Piante
N. 8
Consuntivo Gennaio – Giugno 2007
Mercato Nazionale – Scambi con l’estero
Mercato Nazionale – Andamento
delle vendite
L’andamento delle vendite del comparto piante
in vaso e vivaismo è stato positivo nel primo
trimestre del 2007, superiore anche allo scorso
anno, ma dalla metà di marzo ha subito
un’inversione di tendenza che ha compromesso il
risultato complessivo del semestre, portandolo a
livelli inferiori a quelli dello stesso periodo del
2006. Di solito, la fase in cui si movimenta la
maggior parte della produzione, sia in Italia che
all’estero, inizia a marzo fino a tutto maggio;
infatti l’arrivo della bella stagione incoraggia gli
acquisti di piante, soprattutto da esterno per
rinnovare giardini e terrazze. Quest’anno,
l’inverno mite, non solo ha mantenuto in buono
stato le piante acquistate lo scorso anno, ma ha
anticipato gli acquisti nei mesi di gennaio e
febbraio provocando un crollo della domanda nel
secondo trimestre. Hanno fatto eccezione le
vendite nel comparto della produzione vivaistica
e delle alberature in genere prodotte in Italia e
in particolare quelle della provincia di Mantova
che sono riuscite a stento a soddisfare le
richieste. Ottime anche le spedizioni all’estero
delle specie mediterranee prodotte in Sicilia.
In Veneto, le vendite hanno segnato un calo
medio del 10/15% rispetto allo scorso anno e
anche in questo caso il decremento è imputabile
alla seconda metà del semestre quando la
domanda è diminuita notevolmente. L’offerta è
rimasta stazionaria con tendenza a diminuire per
le piante stagionali a favore delle fiorite da
interno.
In Lombardia, nel primo trimestre le vendite
hanno fatto registrare un incremento del 15%
rispetto allo stesso periodo del 2006. In seguito,
la domanda è fortemente diminuita e il secondo
trimestre si è chiuso con un -15%. La scarsa
richiesta di gerani, piante annuali e fiorite ha
fortemente condizionato tutto il mercato. Buone
le vendite all’estero, le spedizioni si sono
concluse tutte nel primo quadrimestre e hanno
segnato fatto segnare un + 5/8%. Come
conseguenza di questo andamento, l’offerta è
risultata scarsa nel primo trimestre (specie
fiorite, orchidee, ecc..) ed eccedentaria nel
secondo.
La stagione delle aromatiche prodotte in Liguria
è iniziata a marzo e già nelle prime due
settimane la domanda è risultata superiore
all’offerta, posizionandosi a livelli superiori a
quelli dello stesso periodo dello scorso anno
(+15%). Tale dinamica è proseguita, pur con
una leggera flessione, fino alla fine di maggio
per poi andare progressivamente scemando nel
mese di giugno. I prodotti più richiesti sono
stati: le aromatiche (diametro 14) e le
margherite; specie caratteristiche del periodo e
della zona in questione.
L’offerta è stata ottima e abbondante fin dai
mesi di gennaio e febbraio, grazie alle favorevoli
condizioni atmosferiche: in questi primi mesi
l’escursione termica tra il giorno e la notte ha
creato un po’ di sofferenza ad alcune piante,
mentre le più resistenti hanno tratto giovamento
dalle favorevoli temperature diurne.
Le alberature prodotte nella provincia di Mantova
hanno registrato un incremento delle vendite
rispetto allo scorso anno di circa il 20%,
concentrato soprattutto nei primi quattro mesi
dell’anno. L’offerta, che già dal mese di gennaio
iniziava a diminuire in quanto la maggior parte
del materiale era già stato venduto, è stata
comunque sufficiente a soddisfare le ancora
numerose richieste. Il clima di questi mesi, con
temperature molto elevate, ha rischiato di
portare scompensi nella stagione vegetativa e
difficoltà nel processo di zollatura specie nei
terreni sabbiosi e più pesanti. In generale si è
assistito alla comparsa di foglie e fiori nelle
specie termosensibili (Prunus, Ulmus) mentre
non ci sono state variazioni in quelle
fotosensibili.
L’andamento della domanda nel comparto
vivaistico pistoiese è risultato in crescita rispetto
al primo semestre dello scorso anno, nonostante
sia in evidente aumento la concorrenza dei paesi
esteri, in particolare dei paesi dell’Est Europa e
della Spagna, anche su specie che in passato
venivano prodotte solo in Italia. La stagione
climatica è stata ottima sia per le temperature
che per le piogge, ma anche in questo caso
l’assenza quasi totale di freddo ha rischiato di
stressare troppo le piante, che continuavano a
vegetare, aumentando il rischio di mortalità
durante la zollatura. I prezzi sono rimasti stabili
con percentuali di sconti che hanno variato dal
15% fino al 50%.
La produzione Toscana di piante australiane
continua la sua ascesa, anche se inizia a
comparire un po’ di concorrenza, inesistente fino
a qualche anno fa. Anche in questo caso il clima
ha condizionato i tempi di produzione delle
piante anticipandone la fioritura. La domanda,
anch’essa influenzata dalla buona stagione, è
partita in anticipo infatti è risultata molto
sostenuta nei primi tre mesi, per poi frenare
notevolmente ad aprile e maggio. Lieve ripresa a
giugno.
Le aziende vivaistiche laziali, in questo primo
semestre, hanno registrato un andamento della
domanda inferiore rispetto allo scorso anno.
