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INFLATION EXPERTISE
10 MARZO 2017
La parte a breve della curva continua a
offrire opportunità per le obbligazioni
inflation-linked
Jonathan Baltora
Senior Portfolio
Manager
Rally dell’inflazione innescato da alcuni eventi politici del 2016.
Nella prima parte del 2016 i mercati erano preoccupati per lo stato dell’economia mondiale,
portando ad una netta flessione delle aspettative inflazionistiche. Successivamente, però, eventi
politici di grande peso come la Brexit e l’elezione di Donald Trump hanno riacceso i timori di spinte
inflazionistiche.
Prima di queste vicende, per diversi anni il “deflation trade” (ossia la scommessa sulla deflazione)
aveva spinto i rendimenti a lungo termine e le aspettative d’inflazione più in basso. Il relief rally cui
assistiamo attualmente spiega perché nel 2016 le scadenze più lunghe sulle curve dei breakeven
dell'inflazione abbiano registrato i rialzi più consistenti.
Nel grafico sopra è raffigurata una comparazione dell’evoluzione dei breakeven dell'inflazione a 10
anni nei tre principali mercati delle obbligazioni inflation-linked: Area Euro, USA e Regno Unito.
Fonte: AXA IM, Bloomberg
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.
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Outlook: l’inflazione continuerà a salire, a fronte di un rialzo più graduale
dell’inflazione core.
Attualmente l’inflazione sembra crescere piuttosto rapidamente, il che si spiega con il forte rialzo
dei prezzi delle commodity e con un effetto base positivo. A nostro avviso questo trend proseguirà
per gran parte del 2017, posto che i prezzi dell'energia rimangano stabili.
Gli economisti hanno rivisto al rialzo le loro previsioni basandosi sull'incremento dei prezzi degli
alimentari. Ci aspettiamo un’accelerazione dell’inflazionecomplessiva, che dovrebbe superare il
2,5% negli USA e avvicinarsi al 2% nell’Area Euro. Allo stesso tempo dovrebbe salire anche
l’inflazione core (che esclude gli effetti di alimentari ed energia), ma probabilmente in modo più
graduale.
Crediamo che i rischi per l'inflazione si siano decisamente spostati al lato
positivo .
Attualmente diversi fattori ci incoraggiano a credere che i rischi d’inflazione siano passati da
downside ad upside. L’accordo sul taglio alla produzione tra i paesi esportatori di petrolio ha
certamente avuto un ruolo molto determinante, ma siamo convinti che, al di là dell’inflazione
complessiva, che sale per effetto del rincaro dell’energia, si profili anche qualche rischio di
aumento dell’inflazione core:



In primo luogo, con il progressivo allontanarsi dei governi dalle politiche fiscali di austerità, le
economie sembrano crescere a un ritmo relativamente più vivace. Ciò dovrebbe sostenere
l’inflazione, per effetto del graduale calo dei tassi di disoccupazione.
Storicamente l’inflazione dei beni è inferiore a quella dei servizi per effetto della globalizzazione
e delle importazioni dall’Asia. L’attuale aumento dei prezzi dei produttori cinesi, che stanno
crescendo al ritmo più alto dal 2011, rischia di causare ulteriori aumenti dei prezzi dei beni.
Anche la politica di Donald Trump è potenzialmente inflazionistica. A nostro avviso la border
tax, l’abolizione dell’Obama Care o interventi volti a contrastare la manodopera a basso costo
potrebbero rappresentare alcuni dei maggiori rischi di rialzo dell’inflazione.
Le obbligazioni inflation-linked offrono ancora valore dopo il recente rally?
Consideriamo le attuali aspettative del mercato riguardo alle obbligazioni inflation-linked, dopo il
rialzo registrato negli ultimi mesi. Se compariamo le aspettative inflazionistiche scontate dal
mercato (“breakeven dell'inflazione”) agli attuali tassi d’inflazione, core e complessiva,
vediamo come i breakeven siano ancora interessanti, ma tendenzialmente vediamo più valore
nella parte a breve della curva, poiché i breakeven per le scadenze più lunghe sono scambiati a
quotazioni superiori rispetto alle scadenze più brevi.
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Sebbene la normalizzazione dei breakeven potrebbe rallentare nel breve
periodo, continuiamo a considerare le obbligazioni inflation-linked come una
asset class interessante.
Riconosciamo il fatto che, seppure relativamente interessanti dal nostro punto di vista, non è detto
che i breakeven dell'inflazione possano salire ulteriormente, rimanendo agli attuali livelli inferiori al
tasso d’inflazione corrente (a causa della difficoltà di prevedere l’inflazione nel lungo termine).
Questa nostra visione è corroborata dall’aspettativa di un picco del tasso d’inflazione nel secondo
trimestre di quest’anno, che dovrebbe più o meno essere mantenuto per alcuni mesi.
Se i breakeven resteranno stabili al di sotto dell'attuale tasso d’inflazione, gli investitori potranno
ottenere un extrarendimento rispetto alle obbligazioni nominali. Per questo motivo cerchiamo di
concentrarci su aree di valore nel mercato delle obbligazioni inflation-linked, in modo da riuscire a
generare un extrarendimento.
Vediamo valore nelle obbligazioni inflation-linked con breve duration.
L’inflazione si sta avvicinando al suo livello di lungo periodo. In tale contesto, crediamo che la
protezione dall’inflazione debba avere un ruolo preminente nell’agenda degli investitori, poiché
molti titoli hanno ancora rendimenti inferiori all’attuale tasso d’inflazione core.
Con il passaggio delle dinamiche inflazionistiche da una fase di ripresa a una situazione più stabile,
ci concentriamo maggiormente sul valore. Per questa ragione preferiamo le obbligazioni inflationlinked con breve duration:
 sono meno sensibili ai tassi d’interesse rispetto ai titoli con duration più lunghe;
 i breakeven di questo segmento tendono a essere scambiati a prezzi inferiori ai titoli con
scadenze più lunghe, a parità di indicizzazione all’inflazione.
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Il grafico che precede compara gli attuali breakeven dell'inflazione all’inflazione media prevista per
il 2017 da Barclays. La ripidità della curva suggerisce che i breakeven per le scadenze più lunghe
potrebbero essere più costosi di quelli delle scadenze più brevi.
Fonte: AXA IM, Bloomberg, sulla base dell’inflazione media prevista per il 2017 da Barclays.
L’attuale contesto resta positivo per le obbligazioni inflation-linked. Il
processo di normalizzazione dell’inflazione sarà graduale e i breakeven sono
ancora inferiori al tasso d’inflazione.
Preferiamo le obbligazioni inflation-linked con breve duration, che riteniamo
possano offrire performance superiori ai breakeven dell'inflazione, grazie a un
miglior carry.
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AXA World Funds Global Inflation Short Duration Bonds
Informazioni Pratiche
Classe
A
E
Retail
Retail
EUR (H)
LU1353950725
LU1353951459
USD
LU1353950568
-
-
LU1353951376
Sottoscrizione minima iniziale
-
-
Minimo investimenti successivi
-
-
3.00%
-
-
-
0.50%
0.50%
-
0.50%
Tipologia di investitore
Codice ISIN (classe ad Accumulazione)
Codice ISIN (classe a Distribuzione Trimestrale)
EUR (H)
Commissioni di sottoscrizione massime
Commissioni-di uscita
Commissioni di gestione
Commissioni di distribuzione
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