la filosofia risponde

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presso Cassino, verso il mare e quindi la liberazione dell’Aquila e
di Ancona. Oggi e domani a Scapoli e Rocchetta si celebra il
ricordo dei caduti; il libro di Sergio Pivetta «Tutto per l’Italia»
(Mursia) sarà venduto per restaurare la croce su Monte Marrone.
Avvenire 06/20/2014
E
S O C I A L I T À
ZEGERS:
TETTURA
OMESTICA
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La riflessione. È possibile trovare un senso alla «vita sempre più connessa» del nostro
tempo? E fra sms e mms prevale la comunione o il gossip? L’analisi di Félix Duque
FÉLIX DUQUE
sa del pacifico, dall’altra i "setNel mezzo un territorio in pedi vulcani, colpito da terremooni; desertico e lussureggiante,
Zegers, noto architetto cileno
icia Università Cattolica di Valto a New York, frequentando la
el 1997 ha fondato l’Aira Group),
tere che il suo primo elemento
ua terra, il Cile. Il secondo, esmente donna e madre, con tutei sentimenti, delle cose, delle
questo comporta. Una donna
entica di dover raccontare «l’innel territorio cileno», come ri-
eme con accortezza artistico-fià del lavoro di Zegers (anche coondato proprio sulla volontà di
’identità culturale che sia ascrin come frutto di imitazione (coamerica) di modelli occidentali.
Un «linguaggio proprio», lo
definisce lei stessa, capace
di tradurre in forme la tradizionale fusione di poesia
e natura che è dell’America meridionale. Con in più
il fatto che «noi donne architetto lavoriamo non solo nelle tre dimensioni, ma
in un campo di "n" dimensioni in cui i sensi giocano un ruolo di indiscutibile importanza». E non
importa se ci sia da progettare una cattedrale,
piuttosto che un albergo,
à un palazzo pubblico o una
casa di abitazione. La filosofia è sempre la stessa: far
parlare il cuore così che si
ponga in sintonia con
l’ambiente e grazie a questa simbiosi interpreti al
meglio e con originalità le
esigenze del committente.
«Il territorio parla, e bisogna ascoltarlo», è il suo
pensiero.
I frutti di questa logica sono noti al mondo: l’Hotel
hiesa dello Spirito Santo a Puencasa del Silenzio, la Casa Luna
quali ha vinto la Biennale di arnel 1993. Opere che traducono
to sul territorio (con materiali
a dire anche al nostro Occidente,
l mito delle archistar sembra fie in cui si fa largo con sempre
rogettare, costruire e vivere salezioso che millenni di storia ci
te che è sapiente fusione di na-
che le è proprio e con semplio ieri in una lezione al Maxxi di
Rosati e Margherita Guccione,
chitettura e già conosceva l’arvitata già due anni fa a parlare
ivo della capitale. Il tema di ieo domestico", proposto come
ttura cilena. Domestica perché
no, costruita sulla centralità di
urale precarietà alla quale «deo che costruisce in Cile e rispetica perché relativa al lavoro di
le sue sensibilità.
piegato Zegers, è capace di coà la scala più piccola con la scaintonia colle tradizioni e col termutuare le forme, le caratterini di chi lo vive, replicandole, aere in una nuova proposta di imettura. Spazi costruiti sulle dinciare da quella della stessa Zemiglia, la professione col suo esprima delle priorità», perché «la
sere ed è il frutto dei riti della vie le case, ha detto ancora, «metsua unità di mascolino e femnelle forme dell’architettura».
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uomo contemporaneo
(a partire dagli anni ’90
del XX secolo) vive una
"vita connessa", in cui
la nuova ontologia
procedurale impregna
e rimescola, facendoli
interagire, i diversi àmbiti di produzione
(impresa), riproduzione (scuola, famiglia) e divertimento (hobby) attraverso
le differenti interfacce mediatiche, mediante le quali si incrociano la globalizzazione, la commercializzazione e l’individualizzazione. L’essere di questo dire, la cui essenza è la situazione insostanziale, configura una sorta di Gefüge
o assemblaggio riflettente mobile che si
sgrana in una sequenza indefinita di situazioni, dato che è la partecipazione sociale alla comunicazione a definire che
cosa stia avendo luogo, che cosa sia pertinente fare o non fare in tale situazione,
L’
Il
CELLULARE chiama,
la filosofia risponde
e come si svilupperanno gli eventi situamobile confermasse la molto "fisica"
zionali. Per i nostalgici: mutatis mutanconcezione di Hegel, secondo la quadis, tali regioni dell’ente erano un temle la ragione esiste solo incarnata, però
po denominate, rispettivamente: fisica,
spostandola dal soggetto alla macchietica e politica. In tal modo, il cellulare
na, il suo avatar più sicuro e affidabigenera, mi si passi l’espressione, una sotle. E se è vero che la memoria è la matile "corazza" protettiva che isola l’indinifestazione dell’identità personale, alviduo dalla situazione fisica, locale, in
lora l’"Agenda", il "Calendario" e l’arcui si trova faccia a faccia con i suoi proschivio di foto e video del cellulare cosimi o in contiguità con essi, e lo imstituiscono la custodia e garanzia di tamerge in una telepresenza uditiva e semle identità, minacciando addirittura di
pre più immaginifica che stabilisce un
soppiantarla.
