Dialoghi in Farmacologia Medica La sindrome metabolica 15 dicembre 2009 Sala Convegni- Istituto Clinico Città di Brescia TAVOLA ROTONDA La sindrome metabolica: malati di rischio? Sandra Sigala Scuola di Specializzazione in Farmacologia Medica, Facolta’ di Medicina e Chirurgia, Universita’ degli Studi di Brescia Farmacologia Medica, Istituto Clinico Citta’ di Brescia Centro di Studio e Ricerca D.I.F.F. Documentazione, Informazione e Formazione sul Farmaco Endocrine Reviews 29: 777–822, 2008 ORLISTAT 9 Farmaco inibitore delle lipasi gastrointestinali 9 Inibisce dell’assorbimento dei grassi introdotti con la dieta (30% circa) 9 Non è assorbito a livello sistemico 9 Effetti collaterali gastrointestinali e assorbimento delle vitamine liposolubili SIBUTRAMINA 9 Farmaco anoressizzante ad azione centrale: è un inibitore del re-uptake di noradrenalina e serotonina (NSRI) 9 Ha un esteso metabolismo epatico (CYP3A4) con produzione di metaboliti attivi 9 Ha potenzialmente attività antidepressiva, ma non sono noti dati 9 Presenta gli effetti collaterali degli altri NSRI ridotto RIMONABANT Farmaco ad effetto anoressizzante Antagonista (agonista inverso) dei recettori CB1, coinvolti nel fisiologico controllo dell’appetito. E’ stato ipotizzato anche un effetto periferico sul tessuto adiposo Il meccanismo preciso di tale effetto non è ancora completamente conosciuto 2008: L’EMEA ha raccomandato il ritiro dal mercato di Acomplia (rimonabant) a causa dell’alto rischio di gravi disturbi psichiatrici. Il farmaco era stato approvato nel 2006 per il trattamento dell’obesità e del sovrappeso associato a fattori di rischio cardiovascolari. Il Comitato scientifico dell’EMEA ha riesaminato il profilo di Acomplia ed ha concluso che nella pratica clinica il rischio è superiore al possibile beneficio. Nel 2007, un Panel di Esperti dell’FDA aveva votato 14 a 0 contro l’approvazione del farmaco a causa dei potenziali gravi eventi avversi psichiatrici, tra cui il rischio di suicidio. In Gran Bretagna, il farmaco è stato associato a 5 morti e a 729 eventi avversi nell’arco di due anni di commercializzazione. BIGUANIDI - METFORMINA Farmaco insulino-sensibilizzante 9 inibisce la gluconeogenesi epatica 9 incrementa il trasporto e l’utilizzo del glucosio a livello muscolare 9 riduce l’assorbimento intestinale di glucosio 9 è un anti-iperglicemizzante 9 non provoca ipoglicemia 9 non induce aumento di secrezione di insulina E’ stato osservato un effetto anoressizzante forse dovuto ad un aumento del glucagon-like peptide, ad un effetto sul centro della sazietà ed alla riduzione dell’iperinsulinemia Da non utilizzare in pz con insufficienza renale Può raramente causare acidosi lattica MECCANISMO DI AZIONE: non ancora completamente chiarito • attivazione di protein chinasi AMPdipendente • effetto sulla catena respiratoria mitocondriale TIAZOLIDINEDIONI rosiglitazone pioglitazone Farmaci insulino-sensibilizzanti Agonisti del recettore nucleare PPARγ (peroxisome proliferator-activated receptor-γ) Attivano geni sensibili all’insulina che regolano il metabolismo di carboidrati e lipidi Richiedono presenza di insulina per essere attivi Sensibilizzano muscolo e fegato all’insulina : 9 riducono l’insulino-resistenza 9 limitano la produzione epatica di glucosio 9 aumentano l’utilizzo insulino-dipendente di glucosio nel muscolo scheletrico e nel tessuto adiposo Sia la metformina che i tiazolidinedioni attivano la PKA, che determina un aumento della sensibilità all’insulina con aumento del trasporto di glucosio nel muscolo ed aumento dell’ossidazione degli acidi grassi Circa il 50% dei pazienti sospende la terapia entro un anno dall’inizio della prescrizione Un altro 35% sospende il