presso Cassino, verso il mare e quindi la liberazione dell’Aquila e di Ancona. Oggi e domani a Scapoli e Rocchetta si celebra il ricordo dei caduti; il libro di Sergio Pivetta «Tutto per l’Italia» (Mursia) sarà venduto per restaurare la croce su Monte Marrone. Avvenire 06/20/2014 E S O C I A L I T À ZEGERS: TETTURA OMESTICA Page : A11 Copy Reduced to 62% from original to fit letter page La riflessione. È possibile trovare un senso alla «vita sempre più connessa» del nostro tempo? E fra sms e mms prevale la comunione o il gossip? L’analisi di Félix Duque FÉLIX DUQUE sa del pacifico, dall’altra i "setNel mezzo un territorio in pedi vulcani, colpito da terremooni; desertico e lussureggiante, Zegers, noto architetto cileno icia Università Cattolica di Valto a New York, frequentando la el 1997 ha fondato l’Aira Group), tere che il suo primo elemento ua terra, il Cile. Il secondo, esmente donna e madre, con tutei sentimenti, delle cose, delle questo comporta. Una donna entica di dover raccontare «l’innel territorio cileno», come ri- eme con accortezza artistico-fià del lavoro di Zegers (anche coondato proprio sulla volontà di ’identità culturale che sia ascrin come frutto di imitazione (coamerica) di modelli occidentali. Un «linguaggio proprio», lo definisce lei stessa, capace di tradurre in forme la tradizionale fusione di poesia e natura che è dell’America meridionale. Con in più il fatto che «noi donne architetto lavoriamo non solo nelle tre dimensioni, ma in un campo di "n" dimensioni in cui i sensi giocano un ruolo di indiscutibile importanza». E non importa se ci sia da progettare una cattedrale, piuttosto che un albergo, à un palazzo pubblico o una casa di abitazione. La filosofia è sempre la stessa: far parlare il cuore così che si ponga in sintonia con l’ambiente e grazie a questa simbiosi interpreti al meglio e con originalità le esigenze del committente. «Il territorio parla, e bisogna ascoltarlo», è il suo pensiero. I frutti di questa logica sono noti al mondo: l’Hotel hiesa dello Spirito Santo a Puencasa del Silenzio, la Casa Luna quali ha vinto la Biennale di arnel 1993. Opere che traducono to sul territorio (con materiali a dire anche al nostro Occidente, l mito delle archistar sembra fie in cui si fa largo con sempre rogettare, costruire e vivere salezioso che millenni di storia ci te che è sapiente fusione di na- che le è proprio e con semplio ieri in una lezione al Maxxi di Rosati e Margherita Guccione, chitettura e già conosceva l’arvitata già due anni fa a parlare ivo della capitale. Il tema di ieo domestico", proposto come ttura cilena. Domestica perché no, costruita sulla centralità di urale precarietà alla quale «deo che costruisce in Cile e rispetica perché relativa al lavoro di le sue sensibilità. piegato Zegers, è capace di coà la scala più piccola con la scaintonia colle tradizioni e col termutuare le forme, le caratterini di chi lo vive, replicandole, aere in una nuova proposta di imettura. Spazi costruiti sulle dinciare da quella della stessa Zemiglia, la professione col suo esprima delle priorità», perché «la sere ed è il frutto dei riti della vie le case, ha detto ancora, «metsua unità di mascolino e femnelle forme dell’architettura». © RIPRODUZIONE RISERVATA uomo contemporaneo (a partire dagli anni ’90 del XX secolo) vive una "vita connessa", in cui la nuova ontologia procedurale impregna e rimescola, facendoli interagire, i diversi àmbiti di produzione (impresa), riproduzione (scuola, famiglia) e divertimento (hobby) attraverso le differenti interfacce mediatiche, mediante le quali si incrociano la globalizzazione, la commercializzazione e l’individualizzazione. L’essere di questo dire, la cui essenza è la situazione insostanziale, configura una sorta di Gefüge o assemblaggio riflettente mobile che si sgrana in una sequenza indefinita di situazioni, dato che è la partecipazione sociale alla comunicazione a definire che cosa stia avendo luogo, che cosa sia pertinente fare o non fare in tale situazione, L’ Il CELLULARE chiama, la filosofia risponde e come si svilupperanno gli eventi situamobile confermasse la molto "fisica" zionali. Per i nostalgici: mutatis mutanconcezione di Hegel, secondo la quadis, tali regioni dell’ente erano un temle la ragione esiste solo incarnata, però po denominate, rispettivamente: fisica, spostandola dal soggetto alla macchietica e politica. In tal modo, il cellulare na, il suo avatar più sicuro e affidabigenera, mi si passi l’espressione, una sotle. E se è vero che la memoria è la matile "corazza" protettiva che isola l’indinifestazione dell’identità personale, alviduo dalla situazione fisica, locale, in lora l’"Agenda", il "Calendario" e l’arcui si trova faccia a faccia con i suoi proschivio di foto e video del cellulare cosimi o in contiguità con essi, e lo imstituiscono la custodia e garanzia di tamerge in una telepresenza uditiva e semle identità, minacciando addirittura di pre più immaginifica che stabilisce un soppiantarla. situarsi puramente virtuale, ma che riIl fatto è che, diversamente da quanto si sulta tuttavia intimior inpotrebbe a