NOTA DI REGIA “UOMO E GALANTUOMO” è la prima commedia in

NOTA DI REGIA
“UOMO E GALANTUOMO” è la prima commedia in tre atti di
Eduardo. Egli la scrive nel 1922, quando era nella compagnia di
Vincenzo Scarpetta, con il titolo di “Ho fatto il guaio? Riparerò!” e la
firma con lo pseudonimo “Molise”, portandola in scena quattro anni
più tardi al teatro Fiorentini di Napoli. In seguito la commedia viene
ribattezzata “Uomo e Galantuomo” e rappresentata in prima il 23
febbraio 1933, sempre a Napoli, al teatro San Ferdinando.
L’opera è abilmente dotata di situazioni comiche sicure, di trame
burlesche ingegnose, di equivoci, quiproquo; di sani che si fingono
pazzi e di pazzi che ritornano sani.
Quello di “Uomo e Galantuomo” è un Eduardo degno
continuatore della gloriosa tradizione della Commedia dell’Arte.
Il motivo della commedia è vagamente pirandelliano: un uomo
che, avendo svelato incautamente la sua relazione con una donna
sposata, per salvare l’onore di lei, deve lasciarsi passare per pazzo. Da
qui si dipanano e s’intrecciano una quantità di casi strampalati, che
mantengono sempre alte l’attenzione e la curiosità dello spettatore.
Molti dei personaggi appartengono al regno della menzogna in
cui Eduardo introduce con maestria un tipo di miserabile attore
vagabondo, come dire un professionista della finzione. Ed ecco che le
vicende di costui si mescolano a quelle degli amanti facendone
scaturire una serie di scene di una comicità irresistibile.
Eduardo in una sua frase scriveva: “ Non so quando le mie
commedie moriranno e non mi interessa: l’importante è che siano
nate “vive”. Nata viva, è tuttora in grande salute questa “Uomo e
Galantuomo”, la cui fibra fortissima è indice di sicura longevità.
Nuccio Pappalardo