Infatti, escluso il mese di gennaio, nel quale si è
avuto un incremento delle vendite, nei restanti
mesi
la
commercializzazione
è
risultata
stazionaria o lievemente inferiore. L’offerta è
apparsa in equilibrio con lo scorso anno e con le
previsioni.
L’andamento della domanda nelle aziende
siciliane, dell’area di Catania-Messina-Trapani, è
risultata sostenuta nei primi quattro mesi
dell’anno e parte del mese di maggio, per poi
subire una leggera flessione a partire dalla terza
decade del mese di maggio e per tutto il mese di
giugno. Nel complesso, è stata registrata una
crescita della domanda del 7-12% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno.
I fattori che hanno influenzato l’andamento
descritto per le aziende siciliane sono legati
principalmente all’estrema dipendenza della
domanda dalle condizioni atmosferiche, che
hanno favorito i primi acquisti di piante a partire
dai mesi di febbraio-marzo (almeno per quello
che riguarda le aree centro meridionali
dell’Italia);nel
restante
periodo
la
commercializzazione ha interessato, oltre al
mercato interno, anche l’esportazione versi i
principali paesi europei. Le spedizioni dalla Sicilia
verso l’estero, rispetto a quelle verso il mercato
nazionale, hanno risentito di più delle condizioni
climatiche. La domanda di piante è partita in
anticipo, dalla seconda quindicina del mese di
marzo per i paesi del sud Europa e si è protratta
fino a maggio inoltrato per il resto dei paesi del
centro-nord Europa. Le spedizioni verso i paesi
comunitari risultano cresciute del 10-14%,
mentre il mercato extracomunitario è in lieve
flessione, soprattutto i paesi orientali a causa di
un fermo completo della domanda. L’offerta è
stata ottima sia sotto il profilo quantitativo che
qualitativo,
grazie
alle
ottime
condizioni
atmosferiche. I primi 4 mesi hanno in alcuni casi
prospettato un esaurimento della gamma offerta
di alcuni prodotti, ma il periodo tra maggio e
giugno,
grazie
alla
pausa
commerciale
registrata, ha permesso di ricostituire gli
assortimenti, risultati comunque inferiori rispetto
al 2006.
Scambi con l’estero
Evoluzione dei principali aggregati florovivaistici
Periodo: gennaio - aprile 2007
EXPORT
Tonnellate
Var % Migliaia di
euro
SU 2006
Var %
SU
2006
Fiori freschi recisi
4.558,02
-13,52
37.652,60
Fogliame fresco/secco
5.800,40
4,54
30.785,94
8,56
128.410,07
17,85
142.276,15
19,58
83.136,85
28,07
89.804,38
32,28
233.770,29
20,83
330.933,22
18,21
Piante interno/terrazzo
Alberi/arbusti da esterno
Florovivaismo totale
6,26
IMPORT
Tonnellate
Fiori freschi recisi
Fogliame fresco/secco
Piante interno/terrazzo
Alberi/arbusti da esterno
Florovivaismo totale
Var % Migliaia di
SU 2005
euro
Var %
SU
2005
10.005,85
-8,39
53.229,52
1,93
2.095,42
19,89
5.267,91
-0,32
17.576,17
-6,05
47.337,98
-0,84
8.236,46
36,73
14.009,12
50,56
43.650,57
3,14
139.662,62
5,45
Le spedizioni verso i paesi esteri nei primi
quattro mesi del 2007 presentano, rispetto al
medesimo periodo del 2006, un incremento delle
spedizioni verso i Paesi terzi (+12.69%) e verso
i paesi dell’Unione Europea (+19.53), per un
valore totale di quasi 331 milioni di euro
(+18.21). Con riferimento ai volumi entrambi i
flussi presentano variazioni più elevate, +15.80
verso la prima area e +21.99% verso la
seconda. Tale evoluzione mette in evidenza, in
questi primi mesi dell’anno, un aumento delle
spedizioni verso i paesi dell’UE maggiore di
quello verso i Paesi Terzi. Il gruppo trainante di
questo andamento positivo è composto da
fogliame, alberi e arbusti e piante in vaso,
mentre il settore dei fiori freschi recisi ha
segnato un decremento del 13.52% dei volumi
2
delle esportazioni totali, riuscendo comunque a
mantenere un valore positivo del 6.26%.
Le importazioni del florovivaismo totale sono
aumentate del 5,45% in valore e circa 3% in
volume. Si osserva in particolare l’aumento delle
importazioni di alberi e arbusti da esterno di
circa il 37% in volume e il 50% in valore,
rispetto al primo quadrimestre del 2006. Un
aumento così sensibile potrebbe essere dovuto
alla maggiore concorrenza anche per questi
prodotti dovuto all’allargamento dell’Ue.
Tutte le altre categorie dell’import presentano
variazioni dell’import assai contenute (circa +2
sia i fiori recisi sia le piante da esterno) o
negative. Per quanto riguarda le piante da
esterno solo l’importazione dai Paesi terzi
registra un incremento del 46% ma per una
quota pari al 22% del totale.
Il rallentamento dell’import totale è dovuto
all’anomalo
andamento
climatico,
le
cui
ripercussioni si sono avute sui consumi che per i
mesi in questione sono risultati tendenzialmente
più bassi.
Ismea – Direzione Mercati e risk Management
[email protected](0685568465)
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