situarsi puramente virtuale, ma che riIl fatto è che, diversamente da quanto si
sulta tuttavia intimior inpotrebbe a prima vista
timo meo. Pertanto, un sisupporre su di un piano
stema tecnologico finisce
politicamente corretto,
per essere ideological’uso del cellulare non avmente rivestito da fattore
vicina il cittadino al mondi cambiamento e genedo, che diventa sempre
ratore di nuove forme di
«rimanere in contatto» (let keep in toupiù ancho y ajeno,cioè
comunità sociale. Per dirch!), per differenziarsi dalla massa e controppo grande e stranianla in linguaggio tradizionettersi con un gruppo eletto di riferite, a volte ostile. Al connale, finisce col diventare
mento; si limitano ad alludere al mero
trario, lo isola simbolical’essere tecnologico degli FILOSOFO. Félix Duque
(però trascendentale) desiderio di stare
mente e temporalmente
enti sociali.
insieme, come un grooming a distanza
da esso per situarlo in uTuttavia, bisogna precisare meglio quetrasmesso sia oralmente che attraverso
no spazio acustico cordiale, come un calsto clamoroso trionfo del cellulare come
Sms (o, con sempre maggiore frequenza,
do rifugio. L’etimologia del termine gosstrumento di connessione (quasi di comMms, inviando immagini e musica come
sip mostra chiaramente l’indispensabimunio) tra la gente. Infatti, in questo caricordo, auguri e cose del genere). Lo spalità della sua funzione sociale: gossib eso l’utente diviene un mero veicolo, oszio resta quindi scandito dal binomio inra il padrino/madrina di battesimo di un
sia un portatore di valori, se non eterni
timità/estraneità tra gli interlocutori e le
bambino (god: "Dio" e sib: "parente"). I
(posto che la sua ricezione/trasmissione
persone fisicamente vicine (da cui anpettegolezzi sono un mero pretesto per
è istantanea) perlomeno immutabili nella circolazione degli Sms. Non vi è ermeneutica possibile durante la trasmissione o ricezione del messaggio via cellulare. La sua forza è anche il suo limite,
posto che può riconvertire subitamente
Su «Anterem» un confronto sulle parole
in massa la moltitudine di utenti. È ovEsce sull’ultimo numero di «Anterem», rivista
vio che l’uso del cellulare consente, da un
di ricerca letteraria diretta da Flavio Ermini
lato, la trasmissione di ordini (in àmbito
(www.anteremedizioni.it), l’articolo del pensatore spagnolo
lavorativo) o di consegne (in àmbito poFélix Duque dal titolo «L’età è mobile, qual cella al vento» di
litico); dall’altro, soprattutto, stabilisce e
cui qui anticipiamo alcuni stralci. Nato nel 1943, Duque è uno
consolida quel che potremmo definire il
dei più importanti filosofi spagnoli. Insegna Storia della filosofia
caro vecchio ciarpame della chiacchiemoderna all’Universidad Autonoma di Madrid. Tra le sue opere
ra, ossia il gossip che rinsalda e fomentradotte in italiano «Il fiore nero (Lanfranchi, 1995), «Abitare la
ta le relazioni affettive tramite l’espresterra» (Moretti & Vitali, 2007), «La traccia del sacro e il terribile
sione dei sentimenti e delle attività quodella bellezza» (Alboversorio 2014).
tidiane dell’uomo comune.
Nel caso specifico, è come se la telefonia
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che il sentimento di malessere di queste ultime quando una conversazione fisica, personale, viene interrotta da una chiamata sul cellulare). In
questo senso il gossip può essere considerato paradossalmente come un «pettegolezzo culturale», ma non perturbatore, anzi, al contrario come
promessa della possibilità di
futuri significati condivisi. Da
buon ghost (spettro ma anche
spirito: Geist), il cellulare tenta, seduce, persuade e a volte
intimorisce. E soprattutto è ubiquo, perché ricerca e modifica al tempo stesso i gruppi
sociali in piccoli nuclei di affettività. La sua principale funzione non
consiste nella comunicazione di idee,
bensì nella diffusione e anzi, di più: nella tras-fusione di sentimenti.
In definitiva, il cellulare vive della mancanza di siti, di dati anagrafici, e provvede a essi, sia mediante la connessione del forestiero coi propri luoghi d’origine, sia - e questo è molto interessante - mediante la creazione di esplosioni situazionali. E di nuovo, è qui la
filosofia (o meglio: la psicoanalisi filosofante), quella che, avant la lettre, mostra in modo chiaroveggente la nascita del nuovo soggetto mobile, un soggetto al limite, sospeso, trafitto dai molteplici venti della moltitudine. Nel suo
prologo alla Psychoanalyse et transversalité di Félix Guattari, Gilles Deleuze
dice di questi gruppi o soggetti emergenti, oggi ancora in statu nascendi,
che essi: «si definiscono attraverso
coefficienti di trasversalità, che contrastano totalità e gerarchie; sono agenti di enunciazione, sostegni di desideri, elementi di creazione istituzionale: attraverso la loro pratica, si confrontano incessantemente con il limite del proprio non-senso, della propria
morte o rottura».
«Il telefonino tenta, seduce,
persuade e a volte intimorisce.
E soprattutto è ubiquo, perché
ricerca e modifica al tempo
stesso i gruppi sociali in piccoli
nuclei di affettività
La sua principale funzione
non consiste nella
comunicazione di idee, bensì
nella diffusione e anzi, di più:
nella tras-fusione di sentimenti»
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June 20, 2014 9:18 am / Powered by TECNAVIA
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