Collezione Liceo Scientifico Alessandro Serpieri Rimini 22.2 Galvanoscopio Descrizione Costituito di un ago magnetico libero di ruotare all’interno di una lamina conduttrice di ottone piegata ad “U” i cui estremi sono collegati a morsetti serrafilo. Il sistema è regolabile in altezza ed angolo ed è sostenuto da un solido stativo. Firmato Phywe, anni ’30? Cenni storici L’esperienza cui ci riferiamo è quella del 1819 di Oersted descritta nella relazione del 1820: Experimenta circa effectum conflictus elecrtici x = 24 cm y = 4,5 cm z = 14 cm m = 530 g in acum. Le leggi sottostanti furono poi matematizzate da Biot e Savart e soprattutto da Ampère che introdusse il concetto di corrente elettrica. Hans Christian Oersted fisico danese (1777 – 1851) Jean-Baptiste Biot fisico ed astronomo francese (1774 – 1862) Fèlix Savart fisico francese (1791 – 1841) André Marie Ampère fisico francese (1775 – 1836). Funzionamento La corrente che percorre il circuito provoca una deviazione dell’ago magnetico: infatti il campo magnetico prodotto da una spira di corrente ha il Nord dalla parte dalla quale un osservatore “vede” ruotare la corrente in senso antiorario. Uso Per ripetere l’esperienza di Oersted. Disporre il dispositivo in modo che l’ago magnetico sia parallelo ai conduttori che costituiscono la spira (sarà quindi necessario orientare l’ago nel campo magnetico terrestre) e collegare una pila ai morsetti serrafilo: a seconda dell’intensità e del verso della corrente si vedrà l’ago formare un angolo che tende a ±90° all’aumentare della intensità di corrente. Per evitare un corto circuito è consigliabile inserire, in serie con il galvanoscopio, una resistenza regolabile di basso valore (es: 1 ohm) Bibliografia Giornale di Fisica, Chimica a Storia naturale, Decade II, Tomo III, pag. 335, Pavia, 1820. Silvana Galdabini – Ornella Rossi De’ Curiosi esperimenti Università degli Studi di Pavia 1988 Carlo M. Fabbri 2004 Collezione Liceo Scientifico Alessandro Serpieri Rimini Carlo M. Fabbri 2004