La luce Teoria dei colori Roberto Bisceglia 2004 La luce La lunghezza d’ d’onda è la distanza tra punti ripetitivi di un’ un’onda. Si indica con λ. La frequenza è la quantità quantità di oscillazioni che l'onda compie nell'unità nell'unità di tempo; si indica con ν. La frequenza è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda: minore è la lunghezza d'onda maggiore è la frequenza, e viceversa. Il periodo è l’intervallo di tempo tra due occorrenze di un evento. Si indica con T. L’ampiezza d’onda è il massimo spostamento che subisce un punto rispetto alla posizione di riposo. Nella visione dei colori, l'ampiezza dell'onda influisce sull'intensità sull'intensità luminosa mentre la lunghezza dell'onda influenza la tonalità tonalità del colore percepito. La luce Come si è visto, l'occhio umano, illuminato da una luce monocromatica di varia lunghezza d'onda, percepisce i seguenti colori: • • • • • da 400 a 430 nm: zona del violetto da 430 a 490 nm: zona del blu da 491 a 560 nm: zona del verde da 561 a 580 nm: zona del giallo da 581 a 620 nm: zona dell'arancio • da 620 a 700 nm : zona del rosso E’ una radiazione elettromagnetica costituita da onde che si propagano nello spazio alla velocità velocità di 3 x 108 m/s. m/s. Le caratteristiche più più importanti di un onda sono: • Lunghezza d’ d’onda. • Frequenza. • Ampiezza. • Periodo La luce Isaac Newton del 1666 scoprì scoprì che la luce bianca, fatta passare attraverso un prisma di vetro, si scompone in una serie di raggi colorati. Questo significa che la luce ci appare bianca non è monocromatica, monocromatica, ma è la somma di una serie di radiazioni, ciascuno con differente lunghezza d'onda. Newton rappresentò il colore con un cerchio che ha al suo centro il bianco e lungo la circonferenza, i colori scomposti dal prisma. I colori presenti lungo la circonferenza del cerchio di Newton sono detti colori spettrali. spettrali. Modello di sintesi additiva Quando la luce colpisce direttamente l’l’occhio umano questo percepisce le differenti lunghezza d'onda che, viste singolarmente, ci appaiono colorate in modo diverso. Queste, tutte insieme, generano la visione del bianco in un fenomeno detto di sintesi additiva. additiva. Il bianco può essere, quindi, considerato come la somma di tutte le radiazioni spettrali. Nel modello comunemente usato sono stati scelti come colori primari il verde, verde, il rosso e il blu. blu. Questo modello è applicabile alla visione dei colori su un monitor. 1 Modello di sintesi additiva Modello di sintesi sottrattiva Quando la luce che colpisce fotorecettori dell’ dell’occhio non proviene direttamente da una sorgente, ma è riflessa da una superficie, si deve tener conto della curva di riflessione propria della superficie riflettente.. Il colore visibile di una qualsiasi superficie dipende infatti dal dal potere di quella superficie di assorbire una parte della luce ricevuta dall'ambiente e di rimandarne verso l'osservatore la parte non assorbita sotto forma di luce riflessa. riflessa. Il modello che ne deriva si chiama sintesi sottrattiva ed è quello che interviene nella normale osservazione dei colori, ad esempio quelli stampati. I colori usati sono i complementari del modello additivo: giallo, giallo, ciano e magenta. magenta. In pratica noi osserviamo degli oggetti e li vediamo colorati, in quanto, quando vengono investiti dalla luce, riflettono solo quella del loro colore mentre assorbono tutte le altre radiazioni. Modello di sintesi sottrattiva Tonalità Tonalità La tonalità tonalità (hue in inglese) può essere definita come la qualità qualità percettiva che ci fa assegnare un nome piuttosto che un altro al colore che stiamo vedendo. La tonalità tonalità è riferibile ai colori spettrali. Rosso, Rosso, verde, verde, giallo, giallo, blu sono tutti nomi di tonalità tonalità più più i colori originati da combinazioni di rosso e di blu spettrali (porpore). porpore). Gli altri colori (es. rosa, rosa, marrone) marrone) sono da considerare combinazioni di tonalità tonalità con diversi livelli di saturazione e/o luminosità luminosità. Da un punto di vista fisico alla tonalità tonalità corrisponde la lunghezza d'onda della radiazione luminosa. Luminosità Luminosità e intensità intensità La luminosità luminosità è l'ingrediente che specifica la quantità quantità di bianco o di nero presente nel colore percepito. Può essere divisa in: Luminosità Luminosità