Cap. 13 Le funzioni del cervelletto e della corteccia nel movimento CERVELLETTO CORTECCIA Ruolo determinante nella coordinazione dei movimenti volontari Fase di programmazione e avvio dei movimenti volontari Importante nel mantenimento e controllo della postura I neuroni della corteccia motoria codificano la diversa forza che i muscoli devono sviluppare durante i movimenti volontari Deficit motori conseguenti a lesioni del CERVELLETTO 1. DISMETRIA Danno motorio nel tratto iniziale/finale del movimento. Errata valutazione del punto d’arrivo. Il paziente termina il gesto troppo preso o troppo tardi. 2. ATASSIA Generale mancanza di coordinazione, in assenza di deficit dell’apparato motorio. Scorretta combinazione dei movimenti e vistosi ritardi nell’inizio dei movimenti 3. TREMORE INTENZIONALE Evidente tremore durante l’esecuzione di movimenti volontari, in particolare nella parte finale. Detto “tremore di azione” 4. ADIADOCOCINESIA Disturbo specifico dei movimenti alternati ripetitivi. Il movimento diviene immediatamente disordinato e confuso 5. DANNO DELLA POSTURA E DELLA DEAMBULAZIONE Danno diffuso della postura e dell’andatura. In casi gravi, rende impossibile restare in piedi o seduti senza un supporto. Deficit motori conseguenti a lesioni della CORTECCIA MOTORIA e del fascio piramidale Cause frequenti di danni corticali: 1. ICTUS 2. ANEURISMA Due macro-tipi di danni: 1. Valutazione quantitativa 2. Valutazione qualitativa Danni valutati quantitativamente valutazione della perdita di forza della contrazione muscolare EMIPLEGIA: Completa perdita di potenza muscolare di un emisoma EMIPARESI: Parziale perdita della forza muscolare di un emisoma Danni valutati qualitativamente valutazione della capacità del paziente di pianificare e controllare i movimenti volontari complessi 1. Movement to Spatial target 2. Goal-directed movements Le APRASSIE Disturbo del movimento che intacca i movimenti più complessi (Goal-directed) Il paziente non è in grado di eseguire un gesto richiestogli, pur non avendo un deficit di moto, di senso o di coordinazione Netta dissociazione tra volontario e involontario: il paziente esegue il movimento in maniera automatica ma non su richiesta Tipi di APRASSIA 1. IDEOMOTORIA Il paziente non riesce ad eseguire su richiesta un movimento che, invece, esegue perfettamente in maniera spontanea 2. IDEATIVA il paziente non è in grado di “assemblare” correttamente i singoli movimenti che compongono un’azione complessa 3. COSTRUTTIVA Il paziente non è capace di ricostruire un modello tridimensionale (es. blocchetti di legno)