prima vista timo meo. Pertanto, un sisupporre su di un piano stema tecnologico finisce politicamente corretto, per essere ideological’uso del cellulare non avmente rivestito da fattore vicina il cittadino al mondi cambiamento e genedo, che diventa sempre ratore di nuove forme di «rimanere in contatto» (let keep in toupiù ancho y ajeno,cioè comunità sociale. Per dirch!), per differenziarsi dalla massa e controppo grande e stranianla in linguaggio tradizionettersi con un gruppo eletto di riferite, a volte ostile. Al connale, finisce col diventare mento; si limitano ad alludere al mero trario, lo isola simbolical’essere tecnologico degli FILOSOFO. Félix Duque (però trascendentale) desiderio di stare mente e temporalmente enti sociali. insieme, come un grooming a distanza da esso per situarlo in uTuttavia, bisogna precisare meglio quetrasmesso sia oralmente che attraverso no spazio acustico cordiale, come un calsto clamoroso trionfo del cellulare come Sms (o, con sempre maggiore frequenza, do rifugio. L’etimologia del termine gosstrumento di connessione (quasi di comMms, inviando immagini e musica come sip mostra chiaramente l’indispensabimunio) tra la gente. Infatti, in questo caricordo, auguri e cose del genere). Lo spalità della sua funzione sociale: gossib eso l’utente diviene un mero veicolo, oszio resta quindi scandito dal binomio inra il padrino/madrina di battesimo di un sia un portatore di valori, se non eterni timità/estraneità tra gli interlocutori e le bambino (god: "Dio" e sib: "parente"). I (posto che la sua ricezione/trasmissione persone fisicamente vicine (da cui anpettegolezzi sono un mero pretesto per è istantanea) perlomeno immutabili nella circolazione degli Sms. Non vi è ermeneutica possibile durante la trasmissione o ricezione del messaggio via cellulare. La sua forza è anche il suo limite, posto che può riconvertire subitamente Su «Anterem» un confronto sulle parole in massa la moltitudine di utenti. È ovEsce sull’ultimo numero di «Anterem», rivista vio che l’uso del cellulare consente, da un di ricerca letteraria diretta da Flavio Ermini lato, la trasmissione di ordini (in àmbito (www.anteremedizioni.it), l’articolo del pensatore spagnolo lavorativo) o di consegne (in àmbito poFélix Duque dal titolo «L’età è mobile, qual cella al vento» di litico); dall’altro, soprattutto, stabilisce e cui qui anticipiamo alcuni stralci. Nato nel 1943, Duque è uno consolida quel che potremmo definire il dei più importanti filosofi spagnoli. Insegna Storia della filosofia caro vecchio ciarpame della chiacchiemoderna all’Universidad Autonoma di Madrid. Tra le sue opere ra, ossia il gossip che rinsalda e fomentradotte in italiano «Il fiore nero (Lanfranchi, 1995), «Abitare la ta le relazioni affettive tramite l’espresterra» (Moretti & Vitali, 2007), «La traccia del sacro e il terribile sione dei sentimenti e delle attività quodella bellezza» (Alboversorio 2014). tidiane dell’uomo comune. Nel caso specifico, è come se la telefonia Copyright © Avvenire che il sentimento di malessere di queste ultime quando una conversazione fisica, personale, viene interrotta da una chiamata sul cellulare). In questo senso il gossip può essere considerato paradossalmente come un «pettegolezzo culturale», ma non perturbatore, anzi, al contrario come promessa della possibilità di futuri significati condivisi. Da buon ghost (spettro ma anche spirito: Geist), il cellulare tenta, seduce, persuade e a volte intimorisce. E soprattutto è ubiquo, perché ricerca e modifica al tempo stesso i gruppi sociali in piccoli nuclei di affettività. La sua principale funzione non consiste nella comunicazione di idee, bensì nella diffusione e anzi, di più: nella tras-fusione di sentimenti. In definitiva, il cellulare vive della mancanza di siti, di dati anagrafici, e provvede a essi, sia mediante la connessione del forestiero coi propri luoghi d’origine, sia - e questo è molto interessante - mediante la creazione di esplosioni situazionali. E di nuovo, è qui la filosofia (o meglio: la psicoanalisi filosofante), quella che, avant la lettre, mostra in modo chiaroveggente la nascita del nuovo soggetto mobile, un soggetto al limite, sospeso, trafitto dai molteplici venti della moltitudine. Nel suo prologo alla Psychoanalyse et transversalité di Félix Guattari, Gilles Deleuze dice di questi gruppi o soggetti emergenti, oggi ancora in statu nascendi, che essi: «si definiscono attraverso coefficienti di trasversalità, che contrastano totalità e gerarchie; sono agenti di enunciazione, sostegni di desideri, elementi di creazione istituzionale: attraverso la loro pratica, si confrontano incessantemente con il limite del proprio non-senso, della propria morte o rottura». «Il telefonino tenta, seduce, persuade e a volte intimorisce. E soprattutto è ubiquo, perché ricerca e modifica al tempo stesso i gruppi sociali in piccoli nuclei di affettività La sua principale funzione non consiste nella comunicazione di idee, bensì nella diffusione e anzi, di più: nella tras-fusione di sentimenti» © RIPRODUZIONE RISERVATA June 20, 2014 9:18 am / Powered by TECNAVIA