apparente: quantità quantità di luce proveniente da un oggetto, paragonata alla quantità quantità di luce proveniente da una superficie bianca sottoposta alla medesima illuminazione. Brillantezza o intensità intensità (brightness, in inglese) è la quantità quantità totale di luce percepita, emessa da una sorgente o riflessa da una superficie. Saturazione La saturazione (saturation, in inglese) è la misura della purezza, dell'intensità dell'intensità di un colore in rapporto solo all'intensità all'intensità della sua percezione isolata, ovvero in rapporto ad una superficie bianca sottoposta alla medesima illuminazione . Può essere anche considerata come come la misura della quantità quantità di grigio presente in un colore. I colori spettrali sono in assoluto i più più saturi che noi possiamo osservare. 2 Saturazione Il modello RGB Il modello RGB si basa su quello a sintesi additiva. additiva. Tutti i colori visualizzati dal monitor sono creati miscelando quantità quantità diverse di luce rossa, rossa, verde e blu con intensità intensità diverse. A ciascun colore primario (rosso (rosso,, verde e blu) blu) viene assegnato un valore compreso tra 0 (assenza totale di colori) e 255 (colori con intensità intensità massima), ovvero 28. Ad esempio, per ottenere il rosso puro è necessario combinare il valore 255 del rosso con il valore 0 del verde e del blu. blu. Il giallo è ottenuto combinando il valore 255 del rosso e del verde con il valore 0 del blu. Impostando tutti e tre questi valori a 255 o a 0 si ottiene rispettivamente il bianco o il nero. nero. Le possibilità possibilità di colore sono quindi 224 = 16.777.216. 16.777.216. I modello CMYK Il modello CMYK si basa su quello a sintesi sottrattiva. sottrattiva. E’ E’ il modello applicato nella stampa. In questo modello, i colori primari ciano (C), magenta (M) e giallo (Y) vengono combinati in quantità quantità diverse per produrre una gamma di colori. La combinazione di tutti e tre questi colori in parti uguali produce teoricamente il nero. nero. Poiché Poiché per le impurità impurità presenti nell'inchiostro anziché nero puro si ottiene un marrone anziché scuro, scuro, nell’ nell’utilizzo viene aggiunto un quarto colore, appunto il nero puro. puro. (K (K). I colori HTML Esempio di tavolozza HTML I colori HTML Il linguaggio HTML utilizza un modo semplificato per la definizione dei colori basato sul modello RGB. RGB. A ciascuno di questi tre colori è possiblie assegnare un valore esadecimale compreso tra "00 "00"" e "FF "FF"" (corrispondenti a 0 e 255) 255) combinandoli in modo da ottenere la tonalità tonalità desiderata. Si ottengono in questo modo dei codici di sei cifre che vanno sempre preceduti dal simbolo # e compresi tra apici. Ad esempio il rosso che in RGB corrisponde a 255,0,0 in HTML è definito dal codice “#FF0000” #FF0000”. Le possibilità possibilità di colore sono quindi (16*16)3 = 16.777.216, 16.777.216, come nel modello RGB. La tavolozza WebWeb-safe Nella scrittura di pagine Web, tuttavia, non si dovrebbero usaro tutti i colori HTML, ma solo quelli definiti WebWeb-safe. safe. Un colore è WebWeb-safe se viene visualizzato allo stesso modo da diversi browser e su diversi sistemi operativi. Ci sono 216 colori WebWeb-safe: safe: quelli che combinano le coppie esadecimali 00, 00, 33, 33, 66, 66, 99, 99, CC, CC, FF. In realtà realtà 4 di questi colori non sono correttamente rappresentati da Internet Explorer su Windows: #0033FF, #3300FF, #0033FF, #3300FF, #00FF33 e #33FF00. #33FF00. 3 Le tavolozze di colori Colori CMYK Colori RGB Colori HTML Profondità Profondità di colore La profondità profondità del colore rappresenta il numero di colori presenti in un pixel presente in un’ un’immagine. immagine. Nelle immagini a 1 bit, bit, ciascun pixel può visualizzare solo uno dei due colori (21 colori per ogni bit), ad esempio il bianco e il nero. nero. Nelle immagini a 2 bit, bit, ciascun pixel può visualizzare uno 4 diversi colori della tavolozza (22 colori per ogni bit), ad esempio bianco, bianco, nero e due grigi. grigi. Nelle immagini a 8 bit, bit, ciascun pixel può visualizzare uno dei 256 colori della tavolozza (28 colori per ogni bit). Nelle immagini a 16 bit, bit, ciascun pixel può visualizzare uno dei 65536 colori (216 colori per ogni bit). Nelle immagini a 24 bit, bit, ciascun pixel può visualizzare uno dei 16,8 milioni di colori (224 colori per ogni bit). Fine 4