezzo a noi irrobustisce, rende saldi, dona coraggio, fa esultare e fiorire il deserto e la steppa, cioè la nostra vita quando diventa arida. E quando diventa arida la nostra vita? Quando è senza l’acqua della Parola di Dio e del suo Spirito d’amore. Angelus, 15 dicembre 2013 La casa della gioia Il cuore dell’uomo desidera la gioia. Tutti desideriamo la gioia, ogni famiglia, ogni popolo aspira alla felicità. Ma qual è la gioia che il cristiano è chiamato a vivere e a testimoniare? È quella che viene dalla vicinanza di Dio, dalla sua presenza nella nostra vita. Da quando Gesù è entrato nella storia, con la sua nascita a Betlemme, l’umanità ha ricevuto il germe del Regno di Dio, come un terreno che riceve il seme, promessa del futuro raccolto. Non occorre più cercare altrove! Gesù è venuto a portare la gioia a tutti e per sempre. Non si tratta di una gioia soltanto sperata o rinviata al paradiso: qui sulla terra siamo tristi ma in paradiso saremo gioiosi. No! Non è questa ma una gioia già reale e sperimentabile ora, perché Gesù stesso è la nostra gioia, e con Gesù la gioia di casa, come dice quel vostro cartello: con Gesù la gioia è di casa. Tutti, diciamolo: «Con Gesù la gioia è di casa». Un’altra volta: «Con Gesù la gioia è di casa». E senza Gesù c’è la gioia? No! Lui è vivo, è il Risorto, e opera in noi e tra noi specialmente con la Parola e i sacramenti. 24 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 24 01/10/15 14:20 Tutti noi battezzati, figli della Chiesa, siamo chiamati ad accogliere sempre nuovamente la presenza di Dio in mezzo a noi e ad aiutare gli altri a scoprirla, o a riscoprirla qualora l’avessero dimenticata. Si tratta di una missione bellissima, simile a quella di Giovanni Battista: orientare la gente a Cristo – non a noi stessi! – perché è Lui la meta a cui tende il cuore dell’uomo quando cerca la gioia e la felicità. Angelus, 14 dicembre 2014 Scommetere sulla speranza Dice ancora il profeta (Is 2, 4): «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra». Mi permetto di ripetere questo che dice il profeta, ascoltate bene: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra». Ma quando accadrà questo? Che bel giorno sarà, nel quale le armi saranno smontate, per essere traPROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 25 25 01/10/15 14:20 sformate in strumenti di lavoro! Che bel giorno sarà quello! E questo è possibile! Scommettiamo sulla speranza, sulla speranza della pace, e sarà possibile! Omelia, 1° dicembre 2013 Quel che si condivide, si moltiplica Nessuno sforzo di “pacificazione” sarà duraturo, non ci saranno armonia e felicità per una società che ignora, che mette ai margini e che abbandona nella periferia una parte di se stessa. Una società così semplicemente impoverisce se stessa, anzi perde qualcosa di essenziale per se stessa. Non lasciamo, non lasciamo entrare nel nostro cuore la cultura dello scarto! Non lasciamo entrare nel nostro cuore la cultura dello scarto, perché noi siamo fratelli. Nessuno è da scartare. Ricordiamolo sempre: solo quando si è capaci di condividere ci si arricchisce veramente; tutto ciò che si condivide si moltiplica!... La misura della grandezza di una società è data dal modo con cui essa tratta chi è più bisognoso, chi non ha altro che la sua povertà! Discorso, 25 luglio 2013 Il Vangelo in tasca Non possiamo essere messaggeri della consolazione di Dio se noi non sperimentiamo per primi la gioia di essere consolati e amati da Lui. Questo avviene spe26 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 26 01/10/15 14:20 cialmente quando ascoltiamo la sua Parola, il Vangelo, che dobbiamo portare in tasca: non dimenticare questo! Il Vangelo in tasca o nella borsa, per leggerlo continuamente. E questo ci dà consolazione: quando rimaniamo in preghiera silenziosa alla sua presenza, quando lo incontriamo nell’Eucaristia o nel sacramento del perdono. Tutto questo ci consola... Oggi c’è bisogno di persone che siano testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore, che scuote i rassegnati, rianima gli sfiduciati, accende il fuoco della speranza. Lui accende il fuoco della speranza! Non noi. Tante situazioni richiedono la nostra testimonianza consolatrice. Essere persone gioiose, consolate. Angelus, 7 dicembre 