trattamento entro due anni In seguito ad una scarsa compliance, il 30-50% delle prescrizioni non raggiungono il risultato terapeutico desiderato in pazienti con patologie croniche Nonostante sia generalmente accettato che ridurre il numero di pillole facilita l’aderenza alla terapia, sono stati pubblicati pochi lavori a supporto di questa ipotesi Eur Heart J 27, 1651, 2006 A strategy to reduce cardiovascular disease by more than 80% NJ Wald, MR Law BMJ 2003;326:1419 POLYPILL: 9 Una combinazione di 3 farmaci antiipertensivi a dosi dimezzate (diuretico tiazidico, β bloccante, ACE inibitore, ARB, Ca++ antagonista) 9 Acido acetilsalicilico 50-125 mg/die 9 Acido folico 0.8 mg/die 9 Statina La polypill non solo in prevenzione secondaria, ma anche in prevenzione primaria: “if taken by everyone with established cardiovascular disease and—most importantly—all those aged 55 or over, the polypill could reduce rates of heart attack and stroke by more than 80%” Geoff Watts, freelance journalist, London “This is not the solution for primary prevention,” he says. “Primary prevention requires education of the public. As a priority this is much more important than any polypill.” The polypill concept is also accused of “medicalising” whole populations. At present no polypill formulation has been licensed in Europe or America. But if and when a combined pill for treating hypercholesterolaemia and hypertension as part of secondary prevention wins regulatory approval, new possibilities will open up. BMJ 2008:337;a1822 Lancet 2009; 373: 1341–51 Studio multicentrico (50 centri in India), randomizzato, 2053 soggetti (età 45-80 anni), senza CVD, ma con un fattore di rischio, assegnati a: • Polycap (n=412): 12.5 mg idroclorotiazide, 50 mg atenololo, 5 mg ramipril, 20 mg simvastatina, 100 mg aspirina • Oppure a 8 altri gruppi (circa 200 soggetti per gruppo) con: 1. Aspirina 2. Simvastatina 3. Idroclorotiazide 4. Ramipril 5. Idroclorotiazide 6. Atenololo 7. 3 combinazioni diverse di due farmaci ipotensivanti 8. La combinazione di farmaci antipertensivanti più aspirina La durata dello studio è stata di 12 settimane, poi i farmaci sono stati sospesi ed è stata effettuata una visita di chiusura dello studio 4 settimane dopo Projected and estimated eff ects of a polypill, comparing estimates from Wald and Law6–8 versus that obtained in the Polycap study Lack of substantial interactions between the effects of the various components of the Polycap… The formulation of the Polycap used in this study can be conveniently used to reduce multiple risk factors and cardiovascular risk. It is also a suitable preparation for trials examining major vascular events in large and long-term studies COSA C’E’ DIETRO L’ANGOLO…? www.flickr.com J Androl 2009;30:477–494 Clinical, metabolic, and endocrine parameters in response to metformin and lifestyle intervention in women with polycystic ovary syndrome: A randomized, double-blind, and placebo control trial. Fux Otta C, Wior M, Iraci GS, Kaplan R, Torres D, Gaido MI, Wyse EP. Gynecol Endocrinol. 2009 Sep 8:1-6. Diabetes Metab Res Rev 2008; 24: 520–532. 9 In different organs it is converted into a variety of more commonly known steroid hormones, including androstenedione, testosterone, and estrogen. 9 Unlike those hormones, however, DHEA appears to play a role in cardiovascular function and helps to regulate blood glucose levels. Indeed, recent research in Japan reveals that a modest daily supplement of DHEA seems to be effective in improving cardiovascular function and reducing blood glucose levels. 9 The significance of this finding is underscored by the continuing rise in the incidence of diseases such as heart disease and diabetes