2014 Attesa e pazienza L’origine delle tenebre che avvolgono il mondo si perde nella notte dei tempi. Ripensiamo all’oscuro momento in cui fu commesso il primo crimine dell’umanità, quando la mano di Caino, accecato dall’invidia, colpì a morte il fratello Abele (cfr. Gn 4, 8). Così, il corso dei secoli è stato segnato da violenze, guerre, odio, sopraffazione. Ma Dio, che aveva riposto le proprie attese nell’uomo fatto a sua immagine e somiglianza, aspettava. Dio aspettava. Egli ha atteso talmente a lungo che forse a un certo punto avrebbe dovuto rinunciare. Invece non poteva rinunciare, non poteva rinnegare se stesso. Perciò ha continuato ad aspettare con pazienza di fronte alla corruzione di uoPROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 27 27 01/10/15 14:20 mini e popoli. La pazienza di Dio. Quanto è difficile capire questo: la pazienza di Dio verso di noi! Lungo il cammino della storia, la luce che squarcia il buio ci rivela che Dio è Padre e che la sua paziente fedeltà è più forte delle tenebre e della corruzione. In questo consiste l’annuncio della notte di Natale. Dio non conosce lo scatto d’ira e l’impazienza; è sempre lì, come il padre della parabola del figlio prodigo, in attesa di intravedere da lontano il ritorno del figlio perduto; e tutti i giorni, con pazienza. La pazienza di Dio. Omelia, 24 dicembre 2014 I “valori immateriali” Oggi un po’ tutti, e anche i nostri giovani sentono il fascino di tanti idoli che si mettono al posto di Dio e sembrano dare speranza: il denaro, il successo, il potere, il piacere. Spesso un senso di solitudine e di vuoto si fa strada nel cuore di molti e conduce alla ricerca di compensazioni, di questi idoli passeggeri. Cari fratelli e sorelle, siamo luci di speranza! Abbiamo uno sguardo positivo sulla realtà. Incoraggiamo la generosità che caratterizza i giovani, accompagniamoli nel diventare protagonisti della costruzione di un mondo migliore: sono un motore potente per la Chiesa e per la società. Non hanno bisogno solo di cose, hanno bisogno soprattutto che siano loro proposti quei valori immateriali che sono il cuore spirituale di un popolo, la memoria di un popolo. In questo santuario, che fa parte della memoria del Brasile, li possiamo quasi leg28 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 28 01/10/15 14:20 gere: spiritualità, generosità, solidarietà, perseveranza, fraternità, gioia; sono valori che trovano la loro radice più profonda nella fede cristiana. Omelia, 24 luglio 2013 La fede non si frulla La croce continua a far scandalo. Ma è l’unico cammino sicuro: quello della croce, quello di Gesù, quello dell’Incarnazione di Gesù. Per favore, non “frullate” la fede in Gesù Cristo. C’è il frullato di arancia, c’è il frullato di mela, c’è il frullato di banana, ma per favore non bevete “frullato” di fede. La fede è intera, non si frulla. È la fede in Gesù. Discorso, 25 luglio 2013 Il futuro del mondo La gioventù è la finestra attraverso la quale il futuro entra nel mondo. È la finestra, e quindi ci impone grandi sfide. La nostra generazione si rivelerà all’altezza della promessa che c’è in ogni giovane quando saprà offrirgli spazio. Questo significa: tutelarne le condizioni materiali e spirituali per il pieno sviluppo; dargli solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l’educazione affinché diventi ciò che può essere; trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 29 29 01/10/15 14:20 creatività nel bene; consegnargli l’eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti. Con questi atteggiamenti anticipiamo oggi il futuro che entra dalla finestra dei giovani. Discorso, 22 luglio 2013 Armi e aratri Il potere di Cristo, che è liberazione e servizio, si faccia sentire in tanti cuori che soffrono guerre, persecuzioni, schiavitù. Che con la sua mansuetudine questo potere divino tolga la durezza dai cuori di tanti uomini e donne immersi nella mondanità e nell’indifferenza, nella globalizzazione dell’indifferenza. Che la sua forza redentrice trasformi le armi in aratri, la distruzione in creatività, l’odio in amore e tenerezza. Così potremo dire con gioia: «I nostri occhi hanno visto la tua salvezza». Messaggio Urbi et Orbi, Natale 2014 30 PROFEZIA DI UNA STELLA Papa Francesco-Buon Natale.indd 30 01/10/15 14:20